rbodini
Well-known member
Non che si senta la mancanza dell’ennesimo report dolomitico, ma visto che avevo chiesto consiglio anche qui sul forum sull’itinerario da seguire (https://www.skiforum.it/board/index.php?threads/97388/) mi sembrava giusto dare un riscontro di come è andata, e magari aggiungere qualche nota a margine. E poi si, dai, anche i posti non sono malaccio
.
Visto che le nostre figlie cominciano a cavarsela sugli sci e a viaggiare abbastanza spedite abbiamo deciso che era ora di portarle alla scoperta del dolomiti superski. Invece di fare il classico Sellaronda in giornata ho pensato di fare una due giorni itinerante con pernottamento in rifugio, per poter fare le cose con più calma e aggiungere qualche variante interessante.
Punto di partenza Selva in val Gardena, itinerario da vedere in base alla tempistica e all'energia delle sciatrici, seguendo il Sellaronda arancione. Unico punto fermo la sera del 6 al rifugio Lagazuoi, che avevo da subito individuato come il posto migliore in termini di posizione e spettacolarità.
Nei miei sogni l'idea era di arrivare fino a Cortina il primo giorno, e di portare la truppa in Marmolada il secondo. Sogni infranti sulla coda per lo skipass, la pausa per sistemare lo scaldacollo, la pausa per mani gelate, la pausa pipi, la pausa merenda, la pausa perché siamo stanche ecc. Ecco che si spiega quindi l'approccio zen nel titolo di questo post: perché se ci si dimentica dei propri programmi ambiziosi, della frenesia di consumare km su km, della smania di sciare 8 ore filate come farei se fossi per conto mio, e ci si gode invece il momento e la compagnia… ecco che ne esce una sciata davvero memorabile. Non tanto per la sciata in sé ma per tutto quello che ci gira intorno: lo stupore delle proprie figlie nel vedere certi posti, i piccoli trionfi nell'affrontare piste toste e blasonate, gli scherzi in seggiovia, i panorami sublimi.
Basta prenderla con filosofia. Zen, possibilmente.
Fatto sta che il primo giorno siamo arrivati a fare giusto due piste in cinque torri dopo una deviazione verso La Villa per l'immancabile Gran Risa. E il secondo giorno siamo arrivati proprio sotto la Marmolada per poi tornare indietro senza salire, pena l'assideramento di metà famiglia, già duramente provata dal freddo delle ore precedenti (un frizzante -20 al mattino e sempre in doppia cifra sotto zero tutta la giornata). In compenso ci siamo goduti le piste al sole in zona Pralongià e girato un po' tra Arabba e Padon, giusto per far vedere alle creature dove scorrazzava il padre ai (bei) tempi delle uscite freeride coi Fassani.
Ma la highlight indiscussa di tutto il giro è stata la permanenza al Lagazuoi. La sauna più bella della mia vita, accoglienza top, e un tramonto e un'alba che ti restano nel cuore. Per non parlare dell'Armentarola deserta come prima pista al mattino.
Ma qui faccio parlare le foto, che io ho già parlato abbastanza.
La Val Gardena ci dà il benvenuto
E la Val Badia non vuol essere da meno
Immancabile foto di rito in cima al Vallon
Felicità!
Altra tappa immancabile:
Ed eccoci al pezzo forte. Vale la pena smettere di sciare un po' prima per stare più tempo quassù:
Tofane
Tramonto WOW
Rifugio si, ma con tutti i comfort - sauna con vista:
E cucina di tutto rispetto:
Dopo il tramonto, l'alba!
E infine si parte per una spettacolare Armentarola
Il resto del giorno troppo freddo per fare foto, ma tanto i posti li conoscete.
Grazie a chi mi ha dato consigli, alla prossima!

Visto che le nostre figlie cominciano a cavarsela sugli sci e a viaggiare abbastanza spedite abbiamo deciso che era ora di portarle alla scoperta del dolomiti superski. Invece di fare il classico Sellaronda in giornata ho pensato di fare una due giorni itinerante con pernottamento in rifugio, per poter fare le cose con più calma e aggiungere qualche variante interessante.
Punto di partenza Selva in val Gardena, itinerario da vedere in base alla tempistica e all'energia delle sciatrici, seguendo il Sellaronda arancione. Unico punto fermo la sera del 6 al rifugio Lagazuoi, che avevo da subito individuato come il posto migliore in termini di posizione e spettacolarità.
Nei miei sogni l'idea era di arrivare fino a Cortina il primo giorno, e di portare la truppa in Marmolada il secondo. Sogni infranti sulla coda per lo skipass, la pausa per sistemare lo scaldacollo, la pausa per mani gelate, la pausa pipi, la pausa merenda, la pausa perché siamo stanche ecc. Ecco che si spiega quindi l'approccio zen nel titolo di questo post: perché se ci si dimentica dei propri programmi ambiziosi, della frenesia di consumare km su km, della smania di sciare 8 ore filate come farei se fossi per conto mio, e ci si gode invece il momento e la compagnia… ecco che ne esce una sciata davvero memorabile. Non tanto per la sciata in sé ma per tutto quello che ci gira intorno: lo stupore delle proprie figlie nel vedere certi posti, i piccoli trionfi nell'affrontare piste toste e blasonate, gli scherzi in seggiovia, i panorami sublimi.
Basta prenderla con filosofia. Zen, possibilmente.
Fatto sta che il primo giorno siamo arrivati a fare giusto due piste in cinque torri dopo una deviazione verso La Villa per l'immancabile Gran Risa. E il secondo giorno siamo arrivati proprio sotto la Marmolada per poi tornare indietro senza salire, pena l'assideramento di metà famiglia, già duramente provata dal freddo delle ore precedenti (un frizzante -20 al mattino e sempre in doppia cifra sotto zero tutta la giornata). In compenso ci siamo goduti le piste al sole in zona Pralongià e girato un po' tra Arabba e Padon, giusto per far vedere alle creature dove scorrazzava il padre ai (bei) tempi delle uscite freeride coi Fassani.
Ma la highlight indiscussa di tutto il giro è stata la permanenza al Lagazuoi. La sauna più bella della mia vita, accoglienza top, e un tramonto e un'alba che ti restano nel cuore. Per non parlare dell'Armentarola deserta come prima pista al mattino.
Ma qui faccio parlare le foto, che io ho già parlato abbastanza.
La Val Gardena ci dà il benvenuto
E la Val Badia non vuol essere da meno
Immancabile foto di rito in cima al Vallon
Felicità!
Altra tappa immancabile:
Ed eccoci al pezzo forte. Vale la pena smettere di sciare un po' prima per stare più tempo quassù:
Tofane
Tramonto WOW
Rifugio si, ma con tutti i comfort - sauna con vista:
E cucina di tutto rispetto:
Dopo il tramonto, l'alba!
E infine si parte per una spettacolare Armentarola
Il resto del giorno troppo freddo per fare foto, ma tanto i posti li conoscete.