I trentini ci sanno fare nella promozione turistica. Non c'è dubbio. Sono andati a scuola in Alto Adige e i frutti si stanno raccogliendo. Peccato che quando si tratta di nuove infrastrutture non siano altrettanto brillanti e si muovano in ordine sparso, se non addirittura ognuno remando contro il vicino di casa (politici, ambientalisti, imprenditori). Peccato (o per fortuna,a seconda del punto di vista) che in questo caso i trentini non abbiano voce in capitolo. Gli impianti sarebbero in territorio bresciano e conosco bene come sia poco valorizzata la montagna dalle mie parti. Di questi tempi poi che ,in vista delle olimpiadi 2026 la Regione è sempre più "valtellinocentrica" , per quest'opera la vedo ancor più dura. Non mi stupirei se gli ipotetici fondi un bel giorno neanche troppo lontano venissero dirottati a Bormio o Livigno.