madflyhalf
Nowhere Man
Per far felice apo, apritore di una discussione sul turismo planetario di massa, ammetto di essermi macchiato del delitto, che parte con un matrimonio a giugno (eh già J ) e, dopo 1 mese e mezzo di resistenza in ufficio, con la mia dolce metà a luglio siamo partiti per il viaggio di nozze che sognavamo!
Fermo restando che la penso abbastanza come lui su quell’argomento, reputo che ci siano delle mete che, se uno ne ha la possibilità, bisogna andare a visitare. Per vedere, vivere, toccare qualcosa di completamente diverso.
Andare in Australia è lungo e il minimo sindacale rimane 3 settimane facendo tante cose di corsa, vedendo nemmeno 1/3 di ciò che vorresti vedere, ma se fatte bene ti puoi portare a casa TANTO TANTO di questa lontana, stupenda e particolarissima terra.
Non vi tedio sul dettaglio degli itinerari o altro… organizzare un viaggio di 3 settimane in un posto talmente grande, talmente pieno di cose da vedere, avrebbe mille declinazioni. Vi dico solo che l’abbiamo fatto tutto noi senza passare da agenzie, è fattibilissimo anzi è proprio facile se uno si studia un po’ le mappe , per tantissime località si potrebbe addirittura prenotare pernottamenti quando si è già là, tranne per Uluru, dove invece essendoci pochissima scelta, conviene prenotare già dall’Italia e incastrare il viaggio in base a quella destinazione.
Premetto che sono partito con aspettative altissime, adoravo l'Australia per mille altri motivi prima di partire, volevo toccare con mano.
Sono partito con l’idea di vedere panorami stupendi, ma per certe cose mi sono ricreduto…
Our land abounds in nature’s gift of beauty rich and rare canta l’inno Nazionale Advance Australian Fair.
Semplice e conciso, la cosa che mi ha colpito di più dell’Australia è la moltitudine di animali “strani” che pullula appena esci dalle città, o se si parla di pennuti, che hai costantemente in città ogni giorno, sotto i tuoi occhi!
Un paese che comunque è arrivato in anni passati ad avere grossi problemi con la fauna locale, portando sull’orlo dell’estinzione svariati animali endemici, salvo poi improvvisamente lanciarsi in una serie di politiche rigidissime ambientali, sia interne, che verso potenziali rischi di contaminazione!
Ogni stato ha decine di riserve di animali, almeno 3-4 parchi nazionali, oasi protette, giardini botanici etc… e nessuno che dice “beo”, nessuno che dice “ah gli ambientalisti esagerano”.
Questo è quello che hanno, il tesoro prezioso che hanno rischiato di sterminare più e più volte (in alcuni casi ci sono riusciti) e ogni australiano si batterà per veder salvi questi pezzi di bush, di foresta pluviale, di riserve marine, da contaminazione e antropizzazione.
Senza se, e senza ma.
L’obiettivo dei loro parchi naturali Nazionali è che ogni generazione futura possa godere dell’ambiente preservato e protetto in quel territorio.
Un paese che sembra aver imparato molto dal proprio passato!
Sydney, città bellissima, in particolare il quartiere The Rock sede del primo insediamento umano… esci dall’hotel, che avevamo nella popolatissima e tranquilla Chinatown e alla prima aiuola…
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Da the Rock ammiri l’Harbour Bridge, il Circular Quay da cui per mare o per il fiume Parramatta, partono traghetti, escursioni, traghetti di linea, crociere etc…
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E ovviamente la Sydney Opera House.
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Il “classico” mix di edifici Vittoriani, stile Liberty, e XX secolo
Nei giorni successivi il giro classico alle Blue Mountains, con prima un passaggio in una Wild Life Reserve, che in realtà fa un po’ da zoo… sembra un po’ triste, ma sono come i centri di recupero di fauna selvatica qui in Italia. Quello visto è comunque uno dei più famosi…
E qui inizia il delirio perché avvicini con mano animali assurdi
Topi giganti saltellanti (wallaby dal collo rosso, canguri, wallaby)
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Tra qui, l'Acquario di Sydney o se ti immergi nei reef, trovi tutti i personaggi del cartone Nemo o Madagascar
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Il Wombat e il diavolo di Tasmania
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Ogni genere possibile di marsupiale, sia esso saltellante, dormicchiante, mordicchiante…
Torni bimbo in un men che non si dica
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Animali che strisciano in svariate forme
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Torni proprio bimbo, divertito da ogni cosa che vedi…
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Poi riparti per Katoomba, le Blue Mountains. Che sono poco Mountains, in realtà un altopiano a 1000m di quota, affacciato su un profondo antichissimo canyon sul cui fondo è presente una foresta pluviale.
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[/FONT]Le tre Scenic World, una funivia in basso, una funivia in orizzontale e una cremagliera, la più pendente del mondo: 52°
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Vi giuro che non si riesce a stare seduti!
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The Three Sisters, le leggende aborigene sono molteplici anche se quella che raccontano come principale, non sembra essere dei Gundungurra, i veri originari di questa terra[FONT="]
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Torrioni di arenaria silicea vecchia come il mondo!
Era un vecchio sito minerario di carbone, la cremagliera fu costruita nel 1873, ma la miniera fu abbandonata a inizio 900 quando ci si rese conto che in Australia c’era talmente tanto carbone che non aveva senso estrarlo in un posto così difficile da raggiungere
Si chiamano Blue Mountains perché la foresta che riveste il canyon è fatta essenzialmente da eucalipti che, tramite la fotosintesi, rilasciano goccioline che tendono al bluastro.
Succede più nella loro estate, ma anche d’inverno le tonalità che virano al blu sono percepibili
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Anche le altre città che abbiamo visto ci sono piaciute tutte… pulitissime, mix edilizio che tutto sommato è apprezzabile, stili diversi che a essere onesti non cozzano mai.
Adelaide è la “fighetta” dell’Australia, considerata snob e forse lo è davvero, è anche molto ricca, il CBD è un concentrato di negozi, centri commerciali, gallerie, ristoranti e locali e ottimi vini!
Niente male il South Australia, il sole gli dà degli ottimi Sauvignon Blanc, Pinot, Chardonnay, Riesling, azzardano mischioni di Sangiovese, insomma senza troppe pretese e con quei classici vitigni che faceva buono anche mio nonno, uno che per distinguere le bottiglie di Chardonnay da quelle di Barbera, ci metteva sopra una S
Costosi, molto più che vini di stessa qualità in Italia, ma se si considera che fanno vino da 100 anni e non da 2000, non è male!
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[/FONT]Il famoso enorme mercato di Adeladie
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Chinatown
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[/FONT][FONT="]Il loro inverno a volte fa veramente ridere... come i nostri del resto [/FONT]
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Melbourne ha sempre conteso a Sydney il ruolo di capitale sociale ed economica, nel Victoria hanno passato il periodo della corsa all’oro, dell’industria pesante, dell’automobile (conclusasi con la chiusura degli stabilimenti della Holden nel 2017), e soffre sicuramente più di altre tante disparità sociali.
E’ ad esempio la città Australiana in cui noti tanti senzatetto agli angoli delle strade, Adelaide è impensabile, Sydney molti molti meno
A Melbourne c’è il Voyager Bridge, un ponte commemorativo dei viaggiatori che sono passati per l’Australia e il Victoria.
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Arrivate a Sydney o Melbourne e vi sembrerà di essere a Bangkok o a Singapore: è pieno di asiatici tutti molto ben integrati! L’immigrazione in Australia è al minimo in quest’ultimo anno e sono stati concessi permessi di immigrazione per lavoro a 167.000 persone negli ultimi 5 anni.
E’ chiaro che qui le opportunità sono ancora tante, in ogni caso il Governo Australiano accetta la richiesta di visto con permesso di lavoro in base al potenziale che tu hai per l’economia del Paese. Che tu sia un ex progettista della NASA o un cavatore di zucche, se servi il permesso di immigrazione te lo rilasciano! A tutti viene data la stessa opportunità!
E allora passate al Voyager Bridge, con la storia degli immigrati Australiani, girate ogni paese e trovate in cima alla lista ovviamente quelli del Regno Unito, i Colonizzatori.
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E a seguito gli Irlandesi, perché dove c’è un porto, c’è un fratello Irlandese e qui di porti ce n’è un bel po’
Ma sul terzo gradino del podio sapete chi c’è? Gli Italiani.
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Che in 200 anni di storia Australiana si sono presentati sempre a questa porta, da tutte le regioni, tantissimi dal Veneto, dal Piemonte, dalla Lombardia, a fare di tutto, lavori che nessuno voleva fare, altri più specializzati…
Questo giusto per ricordare chi eravamo solo 50-60 anni fa, che scappavamo da guerra, da miseria e da fame, per avere un lavoro e un futuro. E ancora lo facciamo oggi.
Melbourne a me è piaciuta molto, molto caratteristica
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Il Yarra River
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L'università (c'era una mega festa per i premi dati agli studenti coi voti migliori)
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[/FONT]I tram da cartolina
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Nota: nei CBD di Sydney, Melbourne e Adelaide, tram e/o bus sono sempre tutti gratis a qualunque ora.
In tutte le città si mangia in maniera accettabile, ma la loro cucina è pressoché inesistente, prendono un po’ di qui e un po’ di là, lo adattano (sicuramente meglio di molti altri paesi anglosassoni) ai gusti della popolazione: è uno dei paesi in cui la pizza è fatta meglio… almeno fino al livello “Margherita”, fatta con gli ingredienti giusti (pomodoro, mozzarella, non formaggio, basilico… ahimè a volte ci piazzano pomodorini ma vabbè), poi pieno di ristoranti asiatici validi, l'Australia è patria del pranzo veloce, un casino di take-away dove i lavoratori consumano una pausa pranzo rapida e uscire in massa alle 17.30 dagli uffici delle grandi aziende.
Sempre pieno però posti spennaturisti, cafè, locali etc…
Ma giudicare l’Australia per la sua cucina tipica è come giudicare un film porno dalla trama.
C’è altro, molto più interessante
Prima pausa se no vi uccido con un thread chilometrico
Fermo restando che la penso abbastanza come lui su quell’argomento, reputo che ci siano delle mete che, se uno ne ha la possibilità, bisogna andare a visitare. Per vedere, vivere, toccare qualcosa di completamente diverso.
Andare in Australia è lungo e il minimo sindacale rimane 3 settimane facendo tante cose di corsa, vedendo nemmeno 1/3 di ciò che vorresti vedere, ma se fatte bene ti puoi portare a casa TANTO TANTO di questa lontana, stupenda e particolarissima terra.
Non vi tedio sul dettaglio degli itinerari o altro… organizzare un viaggio di 3 settimane in un posto talmente grande, talmente pieno di cose da vedere, avrebbe mille declinazioni. Vi dico solo che l’abbiamo fatto tutto noi senza passare da agenzie, è fattibilissimo anzi è proprio facile se uno si studia un po’ le mappe , per tantissime località si potrebbe addirittura prenotare pernottamenti quando si è già là, tranne per Uluru, dove invece essendoci pochissima scelta, conviene prenotare già dall’Italia e incastrare il viaggio in base a quella destinazione.
Premetto che sono partito con aspettative altissime, adoravo l'Australia per mille altri motivi prima di partire, volevo toccare con mano.
Sono partito con l’idea di vedere panorami stupendi, ma per certe cose mi sono ricreduto…
Our land abounds in nature’s gift of beauty rich and rare canta l’inno Nazionale Advance Australian Fair.
Semplice e conciso, la cosa che mi ha colpito di più dell’Australia è la moltitudine di animali “strani” che pullula appena esci dalle città, o se si parla di pennuti, che hai costantemente in città ogni giorno, sotto i tuoi occhi!
Un paese che comunque è arrivato in anni passati ad avere grossi problemi con la fauna locale, portando sull’orlo dell’estinzione svariati animali endemici, salvo poi improvvisamente lanciarsi in una serie di politiche rigidissime ambientali, sia interne, che verso potenziali rischi di contaminazione!
Ogni stato ha decine di riserve di animali, almeno 3-4 parchi nazionali, oasi protette, giardini botanici etc… e nessuno che dice “beo”, nessuno che dice “ah gli ambientalisti esagerano”.
Questo è quello che hanno, il tesoro prezioso che hanno rischiato di sterminare più e più volte (in alcuni casi ci sono riusciti) e ogni australiano si batterà per veder salvi questi pezzi di bush, di foresta pluviale, di riserve marine, da contaminazione e antropizzazione.
Senza se, e senza ma.
L’obiettivo dei loro parchi naturali Nazionali è che ogni generazione futura possa godere dell’ambiente preservato e protetto in quel territorio.
Un paese che sembra aver imparato molto dal proprio passato!
Sydney, città bellissima, in particolare il quartiere The Rock sede del primo insediamento umano… esci dall’hotel, che avevamo nella popolatissima e tranquilla Chinatown e alla prima aiuola…
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Da the Rock ammiri l’Harbour Bridge, il Circular Quay da cui per mare o per il fiume Parramatta, partono traghetti, escursioni, traghetti di linea, crociere etc…
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E ovviamente la Sydney Opera House.
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Il “classico” mix di edifici Vittoriani, stile Liberty, e XX secolo
Nei giorni successivi il giro classico alle Blue Mountains, con prima un passaggio in una Wild Life Reserve, che in realtà fa un po’ da zoo… sembra un po’ triste, ma sono come i centri di recupero di fauna selvatica qui in Italia. Quello visto è comunque uno dei più famosi…
E qui inizia il delirio perché avvicini con mano animali assurdi
Topi giganti saltellanti (wallaby dal collo rosso, canguri, wallaby)
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Tra qui, l'Acquario di Sydney o se ti immergi nei reef, trovi tutti i personaggi del cartone Nemo o Madagascar
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Il Wombat e il diavolo di Tasmania
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Ogni genere possibile di marsupiale, sia esso saltellante, dormicchiante, mordicchiante…
Torni bimbo in un men che non si dica
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Animali che strisciano in svariate forme
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Torni proprio bimbo, divertito da ogni cosa che vedi…
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Poi riparti per Katoomba, le Blue Mountains. Che sono poco Mountains, in realtà un altopiano a 1000m di quota, affacciato su un profondo antichissimo canyon sul cui fondo è presente una foresta pluviale.
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[/FONT]Le tre Scenic World, una funivia in basso, una funivia in orizzontale e una cremagliera, la più pendente del mondo: 52°
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Vi giuro che non si riesce a stare seduti!
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The Three Sisters, le leggende aborigene sono molteplici anche se quella che raccontano come principale, non sembra essere dei Gundungurra, i veri originari di questa terra[FONT="]
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Torrioni di arenaria silicea vecchia come il mondo!
Era un vecchio sito minerario di carbone, la cremagliera fu costruita nel 1873, ma la miniera fu abbandonata a inizio 900 quando ci si rese conto che in Australia c’era talmente tanto carbone che non aveva senso estrarlo in un posto così difficile da raggiungere
Si chiamano Blue Mountains perché la foresta che riveste il canyon è fatta essenzialmente da eucalipti che, tramite la fotosintesi, rilasciano goccioline che tendono al bluastro.
Succede più nella loro estate, ma anche d’inverno le tonalità che virano al blu sono percepibili
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Anche le altre città che abbiamo visto ci sono piaciute tutte… pulitissime, mix edilizio che tutto sommato è apprezzabile, stili diversi che a essere onesti non cozzano mai.
Adelaide è la “fighetta” dell’Australia, considerata snob e forse lo è davvero, è anche molto ricca, il CBD è un concentrato di negozi, centri commerciali, gallerie, ristoranti e locali e ottimi vini!
Niente male il South Australia, il sole gli dà degli ottimi Sauvignon Blanc, Pinot, Chardonnay, Riesling, azzardano mischioni di Sangiovese, insomma senza troppe pretese e con quei classici vitigni che faceva buono anche mio nonno, uno che per distinguere le bottiglie di Chardonnay da quelle di Barbera, ci metteva sopra una S
Costosi, molto più che vini di stessa qualità in Italia, ma se si considera che fanno vino da 100 anni e non da 2000, non è male!
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[/FONT]Il famoso enorme mercato di Adeladie
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Melbourne ha sempre conteso a Sydney il ruolo di capitale sociale ed economica, nel Victoria hanno passato il periodo della corsa all’oro, dell’industria pesante, dell’automobile (conclusasi con la chiusura degli stabilimenti della Holden nel 2017), e soffre sicuramente più di altre tante disparità sociali.
E’ ad esempio la città Australiana in cui noti tanti senzatetto agli angoli delle strade, Adelaide è impensabile, Sydney molti molti meno
A Melbourne c’è il Voyager Bridge, un ponte commemorativo dei viaggiatori che sono passati per l’Australia e il Victoria.
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Arrivate a Sydney o Melbourne e vi sembrerà di essere a Bangkok o a Singapore: è pieno di asiatici tutti molto ben integrati! L’immigrazione in Australia è al minimo in quest’ultimo anno e sono stati concessi permessi di immigrazione per lavoro a 167.000 persone negli ultimi 5 anni.
E’ chiaro che qui le opportunità sono ancora tante, in ogni caso il Governo Australiano accetta la richiesta di visto con permesso di lavoro in base al potenziale che tu hai per l’economia del Paese. Che tu sia un ex progettista della NASA o un cavatore di zucche, se servi il permesso di immigrazione te lo rilasciano! A tutti viene data la stessa opportunità!
E allora passate al Voyager Bridge, con la storia degli immigrati Australiani, girate ogni paese e trovate in cima alla lista ovviamente quelli del Regno Unito, i Colonizzatori.
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E a seguito gli Irlandesi, perché dove c’è un porto, c’è un fratello Irlandese e qui di porti ce n’è un bel po’
Ma sul terzo gradino del podio sapete chi c’è? Gli Italiani.
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Che in 200 anni di storia Australiana si sono presentati sempre a questa porta, da tutte le regioni, tantissimi dal Veneto, dal Piemonte, dalla Lombardia, a fare di tutto, lavori che nessuno voleva fare, altri più specializzati…
Questo giusto per ricordare chi eravamo solo 50-60 anni fa, che scappavamo da guerra, da miseria e da fame, per avere un lavoro e un futuro. E ancora lo facciamo oggi.
Melbourne a me è piaciuta molto, molto caratteristica
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Il Yarra River
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L'università (c'era una mega festa per i premi dati agli studenti coi voti migliori)
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Nota: nei CBD di Sydney, Melbourne e Adelaide, tram e/o bus sono sempre tutti gratis a qualunque ora.
In tutte le città si mangia in maniera accettabile, ma la loro cucina è pressoché inesistente, prendono un po’ di qui e un po’ di là, lo adattano (sicuramente meglio di molti altri paesi anglosassoni) ai gusti della popolazione: è uno dei paesi in cui la pizza è fatta meglio… almeno fino al livello “Margherita”, fatta con gli ingredienti giusti (pomodoro, mozzarella, non formaggio, basilico… ahimè a volte ci piazzano pomodorini ma vabbè), poi pieno di ristoranti asiatici validi, l'Australia è patria del pranzo veloce, un casino di take-away dove i lavoratori consumano una pausa pranzo rapida e uscire in massa alle 17.30 dagli uffici delle grandi aziende.
Sempre pieno però posti spennaturisti, cafè, locali etc…
Ma giudicare l’Australia per la sua cucina tipica è come giudicare un film porno dalla trama.
C’è altro, molto più interessante
Prima pausa se no vi uccido con un thread chilometrico