Caratteristiche:
peso: 64 kg
altezza: 1.73 m
livello tecnico: medio-scarso (8-9 anni fa argento avanzato), ma desideroso di migliorare
massimo numero di uscite all'anno previste: 10 (verosimilmente 6-7)
budget: non oltre i 250€
condizione fisica: buona
ambito: all-around, o meglio ancora all-mountain volendo considerare qualche breve fuori pista in futuro.
sci: non ho deciso. Sicuramente all-around/all-mountain. Forse userò un paio di blizzard XT 160 con raggio 14 dato che li ho qui senza spendere. Ma se anche li noleggiassi andrei su 163 con raggio 14-15 che non siano rigidi per facilitare l'apprendimento della tecnica del carving come consigliato da tanti.
Versione breve: quali sensazioni, in particolare quale grado di compressione di piede e dita, si dovrebbero ricercare quando si prova uno scarpone da sci in negozio? Calze da sci sottili o normali?
Versione completa:
Ciao a tutti,
so che non è la stagione più consona per discutere l'acquisto di uno scarpone da sci, ma la scimmia mi è salita in questa ultima stagione e agosto è il periodo in cui ho maggior tempo, perciò carpe diem.
Oltre ai dati riportati di sopra, aggiungo che dopo essermi fermato per 8-9 anni ho ripreso a sciare l'anno scorso (una uscita) e quest'anno sono andato a sciare 5 volte per riprendere confidenza con lo sci e non ho problemi nello scendere qualunque pista a sci paralleli. Spero di poter fare nuovamente un corso di sci quest'inverno. Come scritto sopra, avevo raggiunto il livello argento avanzato al tempo, credo comunque di poter ambire allo stesso livello a breve termine.
Ho già letto la guida sull'acquisto di scarponi del forum, più varie altre discussioni sul forum e siti vari per la scelta dello scarpone.
La misura dei miei piedi è 258mm però purtroppo quest'inverno ho sciato con degli scarponi Tecnica a noleggio stagionale di misura 270 (le prime armi...) e mi sono reso conto (in momento rivelatore) di come avere scarponi larghi complichi notevolmente la sciata. Questo, unito al desiderio (sogno?) di imitare le imitate curve carvate, alla cronica povertà delle tasche di uno studente e all'insistenza di voi forumisti nelle varie discussioni sull'importanza di investire negli scarponi da sci, ho deciso di mettermi alla ricerca di uno scarpone nuovo adatto alle mie caratteristiche (si veda in alto).
Dato che la mia misura è 258mm, stando allo Ski Bum (guida sopra) dovrei provare dei 255 (o meno) con flex tra 90 e 110. Nel negozio di sci in cui sono stato l'altro giorno erano rimasti solo scarponi 260: due DalBello e un Tecnica. La lunghezza di tutti e tre mi sembrava "giusta", ma come avrete capito proprio sul concetto di "misura giusta" sta il mio dubbio. Il venditore, coerentemente a quanto ho appreso da diversi siti online, sosteneva che il posizione eretta di camminata le dita debbano sfiorare la punta dello scarpone, mentre in posizione da sci spingendo con le tibie sullo scarpone le dita non dovrebbero più toccare lo scarpone (mantenendo però buona sensibilità dello scarpone). Stando a questa descrizione, direi che il 260 calzava bene in tutti e tre i casi. Inoltre il piede era sempre fermo all'interno dello scarpone; tallone e metatarso davano la sensazione di non potersi muovere nello scarpone (anche il polpaccio era ben avvolto). Al tempo stesso non sentivo il piede oppresso, anche se ho notato un leggero formicolio alla fine delle varie prove (circa 15min per paio). In realtà, un Dalbello con last 100 mi creava da subito un dolore vicino al malleolo e per questo l'ho scartato dopo pochi minuti. E' allora che ho provato il dalbello DS AX 120 (230€ scontato) con last 102 che invece calzava come ho descritto sopra. Simili sensazioni ho provato con un Tecnica Mach1 MV 120 con last 100, che direi che anzi era leggermente più avvolgente rispetto al dalbello DS AX, senza però essere fastidioso. Leve al 2° gancio (almeno altri 2 o 3 ganci disponibili) e direi gamba ben serrata in entrambi i casi.
Fin qua sembrerebbe che io abbia già risolto il problema scarponi da me, ma dove starebbe il vostro divertimento nel consigliarmi (o insultarmi, ndr)?
Il fatto è che in inverno, con 25 o 30 gradi in meno rispetto al negozio (faceva davvero caldo l'altro giorno ) immagino che la calzata sarà ben diversa, con il piede più compresso per il freddo. Inoltre dopo qualche uscita (stando al negoziante e al forum e a internet e al buon senso) il volume interno sarà leggermente maggiore per l'appiattimento/adattamento del rivestimento interno. Quindi non vorrei ritrovarmi con il piede lasco e ridotta sensibilità dello sci. Purtroppo non avendo molta esperienza a riguardo non so neppure quale sia l'esatta sensazione di compressione che debba ricercare che bilanci comfort e precisione sullo sci.
A casa ho un Nordica 255 (non conosco il last) di diversi anni fa che ho provato a tenere per 15min ai piedi, ma che mi da un insopportabile senso di compressione. Le punte dei piedi peraltro sono piegate quando sto in posizione eretta di camminata e anche in posizione da sci (tibie sullo scarpone) toccano la punta. Non avverto dolori in punti particolari, ma solo una compressione secondo me esagerata a cui segue un intenso formicolio per una decina di minuti dopo aver tolto lo scarpone. Eppure stando alla guida di sopra (ripeto, Andrea di cibo360 suggerisce 255 per chi ha 258) e anche alle varie discussioni che ho letto sul forum mi sembra che si tenda a comprare scarponi di misura in mm leggermente inferiore alla lunghezza del proprio piede, se non per chi è proprio alle prime armi.
Non vorrei che fosse anche un problema di calze da sci. Io ho indossato gli scarponi usando le calze tecniche da sci mico (queste https://www.animasportiva.com/it/mico-ski-socks-basic-0234-0234-166.html) che ho usato quest'anno e che sono ben più spesse di un calzino estivo in cotone, ma non esagerate. Provando i Nordica 255 con un calzino di cotone estivo già il grado di compressione è inferiore, però non posso sciare con calzini estivi chiaramente... Voi usate calze particolarmente sottili?
Inoltre faccio notare che di norma porto un 42 di scarpa (26.5), mentre il 260 di dalbello indica lo scarpone come numero 40 (Tecnica indica 40 2/3), cioè già 2 numeri in meno rispetto alle scarpe normali (e da ginnastica e da calcio e da hiking) che indosso.
Andrò prossimamente in un altro negozio il cui gestore si dice essere competente in materia (più di quello in cui sono già stato) per provare altri scarponi e possibilmente anche dei 255. Nel frattempo però, consigli su quanto ho scritto? Quali sono le sensazioni di compressione del piede in generale e delle punte che si devono ricercare (in negozio)? Non ho intenzione di rischiare rovinarmi i piedi come gli agonisti, ma neppure di ritrovarmi con scarponi nuovi dentro i quali navigo. Chiaramente se potessi provare tanti scarponi in pista sarebbe più facile scegliere, ma non ho modo...
Ho accantonato, anche se non scartato del tutto, la possibilità del nolo stagionale degli scarponi perchè credo che avrei modo di ammortizzare in pochi anni il costo dello scarpone nuovo, oltre che di avere un prodotto che meglio si adatti al mio piede. Certo che se mi ritrovassi a non essere sicuro nella scelta dello scarpone nuovo allora ripiegherei sul nolo in modo tale da maturare maggiore esperienza per un successivo acquisto (anche se la questione della scelta dello scarpone rimarrebbe tale). Però la terrei come seconda scelta. Alla peggio potrei anche valutare di usare il Nordica da 255 che ho a casa con calze sottili, però ha flex 50 (si...50...) e plastiche irrigidite (soggettivamente sembra più rigido degli scarponi con flex 120 provati in negozio).
Un'ultima domanda riguardo al flex. I tre scarponi provati avevano flex 120 e questo è stato un altro motivo per desistere da questi. Eppure il dalbello DS AX, benchè avente flex 120, mostrava una rigidità inferiore agli altri 2 a causa del materiale (secondo il venditore paragonabile ad un 100). Avete esperienza con questo scarpone? In generale, può essere secondo voi che un 120 sia adatto ad un livello medio?
P.s.:scusate il papirozzo, volevo solo essere chiaro
peso: 64 kg
altezza: 1.73 m
livello tecnico: medio-scarso (8-9 anni fa argento avanzato), ma desideroso di migliorare
massimo numero di uscite all'anno previste: 10 (verosimilmente 6-7)
budget: non oltre i 250€
condizione fisica: buona
ambito: all-around, o meglio ancora all-mountain volendo considerare qualche breve fuori pista in futuro.
sci: non ho deciso. Sicuramente all-around/all-mountain. Forse userò un paio di blizzard XT 160 con raggio 14 dato che li ho qui senza spendere. Ma se anche li noleggiassi andrei su 163 con raggio 14-15 che non siano rigidi per facilitare l'apprendimento della tecnica del carving come consigliato da tanti.
Versione breve: quali sensazioni, in particolare quale grado di compressione di piede e dita, si dovrebbero ricercare quando si prova uno scarpone da sci in negozio? Calze da sci sottili o normali?
Versione completa:
Ciao a tutti,
so che non è la stagione più consona per discutere l'acquisto di uno scarpone da sci, ma la scimmia mi è salita in questa ultima stagione e agosto è il periodo in cui ho maggior tempo, perciò carpe diem.
Oltre ai dati riportati di sopra, aggiungo che dopo essermi fermato per 8-9 anni ho ripreso a sciare l'anno scorso (una uscita) e quest'anno sono andato a sciare 5 volte per riprendere confidenza con lo sci e non ho problemi nello scendere qualunque pista a sci paralleli. Spero di poter fare nuovamente un corso di sci quest'inverno. Come scritto sopra, avevo raggiunto il livello argento avanzato al tempo, credo comunque di poter ambire allo stesso livello a breve termine.
Ho già letto la guida sull'acquisto di scarponi del forum, più varie altre discussioni sul forum e siti vari per la scelta dello scarpone.
La misura dei miei piedi è 258mm però purtroppo quest'inverno ho sciato con degli scarponi Tecnica a noleggio stagionale di misura 270 (le prime armi...) e mi sono reso conto (in momento rivelatore) di come avere scarponi larghi complichi notevolmente la sciata. Questo, unito al desiderio (sogno?) di imitare le imitate curve carvate, alla cronica povertà delle tasche di uno studente e all'insistenza di voi forumisti nelle varie discussioni sull'importanza di investire negli scarponi da sci, ho deciso di mettermi alla ricerca di uno scarpone nuovo adatto alle mie caratteristiche (si veda in alto).
Dato che la mia misura è 258mm, stando allo Ski Bum (guida sopra) dovrei provare dei 255 (o meno) con flex tra 90 e 110. Nel negozio di sci in cui sono stato l'altro giorno erano rimasti solo scarponi 260: due DalBello e un Tecnica. La lunghezza di tutti e tre mi sembrava "giusta", ma come avrete capito proprio sul concetto di "misura giusta" sta il mio dubbio. Il venditore, coerentemente a quanto ho appreso da diversi siti online, sosteneva che il posizione eretta di camminata le dita debbano sfiorare la punta dello scarpone, mentre in posizione da sci spingendo con le tibie sullo scarpone le dita non dovrebbero più toccare lo scarpone (mantenendo però buona sensibilità dello scarpone). Stando a questa descrizione, direi che il 260 calzava bene in tutti e tre i casi. Inoltre il piede era sempre fermo all'interno dello scarpone; tallone e metatarso davano la sensazione di non potersi muovere nello scarpone (anche il polpaccio era ben avvolto). Al tempo stesso non sentivo il piede oppresso, anche se ho notato un leggero formicolio alla fine delle varie prove (circa 15min per paio). In realtà, un Dalbello con last 100 mi creava da subito un dolore vicino al malleolo e per questo l'ho scartato dopo pochi minuti. E' allora che ho provato il dalbello DS AX 120 (230€ scontato) con last 102 che invece calzava come ho descritto sopra. Simili sensazioni ho provato con un Tecnica Mach1 MV 120 con last 100, che direi che anzi era leggermente più avvolgente rispetto al dalbello DS AX, senza però essere fastidioso. Leve al 2° gancio (almeno altri 2 o 3 ganci disponibili) e direi gamba ben serrata in entrambi i casi.
Fin qua sembrerebbe che io abbia già risolto il problema scarponi da me, ma dove starebbe il vostro divertimento nel consigliarmi (o insultarmi, ndr)?
Il fatto è che in inverno, con 25 o 30 gradi in meno rispetto al negozio (faceva davvero caldo l'altro giorno ) immagino che la calzata sarà ben diversa, con il piede più compresso per il freddo. Inoltre dopo qualche uscita (stando al negoziante e al forum e a internet e al buon senso) il volume interno sarà leggermente maggiore per l'appiattimento/adattamento del rivestimento interno. Quindi non vorrei ritrovarmi con il piede lasco e ridotta sensibilità dello sci. Purtroppo non avendo molta esperienza a riguardo non so neppure quale sia l'esatta sensazione di compressione che debba ricercare che bilanci comfort e precisione sullo sci.
A casa ho un Nordica 255 (non conosco il last) di diversi anni fa che ho provato a tenere per 15min ai piedi, ma che mi da un insopportabile senso di compressione. Le punte dei piedi peraltro sono piegate quando sto in posizione eretta di camminata e anche in posizione da sci (tibie sullo scarpone) toccano la punta. Non avverto dolori in punti particolari, ma solo una compressione secondo me esagerata a cui segue un intenso formicolio per una decina di minuti dopo aver tolto lo scarpone. Eppure stando alla guida di sopra (ripeto, Andrea di cibo360 suggerisce 255 per chi ha 258) e anche alle varie discussioni che ho letto sul forum mi sembra che si tenda a comprare scarponi di misura in mm leggermente inferiore alla lunghezza del proprio piede, se non per chi è proprio alle prime armi.
Non vorrei che fosse anche un problema di calze da sci. Io ho indossato gli scarponi usando le calze tecniche da sci mico (queste https://www.animasportiva.com/it/mico-ski-socks-basic-0234-0234-166.html) che ho usato quest'anno e che sono ben più spesse di un calzino estivo in cotone, ma non esagerate. Provando i Nordica 255 con un calzino di cotone estivo già il grado di compressione è inferiore, però non posso sciare con calzini estivi chiaramente... Voi usate calze particolarmente sottili?
Inoltre faccio notare che di norma porto un 42 di scarpa (26.5), mentre il 260 di dalbello indica lo scarpone come numero 40 (Tecnica indica 40 2/3), cioè già 2 numeri in meno rispetto alle scarpe normali (e da ginnastica e da calcio e da hiking) che indosso.
Andrò prossimamente in un altro negozio il cui gestore si dice essere competente in materia (più di quello in cui sono già stato) per provare altri scarponi e possibilmente anche dei 255. Nel frattempo però, consigli su quanto ho scritto? Quali sono le sensazioni di compressione del piede in generale e delle punte che si devono ricercare (in negozio)? Non ho intenzione di rischiare rovinarmi i piedi come gli agonisti, ma neppure di ritrovarmi con scarponi nuovi dentro i quali navigo. Chiaramente se potessi provare tanti scarponi in pista sarebbe più facile scegliere, ma non ho modo...
Ho accantonato, anche se non scartato del tutto, la possibilità del nolo stagionale degli scarponi perchè credo che avrei modo di ammortizzare in pochi anni il costo dello scarpone nuovo, oltre che di avere un prodotto che meglio si adatti al mio piede. Certo che se mi ritrovassi a non essere sicuro nella scelta dello scarpone nuovo allora ripiegherei sul nolo in modo tale da maturare maggiore esperienza per un successivo acquisto (anche se la questione della scelta dello scarpone rimarrebbe tale). Però la terrei come seconda scelta. Alla peggio potrei anche valutare di usare il Nordica da 255 che ho a casa con calze sottili, però ha flex 50 (si...50...) e plastiche irrigidite (soggettivamente sembra più rigido degli scarponi con flex 120 provati in negozio).
Un'ultima domanda riguardo al flex. I tre scarponi provati avevano flex 120 e questo è stato un altro motivo per desistere da questi. Eppure il dalbello DS AX, benchè avente flex 120, mostrava una rigidità inferiore agli altri 2 a causa del materiale (secondo il venditore paragonabile ad un 100). Avete esperienza con questo scarpone? In generale, può essere secondo voi che un 120 sia adatto ad un livello medio?
P.s.:scusate il papirozzo, volevo solo essere chiaro
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