E' compatta anche se non tantissimo nella parte alta, come dimostra il mio reportage fotografico di qualche pagina fa:
Si nota una frana
La zona delle Pale è abbastanza sana, di grandi crolli non ne ricordo, una delle cime più moleste è sicuramente il Cimon della Pala, più per la conformazione a punta, pinnacoli gendarmi e torri continue, e la esile cresta di dolomie rosse (molto fragili), bersagliate molto dai fulmini.
Il Mulàz è solido come una montagna, ciò che viene giù sono le ghiaie tra una cima e l'altra, ma quelle non fanno testo...
Sulle Pale di San Martino, in particolare la parte sud della Val Canali e val di Roda, la zona dell'Agnèr e della val San Lucano c'è la roccia più fotonica dell'intere Dolomiti, specie sui versanti nord, ove il ben più lento (rispetto ai versanti sud) stillicidio dell'acqua ha creato conformazioni rocciose guduriose per arrampicare in relativa sicurezza, è piena di clessidre, buchi, fessure e lame, in un contesto davvero solido.
Il confronto l'ho fatto per il continuo accostamento delle due aguzze cime, la più famosa e originale e il suo "sosia" occidentale, come spesso la stampa di settore lo chiama: il Cimon della Pala delle Pennine.
