Ad altissimo livello, di qualunque sport, la differenza sul singolo individuo (anche all'interno di una squadra, di uno sport di squadra), la fa quella fame atavica, continua, di vittoria, di sfida, di alzare l'asticella.
Il tuo cervello ragiona solo per volerne sempre un altro po'.
Se di cognome fai Lewis, Jordan, Bryant, McCaw, Senna o Hirscher, non importa, non importa se corri in macchina, se hai una palla tonda o ovale in mano o un paio di sci ai piedi.
Quella fame che hai, non ce l'ha il 99% dei tuoi avversari che incontrerai in tutta la tua carriera.
Ce l'hai solo tu, che sarai reputato per sempre un fenomeno di quello sport, che per tutti è sport, ma per te è lavoro, sacrificio, dedizione.
Il giorno in cui ti svegli senza quella fame, non ti diverti più e saluti tutti felice di ciò che hai portato a casa con il tuo lavoro.