Sto caricando l'esterno?

Mi sono espresso male rispetto a ciò che volevo dire. Anche perché per me il concetto di "salire" è diverso da quello di "caricare". Col primo intendo tenere peso sullo sci, col secondo metterlo con tutta la volontà possibile.

Cio che intendevo è di non seguire lo schema motorio corretto (come anche da te descritto sopra) e cercare già in inserimento una posizione caratteristica di una fase avanzata della curva (quella dopo la massima? Per interderci per fare la "piega").
Un errore dato dalla troppa fretta di voler fare la curva tutta subito senza rispettare i tempi per fare i movimenti corretti nelle sue varie fasi.
Che poi come ancora da te descritto da' come risultato di trovarsi troppo indietro col peso e di fare ancora più fatica nella prossima curva
E invece è proprio il contrario , salire sull’esterno si inizia a fare appena dopo aver appiattito gli sci .
Inutile trovarlo dopo la massima o sulla massima , anche perché vi stanno per arrivare addosso tutte le forze della curva …
Li è il momento di riaprire angoli e venir via , ma
La stragrande maggioranza degli sciatori , riesce a deformare solo dopo 2/3 di curva e cioè dove le forze fanno tutte da sole ….
Ma ormai è tardi …. La curva è stata fatta tutta sull’interno !
L’unica cosa che ci porterà sta cosa , è oltre a essere schiacciati dalle forze , sarà dura perfette l’anticipo motorio , avanzamento e apertura , che ci farà sedere e arretrare …
Un bel presupposto per un altra curva sull’interno … la successiva !
 
Ultima modifica:
La parte alta del corpo è sopra all’interno
L’interno è troppo avanti
L’Angolo della caviglia è aperto
Lo sci esterno è dritto come una spada
Queste le cose più scontate
Capisco tutto ma non questo: “ l’angolo della caviglia è aperto”. Mi spieghi cortesemente cosa intendi?
 
Innanzitutto partiamo dal presupposto attrezzatura .

La Scarpa è fondamentale per un buon inizio curva , e cioè tararla sulle proprie capacità , spesso si tende a comprare materiali ipertecnici ma che cementificano il movimento principale che deve fare la caviglia, cioè basculare avanti ed indietro in particolar modo il gambetto che spinto dalla tibia dovrà chiudersi ad inizio curva e riaprirsi dopo la massima . ( apertura e chiusura caviglia ) .

Se abbiamo scarpe troppo rigide , questa azione sarà ovattata o nella peggiore delle ipotesi neutralizzata , rendendotici impossibile la progressione tecnica.

Lo sci , e qui casca l'asino ... in questi 4 anni di allenamenti , ho visto di tutto e di più arrivare agli allenamenti in campo libero .... e quindi posso dire che c'è poco da disquisire . NON si può assolutamente utilizzare sci con archi da slalom , la sua facilità di ingresso curva sopperisce troppo alla cattiva tecnica di inizio curva , non facendo mai lavorare in maniera propedeutica parte alta e presa di spigolo attiva . AL contrario uno sci troppo poco sciancrato come può essere un M21 o M23 , per uno sciatore non avvezzo già a deformare bene l'attrezzo , da quella sensazione di non girare che ci porterà immancabilmente a buttarci dentro la curva con troppo anticipo per riuscire a metterlo sullo spigolo .

In conclusione va utilizzato uno sci da archi , M17 - 18 - 19 , con misure da 175/180 cm , cambia poco che sia un pro o un liscio , dopo 3 lezioni che si capisce cosa fare , la durezza reale dello sci conta ben poco a parità di raggio e lunghezza . ( e su questo c'è poco da disquisire, non siamo nella sezione discussione sui materiali , qui si parla di vero sci .... e credo che basta guardare cosa hanno ai piedi maestri, istruttori , allenatori e selezionandi per chiudere subito il discorso ).

Ho visto dozzine di giovani ragazzi prepararsi per le selezioni, molti con basi di partenza simili a molti sciatori che vedo qui del forum e nessuno ha mai avuto difficoltà a progredire con questo genere di sci.
NESSUNO si è mai presentato con sci differenti a questi .... un motivo ci sarà?

Parliamo di tecnica .....

Cominciamo a dire che una curva fatta bene dall'inizio , si vede fare da pochi , gli stessi maestri ne scarto il buon 60%, quindi arrivare a eseguire decentemente questa cosa non è facile , ma credo che tutti possono farcela con un allenamento mirato .
Inoltre e questa cosa è certa è impossibile acquisirlo da autodidatta, e non tutti gli allenatori sono in grado di spiegarti la curva in questo modo, anche perchè è una derivazione secca dell'agonismo, dove va fatta deformazione subito sopra la curva ( sopra intendo prima della massima e sotto dopo la massima) , in modo da rilasciare dopo la massima pendenza ed evitare di curvare dove le forze aumentano per forza di gravità , creerebbe una frenata proprio quando dovresti avere le punte verso il basso per aumentare la velocità.

Ma lasciamo perdere l'agonismo, anche perchè questa capacità parte già dalle virate fatte a spazzaneve , e qui apriamo un discorso infinito , dove non mi prolungherò , cioè la tendenza, vuoi il nuovo tipo di sci, vuoi l'indirizzamento a far imparare subito curve a sci paralleli ( così da rendere subito divertente la sciata e aumentare il turismo) , di bruciare tutta quella fase di apprendimento e scivolamento fatta dalla curva a spazzaneve alla curva base, dove si automatizzano i movimenti FONDAMENTALI dello sci .

Quindi la cosa principale innanzitutto è, ad inizio curva ( supponiamo di arrivare dalla curva precedente) , durante la fase di sgancio e appiattimento degli sci è portare il nostro bacino verso avanti , con la parte alta del corpo che mira verso la massima , il nostro ombelico deve puntare alla punta dello sci esterno .
Per far questo l'unico modo che abbiamo è aprire le ginocchia e le caviglie . Attenzione !!! il busto non si apre ma rimane nella stessa posizione ( anche perchè i movimenti della parte alta sono : ruotare per allinearsi e piegarsi lateralmente per coprire l'esterno , non ci sono movimenti di apertura o chiusura , quindi addominali sempre contratti ).
quindi .. da qui :

1.png


Dalla curva precedente inizio a svincolare , gli angoli sono chiusi quindi inutile proseguire altrimenti si formerebbe un momento di staticità e lo sci perderebbe impulso , comincio ad aprire gli angoli arrivando a ...


2.png

trovarmi alto , il busto rivolto verso la punta dello sci esterno , peso 50/50 , sci piatti .
Vedete come l'angolo formato dallo sci e dalla tibia sia più aperto ?
Questo porta a due cose fondamentali :
1 lo sci comincia a cadere verso la massima pendenza in automatico , grazie al movimento di apertura
2 le gambe sono alte e la caviglia aperta .... pronti per creare impulso allo sci , come posso compiere un movimento se prima non faccio quello contrario?

OK abbiamo messo le basi per una curva perfetta , ora arrivano i dolori .... dove si tende a rovinare tutto .

Innanzitutto non bisogna avere fretta , lo sci se restiamo in questa posizione comincerà automaticamente a iniziare a scendere verso la massima , quindi evitare inclinazioni , pilotaggi di piede che finirebbero in una sbandata o peggio abbassare il culo verso l'interno ruotando ed entrando d'anca .

Se si fanno i movimenti giusti lo sci girerà da solo e molto più velocemente che non buttandosi dentro la curva .

Prima cosa iniziamo mentre lo sci cade a portare la parte alta del copro verso lo sci esterno , come se da fermi , in casa volessimo alzare un piede .... cosa fai ?
Beh semplice sposti il baricentro da una parte all'altra , la stesa cosa si deve far ad inizio curva , porto il baricentro sullo sci esterno , devo avere la possibilità di alzare l'interno senza problemi , perchè sono con la parte alta poggiata "fuori" .
Questa capacità con il progredire del tempo diventa contemporanea alla fase di chiusura caviglia , ma per imparare a mio avviso , e meglio spezzarla dalla seconda , che rischierebbe di essere eseguita male o peggio sull'interno .
Infatti cosi facendo abbiamo il tempo di pensare e concentrarci solo sullo sci esterno , trovare il giusto equilibrio solo su quello sci , cosà che unita all'inclinazione e alla spinta diventerebbe difficile ( infatti si finisce sull'interno).
In questa fase , sentiamo lo sci esterno che prende forza e taglio , siamo pronti a portare tutto il peso sulla tibia esterna , dobbiamo metterci nella testa di piegare il gambetto dello scarpone in avanti , stando bene appoggiati su tutta la pianta del piede .
Questo movimento aimè però non è solo .... perchè deve essere fatto soprattutto all'inizio , avanti ed interno (con la tibia) , per consentire allo sci di prendere spigolo e deformarsi in punta , cercando di sentire l'interno della pianta del piede che resiste alla forza dello sci di taglio .
A questo punto mentre mi sto spingendo in avanti e all'interno con la tibia , le ginocchia creano angolazione , mentre la parte alta del corpo funge da contrappeso , spostandosi verso l'esterno e avanti.
Più piego le anche verso 'interno per creare angolazione più dovrò sforzarmi di tenere le mie spalle parallele al terreno, .

vediamo in L7 :
1.png

A questo livello guardate come la spalla esterna va a portarsi fuori , mentre cerca lo spigolo crea già angolazione con la parte bassa , ma sopra inizia portando la spalla sull'esterno ....
2.png

una volta che senti lo spigolo che taglia , inizia il lavoro di chiusura caviglia e ginocchia , progressivo ma esplosivo ... non è uno spingere a terra con la forza della gamba , ma bensì un resistere , aiutandosi con il nostro corpo a piegare la scarpa e qui la centralità è fondamentale , impossibile usare il corpo come leva se siamo troppo indietro o troppo verso l'interno curva .
3.png

fino a trovarsi così , con l'angolo completamente chiuso , guardate il ginocchio dov'è, sulla punta dello sci a forza di dargli , la parte alta sempre sopra e avanti per garantire la spinta del corpo , lo sci ormai è al massimo della deformazione , torna sotto , non abbiamo più spazio per chiudere e quindi inizia lo svincolo ..
3.png

riapre ... qui la maggior parte degli sciatori sta trovando l'esterno .. ritardando tutto , invece dobbiamo aprire e tornar su centrali ....

A questi livelli non abbiamo una fase di diagonale in centralità , perchè è tutto veloce e dinamico ... ma la parte alta aiuta a creare tutte le forze della parte bassa .

e si torna piatti per cercare il nuovo esterno

Spero di essere stato chiaro.. visto che ho scritto in più tempi .

Quindi , per imparare a deformare bisogna concentrarsi sulla distribuzione dei pesi ad inizio curva , non aver fretta di inclinare , solo dopo si riuscirà a combinare le cose , state alti fino quasi alla massima senza fretta , una volta imparato il trucchetto questa fase si accorcerà sempre di più riuscendo a essere già inclinati ma nel modo giusto nel primo terzo di curva .

Questi sono i miei pensieri dopo anni di sci e allenamenti , è molto difficile farlo capire su un forum , sul campo diventa tutto più facile , anche perchè ogni persona ha caratteristiche differenti e movimenti che riescono più o meno bene , quindi si può lavorare sulle varie lacune .
 
Ultima modifica:
E invece è proprio il contrario , salire sull’esterno si inizia a fare appena dopo aver appiattito gli sci .
Inutile trovarlo dopo la massima o sulla massima , anche perché vi stanno per arrivare addosso tutte le forze della curva …
Li è il momento di riaprire angoli e venir via , ma
La stragrande maggioranza degli sciatori , riesce a deformare solo dopo 2/3 di curva e cioè dove le forze fanno tutte da sole ….
Ma ormai è tardi …. La curva è stata fatta tutta sull’interno !
L’unica cosa che ci porterà sta cosa , è oltre a essere schiacciati dalle forze , sarà impedire l’anticipo motorio , avanzamento e apertura , che ci farà sedere e arretrare …
Un bel presupposto per un altra curva sull’interno … la successiva !
Esatto. Se posso dare il mio contributo segnalerei che di sta cosa non se ne parla abbastanza. Il problema di iniziare a caricare tardi (a 2/3 di curva come dici tu) mi ha afflitto per una vita, solo recentemente ho capito che bisogna caricare il nuovo esterno ben prima di quanto pensassi. Una volta compreso qual è il meccanismo e il tempismo giusto delle azioni si sono quasi cancellati da soli tutti i problemi che hai descritto tu (troppo seduto, avanzamento ecc...) . Un peccato visto che il problema era di tipo "tattico" citando Wellness. Questo ovviamente vale per sciatori che hanno già molta confidenza con la neve.

Ribadisco, io nonostante i maestri (3 diversi in due stagioni), nonostante la lettura assidua di questo forum e di centinaia video visti su yt ci sono arrivato solo di recente. Quello che non si fa nella didattica è assicurarsi che l'allievo comprenda innanzitutto quando fare partire e e quando chiudere i diversi movimenti che ti spiegano.
Sembrerà banale ma io fino a un mese fa ero convinto che l'esterno andasse caricato a curva chiusa col movimento di "starci sopra"... Praticamente mi sono sempre concentrato sul migliorare un errore.
 

.

@Matt_ praticamente mentre scrivevi, stavo scrivendo le stesse identiche cose.
Proprio qualche giorno fa, di ritorno da kronplatz, avevo segnalato (su me stesso) più o meno la stessa cosa.
Io sono indietro a molti qui sicuramente, ma di lezioni ne ho prese, e quest'anno durante la lezione, per la prima volta in assoluto, il maestro mi ha detto esattamente questo: "tu fai tutta la pressione nell'ultimo terzo di curva, quando invece ormai sarebbe finita e il vincolo già sviluppato".
E pur avendo letto e riletto, visto e rivisto in giro, finché non mi sono messo dietro di lui facendo attenzione a questa cosa specifica, non ho realizzato.
Secondo me (ripeto, mia personalissima opinione) questa è veramente la chiave. Lo è anche perché per poterlo fare, il corpo deve essere messo in una posizione che ti permetta di farlo.
Insomma, una volta che si arriva qui (pur ovviamente con tutti i limiti del caso) da lì la strada è più in discesa e si può arrivare ad avere una sciata bella e soddisfacente in tutti i sensi.
Il che attenzione non vuol dire sia facile arrivarci... anzi
 
Scrivo poco sul forum, quasi mai, colgo l'occasione per ringraziare Giampa che trovo illuminante e molto esaustivo.
Trovo quello che scrivi molto intuitivo e almeno per me di facile comprensione.
Poi l'applicazione è altra roba, ma questo dipende da noi.
Ti ringrazio, perchè non è così scontato perdere tempo a ripetere sempre le stesse cose!!!!
Il fatto che ripetendo sempre gli stessi concetti, magari con esempi o modi diversi, fa sì che almeno come componente teorica si arrivi ad una comprensione.
Dalle tue parole trapela una passione smisurata!!!!!
Bravo bravo bravo.
Ciao
Mirko da Rimini
 
Che è quello che ho scritto ieri ma tu ovviamente sei partito con la predica, perchè qui scii solo tu, ovviamente.
Non mi sembra di averti detto che hai scritto qualcosa di sbagliato , far cadere le punte avanzando si impara a spazzaneve, non l'ho mai detto perchè l'ho sempre ritenuto scontato .. ma mi sa che non lo era ..

ps mi spiace che dici che scio solo io , ma poi non mi sembra una predica ... scusate se ho espresso il mio concetto di curva
 
Ultima modifica:
@Matt_ praticamente mentre scrivevi, stavo scrivendo le stesse identiche cose.
Proprio qualche giorno fa, di ritorno da kronplatz, avevo segnalato (su me stesso) più o meno la stessa cosa.
Io sono indietro a molti qui sicuramente, ma di lezioni ne ho prese, e quest'anno durante la lezione, per la prima volta in assoluto, il maestro mi ha detto esattamente questo: "tu fai tutta la pressione nell'ultimo terzo di curva, quando invece ormai sarebbe finita e il vincolo già sviluppato".
E pur avendo letto e riletto, visto e rivisto in giro, finché non mi sono messo dietro di lui facendo attenzione a questa cosa specifica, non ho realizzato.
Secondo me (ripeto, mia personalissima opinione) questa è veramente la chiave. Lo è anche perché per poterlo fare, il corpo deve essere messo in una posizione che ti permetta di farlo.
Insomma, una volta che si arriva qui (pur ovviamente con tutti i limiti del caso) da lì la strada è più in discesa e si può arrivare ad avere una sciata bella e soddisfacente in tutti i sensi.
Il che attenzione non vuol dire sia facile arrivarci... anzi
Esatto , il livello non importa , è una cosa che si deve fare e imparare subito .
Invece si salta , si entra d'anca ci si inclina rendendo tutta la curva sbagliata .
Quando dico , bisogna tornare a spazzaneve e smontare tutto , e proprio per quello , non voglio sminuire lo sciatore , il problema è che manca un pezzetto fondamentale nella sciata , che senza quello non progredirà mai .

per inteso ci sono passato anche io !!! e ancora non ho imparato tutto
 
Ultima modifica:
(...)

Ma lasciamo perdere l'agonismo, anche perchè questa capacità parte già dalle virate fatte a spazzaneve , e qui apriamo un discorso infinito , dove non mi prolungherò , cioè la tendenza, vuoi il nuovo tipo di sci, vuoi l'indirizzamento a far imparare subito curve a sci paralleli ( così da rendere subito divertente la sciata e aumentare il turismo) , di bruciare tutta quella fase di apprendimento e scivolamento fatta dalla curva a spazzaneve alla curva base, dove si automatizzano i movimenti FONDAMENTALI dello sci .

Che intervento "mostruoso" ... ti leggo da anni e non so se invidio di più la sincera passione che trasuda dai tuoi post, oppure la tua capacità di districarti tra impegni personali\familiari ecc. per realizzare dei sogni :CC

Il punto che hai toccato secondo me è centrale ed era stato già sfiorato (anche sopra da gheo72) ... nei lontani anni '70 ho passato intere settimane bianche ad alzare lo sci interno e riallinearlo a fine curva ... ok, altra tecnica ovvio, ma il risultato pratico è che oggi, con mezzo secolo e millemila problemi fisici, non ho timori se voglio a buttarmi in una curva con lo sci interno alzato ... a 'sto punto sarà finalmente scarico ? :unsure:

Voglio dire: sono un cinghialone brutto da vedere e con 1000 difetti, però faccio con agilità una cosa che le mie figlie adolescenti devono concentrarsi a fare, e che non sempre gli riesce agevolmente e spontaneamente perché perdono facilmente l'automatismo (possiamo sciare pochi gg\anno).
Quest'anno tutta la famiglia 15 gg con lo stesso maestro che - individuato il problema - gli ha tassativamente proibito le curve larghe, imponendo curve strette tutto il tempo anche nello sciare da sole al fine di padroneggiare l'alleggerimento dell'interno ... onestamente io ho visto in loro dei miglioramenti, e loro hanno cominciato a percepire sensazioni nuove.

Ecco, anche la smania di venire giù a tutta non aiuta a sviluppare il controllo, credo.
Oppure so' proprio vecchio e allora "prima tutto era meglio" 🥴
Però oggi si deve fare tutto di corsa e credo la scuola sci si sia adeguata. Paga davvero, alla lunga, anche in termini commerciali? Boh, non saprei...

P.S. Da un tuo post di qualche mese fa quest'anno ... 52 primavere di cui almeno 40 sugli sci ... ho percepito l'utilità di scendere _costantemente_ ad addominali contratti (prima probabilmente mi portavo dietro ancora retaggi di eccessivo piegamento\distensione old style).
E così anche la mia schiena Ti ringrazia (y)
 
Però oggi si deve fare tutto di corsa e credo la scuola sci si sia adeguata. Paga davvero, alla lunga, anche in termini commerciali? Boh, non saprei...
Eh potremmo parlarne per mesi... Commercialmente paga, penso, perché necessariamente i conti devono tornare. Ma questa non è una critica generica ai maestri, ci mancherebbe.
1 ora di lezione ha il suo costo secondo me assolutamente in linea con quello di una lezione impartita da una persona che per forza di cose è "altamente specializzata". Io gioco anche a tennis e mi viene da ridere pensando alla facilità con cui si prende una targa da maestro di tennis rispetto a quello che bisogna fare per diventare maestro di sci.
Il problema è che, ciò detto, questo costo in assoluto non è per niente trascurabile.
E sono abbastanza sicuro che la stra-grande maggioranza delle persone (non tra quelle che frequentano il forum, ma tra quelle che vanno in vacanza), se un maestro le prende e le rimette a spazzaneve, alla lezione dopo chiedono il cambio, "perché per tutti quei soldi non si sono divertite".
Quindi poi la scelta per una scuola sci (come indirizzo, mentalità) e per un maestro non è così facile.
Diverso è per chi (come invece, molto probabilmente, un'alta percentuale di frequentatori del forum, ma quindi di nuovo bassissima sulla totalità) voglia divertirsi nel lungo periodo ma abbia in mente il preciso obiettivo di migliorare alcuni o molti aspetti. Ma se le scuole sci si basassero solo su questo piccolissimo zoccolo duro, ne rimarrebbero ben poche in piedi, temo.
 
Innanzitutto partiamo dal presupposto attrezzatura .

La Scarpa è fondamentale per un buon inizio curva , e cioè tararla sulle proprie capacità , spesso si tende a comprare materiali ipertecnici ma che cementificano il movimento principale che deve fare la caviglia, cioè basculare avanti ed indietro in particolar modo il gambetto che spinto dalla tibia dovrà chiudersi ad inizio curva e riaprirsi dopo la massima . ( apertura e chiusura caviglia ) .

Se abbiamo scarpe troppo rigide , questa azione sarà ovattata o nella peggiore delle ipotesi neutralizzata , rendendotici impossibile la progressione tecnica.

Lo sci , e qui casca l'asino ... in questi 4 anni di allenamenti , ho visto di tutto e di più arrivare agli allenamenti in campo libero .... e quindi posso dire che c'è poco da disquisire . NON si può assolutamente utilizzare sci con archi da slalom , la sua facilità di ingresso curva sopperisce troppo alla cattiva tecnica di inizio curva , non facendo mai lavorare in maniera propedeutica parte alta e presa di spigolo attiva . AL contrario uno sci troppo poco sciancrato come può essere un M21 o M23 , per uno sciatore non avvezzo già a deformare bene l'attrezzo , da quella sensazione di non girare che ci porterà immancabilmente a buttarci dentro la curva con troppo anticipo per riuscire a metterlo sullo spigolo .

In conclusione va utilizzato uno sci da archi , M17 - 18 - 19 , con misure da 175/180 cm , cambia poco che sia un pro o un liscio , dopo 3 lezioni che si capisce cosa fare , la durezza reale dello sci conta ben poco a parità di raggio e lunghezza . ( e su questo c'è poco da disquisire, non siamo nella sezione discussione sui materiali , qui si parla di vero sci .... e credo che basta guardare cosa hanno ai piedi maestri, istruttori , allenatori e selezionandi per chiudere subito il discorso ).

Ho visto dozzine di giovani ragazzi prepararsi per le selezioni, molti con basi di partenza simili a molti sciatori che vedo qui del forum e nessuno ha mai avuto difficoltà a progredire con questo genere di sci.
NESSUNO si è mai presentato con sci differenti a questi .... un motivo ci sarà?

Parliamo di tecnica .....

Cominciamo a dire che una curva fatta bene dall'inizio , si vede fare da pochi , gli stessi maestri ne scarto il buon 60%, quindi arrivare a eseguire decentemente questa cosa non è facile , ma credo che tutti possono farcela con un allenamento mirato .
Inoltre e questa cosa è certa è impossibile acquisirlo da autodidatta, e non tutti gli allenatori sono in grado di spiegarti la curva in questo modo, anche perchè è una derivazione secca dell'agonismo, dove va fatta deformazione subito sopra la curva ( sopra intendo prima della massima e sotto dopo la massima) , in modo da rilasciare dopo la massima pendenza ed evitare di curvare dove le forze aumentano per forza di gravità , creerebbe una frenata proprio quando dovresti avere le punte verso il basso per aumentare la velocità.

Ma lasciamo perdere l'agonismo, anche perchè questa capacità parte già dalle virate fatte a spazzaneve , e qui apriamo un discorso infinito , dove non mi prolungherò , cioè la tendenza, vuoi il nuovo tipo di sci, vuoi l'indirizzamento a far imparare subito curve a sci paralleli ( così da rendere subito divertente la sciata e aumentare il turismo) , di bruciare tutta quella fase di apprendimento e scivolamento fatta dalla curva a spazzaneve alla curva base, dove si automatizzano i movimenti FONDAMENTALI dello sci .

Quindi la cosa principale innanzitutto è, ad inizio curva ( supponiamo di arrivare dalla curva precedente) , durante la fase di sgancio e appiattimento degli sci è portare il nostro bacino verso avanti , con la parte alta del corpo che mira verso la massima , il nostro ombelico deve puntare alla punta dello sci esterno .
Per far questo l'unico modo che abbiamo è aprire le ginocchia e le caviglie . Attenzione !!! il busto non si apre ma rimane nella stessa posizione ( anche perchè i movimenti della parte alta sono : ruotare per allinearsi e piegarsi lateralmente per coprire l'esterno , non ci sono movimenti di apertura o chiusura , quindi addominali sempre contratti ).
quindi .. da qui :

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Dalla curva precedente inizio a svincolare , gli angoli sono chiusi quindi inutile proseguire altrimenti si formerebbe un momento di staticità e lo sci perderebbe impulso , comincio ad aprire gli angoli arrivando a ...


Visualizza allegato 87218
trovarmi alto , il busto rivolto verso la punta dello sci esterno , peso 50/50 , sci piatti .
Vedete come l'angolo formato dallo sci e dalla tibia sia più aperto ?
Questo porta a due cose fondamentali :
1 lo sci comincia a cadere verso la massima pendenza in automatico , grazie al movimento di apertura
2 le gambe sono alte e la caviglia aperta .... pronti per creare impulso allo sci , come posso compiere un movimento se prima non faccio quello contrario?

OK abbiamo messo le basi per una curva perfetta , ora arrivano i dolori .... dove si tende a rovinare tutto .

Innanzitutto non bisogna avere fretta , lo sci se restiamo in questa posizione comincerà automaticamente a iniziare a scendere verso la massima , quindi evitare inclinazioni , pilotaggi di piede che finirebbero in una sbandata o peggio abbassare il culo verso l'interno ruotando ed entrando d'anca .

Se si fanno i movimenti giusti lo sci girerà da solo e molto più velocemente che non buttandosi dentro la curva .

Prima cosa iniziamo mentre lo sci cade a portare la parte alta del copro verso lo sci esterno , come se da fermi , in casa volessimo alzare un piede .... cosa fai ?
Beh semplice sposti il baricentro da una parte all'altra , la stesa cosa si deve far ad inizio curva , porto il baricentro sullo sci esterno , devo avere la possibilità di alzare l'interno senza problemi , perchè sono con la parte alta poggiata "fuori" .
Questa capacità con il progredire del tempo diventa contemporanea alla fase di chiusura caviglia , ma per imparare a mio avviso , e meglio spezzarla dalla seconda , che rischierebbe di essere eseguita male o peggio sull'interno .
Infatti cosi facendo abbiamo il tempo di pensare e concentrarci solo sullo sci esterno , trovare il giusto equilibrio solo su quello sci , cosà che unita all'inclinazione e alla spinta diventerebbe difficile ( infatti si finisce sull'interno).
In questa fase , sentiamo lo sci esterno che prende forza e taglio , siamo pronti a portare tutto il peso sulla tibia esterna , dobbiamo metterci nella testa di piegare il gambetto dello scarpone in avanti , stando bene appoggiati su tutta la pianta del piede .
Questo movimento aimè però non è solo .... perchè deve essere fatto soprattutto all'inizio , avanti ed interno (con la tibia) , per consentire allo sci di prendere spigolo e deformarsi in punta , cercando di sentire l'interno della pianta del piede che resiste alla forza dello sci di taglio .
A questo punto mentre mi sto spingendo in avanti e all'interno con la tibia , le ginocchia creano angolazione , mentre la parte alta del corpo funge da contrappeso , spostandosi verso l'esterno e avanti.
Più piego le anche verso 'interno per creare angolazione più dovrò sforzarmi di tenere le mie spalle parallele al terreno, .

vediamo in L7 :
Visualizza allegato 87219
A questo livello guardate come la spalla esterna va a portarsi fuori , mentre cerca lo spigolo crea già angolazione con la parte bassa , ma sopra inizia portando la spalla sull'esterno ....
Visualizza allegato 87220
una volta che senti lo spigolo che taglia , inizia il lavoro di chiusura caviglia e ginocchia , progressivo ma esplosivo ... non è uno spingere a terra con la forza della gamba , ma bensì un resistere , aiutandosi con il nostro corpo a piegare la scarpa e qui la centralità è fondamentale , impossibile usare il corpo come leva se siamo troppo indietro o troppo verso l'interno curva .
Visualizza allegato 87221
fino a trovarsi così , con l'angolo completamente chiuso , guardate il ginocchio dov'è, sulla punta dello sci a forza di dargli , la parte alta sempre sopra e avanti per garantire la spinta del corpo , lo sci ormai è al massimo della deformazione , torna sotto , non abbiamo più spazio per chiudere e quindi inizia lo svincolo ..
Visualizza allegato 87222
riapre ... qui la maggior parte degli sciatori sta trovando l'esterno .. ritardando tutto , invece dobbiamo aprire e tornar su centrali ....

A questi livelli non abbiamo una fase di diagonale in centralità , perchè è tutto veloce e dinamico ... ma la parte alta aiuta a creare tutte le forze della parte bassa .

e si torna piatti per cercare il nuovo esterno

Spero di essere stato chiaro.. visto che ho scritto in più tempi .

Quindi , per imparare a deformare bisogna concentrarsi sulla distribuzione dei pesi ad inizio curva , non aver fretta di inclinare , solo dopo si riuscirà a combinare le cose , state alti fino quasi alla massima senza fretta , una volta imparato il trucchetto questa fase si accorcerà sempre di più riuscendo a essere già inclinati ma nel modo giusto nel primo terzo di curva .

Questi sono i miei pensieri dopo anni di sci e allenamenti , è molto difficile farlo capire su un forum , sul campo diventa tutto più facile , anche perchè ogni persona ha caratteristiche differenti e movimenti che riescono più o meno bene , quindi si può lavorare sulle varie lacune .
Per quel poco che possa valere, per me questo è un grande intervento, che potrebbe diventare storico come il video fatto anni fa da Baldax sul movimento del ginocchio interno. Purtroppo temo di avere capito poco perché mi mancano molti elementi ma proverò a studiarlo xchè credo che al suo interno ci sia molto su cui riflettere. Grazie davvero.
Fabio
 
Ultima modifica:
Che è quello che ho scritto ieri ma tu ovviamente sei partito con la predica, perchè qui scii solo tu, ovviamente.
Io l'ho trovato interessante come sono interessanti anche i tuoi interventi e di tutti quelli che danno il loro contributo.
Avresti dovuto mettere un LIKE solo per l'impegno che ha messo a spiegare una cosa che non è ovvia per tutti.
Poi che possa avere manie di protagonismo o che sia solo un modo per aiutare le persone personalmente mi importa poco.
Il risultato è quello apprezzabilissimo di chiarire concetti utilizzati da tutti gli esperti ma non sempre spiegati che rischiano
di diventare parole vuote per l'utente che ne ha più bisogno ed inutili per chi le conosce e le applica già .

Sono un adepto di Giampa ? No ! Sono sempre d'accordo con lui ? No ! O molto da imparare da lui ? Si e non solo da lui !
MI fanno girare le balle le critiche continue basate su pregiudizi ( non è un commento rivolto a te ) ? Si .
 
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