secondo te non lo vede prima di dare l'ok per la messa in onda?
Proprio no, non esiste (tranne che per via personale, amichevole e senza obbligo di intervenire sul montato).
a) Le liberatorie si firmano prima.
b) Se le produzioni dovessero stare a sentire le correzioni richieste dagli intervistati non andrebbero MAI in onda. "Vanità, il mio peccato preferito!" (cit Al Pacino, "
L'avvocato del diavolo"). Quindi no, non le vedono praticamente MAI, tranne che in casi di superdivi dello spettacolo che sono tutelati ossessivamente da "casa madre", ovvero le produzioni che li tengono sotto contratto. In quel caso, o accetti il vaglio prima della messa in onda, o addio intervista. Ma Goggia non è Louise Veronica Ciccone e lo sci non è la musica pop...per nostra fortuna.
c) le liberatorie (ribadisco, firmate prima) assicurano soltanto che il materiale girato non verrà usato in maniera lesiva per l'immagine dell'intervistato. Ove il soggetto ripreso ritenesse di essere stato danneggiato, può sempre rivalersi in tribunale. Ma non è questo il caso, non vi sono alterazioni del girato. Alla fine hanno addirittura sottolineato il montaggio sonoro artefatto, ovvero hanno detto che Goggia cantava durante gli allenamenti e non durante la gara (e ti credo...). Non si sa mai, l'atleta proprio su quello avrebbe potuto fargli la pelle in tribunale.
C'è da ribadire che le IENE è una produzione per un pubblico generalista, tanto che si sono sentiti in dovere di sottolineare che Goggia aveva vinto la coppa pur arrivando seconda, per via dei punti accumulati nelle altre gare, una cosa che si spiega a un bambino di 12 anni (al massimo).
Quindi alla fine un servizio per una utenza che al 99% della figura di Goggia, delle eventuali polemiche, degli incidenti, di Cortina, del crociato, di "ciao fans" e delle polemiche con Quario sa una beata fava.
Al massimo è una utenza morbosamente curiosa circa la eventuale relazione pericolosa col 62enne torinese...che non è Cattaneo.
Un pubblico di melma, insomma.