Curiosità geografiche naturali e antropiche - O vero come si divertono i Nerd skifosi

A Piacenza come in tante città c'è Via Vittorio Veneto.
Il fatto curioso è che i piacentini la chiamano "Via Veneto" come se Veneto fosse il cognome del signor Vittorio, un po' come si dice Via Garibaldi o Via Mazzini.
Be', la celebre via Veneto a Roma, che scende larga e un po' sinuosa da Porta Pinciana a Piazza Barberini, si chiama ufficialmente via Vittorio Veneto.
E' anche vero che la via cambiò nome all'indomani della prima guerra mondiale: prima si chiamava via Veneto, ed era quindi intitolata a una regione italiana come diverse altre strade limitrofe.
Perché quindi tutti chiamano l'odierna via Vittorio Veneto via Veneto? Perché omettono "Vittorio" o perché ricordano l'antica denominazione?
Io propendo decisamente per la seconda ipotesi.
Del resto non pochi chiamano a volte piazza della Repubblica ancora con il vecchio nome di piazza Esedra.

Ci sono poi altri esempi interessanti di vie o piazze che vengono chiamate, o possono venire chiamate, con un nome diverso da quello ufficiale:
mia madre per esempio chiama per ovvi motivi via Petroselli "via dell'anagrafe", e non è certo l'unica.
Ben attestato è poi l'utilizzo di "piazza Quadrata" per piazza Buenos Aires.

Ancora più strano e degno di nota l'utilizzo - anche sulla segnaletica stradale! - di nomi di quartieri che in realtà non esistono, come "San Giovanni" o "Balduina", i quali vengono denominati diversamente nell'uso toponomastico ufficiale.
 
Del resto non pochi chiamano a volte piazza della Repubblica ancora con il vecchio nome di piazza Esedra.

Aridateci Piazza Esedra, bellissimo nome. Io l'ho sempre chiamata così anche se non sono di Roma (ma ci ho vissuto un anno, bellissima città, avevo le lucciole nel balcone provenienti dal soprastante parco delle ambasciate di Iran e Libia.)

Piazza della Repubblica è quella di Milano, punto. Che poi non e nemmeno una piazza, ma un grande largo e incrocio.
 
avevo le lucciole nel balcone provenienti dal soprastante parco delle ambasciate di Iran e Libia

Piazza della Repubblica è quella di Milano, punto. Che poi non e nemmeno una piazza, ma un grande largo e incrocio.
Addirittura le lucciole! Io credo di averle viste solo un paio di volte in città, d'estate la sera a Villa Ada.
Se abitavi sulla Nomentana allora avrai probabilmente ben presente piazza Sempione, appena oltre il ponte sull'Aniene. Immagino che per un milanese (sei milanese, giusto?), e non solo per un milanese, piazza Sempione non possa che essere quella di Milano!
 
Aridateci Piazza Esedra, bellissimo nome. Io l'ho sempre chiamata così anche se non sono di Roma (ma ci ho vissuto un anno, bellissima città, avevo le lucciole nel balcone provenienti dal soprastante parco delle ambasciate di Iran e Libia.)

Piazza della Repubblica è quella di Milano, punto. Che poi non e nemmeno una piazza, ma un grande largo e incrocio.
Pure io ho vissuto a Roma per poco meno di un anno e non ho mai sentito nominare quella piazza se non col nome di Esedra. Repubblica era solo il nome della fermata della Metropolitana.

Per quel che riguarda i toponimi Roma è anche ricca di nomi assai fantasiosi. Tipo via delle Zoccolette, Via dei tre pupazzi etc.
 

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Addirittura le lucciole! Io credo di averle viste solo un paio di volte in città, d'estate la sera a Villa Ada.
Se abitavi sulla Nomentana allora avrai probabilmente ben presente piazza Sempione, appena oltre il ponte sull'Aniene. Immagino che per un milanese (sei milanese, giusto?), e non solo per un milanese, piazza Sempione non possa che essere quella di Milano!

Monte Sacro non la frequentavo, io ero nell'adiacente quartiere Africano, quindi più in centro, e per ovvi motivi il mio ambito di movimento era da casa verso il centro. Ai tempi (2003-2004) non esistevano praticamente nemmeno i centri commerciali con cui ero abituato a fare la spesa grossa a Milano, per cui non avevo praticamente motivi per spostarmi verso quartieri più periferici. Mi pare che per la spesa mi muovevo verso Pietralata.
 
Intanto che il bolognese raccoglie le parole, segnalo che a Cremona nell'uso comune dei cittadini, si usano ancora i toponimi Porta Venezia, Porta Romana, Porta Milano, Porta Po e Porta Mosa, che sono assolutamente inesistenti nella toponomastica ufficiale (andando in ordine, nella toponomastica ufficiale si chiamano Piazza della Libertà, Piazza IV Novembre, Piazza Risorgimento, Piazza Cadorna. Intorno all'ultima hanno costruito un parco pubblico, e la via limitrofa si chiama ancora Mosa).
Nessuno però usa i nomi ufficiali e io stesso sono andato a vedere su Maps come ai chiamava ufficialmente Porta Milano. Le attività locali, gestite da locali, su riconoscono perché sui depliant pubblicitari, di fianco all'indirizzo ufficiale, mettono tra parentesi la dicitura "storica".

Mi domando perché, di fronte ad un uso così persistente da parte della cittadinanza, il comune si ostini a utilizzare una toponomastica farlocca che non usa nessuno, invece che accettare la realtà.
 
Via Centotrecento, la leggenda che a Bologna si racconta ai foresti è quella di un nome che sia dovuto ad una zona in cui erano presenti bordelli, le cui tariffe sostanzialmente si dividevano in quella da Cento e quella da trecento… scudi? fiorini? Lire?
Boh…

Cosa nel tipo di servizio effettivamente differenziasse la tariffa è oggetto delle mie ricerche che hanno causato ritardo.
Purttoppo non ne sono ancora venuto a capo, cerco di aggiornarvi appena scopro qualcosa di concreto.

In realtà l’origine è incerta e comunque deriva dalla parola cento e… trecento o trasenda/trasènd… Che si riferisce alle finestrelle degli edifici che si aprono sui canali (la più famosa in città è poco lontano, in via Piella, sul canale delle Moline)

In ogni caso Bologna ha un sacco di vie con nomi particolari, partendo dalle arti e dai mestieri (retaggio del Medioevo, periodo di grandezza di Bologna) ad esempio noi abbiamo vicolo dei Ranocchi, via delle Oche, Via Malpertuso, via Paradiso e (per par condicio) via dell’Inferno!
 
Ultima modifica:
Qualcuno sa se esistono collegamenti diretti (aereo, nave ...) tra la Cina Popolare e Taiwan?
Qualora collegamenti diretti non esistano, e un cittadino di uno dei due stati voglia visitare l'altro, potrebbe questi farlo col solo passaporto o avrebbe bisogno del visto? Potrebbe la RPC rilasciare visti a cittadini di uno Stato (Taiwan) che non solo non riconosce, ma che considera altresì parte del proprio territorio? Nel caso inverso (cittadino cinese popolare che desidera visitare Formosa), rilascia Taiwan visti a cinesi continentali? In assoluto, riconosce Taiwan la RPC o rivendica l'esclusiva su tutto ciò che è Cina?
So che potrei trovare queste informazioni in rete, ma probabilmente c'è qui qualcuno che già sa e potrebbe spiegare. Grazie. K.
 
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