Domenica 5 dicembre ha nevicato tutto il giorno ed è stata l'occasione FINALMENTE di darci dentro con il fuoripista in Alta Pusteria in quello che è chiamato comprensorio Tre Cime Dolomiti ma che per me si chiama ancora Alta Pusteria 
Da sempre ho sognato di trovare i prati-Sud del Monte Elmo "in condizione" ma, prima di questo fine-settimana-ponte li ho sempre visti senza neve oppure pericolosi o con neve non buona. Stavolta erano semplicemente perfetti.
La neve ha iniziato a cadere già la sera del 4 dicembre, copiosa, furiosa a colpi e costante.
Senza vento, una nevicata da manuale.
Alle 6 di sera il Passo Monte Croce inizia ad avere la strada bianca.
Si intuisce che saranno dei giorni "top" e adeguiamo la cena con dei piatti top (questa zuppa di formaggio grigio per esempio).
Al risveglio troviamo più neve di quanta le più rosee previsioni potessero dare. In fondo paese saranno tranquillamente 20-30 cm.
Ed altrettanti sono i gradi sottozero, punte di meno 19 °C.
Al parcheggio della nuova cabinovia HelmJet ci sono circa 12 auto.
Mentre ci prepariamo 2 se ne vanno ed il parcheggio rimane con 10 auto
Capiamo che qui la concorrenza non è di casa 
Ecco il vostro amico F5 che nel solo tragitto auto-cabinovia diventa un pupazzo di neve.
Nevica da paura, anzi, "da sogno"!
La bufera è talmente intensa che la neve arriva anche dentro alla stazione di monte della Helmjet.
Per prendere mano, ops piede, con la neve ci facciamo una pista sotto la Mittelstation. Goduria pura! 10 o più cm di polverella su fondo compatto ma non ghiacciato. Chi ha sciato su piste con 10 cm di polverella sopra capirà.
Anche per tutta la Raut rossa stessa storia: si vola in pista con sensazioni da fuoripista.
Dopo esserci scaldati mettiamo le punte degli sci completamente fuori dalle piste.
Ed è il massimo!
I boschetti a lato della cabinovia Tre Cime regalano molto.
I cm sono ben più di 20!
Ci spostiamo anche in Croda Rossa dove la pista "cavallo di battaglia" della Rotwand è ufficialmente chiusa... ma più che aperta per chi se la vuole fare su 40 cm di polvere (a tratti mescolata con quella sparata: fare attenzione).
Torniamo al Monte Elmo e scopriamo i pendii a lato del "muro" di Sesto. Fuoripista bellissimi con ottima neve tra le case degli abitanti di Sexten
Il vostro amico F5 sembra gradire.
Anche Fabio sembra non disprezzare.
Ancora il vostro amico F5 alle prese con un pendio tutto per noi con vista Moso.
Ed inizia a darci dentro con i suoi 95 mm al centro.
Non so voi, a me piace un sacco sciare in questi ambienti.
Niente male davvero!
Studiamo le google maps, le openstreetmap e vecchie foto e decidiamo di provare a fare una discesa per i prati del Monte Elmo. Siamo dubbiosi solamente sulla barra di rocce finali. In caso, ci diciamo, risaliamo e scendiamo per una delle stradine che ci sono.
Ci buttiamo e scopriamo una discesa "doppia libidine" cit.
Anche in questo caso passiamo tra le case degli abitanti.
Arriviamo alla barra rocciosa e con un pizzico di fortuna scopriamo l'esistenza di un sentiero estivo dotato di staccionata e gradini.
Con 5 minuti di passeggiata sci in spalla si riesce a superare la famosa barriera.
Tra l'altro la passeggiata è molto "ambient & new-age" soprattutto se fatta con il quasi-buio.
Sbuchiamo sotto la cabinovia e rimessi gli sci con curvette in bellissima neve arriviamo direttamente ai parcheggi.
E questa è stata la giornata "di preparazione". Per il giorno dopo le previsioni davano sole e temperature polari.
Da sempre ho sognato di trovare i prati-Sud del Monte Elmo "in condizione" ma, prima di questo fine-settimana-ponte li ho sempre visti senza neve oppure pericolosi o con neve non buona. Stavolta erano semplicemente perfetti.
La neve ha iniziato a cadere già la sera del 4 dicembre, copiosa, furiosa a colpi e costante.
Senza vento, una nevicata da manuale.
Alle 6 di sera il Passo Monte Croce inizia ad avere la strada bianca.
Si intuisce che saranno dei giorni "top" e adeguiamo la cena con dei piatti top (questa zuppa di formaggio grigio per esempio).
Al risveglio troviamo più neve di quanta le più rosee previsioni potessero dare. In fondo paese saranno tranquillamente 20-30 cm.
Ed altrettanti sono i gradi sottozero, punte di meno 19 °C.
Al parcheggio della nuova cabinovia HelmJet ci sono circa 12 auto.
Mentre ci prepariamo 2 se ne vanno ed il parcheggio rimane con 10 auto

Ecco il vostro amico F5 che nel solo tragitto auto-cabinovia diventa un pupazzo di neve.
Nevica da paura, anzi, "da sogno"!
La bufera è talmente intensa che la neve arriva anche dentro alla stazione di monte della Helmjet.
Per prendere mano, ops piede, con la neve ci facciamo una pista sotto la Mittelstation. Goduria pura! 10 o più cm di polverella su fondo compatto ma non ghiacciato. Chi ha sciato su piste con 10 cm di polverella sopra capirà.
Anche per tutta la Raut rossa stessa storia: si vola in pista con sensazioni da fuoripista.
Dopo esserci scaldati mettiamo le punte degli sci completamente fuori dalle piste.
Ed è il massimo!
I boschetti a lato della cabinovia Tre Cime regalano molto.
I cm sono ben più di 20!
Ci spostiamo anche in Croda Rossa dove la pista "cavallo di battaglia" della Rotwand è ufficialmente chiusa... ma più che aperta per chi se la vuole fare su 40 cm di polvere (a tratti mescolata con quella sparata: fare attenzione).
Torniamo al Monte Elmo e scopriamo i pendii a lato del "muro" di Sesto. Fuoripista bellissimi con ottima neve tra le case degli abitanti di Sexten
Il vostro amico F5 sembra gradire.
Anche Fabio sembra non disprezzare.
Ancora il vostro amico F5 alle prese con un pendio tutto per noi con vista Moso.
Ed inizia a darci dentro con i suoi 95 mm al centro.
Non so voi, a me piace un sacco sciare in questi ambienti.
Niente male davvero!
Studiamo le google maps, le openstreetmap e vecchie foto e decidiamo di provare a fare una discesa per i prati del Monte Elmo. Siamo dubbiosi solamente sulla barra di rocce finali. In caso, ci diciamo, risaliamo e scendiamo per una delle stradine che ci sono.
Ci buttiamo e scopriamo una discesa "doppia libidine" cit.
Anche in questo caso passiamo tra le case degli abitanti.
Arriviamo alla barra rocciosa e con un pizzico di fortuna scopriamo l'esistenza di un sentiero estivo dotato di staccionata e gradini.
Con 5 minuti di passeggiata sci in spalla si riesce a superare la famosa barriera.
Tra l'altro la passeggiata è molto "ambient & new-age" soprattutto se fatta con il quasi-buio.
Sbuchiamo sotto la cabinovia e rimessi gli sci con curvette in bellissima neve arriviamo direttamente ai parcheggi.
E questa è stata la giornata "di preparazione". Per il giorno dopo le previsioni davano sole e temperature polari.