Fatto più volte con la Mini, vai tranquillo, stai attento alle buche, soprattutto dopo la galleriaMa secondo te, con una SW è fattibile senza troppe ansie o meglio passare dall'Aprica? Sto immaginando il tragitto per Santa e non mi dispiacerebbe fare il Gavia. Solo che l'idea della strada un po' mi perplime.
Diamo tempo a mamma Anas, di solito quando torna a impossessarsi di una statale la rimette a nuovo, a giugno stavano mettendo mano alle reti paramassi ed è già tanta roba, sono fiducioso anche per la pavimentazione...stai attento alle buche
Se son passato io con la Subby (avendo davanti Ste a fare da apripista, a dire il vero...) puoi passare anche tu con la Focus SW.Ma secondo te, con una SW è fattibile senza troppe ansie o meglio passare dall'Aprica? Sto immaginando il tragitto per Santa e non mi dispiacerebbe fare il Gavia. Solo che l'idea della strada un po' mi perplime.
AHAA avranno bevuto prima di farlo... cmq salita tostissimaLa strada sembra in salita ma il cartello indica discesa... sarà mica un'illusione ottica 😁
È un’ottima descrizione; anche il fatto che sia un percorso molto emozionante e particolarmente bello è verissimo.Lo scrivente fa il Gavia quelle 5-10 volte l'anno, e quasi sempre in alta stagione quando c'è la fiera degli imbranati e dei camper più larghi della strada (metterci i colonnotti agli imbocchi no??), conoscendolo ormai (soprattutto per quanto riguarda le strettoie e le piazzole d'incrocio dell'infame lato bresciano) come casa propria.
Pochi passi alpini sono malconci e inguidabili come il nobile colle a 2621 mslm, mi sento quindi di dire che il Gavia è una delle peggiori strade per (anzi, "x") guidare in montagna. Tuttavia l'ambiente impervio e isolato che lo circonda rende la traversata sempre molto emozionante. Per me anche una questione affettiva, ma chiunque l'abbia fatto condivide col sottoscritto le impressioni di essere "in cima al mondo".
Se non avete problemi a farvi saltare le otturazioni sull'asfalto devastato, a scendere per spostare un sassolino grosso come un televisore appena rotolato in strada, o a smadonnare per incrociare la Panda di Fudos che scende dopo essersi scolato una bottiglia di Braulio al Bonetta, garantisco che l'esperienza del Gavia vale lo sbattimento.
Io non ci ho fatto neanche caso...È un’ottima descrizione; anche il fatto che sia un percorso molto emozionante e particolarmente bello è verissimo.
Però è una strada che, più che in Lombardia, uno si aspetterebbe di trovare in Afghanistan… è da fare una volta e poi mai più (bè, a parte i poveri indigeni se sono costretti a farla regolarmente )