Prima e Dopo

No no, non correre ai ripari con questo bel corsivo da fondo di prima pagina del Corriere della Sera , tu hai sminuito clamorosamente il lavoro di centinaia di maestri di sci che si " sbattono " sui campetti scuola o le studiano di notte per cercare di migliorare la sciata di gente intermedia che vuole avanzare, senza praticare lo sci tra i pali, dicendo a chiare lettere che ogni miglioramento che non sia certificato da un riscontro cronometrico è un miglioramento "virtuale"......
Iniziare a sciare a spazzaneve e in qualche stagione ,se si è molto bravi e fortunati, arrivare a condurre in sicurezza su piste rosse e magari con qualche incursione su piste nere , controllando la velocità, contenendo gli sbandamenti , facendo curve rotonde e collegate, in modo dignitoso , è un miglioramento oggettivo che nessuno può negare....poi si può discutere di stile, attitudine , sensibilità e tante altre cose.
Mi aspettavo qualche replica dei soliti maestri ... personalmente questa non te la perdonerò mai.....
Ritorno nel mio silenzio .

Ma sminuito cosa?

Stavo rispondendo a Gianpa che diceva che migliorando la tecnica avrebbe migliorato anche il tempo.

Leggi pure quello che ti pare ma mettermi in bocca la robaccia che hai scritto anche no.

Tra l'altro si parla ovviamente di min L6/7 (visto che si commenta il miglioramento di un Maestro e di GS) e parli di campetti e curve dignitose e spazzaneve?????

Rispondi "fuori contesto". E fai pure l'offeso. Ma per cosa?

Tra l'altro te la prendi con me che senza maestro o allenatore ormai a sciare manco ci vado più, covid o non covid.HIHIHI

Secondo me in questa risposta manchi proprio di lucidità.

Il tono manco lo commento. Ti fa semplicemente poco onore, per quanto mi riguarda.
 
Discorso alquanto delicato. Diciamo che il testo dello sci, come la bibbia, è spesso interpretato in maniera differente da diverse persone.

Il testo è questo:

Dalla curva precedente, diminuendo l’angolazione con l’appoggio del bastone effettuare il cambio degli spigoli e indirizzare gli sci nella traiettoria di curva ricercando la deformazione attraverso la perpendicolarità e il carico sullo sci esterno. Proseguire la traiettoria di curva con la massima conduzione possibile. Modulare la forza muscolare in relazione alle inerzie.

La parte superiore del corpo collabora alla ricerca della centralità e all’ottimizzazione del carico sullo sci esterno gestendo le inerzie rotazionali.


Se secondo voi questa frase ha una qualche utilità pratica... Boh, bravi voi. Per me sono parole che devi ripetere a memoria all'esame, ma che non utilizzerai mai per tutta la tua carriera, a meno che non dovrai re-impararle a memoria per andarle a raccontare al master istruttori. Infatti non ho mai sentito ripetere da nessun allenatore / istruttore, sul campo, questa definizione (e per fortuna).

Poi per forza che il testo viene interpretato in modo diverso. Siamo pur sempre in Italia, patria dell'individualismo: ogni istruttore / allenatore / maestro fa come gli pare, nel bene e nel male. Ovviamente poi una omogeneità di visione viene fuori, perché alla fine i maestri vengono fuori dagli sci club, tirati su dagli allenatori che sono i soggetti che più lasciano il segno sull'atleta, un anno di corso non stravolge lo sciatore.
 
A me i video piacciono molto devi essere contento del livello raggiunto, mentre dell'Eurotest non me ne puo' fregare di meno, e ti diro' il parallelo prima è piu' bello ed è corretto sciare così perchè la neve lo consentiva, mentre dopo hai fatto bene a modificarlo in quanto ti trovavi su un fondo diverso. Bisogna adattarsi sempre non solo alla pista ma anche al fondo e tu lo fai. Well done great job!
 
Il testo è questo:

Dalla curva precedente, diminuendo l’angolazione con l’appoggio del bastone effettuare il cambio degli spigoli e indirizzare gli sci nella traiettoria di curva ricercando la deformazione attraverso la perpendicolarità e il carico sullo sci esterno. Proseguire la traiettoria di curva con la massima conduzione possibile. Modulare la forza muscolare in relazione alle inerzie.

La parte superiore del corpo collabora alla ricerca della centralità e all’ottimizzazione del carico sullo sci esterno gestendo le inerzie rotazionali.


Se secondo voi questa frase ha una qualche utilità pratica... Boh, bravi voi. Per me sono parole che devi ripetere a memoria all'esame, ma che non utilizzerai mai per tutta la tua carriera, a meno che non dovrai re-impararle a memoria per andarle a raccontare al master istruttori. Infatti non ho mai sentito ripetere da nessun allenatore / istruttore, sul campo, questa definizione (e per fortuna).

Poi per forza che il testo viene interpretato in modo diverso. Siamo pur sempre in Italia, patria dell'individualismo: ogni istruttore / allenatore / maestro fa come gli pare, nel bene e nel male. Ovviamente poi una omogeneità di visione viene fuori, perché alla fine i maestri vengono fuori dagli sci club, tirati su dagli allenatori che sono i soggetti che più lasciano il segno sull'atleta, un anno di corso non stravolge lo sciatore.

Beh direi che nel complesso descrive quel che si deve fare, ma poi sta al maestro/allenatore spiegarlo all'allievo in maniera più semplice e mediante esercizi .

Quel testo è per i maestri, infatti non è scaricabile senza essere iscritti all'albo.

- - - Updated - - -

per la diatriba qui si sta parlando di livelli molto alti, non dello sciatore domenicale .

Forse non ci si rende conto cosa vuol dire far GS , e peggio farlo con tempi da eurotest, logico che stiamo parlando che è gente che in campo libero è molto brava per il 90% degli sciatori

diciamo che stiamo parlando di un 10% di elite .... si critica chi dovrà insegnare ...

si parte da una base in cui la deformazione dello sci è obligatoria , portare un 27 mt fis .... normalità ....

non si possono fare certi discorsi ...
 
Lo sci in generale che citi tu non è uno "sport" in senso stretto.

Manca l'elemento competitivo che contraddistingue lo sport.
.
non saprei... secondo me lo sport puo esistere senza agonismo, ma l'agonismo non puo esistere senza lo sport.
L'agonismo emerge da uno sport, non è una sua caratteristica.

Se secondo voi questa frase ha una qualche utilità pratica... Boh, bravi voi. Per me sono parole che devi ripetere a memoria all'esame, ma che non utilizzerai mai per tutta la tua carriera, a meno che non dovrai re-impararle a memoria per andarle a raccontare al master istruttori. Infatti non ho mai sentito ripetere da nessun allenatore / istruttore, sul campo, questa definizione (e per fortuna).

Poi per forza che il testo viene interpretato in modo diverso. Siamo pur sempre in Italia, patria dell'individualismo: ogni istruttore / allenatore / maestro fa come gli pare, nel bene e nel male. Ovviamente poi una omogeneità di visione viene fuori, perché alla fine i maestri vengono fuori dagli sci club, tirati su dagli allenatori che sono i soggetti che più lasciano il segno sull'atleta, un anno di corso non stravolge lo sciatore.

il problema per chi deve apprendere è quando le due interpretazioni sono agli antipodi e presentate come unica possibilità.

A me i video piacciono molto devi essere contento del livello raggiunto, mentre dell'Eurotest non me ne puo' fregare di meno, e ti diro' il parallelo prima è piu' bello ed è corretto sciare così perchè la neve lo consentiva, mentre dopo hai fatto bene a modificarlo in quanto ti trovavi su un fondo diverso. Bisogna adattarsi sempre non solo alla pista ma anche al fondo e tu lo fai. Well done great job!
Anche questo è vero. L'esempio che mi viene in mente è Odermat, spesso criticato per le sue verticalizzazioni che però su certi terreni gli permettono di adeguare i carichi diversamente
 

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Beh direi che nel complesso descrive quel che si deve fare, ma poi sta al maestro/allenatore spiegarlo all'allievo in maniera più semplice e mediante esercizi .

Quel testo è per i maestri, infatti non è scaricabile senza essere iscritti all'albo.

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per la diatriba qui si sta parlando di livelli molto alti, non dello sciatore domenicale .

Forse non ci si rende conto cosa vuol dire far GS , e peggio farlo con tempi da eurotest, logico che stiamo parlando che è gente che in campo libero è molto brava per il 90% degli sciatori

diciamo che stiamo parlando di un 10% di elite .... si critica chi dorà insegnare ...

si parte da una base in cui la deformazione dello sci è obligatoria , portare un 27 mt fis .... normalità ....

non si possono fare certi discorsi ...

Non c'è nessuna diatriba secondo me o forse sono io che non ci arrivo.

Perché chi scia bene in GS (non parliamo di livelli da coppa del mondo chiaramente ma sui parametri che dici tu (selezioni, eurotest)) sicuramente scia bene fuori (con qualche accorgimento prevalentemente stilistico) e sicuramente chi scia bene fuori scia bene in GS (con qualche accorgimento prevalentemente tattico).

Non si parla di gesti tecnici diversi né di come ci si arriva (i percorsi possono essere disparati e conosco maestri fenomenali che non hanno mai fatto un solo mese di agonismo però il GS di selezione lo hanno superato, etc e che ora si preparano per il master).

Se tecnicamente migliori, in GS lo misuri.

In campo libero, ci troviamo ogni volta a discutere se una cosa sia meglio o peggio ma spesso ai livelli di cui stiamo parlando i fattori soggettivi stilistici personali e di interpretazione del gesto superano i fattori oggettivi. Perché gli scopi sono disparati.

E perché il divertimento non è che si possa misurare in numeri.

Domani cambiano la curva Italia e allora la curva del testo precedente cosa diventa, sbagliata?

Solo canonicamente, ma tecnicamente se era efficace semplicemente lo resta, a parità di materiale.

Tutti gli sciatori che vengono spesso usati qui come modelli, anche quelli di scuole con differenze marcate con quella Italiana che in campo libero ci fanno tanto discutere, tra i pali farebbero comunque bene perché sono grandi sciatori.
 
ok , tranne questa frase:

"Non si parla di gesti tecnici diversi né di come ci si arriva (i percorsi possono essere disparati e conosco maestri fenomenali che non hanno mai fatto un solo mese di agonismo però il GS di selezione lo hanno superato, etc e che ora si preparano per il master). "


IMPOSSIBILE


se non hai un buon passato agonisitco non passerai MAI un master istruttori .


La selezione non è a tempo , ma ad esclusione in base alle batterie .

Chi faq master istruttori sono la maggior parte atleti di WC o EC , e spesso ancora in attività .


Un conto è passare un gs da Eurotest dove devi stare dentro il 15% di un parametro che non tira neanche a cannone , un altro è scontrarsi contro di lui , mentre ancora si allena x far gare importanti, con il coltello tra i denti...

Altra cosa , uno può sciare bene quanto vuoi in campo libero, ma non farà mai dei buoni tempi in GS se non fa un bel po' di kM tra i pali , traiettorie , strategie sono troppo diverse dal CL , devi farci l'occhio , non è automatico.
 
ok , tranne questa frase:

"Non si parla di gesti tecnici diversi né di come ci si arriva (i percorsi possono essere disparati e conosco maestri fenomenali che non hanno mai fatto un solo mese di agonismo però il GS di selezione lo hanno superato, etc e che ora si preparano per il master). "


IMPOSSIBILE


se non hai un buon passato agonisitco non passerai MAI un master istruttori .


L

Facciamo così.

Aspetto che passi il GS di sbarramento del master poi ti dico chi è.

Ovvio che si sta allenando adesso in GS (ha 30 anni circa e si è dedicato allo sci dai 19/20 circa se ricordo).

Ma non ha un passato agonistico nello sci o in sport "affini".

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Altra cosa , uno può sciare bene quanto vuoi in campo libero, ma non farà mai dei buoni tempi in GS se non fa un bel po' di kM tra i pali , traiettorie , strategie sono troppo diverse dal CL , devi farci l'occhio , non è automatico.

Ovvio.

Ma non parliamo di re-imparare a sciare.

Stai adattando la stessa tecnica (parliamo sempre di L6/L7 non di fine corso collettivo) ai tempismi diversi (e obbligati quindi fuori comfort) del tracciato.

Mi è capitato di allenarmi con istruttori che non insegnano "gigante" agli aspiranti ma fanno tecnica, usando anche i pali del GS. (PS per inteso non sono un aspirante né un maestro, ma un brocco che investe per migliorarsi ma che di "chiese" ne ha girate un bel pò...)

Danno tra i pali indicazioni identiche a quelle date in campo libero dal punto di vista del gesto tecnico. Curano la "prestazione" certi che il tempo seguirà come conseguenza da un certo punto in poi.

Perché? Cosa dice la divina?

"lo sci è uno sport di adattamento".
 
Facciamo così.

Aspetto che passi il GS di sbarramento del master poi ti dico chi è.

Ovvio che si sta allenando adesso in GS (ha 30 anni circa e si è dedicato allo sci dai 19/20 circa se ricordo).

Ma non ha un passato agonistico nello sci o in sport "affini".

se lo passa in queste condizioni è davvero un mostro.

a parte che quest'anno non credo che si faccia , anche perchè ho un amico che ha finito il corso due anni fa e sta ancora aspettando l'esame finale da istruttore.

Il mio allenatore è uno che va abbastanza , alle autodrive gli da 2 secondi a Lepre ( era in comitaato) , ed è rimasto sempre fuori dallo sbarramento.


Il problema non è tecnico , ma il problema è fisico .


Come puoi competere con ragazzi di ventanni o poco più che corrono in Coppa ? E' veramente dura ...

ecco i nomi degli utlimi passati:

Nicola Cotti Cottini (6,19), Laura Jardi Quadrado (6,00), Alex Martini (6,02), Piergiorgio Mizzoni (6,06), Giulia Noris (6,04), Andrea Ravelli (6,25 con 0,25 di bonus), Nicola Rota (6,02).

trovane uno senza un passato agonistico .... hanno una lista di gare fis che non finisce più

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F
Ovvio.

Ma non parliamo di re-imparare a sciare.

Stai adattando la stessa tecnica (parliamo sempre di L6/L7 non di fine corso collettivo) ai tempismi diversi (e obbligati quindi fuori comfort) del tracciato.

Mi è capitato di allenarmi con istruttori che non insegnano "gigante" agli aspiranti ma fanno tecnica, usando anche i pali del GS. (PS per inteso non sono un aspirante né un maestro, ma un brocco che investe per migliorarsi ma che di "chiese" ne ha girate un bel pò...)

Danno tra i pali indicazioni identiche a quelle date in campo libero dal punto di vista del gesto tecnico. Curano la "prestazione" certi che il tempo seguirà come conseguenza da un certo punto in poi.

Perché? Cosa dice la divina?

"lo sci è uno sport di adattamento".

No guarda ... forse non ti rendi conto del livello che c'è in una FIS di Gs .....

Davvero sono dei mostri , fanno quello da quando hanno 5 anni .... non puoi inventarti a 20 anni gigantista ..... IMPOSSIBILE
 
s

Il problema non è tecnico , ma il problema è fisico .

Stiamo sicuramente parlando di un atleta vero che faceva un altro sport a livelli comunque professionali.

In questo senso ti seguo., non è la regola.

Il livello, visto per lo meno in campo libero da molto vicino per più giorni, l'ho presente di un atleta che era mostruoso in GS (10/16 pti FIS) (2 anni prima di averci sciato insieme)
 
Proporrei di lasciar stare tutto quanto riguardi pali, eurotest, cdm, parametratori, colombi e piccioni e di concentrarci sugli archi del nostro amico, prima e dopo. Senza polemica.
 
Stiamo sicuramente parlando di un atleta vero che faceva un altro sport a livelli comunque professionali.

In questo senso ti seguo.

Guarda , sono stato a folgaria questo inverno a vedermi una Fis , il mio amico (campione finale italiano master ) ha preso 18 secondi , di solito lui ne prende 4/5 dal mio allenatore che è rimasto fuori dal master ... ergo questi viaggiasno da far paura
 
Proporrei di lasciar stare tutto quanto riguardi pali, eurotest, cdm, parametratori, colombi e piccioni e di concentrarci sugli archi del nostro amico, prima e dopo. Senza polemica.

Senza polemica, me li sono rivisti N volte, e secondo me con un filo di pulizia in più in ingresso è uno sciatore da applausi.
 
Detto da subito, ma lo avevo già notato anni fa. Ci sarebbe molto da discutere sull'andazzo attuale della scuola italiana (della serie: non mi piacciono gli archi fatti così) ma saremmo OT.
 
non saprei... secondo me lo sport puo esistere senza agonismo, ma l'agonismo non puo esistere senza lo sport.
L'agonismo emerge da uno sport, non è una sua caratteristica.



il problema per chi deve apprendere è quando le due interpretazioni sono agli antipodi e presentate come unica possibilità.


Anche questo è vero. L'esempio che mi viene in mente è Odermat, spesso criticato per le sue verticalizzazioni che però su certi terreni gli permettono di adeguare i carichi diversamente

Da definizione rigorosa hai ragione tu.

“Qualsiasi forma di attività fisica che, mediante una partecipazione organizzata o meno, abbia come obiettivo il miglioramento delle condizioni fisiche e psichiche, lo sviluppo delle relazioni sociali o il conseguimento di risultati nel corso di competizioni a tutti i livelli.”.

Ma io non riesco a staccarmi dal riferimento "competitivo" (non agonistico organizzato necessariamente) cioè di miglioramento misurabile.

Il caso che citi di Odermat è uno dei casi in cui, proprio il cronometro, conferma che non c'è necessariamente un solo modo giusto per ogni atleta/praticante di raggiungere il risultato ottimale.

Se ci si fermasse all'analisi del gesto senza il riscontro oggettivo potremmo discuterne all'infinito in modo preconcetto e talebano.
 
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