Quando si parlava di ridare anche quest'anno la gestione all'aguzzino che si presentava da salvatore della patria, non mi sembrava che ci fosse adeguato malcontento e incazzatur... Piandevalli ha sviluppato una sorta di sindrome di Stoccolma nei confronti di colui che per anni ne ha gestito il degrado e l'abbandono, anche se probabilmente non unico o maggior responsabile.
Mentre viene millantato il fantasmagorico e sempre più rabberciato TSM2 il tempo passa ineluttabile e anche quello che avrebbe potuto funzionare decentemente almeno negli ultimi 10 anni è stato quasi mandato in malora. Purtroppo terminillo come stazione e montagna avevano un valore potenziale enorme, sia paesaggistico che strutturale, ma ormai è quasi tutto disperso per gli errori perpetrati negli ultimi 30 anni.
Mentre gli impianti andavano a fine vita tecnica, da una parte andavano aggiornati e mantenuti quelli fondamentali, dall'altra si doveva progressivamente "spostare" il baricentro sciistico verso i pendii meglio esposti (est-nord) nella speranza di arrivare a un congiungimento con il versante di leonessa, collegamento che intanto si sarebbe potuto mantenere almeno a livello stradale (sempre chiusa in inverno).
Come mi illustra un Reatino conoscente da decenni della situazione, l'attuale Pian de Valli diventa ogni anno un investimento più ostico, perchè risente sa una parte di avere troppa esposizione a sud che comporterebbe un maggior impatto degli investimenti in innevamento artificiale e dall'altra la stazione è da decenni notevolmente ridotta nel dislivello che con il vecchio conetto era di tutto rispetto.
In pratica l'insieme altitudine-esposizione di pian de valli nel clima attuale non è favorevole ( a prescindere dagli accumuli nevosi che sono da decenni discontinui nel corso della stagione) , come testimonia il fatto che nel Lazio, malgrado il clima avverso, sui versanti meglio esposti dei simbruini gli impianti siano stati aperti in questi giorni, mentre il terminillo diventa pressoché impraticabile, il tutto a parità di "non innevamento" artificiale.
Se negli ultimi 30/40 anni fa si fosse fatto un progressivo sviluppo razionale della stazione, l'idea di fare un "comprensorio" che congiungesse con l'altro versante di c. stella (che magari nel frattempo un impiantino in più avrebbe potuto farlo) ora sarebbe potuto essere molto più che un sogno, invece oltre all'obsolescenza, si sono "persi" sia gli impianti che davano lo sviluppo "verticale" della stazione (con bellissime prospettive freeride) che quelli che garantivano la sciabilità più esposti a nord,
Terminillo è la seconda più grande risorsa sprecata nel nostro appennino dopo campo imperatore, malgrado in molti speriamo il contrario le possibilità che si possa riprendere diventano ogni anno più remote e meno realistiche.