Domenica non avevo voglia di fare granché, ho la pancia abbastanza piena per questa stagione quindi ho rimediato dal mio socio questo set:
- quantum asolo (quello col cordino stile Alien/scarpa skialp gara). Poco sopra il kg penso, mille qualcosa.
- Salomon s-lab larghi 78 mm lunghi 163. 980 g circa ad asse
Ci ho fatto millecento circa con mezz'oretta di portage, gita in ambiente. Niente picca/ramponi.
Ormai è tutto talmente inflazionato/"nuovo" ma per finta che come vero esperimento questo mi sembrava qualcosa di significativo.
Per il quantum al netto della camminata fotonica uno riscontra un fit veramente insipido/poco preciso. I volumi son "medi" ovunque. Il finto boa fa abbastanza cagare e la scarpetta ha una consistenza minima.
Mi interessava di più provare a sciare "dignitosamente" un set del genere. Al cambio d'assetto fantasticavo di modifiche varie, booster qua, scarpette là . Non vale la pena, bisogna ricalibrare come lo si scia. Non lo carichi mai di tibia, imposti la curva e stai centrale tu col tuo corpo senza fare affidamento su nulla. Rigidità laterale, progressività, "muro", tenuta della caviglia, uno butta fuori tutto dalla finestra e se la gestisce per conto suo.
Un po' mi ha ricordato sciare certe nevi a telemark, o sei composto tu o non combini niente. Mi sono divertito.
Lo scarpone è bello pestato (cordino del finto boa già rotto più volte) ma se il mio socio se ne disfa a poco me lo tengo, è perfetto per fare cose col Soccorso e/o per costruirmi un set da sassi.
Come si è detto tante volte poi la vera forbice tra uno scarpone così e robe come il mio hawx non è neanche tanto il peso nudo o la ROM che uno legge sulle specifiche. È la naturalezza nella falcata, sia sui falsi piani quando utilizzi la pelle per bene che dove è un minimo più tecnico. Paradossalmente sul tecnico vero (col caveat del tipo di neve che uno trova e tenendo conto che mi autoinfliggo pellate tecniche con sci non adatti da una decina di anni abbondanti) la differenza non l'ho sentita tantissimo.