Collegamento Tonale-Santa Caterina

Sicuramente l'unico possibile sviluppo impianti/piste è verso il Trentino, non verso la Valtellina. Per ragioni morfologiche, burocratiche (parco Stelvio) e economiche. E cmq non sarà/sarebbe facile nemmeno in quella direzione, vista la forza del movimento ambientalista in prov.di TN ,oltre alle tempistiche tra il dire e il fare molto più lunghe rispetto ad es.a Bz.
 
Allora riguardando la possibilità di collegamento fra le 3 località dell’alta valle di sole l’investimento iniziale sarebbe relativamente contenuto. Quello più impegnativo sarebbe quello da Cogolo a fucine, anche perché esposto al sole. In pratica quello sarebbe tutto su traccia ex novo per poter guadagnare quota sufficiente per arrivare in zona centrale al paese e non interferire con la viabilità invernale. Il tracciato dovrebbe essere di circa 6km per una larghezza di 6 metri, che e’ il minimo sindacale per fare passare un gatto standard e permettere il sorpasso tra gli sciatori. Si può scendere a 3 metri, ma ci sarebbero altri problemi che non sto qui a disquisire e non si risparmia molto sulle opere, ed la fine ci si ritroverebbe ad spendere di nuovo molto soldi per allargare.
Comunque il costo di questa traccia, tra lavoro ed innevamento si aggira intorno ai 500k euro per km. Incluso tubi e pozzetti. Sono esclusi i cannoni, occhio e croce una dozzina di cannoni mobili a 40k euro cadauno, la sala di pompaggio per l’acqua, ma forse li la si può avere in già pressione per caduta prelevandola dalla condotta forzata della centrale idroelettrica di Cogolo, e pagando quindi la mancata produzione al gestore, ma disponendo però già di un bel bacino di accumulo senza dover investire soldi, ed il gatto. Che comunque sarebbe in condivisione con gli altri tracciati.

Per il percorso lungo la Vermigliana da un lato i lavori sono più semplici perché si utilizzerebbero in parte la strada forestale esistente ed in parte la traccia sotto la Linea elettrica ad alta tensione per cui con un taglio di alberi minimale, ma come fatto notare la parte di tracciato da stavel fino a vermiglio e’ pianeggiante. Sono circa 2,5 km.
Per superarli ci sono diverse alternative. La mia preferita sono il traino con cavalli, ma e’ piuttosto costosa da gestire. In alternativa c’è’ il traino con motoslitta, ma puzza e fa rumore, una seria di tappeti di rilascio unità a skiweg con pendenza dell’8% medio, ma sarebbe molto noioso, oppure un impianto che da Stavel risalga il versante sud per guadagnare i 200 metri di dislivello necessario per poi tracciare un nuovo skiweg di 2,5 km a taglio del versante.

Io opto per la prima, i cavalli, perché e’ quella meno “capital intensive”, meno impattante, e più scenografica. Gli sciatori non disdegnerebbero pagare un obolo per il traino al cocchiere. Per cui finirebbe per mantenersi da solo.

Per quanto riguarda l’innevamento non farei grandi investimenti. Il tracciato e’ freddo come l’artico, all’ombra. Per cui per il primo, ed anche ultimo, innevamento userei il “metodo marcialonga” cioè piazzare dei grossi innevatori in pochi punti spaziosi a lato della traccia e fare mucchioni di neve prelevando l’acqua direttamente dalla Vermigliana utilizzando delle centrali di produzione che include pompe e cannone montata su un vecchio gatto o anche uno slittone trainato da un gatto.
O magari le piste da fondo hanno già pozzetti e corrente ed allora prenderei da lì.
Investimento iniziale per km basso, ovvero intorno ai 50 k euro per km, però e’ lunga, stiamo parlando di 20 km!

Data la lunghezza e la strada esistente inizierei utilizzando la strada forestale per quanto possibile senza modifiche se non le reti ed un gatto ad hoc a larghezza ridotta.

A questo bisogna aggiungere un gatto di piccole dimensioni, intorno ai 200k euro, ed una quindicina di cannoni. La distribuzione iniziale della neve si fa con camion di imprese locali e ci vogliono 10-15 giorni.

Lo skiweg che scende da Marilleva e’ simile, ed utilizza per gran parte le strade forestali che passano dal lago dei caprioli per arrivare fino a Ossana. Solo la parte iniziale a scendere dovrebbe essere ex novo per una lunghezza totale fino ad i
Ossana di circa 10km.
Se il tracciato tra ossana ed il lago dei caprioli non potesse essere convertito in skiweg in inverno, allora bisognerebbe fare un altro tracciato parallelo di circa 5 k simile a quello che scende da Cogolo.

Nel primo caso l’investimento sarebbe proporzionalmente simile a quello del tracciato lungo la Vermigliana, nel secondo do sarebbe una via di mezzo tra gli altri due.

Totale investimento 8-10 milioni di euro. A cui aggiungere i bus. Ma quelli sono a contratto annuale. In pratica il servizio skibus esistente rinforzato.
 
per rendere più economico il collegamento sia verso la valtellina che verso marilleva non è possibile, mi chiedo, realizzare solo impianto di trasferimento senza realizzare piste da sci?
un po' come il collegamneto campiglio pinzolo

alla fine quello che conta è mettere in rete i due comprensori sci ai piedi

in ogni caso il collegamento a mio avviso dovrebbe essere totalmente con gli impianti, nessun trasferimento con ski weg - tappeto o con trasporti alternativi tipo slitte trainate da cavalli
queste ipotesi creerebbero una grossa strozzatura con rallentamenti incredibili e insopportabili
 
realizzare solo impianto di trasferimento senza realizzare piste da sci?

quello che conta è mettere in rete i due comprensori sci ai piedi

Ma 'ste piste le vuoi o non le vuoi? Collegamento solo con impianti NON È sci ai piedi.

E comunque misura la distanza tra Pinzolo e Campiglio e tra Tonale e Marilleva. Se qualcuno ha voglia di passare la giornata in cabinovia su e giù per le valli della Presanella...

"La Transvermigliana partiva dal Tonale alle prime luci dell'alba, scendeva, risaliva, riscendeva, risaliva, scavalcava impervi crinali e attraversava impetuosi torrenti, a Vermiglio era prevista una sosta per il ristoro e il cambio delle cabine, e verso sera gli sciatori stanchi e provati dalla traversata irta di pericoli, sbarcavano finalmente a Marilleva"
 

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Perché non mettere un impianto in piano di 2,5 km? Perché qualche cavallo costa molto meno di una telecabina che se non raggiunge i 500.000 passaggi perde soldi. Se il collegamento non funziona i cavalki puoi sempre mandarli altrove. La cabinovia te la tieni.

Altro piccolo dettaglio non da poco, l’urbanistica.

I collegamenti da me prospettato non insistono neanche per un millimetro ne all’interno del parco dello Stelvio ne l’adamello Brenta. Inoltre quando insistono su strade forestali esistenti in base alle regole di PUP e PRG non necessitano la riclassificazione all’interno del perimetro dell’area sciabile. Per cui per ottenere l’autorizzazione non servono grandi modifiche ai piani urbanistici o piani di parchi protetti. Per cui e’ fattibile in tempi relativamente rapidi. Soprattutto se tali percorsi avessero un carattere misto di strada forestale e/o pista ciclabile. Per cui per ottenere la licenza edilizia, essendo di utilizzo misto, si può fare la domanda per una cosa diversa da pista da sci. Ed una volta realizzata durante l’inverno può essere utilizzata per gli sciatori senza infrangere nessuna norma urbanistica.

Per la posa di tubi del l’innevamento invece e’ un poco più complessa. Diciamo che aspetterei qualche anno, e nel frattempo la neve la farei in mucchioni e la porterei con i camion.
 
mi sembra molto sensato il collegamonto bormio+oga e poi santa caterina , da 3 comprensori medi, con grande dislivello e innevamento spesso eccellente ne uscirebbe uno sci ai piedi di gran livello, idoneo a rilanciare la provincia di sondrio, che è un po un paradiso dormiente a parte livigno molto attiva da anni.
in pochi km si avrebbe un bel comprensorio variegato con dislivello 1200-3000, un comprensorio di alta quota 1800-3000 e uno di altissma quota, lo stelvio che non capisco come mai non sia stato ancora recuperato per lo sci invernale come avviene in tutte le alpi, certo necessiterebbe di impianti e piste sul passo che non è poco.
Che poi le tre località vengano collegate sarebbe un ulteriore upgrade, ma piuttosto che interminabili collegamenti finti "sci ai piedi" avrebbero senso trenini a cremagliera o sistemi analoghi di fondo valle (tipo val gardena) per una sorta di mobilità tra stazioni piuttosto che un reale collegamento sciistico, ovvero in giornata possono andare a sciare nell'altra stazione (livigno da bormio e viceversa) utilizzando un mezzo di andata e ritorno, difficilmente sarebbe possibile farlo sciando.
Altrettanto complesso sarebbe il collegamento con trentino e provincia di bs sulla zona tonale, oltre alle differenti competenze geografiche le distanze non sono molto fattibili "sci ai piedi", viceversa un miglioramento della viabilità a iniziare dal fondovalle sarebbe una vera panacea, a oggi per chi viene da Milano o da "sotto" ci vuole molto meno a raggiungere trentino e vda che alcune vallate lombarde per le file e il traffico sulle strade locali..
 

Se non ho compreso male si rappresenta la volontà di realizzare un unico comprensorio della valtellina.
si rappresenta la volontà di connettere prima bormio con santa caterina e poi le medesime con livigno e valdidentro

ebbene, se poi si realizzasse il collegamento con ponte di legno tonale e questi si collegassero via marilleva con campiglio folgrida e marilleva avremmo un comprensorio paragonabile alle 3vallee francese
 
mi sembra molto sensato il collegamonto bormio+oga e poi santa caterina , da 3 comprensori medi, con grande dislivello e innevamento spesso eccellente ne uscirebbe uno sci ai piedi di gran livello, idoneo a rilanciare la provincia di sondrio, che è un po un paradiso dormiente a parte livigno molto attiva da anni.
in pochi km si avrebbe un bel comprensorio variegato con dislivello 1200-3000, un comprensorio di alta quota 1800-3000 e uno di altissma quota, lo stelvio che non capisco come mai non sia stato ancora recuperato per lo sci invernale come avviene in tutte le alpi, certo necessiterebbe di impianti e piste sul passo che non è poco.
Che poi le tre località vengano collegate sarebbe un ulteriore upgrade, ma piuttosto che interminabili collegamenti finti "sci ai piedi" avrebbero senso trenini a cremagliera o sistemi analoghi di fondo valle (tipo val gardena) per una sorta di mobilità tra stazioni piuttosto che un reale collegamento sciistico, ovvero in giornata possono andare a sciare nell'altra stazione (livigno da bormio e viceversa) utilizzando un mezzo di andata e ritorno, difficilmente sarebbe possibile farlo sciando.
Altrettanto complesso sarebbe il collegamento con trentino e provincia di bs sulla zona tonale, oltre alle differenti competenze geografiche le distanze non sono molto fattibili "sci ai piedi", viceversa un miglioramento della viabilità a iniziare dal fondovalle sarebbe una vera panacea, a oggi per chi viene da Milano o da "sotto" ci vuole molto meno a raggiungere trentino e vda che alcune vallate lombarde per le file e il traffico sulle strade locali..

Quando costruirono Bormio 2000, la mente del progetto avrebbe voluto far partire la funivia (ora cabinovia) in fondo all'alù (dove ci sono ora i vigili del fuoco) proprio per facilitare un futuro collegamento con Oga. Ahime, i soldi contarono piu delle idee...
 
Se non ho compreso male si rappresenta la volontà di realizzare un unico comprensorio della valtellina.
si rappresenta la volontà di connettere prima bormio con santa caterina e poi le medesime con livigno e valdidentro

ebbene, se poi si realizzasse il collegamento con ponte di legno tonale e questi si collegassero via marilleva con campiglio folgrida e marilleva avremmo un comprensorio paragonabile alle 3vallee francese
Ma ti immagini partire da Livigno per arrivare a Pinzolo HIHIHI? Il viaggio durerebbe secoli... Per me l'unica fattibile a breve termine è collegare Oga, Bormio e Santa che non sarebbe male, e poi magari ci colleghi Livigno... a quel punto avresti qualcosa di molto interessante in termini sciistici, magari non pensato per fare Livigno Santa in un giorno ma comunque sarebbe una bellissima skiarea, da far invidia al DSS. Per quanto riguarda Ponte-Santa lo vedo più remoto e difficile di un Mottolino-Valdidentro.
 
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