Affilatori elettrici di qualità

Ricordo di averne già discusso in passato, e già allora con Teo eravamo d'accordo sul essere in disaccordo :HIP.

Ho il Razor Tune (razor-tune.com) da tre stagioni e ne sono entusiasta. A mio avviso si situa a metà strada tra carrot & co. e i "giocattolini".
In US è parecchio conosciuto, meno da queste parti, dunque lascio le mie impressioni.

Difetti:
- Non ha l’attacco per l’aspirazione dunque maschera obbligatoria.
- Per regolare l'angolo bisogna cambiare un supporto fissato con 4 viti. Facile ma un po' noioso se si lavora regolarmente con angoli diversi.

Pregi:
- Qualitativamente ben fatto, sia per materiali che per tolleranze. In mano non sembra per niente un giocattolo, ma uno strumento di qualità.
- Tazza di dimensioni generose e di lunga durata.
- Lavora in orizzontale scorrendo su due cuscinetti, appoggiato alla base dello sci, per cui è difficile fare danni. Meglio fare un po' di pratica su sci da cassonetto, ma non è complicato prenderci la mano.
- Grande risparmio di tempo, con risultati sempre ottimi
- Toglie pochissimo materiale. Molto meno rispetto alle macchine da laboratorio. Sotto questo aspetto più simile alle Diaface che alla lima. Ho passato i miei Rossi Master (notoriamente avari di metallo) mille-mila volte e non vedo ancora un consumo significativo. Si può passare senza patemi ogni paio di giorni di sci.
- Poco ingombrante, con la sua borsetta è facile da trasportare ad es. se si fa qualche giorno lontano da casa.

Vedo che ora esiste un battery pack. Non indispensabile ma migliora sicuramente la comodità d'uso.
È pensato per un uso regolare e per tenere sempre le lamine in condizioni perfette. Ho lavorato su alcuni sci di colleghi disastrati (gli sci, non i colleghi) e ho faticato un po'. In quel caso meglio iniziare con la lima.

Riguardo al costo: ho una famiglia di sciatori numerosa e il risparmio di tempo ha un grande valore per me. Soprattutto in questi anni dove la neve richiede lamine ben fatte.
Nonostante questo, il prezzo resta altino e sarebbe stato difficile da giustificare. Ho superato l‘ostacolo in modo creativo raggruppando 7-8 colleghi che hanno contribuito in cambio di qualche affilatura quando necessario. Nella pratica la maggior parte chiede al massimo una volta all'anno, dunque niente di che.

Se avete esigenze competitive di alto livello non sono in grado di giudicare. So che in US parecchi corridori lo usano, ma non ho le competenze per valutare.
Se siete solo appassionati, anche di alto livello e volete tenere gli sci al top senza perderci ore, fateci un pensierino.
 
Non sono andato nei dettagli tecnici del Razor, ma vedo che non costa poco.
Per quel prezzo penso che valuterei un Carrot di seconda mano.
 
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Reactions: Teo
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Il trabiccolo è troppo poco potente.

Carrot è un altro pianeta.
Quello che temevo ... la potenza potrebbe non temprare la lamina riducendone la durata.

Per le info. Non conoscevo il Rasor e sembra fatto bene. Mi piace la tazza che lavora in orizzontale ma quoto Petrus che in effetti per la differenza di prezzo forse, sciando abbastanza, potrei andare sul Carrot.
In effetti è un bell'investimento ma qualche anno fa prima di decidere di re-iniziare a farmi gli sci, un giorno con un ghiaccio pazzesco e sci senza senza lamine, ci ho lascato un collaterale .... non vi dico la spese tra medico e fisioterapia ... oltre al fatto che come nuovo non ci torni ... Ho deciso quindi che ne vale la spesa e vista la "neve" di questi ultimi anni e vedendo come vengono le lamine con il Carrot mi è venuta la voglia di farmi un regalo.
Vi ringrazio per le info. Per adesso studio ancora un po' e poi, se Vi interessa Vi faccio sapere.
 
Ho il Razor Tune (razor-tune.com) da tre stagioni e ne sono entusiasta. A mio avviso si situa a metà strada tra carrot & co. e i "giocattolini".
In US è parecchio conosciuto, meno da queste parti, dunque lascio le mie impressioni.
Qui parlano del RT, magari trovi qualche consiglio utile per sfruttarlo meglio:

 
Quello che temevo ... la potenza potrebbe non temprare la lamina riducendone la durata.
Metto solo qualche puntino sulle i...
La tempra è un processo fisico complesso, sarebbe ingenuo pensare che una tazza abrasiva "tempri" l'acciaio.
La tempratura modifica la struttura interna del metallo, si ottiene portando e mantenendo il metallo ad un data temperatura (che dipende dalla composizione chimica dello stesso) e poi un ciclo di raffreddamento, sono operazioni complesse e delicate, che possono addirittura compromettere la soldità strutturale del pezzo.

Nessuna fresa per abrasione potrebbe raggiungere temperature tali da modificare anche solo lo strato superficiale, e per assurdo una "scaldata" potrebbe eliminare la tempra data in produzione e rendere quindi il filo meno durevole, ecco perchè tutti i processi di affilatura vengono di norma fatti sotto lubrificazione e/o raffreddamento del pezzo (le frese dei lab lavorano lubrificate)
Quindi cancelliamo l'assurda teoria per cui gli affilatori, anche iperprofessionali, "temprino" la lamina.
Quello che accade è che una fresa a tazza crea dei microsolchi molto fini sulla superficie della lamina regolari e inclinati rispetto al filo, a differenza della lima che invece asporta materiale in senso longitudinale alla lamina.
Questo, specie sul filo, può portare, sia per l'accumulo di materiale se la lima non scarica bene, sia per microimperfezioni, a rischiare di avere un filo meno regolare, frastagliato, e quindi meno durevole.
Facciamo un esempio: disegnate un cerchio a mano, poi con un compasso, poi aprite il PC con autocad e stampate un cerchio con una stampante laser... quale sarà il più preciso?
Non è dunque un fatto di tempra o altro, un affilatore lavora con meno scarto di quanto possiamo fare noi con una lima, e con maggior regolarità.
Più l'affilatore è di qualità, minore è la tolleranza di lavorazione, ergo maggior precisione
Faccio un'altro esempio: prendete un trapano a mano, un trapano della black& deker da 100 euro, e un trapano della wurth da 2000 euro.
Tutti e tre faranno un buco, ma se misurate il foro, troverete che il foro fatto a mano è più largo di quello fatto con il trapano fai da te, e il wurth sarà più preciso, specie dopo 100.000 fori, del trapano fai da te.
E' questione di durata e affidabilità dei componenti, mandrino in primis

Per questo non amo gli affilatori entry level: troppa plastica, mandrini e alberini sottili che con il tempo si imbarcano, sono comodi e più veloci della lima, ma se inizio a spendere qualche centinaia di euro personalmente preferisco spenderli per prodotti che già in partenza, tenendoli in mano, mi diano la sensazione di durare a lungo e di lavorare in modo molto preciso.
 

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Metto solo qualche puntino sulle i...
La tempra è un processo fisico complesso, sarebbe ingenuo pensare che una tazza abrasiva "tempri" l'acciaio.
La tempratura modifica la struttura interna del metallo, si ottiene portando e mantenendo il metallo ad un data temperatura (che dipende dalla composizione chimica dello stesso) e poi un ciclo di raffreddamento, sono operazioni complesse e delicate, che possono addirittura compromettere la soldità strutturale del pezzo.

Nessuna fresa per abrasione potrebbe raggiungere temperature tali da modificare anche solo lo strato superficiale, e per assurdo una "scaldata" potrebbe eliminare la tempra data in produzione e rendere quindi il filo meno durevole, ecco perchè tutti i processi di affilatura vengono di norma fatti sotto lubrificazione e/o raffreddamento del pezzo (le frese dei lab lavorano lubrificate)
Quindi cancelliamo l'assurda teoria per cui gli affilatori, anche iperprofessionali, "temprino" la lamina.
Quello che accade è che una fresa a tazza crea dei microsolchi molto fini sulla superficie della lamina regolari e inclinati rispetto al filo, a differenza della lima che invece asporta materiale in senso longitudinale alla lamina.
Questo, specie sul filo, può portare, sia per l'accumulo di materiale se la lima non scarica bene, sia per microimperfezioni, a rischiare di avere un filo meno regolare, frastagliato, e quindi meno durevole.
Facciamo un esempio: disegnate un cerchio a mano, poi con un compasso, poi aprite il PC con autocad e stampate un cerchio con una stampante laser... quale sarà il più preciso?
Non è dunque un fatto di tempra o altro, un affilatore lavora con meno scarto di quanto possiamo fare noi con una lima, e con maggior regolarità.
Più l'affilatore è di qualità, minore è la tolleranza di lavorazione, ergo maggior precisione
Faccio un'altro esempio: prendete un trapano a mano, un trapano della black& deker da 100 euro, e un trapano della wurth da 2000 euro.
Tutti e tre faranno un buco, ma se misurate il foro, troverete che il foro fatto a mano è più largo di quello fatto con il trapano fai da te, e il wurth sarà più preciso, specie dopo 100.000 fori, del trapano fai da te.
E' questione di durata e affidabilità dei componenti, mandrino in primis

Per questo non amo gli affilatori entry level: troppa plastica, mandrini e alberini sottili che con il tempo si imbarcano, sono comodi e più veloci della lima, ma se inizio a spendere qualche centinaia di euro personalmente preferisco spenderli per prodotti che già in partenza, tenendoli in mano, mi diano la sensazione di durare a lungo e di lavorare in modo molto preciso.
Teo, grazie per il chiarimento e la spiegazione, sempre molto chiaro.
L'altra settimana sono passato da Blachet per comperare il Carrot ma era finito ... mi ha detto che lo aveva appena venduto e che gliene doveva arrivare uno in settimana (non ne tengono più di uno in negozio) ...
ci ho pensato tutta la settimana perché in effetti costa parecchio e, a mano, le lamine non mi vengono male, ho solo paura di mangiare troppa lamina con la lima, quindi la uso veramente poco anche uso la diaface 100 e 200.
Poi la settimana scorsa ha nevicato ... destino? .. ho quindi deciso di aspettare ancora un po'. (ps. tra l'altro spettacolo ... anche se da mercoledì a sabato praticamente si erano già sicati tutta la neve fresca ... beato chi si può prendere le ferie quando vuole ... ma non vi voglio tediare.

In queste settimane mentre che stavo studiando per capire quali mole acquistare con i nuovo affilama mi sono sote alcune domande che non so se mi riuscite a chiarire.
Le mole sono grana [da sito Carrot]:
/80 (NERA): sviluppata per settaggio dell’angolo
/120 (ROSSA): sviluppata per il mantenimento dell’angolo, adatta su nevi compatte invernali consigliata per categorie Baby/Cuccioli/Ragazzi/Allievi.- Consigliata per sci di allenamento
/240 (GIALLA): questa mola lascia un filo meno aggressivo rispetto alla mola 120, ma ti permette di avere un ingresso curva più preciso - Consgilata per competizione Slalom gigante e speciale
/320 (BLU): questa mola è stata sviluppata per soddisfare la richiesta proveniente dalle discipline veloci, lascia un filo poco aggressivo e molto scorrevole sul manto nevoso, ma comunque quando lo sci viene messo di spigolo la risposta dello sci è immediata. Questa caratteristica è molto importante perché l’atleta ha bisogno di sicurezza ad alte velocità. - Consgilata per competizione SuperG

Per quello che sapevo io con la diaface più si sale di numero, più la grana è fine, più si lappa la lamina che pemette di avere una resa della lamina più scorrevole, mantendo l'affilatura anzi pensavo che la lamina si affilasse ancora di più.
Inoltre sapevo, ma forse mi sbaglio e quindi pensavo di sapere, che lappandola per bene me la facesse durare di più (io ad esempio finisco con la 1600 - acquisto dovuto ad un errore di gioventù ma visto che ce l'ho la uso).
Leggendo i consigli della Carrot invece mi è sembrato di capire che salendo di grana la lamina è si più scorrevole ma meno "aggressiva" che se traduco meno affilata.
Avrei detto il contrario. Cosa ne dite?

Io avevo pensato di acquistare la nera per fare l'angolo e poi la rossa per mantenere gli sci. Adesso ho un po di confusione.
 
Meno aggrressiva non vuol dire meno affilata, ma meno liscia.
Vale a dire che, quando passi tutte le diamantate, dalla 100 alla 1600, non riduci il filo, ma lucidando per bene la lamina la rendi più scorrevole, al punto che la sensazione che puoi avere è di avere uno sci, appunto, meno aggressivo, cioè più "dolce" e meno nervoso nel prendere e aggrappare il terreno (spero di essermi spiegato).
Questa differente sensazione ce l'hai ancora di più quando vai a lucidare con i diamanti il lato soletta della lamina. Fatto il tuning, se passi solo la 200 hai una presa quasi immediata della lamina (aggressiva), se passi la 600 e la 1600 hai una presa più graduale ma non per questo lo sci perde in tenuta e precisione, tutt'altro!
Personalmente mi regolo così: se scio su neve ghiacciata/sparata/vecchia, lucido il tuning solo con la 200 o la 400, se invece la neve è più morbida o è neve nuova, vado di 600 e 1600.
Ora, questo discorso può valere anche per il fianco, quindi mola più grossolana, ti rimangono dei microsolchi che ti danno la sensazione di uno sci che abbia gli artigli, mola più fine, microsolchi più sottili e meno profondi e quindi sci meno aggressivo.
Purtroppo il carrot non l'ho mai usato, ho usato ai tempi delle gare il trione e ricordo un'unica mola e poi via di diamantate, tutta la serie.
 
Amici mi hanno dato una passata con una Carrot non molto giovane e l'effetto è stato libidinoso: lamine perfette con un lavoro fatto in fretta e furia senza cure particolari. La scimmia è già montata sulla spalla...
Gli stessi amici sono in contatto con il proprietario di Tecnopower, prodotto molto buono (a quanto pare) ma la scimmia tende a diventare un gorilla (siamo sui 1.700). Plus notevole però è la monofresa per tutti i lavori.
Sbattimento mode on.
 
Teo, grazie per il chiarimento e la spiegazione, sempre molto chiaro.
L'altra settimana sono passato da Blachet per comperare il Carrot ma era finito ... mi ha detto che lo aveva appena venduto e che gliene doveva arrivare uno in settimana (non ne tengono più di uno in negozio) ...
ci ho pensato tutta la settimana perché in effetti costa parecchio e, a mano, le lamine non mi vengono male, ho solo paura di mangiare troppa lamina con la lima, quindi la uso veramente poco anche uso la diaface 100 e 200.
Poi la settimana scorsa ha nevicato ... destino? .. ho quindi deciso di aspettare ancora un po'. (ps. tra l'altro spettacolo ... anche se da mercoledì a sabato praticamente si erano già sicati tutta la neve fresca ... beato chi si può prendere le ferie quando vuole ... ma non vi voglio tediare.

In queste settimane mentre che stavo studiando per capire quali mole acquistare con i nuovo affilama mi sono sote alcune domande che non so se mi riuscite a chiarire.
Le mole sono grana [da sito Carrot]:
/80 (NERA): sviluppata per settaggio dell’angolo
/120 (ROSSA): sviluppata per il mantenimento dell’angolo, adatta su nevi compatte invernali consigliata per categorie Baby/Cuccioli/Ragazzi/Allievi.- Consigliata per sci di allenamento
/240 (GIALLA): questa mola lascia un filo meno aggressivo rispetto alla mola 120, ma ti permette di avere un ingresso curva più preciso - Consgilata per competizione Slalom gigante e speciale
/320 (BLU): questa mola è stata sviluppata per soddisfare la richiesta proveniente dalle discipline veloci, lascia un filo poco aggressivo e molto scorrevole sul manto nevoso, ma comunque quando lo sci viene messo di spigolo la risposta dello sci è immediata. Questa caratteristica è molto importante perché l’atleta ha bisogno di sicurezza ad alte velocità. - Consgilata per competizione SuperG

Per quello che sapevo io con la diaface più si sale di numero, più la grana è fine, più si lappa la lamina che pemette di avere una resa della lamina più scorrevole, mantendo l'affilatura anzi pensavo che la lamina si affilasse ancora di più.
Inoltre sapevo, ma forse mi sbaglio e quindi pensavo di sapere, che lappandola per bene me la facesse durare di più (io ad esempio finisco con la 1600 - acquisto dovuto ad un errore di gioventù ma visto che ce l'ho la uso).
Leggendo i consigli della Carrot invece mi è sembrato di capire che salendo di grana la lamina è si più scorrevole ma meno "aggressiva" che se traduco meno affilata.
Avrei detto il contrario. Cosa ne dite?

Io avevo pensato di acquistare la nera per fare l'angolo e poi la rossa per mantenere gli sci. Adesso ho un po di confusione.
Se fai spesso il filo lascia perdere quelle mole e comprane una seria al borazon
 
Io avevo pensato di acquistare la nera per fare l'angolo e poi la rossa per mantenere gli sci. Adesso ho un po di confusione.
@giò sopra ha fatto una perfetta analisi delle cause e non avrei saputo spiegare meglio.

La nera ti serve davvero solo se imposti l'angolo, e sinceramente io è un lavoro che ancora preferisco fare con la lima 1st cut lunga, perchè con la fresa è facile che ti venga la lamina ondulata.
Con la rossa a livello amatoriale fai tutto, al limite è più utile la gialla, mangia meno materiale e va benissimo per una ravvivata veloce.
Il rischio quando usi le frese è che ti fai prendere la mano, con la lima agisci quando serve, con la fresa la probabilità di diventare maniacale è alta, quindi meglio una lima poco aggressiva per ravvivare piuttosto che una nera che usi quando hai lo sci nuovo e poi basta.
E sinceramente, se compri uno sci di livello alto, tipo un master o un FIS, merita che dopo qualche uscita lo si faccia passare in macchina da lab tipo wintersteiger per impostare tutti gli angoli, laterali e tuning.
Su uno sci di gamma media, sfenoli e passi la lima 1st cut impostando l'angolo, poi da li ci lavori con la fresa.
L'angolo lo impostano a fresa gli skiman con una certa esperienza.
 
Metto solo qualche puntino sulle i...
La tempra è un processo fisico complesso, sarebbe ingenuo pensare che una tazza abrasiva "tempri" l'acciaio.
La tempratura modifica la struttura interna del metallo, si ottiene portando e mantenendo il metallo ad un data temperatura (che dipende dalla composizione chimica dello stesso) e poi un ciclo di raffreddamento, sono operazioni complesse e delicate, che possono addirittura compromettere la soldità strutturale del pezzo.

Nessuna fresa per abrasione potrebbe raggiungere temperature tali da modificare anche solo lo strato superficiale, e per assurdo una "scaldata" potrebbe eliminare la tempra data in produzione e rendere quindi il filo meno durevole, ecco perchè tutti i processi di affilatura vengono di norma fatti sotto lubrificazione e/o raffreddamento del pezzo (le frese dei lab lavorano lubrificate)
Quindi cancelliamo l'assurda teoria per cui gli affilatori, anche iperprofessionali, "temprino" la lamina.
Quello che accade è che una fresa a tazza crea dei microsolchi molto fini sulla superficie della lamina regolari e inclinati rispetto al filo, a differenza della lima che invece asporta materiale in senso longitudinale alla lamina.
Questo, specie sul filo, può portare, sia per l'accumulo di materiale se la lima non scarica bene, sia per microimperfezioni, a rischiare di avere un filo meno regolare, frastagliato, e quindi meno durevole.
Facciamo un esempio: disegnate un cerchio a mano, poi con un compasso, poi aprite il PC con autocad e stampate un cerchio con una stampante laser... quale sarà il più preciso?
Non è dunque un fatto di tempra o altro, un affilatore lavora con meno scarto di quanto possiamo fare noi con una lima, e con maggior regolarità.
Più l'affilatore è di qualità, minore è la tolleranza di lavorazione, ergo maggior precisione
Faccio un'altro esempio: prendete un trapano a mano, un trapano della black& deker da 100 euro, e un trapano della wurth da 2000 euro.
Tutti e tre faranno un buco, ma se misurate il foro, troverete che il foro fatto a mano è più largo di quello fatto con il trapano fai da te, e il wurth sarà più preciso, specie dopo 100.000 fori, del trapano fai da te.
E' questione di durata e affidabilità dei componenti, mandrino in primis

Per questo non amo gli affilatori entry level: troppa plastica, mandrini e alberini sottili che con il tempo si imbarcano, sono comodi e più veloci della lima, ma se inizio a spendere qualche centinaia di euro personalmente preferisco spenderli per prodotti che già in partenza, tenendoli in mano, mi diano la sensazione di durare a lungo e di lavorare in modo molto preciso.
Oltre al fatto che un affilatore di qualità infima costa quanto 10 passate in macchina in un laboratorio di media serietà (che ha normalmente delle belle macchine CNC con tolleranze di lavorazione migliori di qualche ordine di grandezza rispetto al carrot).
 
Si ho capito, bello il Ratte.. ma bastano 2500 o siamo sui 5000?

Per uno uso casalingo, un Carrot e' gia' superesagerato.
 
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