botto
I ♥ Pelmo
Il weekend perfetto, quello dove esaurisci la memoria del cellulare a forza di foto e maledici di non avere una macchina fotografica seria.
Freddo, molto freddo in valle, sole che spacca in quota, al punto da poter stare tranquillamente in maniche corte anche oltre i 2000.
Cielo terso, colori saturi, insomma non mancava nulla. Certo era più indicato il prossimo weekend, con anche il lunedì, ma .... carpe diem, i big day erano questi.
Abbiamo deciso due mete assai diverse:
- 1° giorno giro in bici nella Valle di San Silvestro alla ricerca dei colori, delle malghe chiuse tutte per noi e dell’isolamento. Dobbiaco-Valle di San Silvestro-Malga Steinbergalm-Malga San Silvestro-Monte di san Candido-San Candido-Dobbiaco
- 2° giorno al Rifugio Palmieri alla Croda da Lago, che complice l’apertura del rifugio e l’accesso assai facilitato in questa stagione (ed uno scenario con pochi eguali in questa stagione) sapevamo essere preso d’assalto (ma la tranquillità si trova sempre, basta cercarla)
Davvero difficile scegliere solo 10 foto (+1 per la lode) per ogni giornata, ma tant’è, non mi piace caricare foto a raffica.
Sabato 23/10 – Valle di san Silvestro
Partenza davvero fredda, mia moglie mi stava maledicendo perché non è abituata a pedalare con certe temperature e soprattutto ancora stenta a credere al bel caldino che si trova in quota
Una volta aggirato il monte di San Candido e puntando verso est, ecco il sole ed ecco, salendo di quota ed addentrandoci in una valle fredda, l’esplosione di colori
Prima tappa alla Malga Steinbergalm
Ma dal momento che lì c’era un refolo d’aria (fredda), siamo scesi alla Malga san Silvestro, molto più riparata
Dopo lunga sosta (e chi ci toglieva da lì?), abbiamo lasciato la malga, per dirigerci sull’anello del monte di San Candido
Discesa assolatissima sui pratoni sopra San Candido
Giretto a San Candido, che dà sempre le sue soddisfazioni, prima di rientrare a Dobbiaco per la ciclabile
Ed ecco la foto da LODE, già postata, ma non smetterei mai di guardarla
Domenica 24/10 – Lago Federa alla Croda da Lago
Oggi torniamo nella nostra valle , in uno dei posti più affollati in autunno (e quest’anno la montagna è davvero presa d’assalto), ma il motivo non è solo quello della facile accessibilità (in questa stagione, oltre agli itinerari tipici da Ru Curto o da Passo Giau o da altri n punti di partenza si può arrivare in auto alla Malga Federa, a solo mezzora dal Lago), ma anche quella di un fotogenicità incredibile.
Freddissimo alla partenza da Malga Federa (0,5 °C), ma poi man mano che si guadagna quota il sole comincia a fare capolino e ad infiammare i larici
Eccoci ai piedi del rifugio, nella immensa torbiera da cui dipartono i sentieri per le Rocchette (punti panoramici eccezionali) e San Vito.
In quella casetta laggiù, con le immancabili panche al sole, faremo tra qualche ora il nostro picnic lontani dalla folla
Qui parlano le immagini
Uno foto al fotografo che ha stava scattando le foto di cui sopra
Ed una alla fotografa che ha scattato la foto al fotografo. Davvero con tutto questi sassi a sbalzo c’è da sbizzarrirsi
Non verresti più via, non smetteresti mai di fotografare …. (c’erano anche fotografi profesionisti che ovviamente ad una cert’ora se ne sono andati
Ma poi prima o poi devi scendere, ma nel frattempo il sole che comincia a calare accentua ancora di più i contrasti
Ed ecco anche qui la foto da LODE che chiude il report, dove il lago si confonde e si fonde con gli alberi in un tripudio di larici, che ha testa in su o ha testa in giù sono sempre i re incontrastati della montagna autunnale vestita a festa.
Freddo, molto freddo in valle, sole che spacca in quota, al punto da poter stare tranquillamente in maniche corte anche oltre i 2000.
Cielo terso, colori saturi, insomma non mancava nulla. Certo era più indicato il prossimo weekend, con anche il lunedì, ma .... carpe diem, i big day erano questi.
Abbiamo deciso due mete assai diverse:
- 1° giorno giro in bici nella Valle di San Silvestro alla ricerca dei colori, delle malghe chiuse tutte per noi e dell’isolamento. Dobbiaco-Valle di San Silvestro-Malga Steinbergalm-Malga San Silvestro-Monte di san Candido-San Candido-Dobbiaco
- 2° giorno al Rifugio Palmieri alla Croda da Lago, che complice l’apertura del rifugio e l’accesso assai facilitato in questa stagione (ed uno scenario con pochi eguali in questa stagione) sapevamo essere preso d’assalto (ma la tranquillità si trova sempre, basta cercarla)
Davvero difficile scegliere solo 10 foto (+1 per la lode) per ogni giornata, ma tant’è, non mi piace caricare foto a raffica.
Sabato 23/10 – Valle di san Silvestro
Partenza davvero fredda, mia moglie mi stava maledicendo perché non è abituata a pedalare con certe temperature e soprattutto ancora stenta a credere al bel caldino che si trova in quota
Una volta aggirato il monte di San Candido e puntando verso est, ecco il sole ed ecco, salendo di quota ed addentrandoci in una valle fredda, l’esplosione di colori
Prima tappa alla Malga Steinbergalm
Ma dal momento che lì c’era un refolo d’aria (fredda), siamo scesi alla Malga san Silvestro, molto più riparata
Dopo lunga sosta (e chi ci toglieva da lì?), abbiamo lasciato la malga, per dirigerci sull’anello del monte di San Candido
Discesa assolatissima sui pratoni sopra San Candido
Giretto a San Candido, che dà sempre le sue soddisfazioni, prima di rientrare a Dobbiaco per la ciclabile
Ed ecco la foto da LODE, già postata, ma non smetterei mai di guardarla
Domenica 24/10 – Lago Federa alla Croda da Lago
Oggi torniamo nella nostra valle , in uno dei posti più affollati in autunno (e quest’anno la montagna è davvero presa d’assalto), ma il motivo non è solo quello della facile accessibilità (in questa stagione, oltre agli itinerari tipici da Ru Curto o da Passo Giau o da altri n punti di partenza si può arrivare in auto alla Malga Federa, a solo mezzora dal Lago), ma anche quella di un fotogenicità incredibile.
Freddissimo alla partenza da Malga Federa (0,5 °C), ma poi man mano che si guadagna quota il sole comincia a fare capolino e ad infiammare i larici
Eccoci ai piedi del rifugio, nella immensa torbiera da cui dipartono i sentieri per le Rocchette (punti panoramici eccezionali) e San Vito.
In quella casetta laggiù, con le immancabili panche al sole, faremo tra qualche ora il nostro picnic lontani dalla folla
Qui parlano le immagini
Uno foto al fotografo che ha stava scattando le foto di cui sopra
Ed una alla fotografa che ha scattato la foto al fotografo. Davvero con tutto questi sassi a sbalzo c’è da sbizzarrirsi
Non verresti più via, non smetteresti mai di fotografare …. (c’erano anche fotografi profesionisti che ovviamente ad una cert’ora se ne sono andati
Ma poi prima o poi devi scendere, ma nel frattempo il sole che comincia a calare accentua ancora di più i contrasti
Ed ecco anche qui la foto da LODE che chiude il report, dove il lago si confonde e si fonde con gli alberi in un tripudio di larici, che ha testa in su o ha testa in giù sono sempre i re incontrastati della montagna autunnale vestita a festa.