La mia prima scialpinistica - Monte Girella - Teramo-Ascoli Abruzzo

zobo

Well-known member
Incuriosito dopo i mesi di lockdown dallo scialpinismo e informato su materiali e tecnica tipo Fantozzi alle elezioni, finalmente mi sono deciso insieme ad altri 3 amici, grazie all'aiuto di un quarto amico già scialpinista, a provare.

Materiale a noleggio , anche buono credo (non so giudicare) , sci Scott Superguide e scarpone a 2 ganci leggero (non ricordo marca) con attacco a pin (idem). La destinazione è la più facile per noi, la Montagna dei Fiori, poco sopra Ascoli, con sentieri nel bosco facili e bellissimi. Località San Giacomo per la partenza

La salita scorre via bene tra paesaggi incantanti. Arriviamo in un paio d'ore scarse in cima agli impianti di Monte Piselli. Forse se ci fossimo fermati lì e scesi tutto si sarebbe concluso alla grande con una tagliatella finale. Ma che fai non arrivi in cima? E' lì?

Invece lì incominciano le beghe: per arrivare in cima ci sono saliscendi. Comunque in 3 ore siamo su. Ma lì la sfiga ci si accanisce: l'attacco di uno era regolato male quindi dopo mezz'ora di smadonnamenti vari il coraggioso decide di scendere con attacchi non messi con peso indietro (onestamente non c'erano grandi alternative) E ce la fa. Eroe. Scendi e sali tra ripellamenti e sci in spalla per chi non ha voglia di ripellare (tipo me). Arriviamo finalmente alla seggiovia. Per fortuna barrette e liquidi a volontà

Ci facciamo allargare l'attacco dai gentilissimi addetti all'impianto e si scende finalmente. A quel punto, però, saranno le gambe cotte o l'attrezzatura cui non sono abituato, ma la più grande delusione è la discesa. Non sento soprattutto gli scarponi e faccio molta fatica a provare le sensazioni solite.

Il bilancio finale comunque è una gran bella giornata. Ho fatto bene a noleggiare perchè mi ha dato una bella idea dello sport. Per adesso non credo acquisterò l'attrezzatura perchè non sono ancora pronto ad affrontare le fatiche e gli sbattimenti per una discesa comunque più complicata rispetto al solito. Dovrei entrare in un'altra mentalità: apprezzare la salita e comunque farmi una sciata per scendere. E non faticare un po' per godermi una gran discesa . Io sono quello con pantalone verde. Già in cima ridevo un po' meno.
Qualche foto:
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Si le prime esperienze sono traumatiche. Non ti dico io venti anni fa con materiali di fortuna che avventure ...
Lo scialpinismo ha varie declinazioni, di sicuro innanzitutto é andare in montagna come si fa in estate ma nel severo ambiente invernale con in piu la possiblita (qualche volta) di una bella discesa.
 
Le prime volte sono più curiosità che goduria :TTTT:TTTT:TTTT

A parte gli scherzi, ti ho già detto in pvt quel che penso: è una attività “di sacrificio” che diventa sempre meno di sacrificio man mano che la si pratica. (y)

…ma alla fine il panorama era bello? HIHIHI
 
Bravo che hai provato! Sul discorso del godersi la discesa, la differenza la fa molto l'attrezzatura, soprattutto per chi è abituato ai materiali da pista. Probabilmente con uno scarpone 4 ganci un minimo strutturato avresti avuto sensazioni molto più simili a quelle a cui sei abituato e ti saresti divertito di più anche in discesa, ovviamente a prezzo di un po' di fatica aggiuntiva in salita.
 
Secondo me uno che viene dall sci Alpino no potrà mai e poi mai essere appagato dal passaggio allo scialpinismo puro fatto con l'attrezzatura da touring leggero.
Per apprezzare questa attività uno sciatore dve assolutamente optare per l'attrezzatura ibrida da free-touring, uno scarpone tipo zero-g e relativo sci, o comuunque l'analogo delle altre marche.
C'è caso che, se uno per la pista aveva uno scarpone non top, magari quelle ciabatte a pianta larga che vendono come gran turismo (o non so come si definiscono) uno scarpone free touring top in discesa va pure meglio, Per non parlare degli sci, roba come il bentchetler per le pellate con tanta fresca, pesa come una piume e scia come una BESTIA!

Anche ieri sulla mia montagna, tanti ma tanti scialpinisti che salivano per la nostra linea, e poi invece di andare a sciare, riscendevano per la linea stessa di salita facendo solo mezzacosta, qualcha svolta e manco una curva, questo chi non sapeva sciare.... chi invece "sapeva" sciare (parola grossa) lasciava le tracce quadrate invece che tonde.

Nello scialpinismo tradizionale, a temuta sforbiciata, la gamba stinka, l'entrata d'anca, e l'appoggio sull'interno sono un must, in pratica per loro la tecnica corretta... HIHIHI
Non si offendano gli skialper che sciano bene, però è innegabile che nei valloni del backcountry si vede di tutto e, quando si procede in discesa con tale lentezza e difficoltà, i rischi non possono che aumentare a dismisura: i pendii di neve fresca vanno disimpegnati alla svelta, sciando uno per volta e sgattaiolando via prima possibile.
 

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Bravo che hai provato! Sul discorso del godersi la discesa, la differenza la fa molto l'attrezzatura, soprattutto per chi è abituato ai materiali da pista. Probabilmente con uno scarpone 4 ganci un minimo strutturato avresti avuto sensazioni molto più simili a quelle a cui sei abituato e ti saresti divertito di più anche in discesa, ovviamente a prezzo di un po' di fatica aggiuntiva in salita.

Giustissimo, anche senza necessità di salire con un mattone ibrido delle prime generazioni (tanto più per dislivelli bassi come questo Con sviluppo comodo).

Secondo me uno che viene dall sci Alpino no potrà mai e poi mai essere appagato dal passaggio allo scialpinismo puro fatto con l'attrezzatura da touring leggero.
[…] i pendii di neve fresca vanno disimpegnati alla svelta, sciando uno per volta e sgattaiolando via prima possibile.
Dipende cosa intendi per leggero e dal fondo: uno sci leggero (non da mezzalama!) su firn può andare benissimo a mach3 se lo sciatore è capace (e so che zobo lo è, come lo sono mediamente gli sciatori con molta discesa alle spalle). Certo non mi metterei a fare 360 e butter 🤣

Poi ovvio lo sciatore alpino da pista in principio di chiederà sempre: tutta questa fatica per questo?

Sul pendio elitario, a meno che non fossi ironico, non sono d’accordo: al netto degli “scenditori” pericolosi per gli altri, la montagna deve essere di tutti… anche di chi sale con gli snowblade.
 
Sul pendio elitario, a meno che non fossi ironico, non sono d’accordo: al netto degli “scenditori” pericolosi per gli altri, la montagna deve essere di tutti… anche di chi sale con gli snowblade.
Non è un discorso elitario, volevo dire che parte di qualla incapacità dipende dall'attrezzatura, scarponi in primis.
Altra cosa che spesso critico sono le infinite prediche sulla sicurezza da parte di mostri sacri della teoria montana, che poi si trovano essi stessi a gestire con un numero di partecipanti eccessivo e partecipanti che creano situazioni di pericolo.
Comunque non vorrei andare troppo OT, tornando al punto: sci alpinismo non appagante in discesa alla prima uscita?
Ok e gambe stanche ci stanno, ma di certo un problema di attrezzatura, ci vuol quella da freetoring: la muscia cambia, e ci si accontenta di dislivelli minori.
 
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Che poi col freetouring il dislivello lo fai pure, basta partire ad orari consoni e salire con “calma”.

Per terminare l’OT, ripeto sempre le stesse cose , ma al netto dei materiali ho conosciuto moltissimi skialper nudi e crudi che brucerebbero gli impianti e che non hanno MAI messo piede in pista imparando a scendere sin da subito solo fuori: beh per questi se cambi il materiale , non cambia il risultato discesistico. Poi ci sono sempre le eccezioni eh, e ne conosco. (Appennino, Alpi cambierà , non so)
 
Non è un discorso elitario, volevo dire che parte di qualla incapacità dipende dall'attrezzatura, scarponi in primis.
Altra cosa che spesso critico sono le infinite prediche sulla sicurezza da parte di mostri sacri della teoria montana, che poi si trovano essi stessi a gestire con un numero di partecipanti eccessivo e partecipanti che creano situazioni di pericolo.
Comunque non vorrei andare troppo OT, tornando al punto: sci alpinismo non appagante in discesa alla prima uscita?
Ok e gambe stanche ci stanno, ma di certo un problema di attrezzatura, ci vuol quella da freetoring: la muscia cambia, e ci si accontenta di dislivelli minori.

Mah da scialpinsta quasi esclusivo da piu di 20 anni (ma prima con una buona base di pista) non sono molto d´accordo. Il problema all inizo é che proprio non si é abutuati alla neve profonda e soprattutto alla fresca un po crostosa che é la neve normale. Serve un altra tecnica basata sul peso e non gli spigoli.
Normale all´inzio non andare bene anche perche si provano pendenze che danno poca soddifazione.

Dipende cosa hai. Se hai stecchetti da tutina si puoi fare poco, ma con i classici da light touring da 85-90 ti diverti su tutto. Certo sulla polvere profonda perdi molto ma guadagni su tante nevi mediocri.

E poi anche sulla discesa. Si ci sono scialpinisti che sciano orribilmente, per primi quelli che fanno gare. La loro tecnica é quella efficace. Se vuoi sciare in maniera moderna a curvoni si servono materiali efficaci. Ma dipende. Ci sono scialpinisti con "old style" che sono di una eleganza sopraffina.
 
Grazie a tutti. Nelle varie risposte c'è proprio tutto quello che sono riuscito a razionalizzare

1) Innanzitutto ringrazio @Fonzie per la fiducia ma ieri non ero neanche a mach1. Sarà la fatica. Sarà l'attrezzatura. Ero un somaro. Per cui ho rivalutato la sciata onestamente brutta di alcuni scialpinisti

2) Seguendo l'ultimo posto di @yakopuz mi ricollego al punto 1: Appena provavo a spingere lateralmente o in avanti quasi crollavo. Forse la sciata sugli spigoli e inclinata per lo scialpinismo è proprio inutile. Gli scialpinisti che utilizzano la discesa per scendere e non fare grandi curve hanno la sciata efficace. Un po' arretrati, su entrambi gli sci.

3) non si può pensare di andare con l'idea: oggi impianti o scialpinismo? No questo è il concetto corretto
Lo scialpinismo ha varie declinazioni, di sicuro innanzitutto é andare in montagna come si fa in estate ma nel severo ambiente invernale con in piu la possiblita (qualche volta) di una bella discesa.

4) come hanno detto in molti: soprattutto uno come me alto 187 peso 90 kg se si vuole divertire in discesa necessita di attrezzatura più strutturata. Quando cambierò sci o scarponi prenderò quelli freetouring/freeride
 
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