Abusare di set skialp su piste...quali possibili priblemi/controindicazioni?

Approfitto x un ulteriore curiosità...ma poi sti scietti che dovrebbero passar la maggior parte della loro funzione con delle pelli attaccate , come va trattata la soletta x la manutenzione?
Uguale a quelle di sci alpino o hanno bisogno di una preparazione diversa ?
A parte le fluorate che non servirebbero a nulla (e non so se potrebbero alla lunga logorare la colla) le cere di base si stendono senza problemi, io quando avevo il set da skialp li spazzolavo, così da avere una superficie perfetta per fare aderire le pelli, vanno sciolinati spesso e puliti, la colla difficilmente stacca la sciolina, ma almeno una volta l'anno è bene fare un hotscrub per rimuovere eventuali residui di colla dalla soletta
ho sempre preferito la sciolinatura a caldo sugli skialp, ma so che i pro usano le liquide senza alcun problema, anzi, spesso in gara lucidano lo sci per puntare all'aderenza perfetta delle pelli, e si portano i fazzolettini impregnati di liquida per dare una passata prima delle discese, specie su nevi molto umide o sporche
Di fatto così come lavori lo sci da pista, puoi lavorare quindi lo sci da alpinismo
 
A parte le fluorate che non servirebbero a nulla (e non so se potrebbero alla lunga logorare la colla) le cere di base si stendono senza problemi, io quando avevo il set da skialp li spazzolavo, così da avere una superficie perfetta per fare aderire le pelli, vanno sciolinati spesso e puliti, la colla difficilmente stacca la sciolina, ma almeno una volta l'anno è bene fare un hotscrub per rimuovere eventuali residui di colla dalla soletta
ho sempre preferito la sciolinatura a caldo sugli skialp, ma so che i pro usano le liquide senza alcun problema, anzi, spesso in gara lucidano lo sci per puntare all'aderenza perfetta delle pelli, e si portano i fazzolettini impregnati di liquida per dare una passata prima delle discese, specie su nevi molto umide o sporche
Di fatto così come lavori lo sci da pista, puoi lavorare quindi lo sci da alpinismo
Con te non mi metto manco a discutere, dato il nettissimo divario di preparazione sul tema.
Ma mi permetto un appunto: facendo freeride/pista/telemark, faccio passare anche sette/otto uscite tra una sciolinata e l'altra.
Sugli sci da salita, ogni due o massimo tre uscite sciolino. Con la palta primaverile, anche tutte le volte.
Chiaro che la spatolatura richiede più attenzione per evitare che qualsiasi residuo passi alle pelli.
 
Io sono abbastanza scialbo per la sciolinatura, o li porto in lab quando non vanno più avanti altrimenti la sera c'è metto sciolina liquida e giorno dopo non ho problemi con pelli, ma le ho ibride
 
Dato che alla fine siamo finiti a parlare dello Shift condivido la mia esperienza sul tema. Premetto che sono un pellatore poco assiduo e poco tecnico. Reduce da un'esperienza tutt'altro che positiva con il primo set composto da Alti 80 e ST10, ho deciso di abbinare lo Shift al Mithyc 87 (quello senza carbonio da 1,6 kg circa).
Lo scorso anno con questo ultimo set ho fatto una quarantina di uscite, con dislivello massimo di un migliaio di metri; è emerso chiaramente che l'unico vero limite nell'attrezzatura era lo scarpone (usavo il vecchio Lange xt free che ha pochissima escursione nel gambetto). Questa stagione ho deciso di passare al nuovo Lange XT3 Tour ed il set è diventato subito molto più equilibrato. Quel peso in più che mi porto dietro anche per lo sci mi facilità non poco in discesa e, anche se sono consapevole che è un attacco pensato principalmente per altri scopi, ritengo sia il massimo se si mette al primo posto la sicurezza delle articolazioni.
 
Penso che questa sia la preparazione standard per gli sci da fuori pista 😋
I gradi non li guardo proprio tanto ogni lab butterà tutti dentro alla stessa misura
Non penso che si sbattano a modificare il macchinario x ogni cliente

Ero solo curioso di sapere eventuali problemi di convivenza tra la soletta sciolinata e le pelli collose
 
Boh, io quest´anno ho sciato quasi sempre in pista con sci da skialp. Visto che accompagnavo i bimbi che vanno piano e la scarsissima neve fuori pista é stata una scelta obbligata.

Si puo fare benissimo. Non é vero che scendi, scii con elegante stile anni ´80, lavorando di peso e non di spigolo. Ovviamente devi andare piano e trovare neve morbida, anzi se trovi neve battuta male e´ancora piu divertente. Il top sono le piste sfatte a fine giornata, a curvette a bordo pista, o le gobbe. Oppure curvoni ampi e lenti stile maestro di sci che conduce principianti.
Io trovo molto piu limitanti gli scarponi da skialp che gli sci.

Pero certo se i miei bimbi incominciano a viaggiare uno scio da pista mi servirebbe. Sono 20 anni che non mi compro piu qualcosa da pista.
Che tipo di sci mi servirebbe adatto abbastanza alla pista ma che sia in grado di fare fuoripista in caso di bella neve (perche io appena c´e´ bella neve fuori in pista proprio non ci riesco a stare ...)?
 
Dato che alla fine siamo finiti a parlare dello Shift condivido la mia esperienza sul tema. Premetto che sono un pellatore poco assiduo e poco tecnico. Reduce da un'esperienza tutt'altro che positiva con il primo set composto da Alti 80 e ST10, ho deciso di abbinare lo Shift al Mithyc 87 (quello senza carbonio da 1,6 kg circa).
Lo scorso anno con questo ultimo set ho fatto una quarantina di uscite, con dislivello massimo di un migliaio di metri; è emerso chiaramente che l'unico vero limite nell'attrezzatura era lo scarpone (usavo il vecchio Lange xt free che ha pochissima escursione nel gambetto). Questa stagione ho deciso di passare al nuovo Lange XT3 Tour ed il set è diventato subito molto più equilibrato. Quel peso in più che mi porto dietro anche per lo sci mi facilità non poco in discesa e, anche se sono consapevole che è un attacco pensato principalmente per altri scopi, ritengo sia il massimo se si mette al primo posto la sicurezza delle articolazioni.
Io continuo a non capire sci al di sotto dei 90 come waist, per uso indirizzato fuori pista,

misure così basse le vedo costruttive solo per chi fa medie di D+ ben oltre i 1500, al di sotto tra i benefici della salita e quelli della discesa son sempre a favore della discesa con larghezze ben più ampie.

T


oggi sono andato a ritirare gli ” SHI” di un amico, che ha cambiato glia attacchi ascoltando finalmemte i consigli,

sono degli ARMADA 172 88 da skialp con carbonio leggeri, ora giustamente montati con il vecchio Raider 12 ( revisionato in ATK con skistop nuovi) arrivando a pesare come da bilancia 1591 g
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prima eran montati SHIFT, dove sottraendo il peso del Raider di 350 grammi fanno circa 1250 ad asta più il peso del vecchio SHIFT
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aggiungendo Le viti fanno 900g , per un peso totale di quasi 2.200 g…….

i miei Pescado 125 180 con king pin pesano 2.500….

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Con te non mi metto manco a discutere, dato il nettissimo divario di preparazione sul tema.
Ma mi permetto un appunto: facendo freeride/pista/telemark, faccio passare anche sette/otto uscite tra una sciolinata e l'altra.
Sugli sci da salita, ogni due o massimo tre uscite sciolino. Con la palta primaverile, anche tutte le volte.
Chiaro che la spatolatura richiede più attenzione per evitare che qualsiasi residuo passi alle pelli.
Ci mancherebbe, un forum è fatto per discutere, comunque sono d'accordissimo, infatti consiglio appunto di sciolinare spesso, più spesso rispetto allo sci da fuoripista con cui scendi e basta
Quello che specificavo è che un hotscrub una o due volte l'anno (l'hot scrub è la spatolatura a sciolina appena stesa e ancora calda) aiuta molto a togliere eventuali residui di colla
 
Ci mancherebbe, un forum è fatto per discutere, comunque sono d'accordissimo, infatti consiglio appunto di sciolinare spesso, più spesso rispetto allo sci da fuoripista con cui scendi e basta
Quello che specificavo è che un hotscrub una o due volte l'anno (l'hot scrub è la spatolatura a sciolina appena stesa e ancora calda) aiuta molto a togliere eventuali residui di colla
Barbaramente, io la colla appiccicata trovo che si stacchi bene con dell'olio d'oliva, non avendo sotto mano acqua ragia o similari. Poi pulisco con alcool e sciolino.
Non credo sia "accademico" come metodo, ma funziona!
 
my two cents
la consorte lasciala sciare con quegli sci in pista
tanto da come hai detto scia cauta con serpentina anni 80
l'attrezzatura non si stressa particolarmente
(magari fai qualche controllo in + ad inizio /fine stagione sullo stato degli attacchi e dello sci zona attacco - parlo di infiltrazioni / viti allentate / inizio segni di usura ecc)
il problema è che gli attacchini non sono certificati sullo sgancio, quindi potenzialmente correrebbe qualche rischio in +... ma se è la sciatrice che penso non fa una caduta in pista da millenni


attacchini e pista potrebbero essere un problema per sciatori forti e pesanti che cercano il limite
qui si che l'usura potrebbe farsi sentire, ma secondo me si fanno sentire prima i limiti degli scarponi e degli sci (leggeri) che fanno passare la voglia di continuare

se poi metto un attacchino super light su uno sci super tosto, uso scarponi da freeride e sono un cinghiale assatanato.... beh alla fine qualcosa cede... mi pare ovvio
 
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