Lazio : situazione neve, aperture impianti, piste, strade...

Gli amministratori locali non vogliono la "società forte" altrimenti non possono fare il bello e il cattivo gioco sulle spalle di Terminillo - Pian de' Valli.
Non è un caso che si parli di Casa Depositi e Prestiti al fine di "valorizzare tutte le potenzialità turistiche della nostra montagna" 😉

ps: l'accanimento terapeutico di queste settimane (leggasi "camion di neve") è solo perché Sinibaldi (vicesindaco) è candidato sindaco di Rieti in primavera...
ps2: altre cose non posso scriverle... capitemi 😅
 
In molte montagne, penso terminillo incluso, ormai quando si parla di operatori si parla quasi solo di ristorazione e affini, che ormai lavorano anche senza impianti, con la gente che sale su a fare due slittinate, una camminata, una foto.. Anzi magari se la gente sciasse si fermerebbe non da loro ma ai rifugi sulle piste che adesso sono chiusi o vietati (vedi livata), penso che ormai tutti gli operatori direttamente legati allo sport invernale come alberghi, negozi, laboratori abbiano cessato le attività da anni o si siano strutturati per lavorare diversamente a prescindere dall'esito della stagione invernale.
Hai centrato il punto, con tutte le "problematiche" che quanto hai scritto porta...
 
Avete centrato il punto, tuttavia stiamo contagiando anche "il resto del mondo", trovatemi un video delle Dolomiti dove, a seguire la classia ripresa dei maestri in corto sulla farinella, non compare il cloeseup del canederli inzuppato, con la firma dello chef sul bordo del piatto. E iniziano a copiarcia anche gli austriaci...
Vi saluto che vdo a farmi un bagno di fieno (a mio rischio orticaria)!

MA PER FAVOREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!
 
Raga, di soli canederli o di panilli e di slittinate, prima o poi si muore! Arriva il momento in cui o SPARI LA NEVE CON VENTOLE DI ULTIMA GENERAZIONE A TEMPERATURE MARGINALI, e INNEVI TECNICAMENTE ALMENTO 2 - 3 KM DI CAMPI SCUOLA, O MUORI!
diciamo che sulle alpi il cibo è un servizio collaterale che viene pubblicizzato e che ha appeal su un certo tipo di clientela, spendacciona o diversamente sciante, o comunque sensibile al tema.
In appennino si mangia pure se non ci sono impianti, su questo hanno anche sorpassato il trentino, rapporto ristoranti km di piste gli danno 6-0 6-0 soprattutto grazie all'assenza di piste
Le stazioni vicino a Roma non muoiono perchè non è che devono fare turismo in quel senso, cioè attirare clienti che soggiornano, stanno diventando l'equivalente di una gita fuoriporta. Oltre che a ceri, al mare, in un agriturismo, posso andare a farmi una magnata sulla neve, si tratta di 1-1.30 di auto dalla capitale che per il romano avvezzo al traffico è come il tempo di un caffè.

Lo dimostra il fatto che a monte Livata, dove la situazione degli impianti è al limite della sopravvivenza ma di certo non può parlarsi di rilancio, negli ultimi 5 anni c'è stata una esplosione delle attività di ristorazione, ci sono oggi qualcosa come 12 ristoranti, non parliamo di madonna di campiglio ma di una stazione senza hotel e che annovera una seggiovia di 350 metri di lunghezza (non di dislivello) con 4 piste che aprono neve permettendo, anche un bel fondo che apre neve permettendo e area giochi fun park. Da una parte il boom di presenze causa "confini chiusi" in pandemia e post pandemia ha aumentato le presenze, dall'altra è chiaro che la gente sale in montagna per mangiare piuttosto che per sciare, sulle piste di weekend ci saranno quelle poche decine di persone che sciano o portano i bambini a sciare. Il resto si fanno due passi, parcheggiano la macchina (possibilmente ad minchiam) e se ne vanno al ristorante, di weekend trovi tutto pieno ormai anche fuori stagione o quasi.
La montagna laziale in assenza di sci è diventata il posto per andare a farsi una magnata fuori porta, chi deve andare a sciare a parità di tempo, con strade più agevoli e semplici arriva in Abruzzo sulle marsicane o a campo imperatore, ormai il romano magna nel Lazio e scia in Abruzzo..
Temo che anche il terminillo, con tutte le sue potenzialità bruciate (ma difficilmente recuperabili) sia diventato l'ennesimo posto per una magnata sulla neve..
A maggior ragione, oggi, non 10-20-30 anni fa ma chi avrebbe interesse o guadagno a investire sugli sport invernali? al limite si potrebbe puntare a "intascare" qualche bel finanziamento pubblico, possibilmente facendo sparire il bottino e senza fare niente, se ci sono troppi controlli o troppa serietà , allora meglio che restino buone per magnate, e tra gli impianti abbandonati possano proliferare orsi, mammuth, vipere e tritoni, con il benestare di wwf, cai e pure di ardito...
 

.

Purtroppo, posso portarti la testimonianza dello scorso inverno su livata:
buon innevamento, seggiovia aperta SOLO X ALLENAMENTI ATLETI, traffico e presenze nei ristoranti/negozi/esercizi commerciali che non si è mai visto prima!!! (parole dei locals)
E alla seggiovia eravamo pochi, tutti erano altrove!
Mi hanno riferito di ristoranti che hanno fatto tripli turni per pranzo, iniziando l'ultimo alle 15,30!!!
E anche a Terminillo, dove andai per una pellata, boom di presenze e gente che saliva al rifugio anche senza attrezzatura...

Diciamo che con la pandemia si è molto incrementata la voglia di aria aperta, a relativa distanza dal prossimo...
 
Purtroppo, posso portarti la testimonianza dello scorso inverno su livata:
buon innevamento, seggiovia aperta SOLO X ALLENAMENTI ATLETI, traffico e presenze nei ristoranti/negozi/esercizi commerciali che non si è mai visto prima!!! (parole dei locals)
E alla seggiovia eravamo pochi, tutti erano altrove!
Mi hanno riferito di ristoranti che hanno fatto tripli turni per pranzo, iniziando l'ultimo alle 15,30!!!
E anche a Terminillo, dove andai per una pellata, boom di presenze e gente che saliva al rifugio anche senza attrezzatura...

Diciamo che con la pandemia si è molto incrementata la voglia di aria aperta, a relativa distanza dal prossimo...
malgrado il ristornate non è che sia proprio la soluzione di "distanziamento", soprattutto nelle condizioni di weekend,
ma il fenomeno insorge due estati fa e si sta protraendo, probabilmente diventa una sorta di abitudine, la gente ha annoverato tra le varie destinazioni per la mangiata e due passi all'aria aperta anche la montagna, senza nessuna velleità sportiva.
Da alcune parti di Roma e periferia alla fine è assai più pratico andare a Livata o terminillo che a fregene o capocotta in una giornata di sole, estiva o invernale (i ristoranti sono sempre pieni al mare e in montagna quando c'è il sole come questo weekend).

A mio avviso livata ha gia fatto un passo di consolidamento avanti a terminillo. E' in atto un parziale recupero edilizio, stanno ristrutturando 2 alberghi e hanno ripristinato una importante risorsa che era presente 10 anni fa e stranamente interrotta (controtendenza): il bike park con navette oltre al noleggio di emtb per amatori. Al momento il bike park non coinvolge più la seggiovia, ma si articola sui pendii dei vecchi impianti (che non sarebbe male smantellare i pali arruginiti), ma si tratta di una montagna "discontinua" a differenza dell'Amiata dove la seggiovia prende tutto il dislivello.
La mtb permette di attirare clienti "sportivi" per un periodo primavera-autunno, estendendo il baricentro logistico anche a subiaco, nel frattempo i "mangiatori" del weekend non mancano.

Il Terminillo mi sembra sia più abbandonato e non abbia ancora capito l'importanza di cavalcare il facilissimo trend delle mtb, in parte anche la salaria con autovelox e strade malconce penalizzano l'accessibilità.
 
La destagionalizzazione è il futuro della montagna appenninica: la gente avrà sempre più voglia di aria pulita, sana e di tranquillità anche solo per sfuggire alla calura delle metropoli o per evadere dal caos che impera giù a valle. Chi sa cogliere questi messaggi può sopravvivere: qualche seggiovia aperta sempre, sci alpino essenziale ( con cannoni) e senza fare drammi quando non nevica, restyling delle vecchie piste per bike / pelli o backcountry quando c'è neve ( ormai le piste si fanno anche in salita ....pensiamo alla Fascia di Livata che bel campo per l'avvio alle pellate facili potrebbe diventare) sci nordico, ciaspole, gastronomia, un'edilizia rivisitata e addolcita con connotati non aggressivi ma stile Alto Adige........ bisogna adattarsi. Quando nevica bene, quando posso sparare con i cannoni bene, quando fa caldo....amen.....biciletta, corsa, salsiccia e broccoletti, buona birra e aria fresca! Ma l'abbandono mai per favore! Non lasciamo la montagna appenninica solo ai lupi e all'ambientalismo radical shick!
 
E’ effettivamente così, lo scorso weekend arrembaggio di gente nonostante impianti chiusi. L’appennino ha avuto sempre questa frequentazione “boheme” (diciamo così per non infierire), la differenza è che negli ultimi anni c’è attenzione maniacale alle previsioni meteo che, se previste eccellenti, richiamano l’invasione barbarica!

Il brutto è che loro aumentano, mentre noi ci estinguiamo!

Già è un po’ deprimente arrivare a base impianti e trovarsi accerchiato dai plotoni di bobbisti…
…peggio è che loro non riescono a comprendere nemmeno le nozioni base, nemmeno i rudimenti di questa tecnicissima disciplina:
  • Il Bob-Plastico di per sé è un oggetto molto pericoloso che va approcciato per gradi
  • Bobbare al primo mattino su un millerighe rigelato non è come farlo al parco cittadino quando si deposita la squagliarella sul pratino
  • Prima di lanciare un bambino su pendenze notevoli, accertarsi che sia un lungo pianoro finale utile al dissipamento dell’energia cinetica
  • Se il pendio termina a picco sopra un parcheggio di asfalto dove passano auto, meglio scegliere un altro spot
  • Se il pendio termina chiuso da una balaustra castagno, ferro, o lamiera, quella non è una rete di protezione per parare i bambini.
 
E’ effettivamente così, lo scorso weekend arrembaggio di gente nonostante impianti chiusi. L’appennino ha avuto sempre questa frequentazione “boheme” (diciamo così per non infierire), la differenza è che negli ultimi anni c’è attenzione maniacale alle previsioni meteo che, se previste eccellenti, richiamano l’invasione barbarica!

Il brutto è che loro aumentano, mentre noi ci estinguiamo!

Già è un po’ deprimente arrivare a base impianti e trovarsi accerchiato dai plotoni di bobbisti…
…peggio è che loro non riescono a comprendere nemmeno le nozioni base, nemmeno i rudimenti di questa tecnicissima disciplina:
  • Il Bob-Plastico di per sé è un oggetto molto pericoloso che va approcciato per gradi
  • Bobbare al primo mattino su un millerighe rigelato non è come farlo al parco cittadino quando si deposita la squagliarella sul pratino
  • Prima di lanciare un bambino su pendenze notevoli, accertarsi che sia un lungo pianoro finale utile al dissipamento dell’energia cinetica
  • Se il pendio termina a picco sopra un parcheggio di asfalto dove passano auto, meglio scegliere un altro spot
  • Se il pendio termina chiuso da una balaustra castagno, ferro, o lamiera, quella non è una rete di protezione per parare i bambini.
ma per praticare il bob è richiesta l'assicurazione obbligatoria? con snow care sei coperto?
A mio avviso è annoverabile tra gli sport "estremi"....

Comunque la presenza di bob è inversamente proporzionale all'intensità dell inverno, un inverno con -10 e nevicate abbondanti a nessuno viene voglia di andare a bobbare in una "ex" stazione sciistica, viceversa con una chiazza di neve e 10°, strade piu pulite che in estate , chiunque è tentato da andarsi a fare una bobbata in montagna, compensando le 20-30 calorie bruciate con una bella magnata da 3-400 kcal...
 
Lasciamo che i bobbaroli vadano ai Protoni del Vivaro, ad Arcinazzo o al Circo massimo quando nevica a Roma ogni 4 - 5 anni.....
 
Buongiorno a tutti,
è la prima volta che scrivo su questo forum, quindi chiedo venia in caso di off-topic.
Innanzitutto grazie tutti per le preziose informazioni che ho ricavato leggendo i thread di Lazio e Abruzzo!

Questo sabato vorrei portare i miei figli di 7 e 8 anni (sciano entrambi bene) a fare qualche pista senza troppo stress e mi stavo orientando su Monte Livata.
Qualcuno mi sa dire com'è la situazione file di sabato? Ho scartato a priori CF e OV per il caos, avete altri suggerimenti?

Grazie in anticipo!!
Druken
 
Ti direi Livata o Campo Staffi.
Quest'ultimo avresti forse più possibilità per mangiare vicino le piste, che a Livata c'é solamente il chiosco bibite/panini da mangiare in piedi...
 
Comunque ieri prima di pranzo giravo per Pian de' Valli quando una persona che conosco mi fa: "Hai saputo che ha azionato i cannoni?"
Sono corso a controllare, ma erano già spenti... comunque ha effettivamente "sparato" qualcosa sulle margherite 😅
 
Buongiorno a tutti,
è la prima volta che scrivo su questo forum, quindi chiedo venia in caso di off-topic.
Innanzitutto grazie tutti per le preziose informazioni che ho ricavato leggendo i thread di Lazio e Abruzzo!

Questo sabato vorrei portare i miei figli di 7 e 8 anni (sciano entrambi bene) a fare qualche pista senza troppo stress e mi stavo orientando su Monte Livata.
Qualcuno mi sa dire com'è la situazione file di sabato? Ho scartato a priori CF e OV per il caos, avete altri suggerimenti?

Grazie in anticipo!!
Druken
se sciano ben Livata è carino ma riduttivo, va bene se proprio sono principianti, pero almeno sei sicuro che non ti vengano addosso sulle piste e comunque in caso di tempo non ottimale o vento sei abbastanza protetto.
una stazione abruzzese adatta secondo me è imperatore, le piste sono larghe, la neve bella non ci sono sassi, però da andarci solo col bel tempo stabile, si parla di venti 80 km/h domenica. Il problema è che devi andare molto presto nel weekend, stare alle casse prima delle 08 cosi riesci a fare biglietti e salire prima della ressa, di contro la strada è una delle piu veloci insieme a CF venendo da roma.
Io sabato scorso ho rinunciato per i dubbi di partire alle 6 da casa con i bambini, ma avendo optato per Sasso felice ho rimpianto la scelta.
 
Top