Contro il turismo planetario di massa

^ archeologia discotecara: ammetto che ha il suo fascino HIHIHI

Ne parlavo tempo fa con dei miei amici, considera che nn siamo mai stati discotecari tutt’altro, ma qua c’è una serie di ruderi impressionanti!

La crisi non è solo delle discoteche, ma dei locali in generale che hanno 1/5 del passaggio di anche solo 15 anni fa.

Infatti il 20% ha chiuso o ha cambiato tipo di clientela drasticamente.

I giovani fuori nei locali non li vedi più come un tempo…
 
Ne parlavo tempo fa con dei miei amici, considera che nn siamo mai stati discotecari tutt’altro, ma qua c’è una serie di ruderi impressionanti!

La crisi non è solo delle discoteche, ma dei locali in generale che hanno 1/5 del passaggio di anche solo 15 anni fa.

Infatti il 20% ha chiuso o ha cambiato tipo di clientela drasticamente.

I giovani fuori nei locali non li vedi più come un tempo…
Questo è frutto di una campagna politica ben studiata.
Si iniziò con l'obbligo di chiusura delle dischi alle 3, per poi continuare con i vari divieti ed inasprimenti di sanzioni e pene.
Il tutto ideato sorseggiando mojito...
 
Anche ma è cambiato una moda… già ai miei tempi (15 anni fa quando ne avevo 25) quelli che andavano in discoteca erano il 30% in meno di quelli che andavano a metà anni 90 (età di mio fratello).

Però erano ugualmente nei locali… altro tipo però.

Da 7-8 anni a questa parte e col covid è arrivata la mazzata definitiva, i 25enni non fanno quasi più quella vita lì.
In azienda da me ci sono 3 stagiste 25enni o qualcosa meno, una fuori sede e 2 di Bologna.
Confermano perfettamente questo trend

In casa con amici o happening maggiori (raduni e festival), i locali tutti sono in crisi, ma i decreti Salvini sono solo l’ultima spallata, più ideologica che reale
 
Ma il relativo abbandono della vita discotecara è forse anche coinciso col dilagare del fenomeno dei rave parties o questo c'entra poco o nulla?
 
Ma il relativo abbandono della vita discotecara è forse anche coinciso col dilagare del fenomeno dei rave parties o questo c'entra poco o nulla?
OT: no i rave parties son sempre esistiti ................ in Europa anche a livelli da paura

nella realtà la crisi credo che iniziò nel momento in cui i locali lungomare (o in centro città) potevano fare musica e7o intrattenimento fino alle 3-4 o quasi, a quel punto la clientela ha preferito spostarsi verso realtà più economiche (no biglietto ingresso, no bevuta carissima, etc.............)
poi il colpo di grazia potrebbe essere dovuto allo stile di vita dei giovani di oggi............... la sparo grossa ma credo che il mondo dei social abbia ridotto la volontà di uscire dei ragazzi di oggi............ magari è un bene se lo rapportiamo alle stragi del sabato sera degli anni 90, ma sinceramente io ho dei ricordi di serate con il gruppo di allora (ancora quasi unito)

P.S: preferisco che mia figlia faccia l'alba piuttosto che il periodo più bello della sua vita lo passi a casa (vedremo poi quando sarà quel momento come mi comporterò invece........facile parlare)
 
l'ingordigia di albergatori, palazzinari, agenzie e piccoli proprietari è senza limiti, ci vorrebbe una tassazione svedese
 
Ma il relativo abbandono della vita discotecara è forse anche coinciso col dilagare del fenomeno dei rave parties o questo c'entra poco o nulla?
Nulla, anche perchè anche i rave in questi anni non fanno più i numeri degli anni d'oro, ovvero la fine del secolo scorso.

Le cause? in primis la scarsissima attitudine delle nuove generazioni alla vita sociale, uccisa anche e sopratutto dalla generazione che li ha preceduti... poi tutta l'ondata punitivo-proibizionista sulle attività ricreative in genere.
Adesso i giovani stanno in gran parte chiusi in casa a parlarsi via wazapp e vari social e drogarsi con sostanze che li deprimano più di quel che già sono depressi...
 
Le cause? in primis la scarsissima attitudine delle nuove generazioni alla vita sociale, uccisa anche e sopratutto dalla generazione che li ha preceduti...
In che senso ? Mica colpa nostra se quattro sfigati californiani invece di andare a figa si facevano le pippe in garage coi transistor e chip...è la tecnologia la prima causa dell'isolamento dei giovani d'oggi, e non solo loro purtroppo.
 
Ultima modifica:
Le cause? in primis la scarsissima attitudine delle nuove generazioni alla vita sociale, uccisa anche e sopratutto dalla generazione che li ha preceduti... poi tutta l'ondata punitivo-proibizionista sulle attività ricreative in genere.
Adesso i giovani stanno in gran parte chiusi in casa a parlarsi via wazapp e vari social e drogarsi con sostanze che li deprimano più di quel che già sono depressi...

E' un po' vero
In che senso ? Mica colpa nostra se quattro sfigati californiani invece di andare a figa si facevano le pippe in garage coi transistor e chip...è la tecnologia la prima causa dell'isolamento dei giovani d'oggi, e non solo loro purtroppo.

E' un po' vero anche questo...


Ribadisco: torno indietro di 15 anni, non di 25.
Ma di fatto per i giovani è come parlare di 2 generazioni diverse.

Ne ho quasi 40, a 25 anni io ho passato delle estati SEMPRE FUORI, sempre con amici compagni di squadra o altro.
Il 2011 non ho fatto vacanze perché avevo da studiare e ho passato tutte le sere di agosto in via del Pratello a Bologna nei locali.
(in realtà lo facevo anche quando avevo 15 anni, il sabato sera ero fuori con amici, poi la domenica la partita... a 13-14 nei pomeriggi ero spesso fuori con amici)

Adesso convinci un cinno di 14-16 anni anche solo a fare uno sport.

Ti cascano i maroni per terra dopo averci provato per 10 mesi.
 
In attesa della replica di Teo se intende che questa generazione è stata uccisa da genitori che invece di fare i genitori hanno fatto le balie allora sì, sono d'accordo con lui. Questi se gli togli mamma e papà non sanno manco soffiarsi il naso, quanti ne vedo tra i figli dei miei amici.
 
In attesa della replica di Teo se intende che questa generazione è stata uccisa da genitori che invece di fare i genitori hanno fatto le balie allora sì, sono d'accordo con lui. Questi se gli togli mamma e papà non sanno manco soffiarsi il naso, quanti ne vedo tra i figli dei miei amici.
Era esattamente questo il senso del mio post...
Per qualche anno ho caricato come un mulo uno dei miei più cari amici che non appena il "piccolo" (15 anni) bucava la ruota della bici, o non partiva il motorino, via di volata in macchina a prenderlo (a 5km da casa non a 500...) O se va un mese in inghilterra in vacanza studio, con 10 compagni e relativi professori, partono e vanno a trovarlo per vedere "se sta bene".

Gli stessi miei coetanei con i quali venivamo sistematicamente "abbandonati a noi stessi" in qualche fatiscente colonia per quasi tutta l'estate, a gestire primi amori, bulli, etc, con una manciata di gettoni come unico sistema di contatto con i genitori... Sembra quasi che tutta la libertà di cui ha goduto la mia generazione, libertà ma anche imparare ad arrangiarsi, sia diventata per gli attuali genitori un pericolo e basta.
Io per fortuna non ho avuto figli, ma quasi tutti i miei coscritti li hanno, e li trattano come fossero bamboline di vetro soffiato... E ripeto, erano gli stessi con cui partivamo in motorino per andare al mare senza casco, per poi rimanere a piedi e fermarsi per strada a smontare il ciao e capire come rifarlo partire, con cui andavamo a giocare nei fienili, con cui passavamo le serate da 18enni sbronzi marci a ululare alla luna in mezzo a un prato...

Sembra che quasi non si ricordino cosa hanno fatto loro da giovani, o se ne pentano talmente tanto da diventare iperprotezionisti.
E le conseguenze, sugli attuali giovani, si vedono in modo palese... anche in questo caso ci sono rare felici eccezioni, ma sono rarissime

La tecnologia conta sicuramente, ma solo perchè è stata resa disponibile a dei bambini dai genitori, quando dovrebbe essere utilizzata SOLO da adulti.
 
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