pneumatici da neve
Io non ho mai chiesto al gommista come funzionassero, ma ho sempre pensato che le lamelle servissero per aumentare la superificie di contatto tra pneumatico e neve, e questo x aumentarne l'attrito e la presa, e che i canali più larghi servissero a far staccare la neve dalla ruota più facilmente permettendo al pneumatico di restare il più pulito possibile, e lo smaltimento della neve è facilitato proprio dalla mobilità della lamelle.
D'altronde il massimo della tassellatura, quella dei pneumatici da moto enduro/cross serve proprio per smaltire il fango, non per permettere al fango di appiccicarsi meglio. Le stesse suole degli scarponi da trekking si basano sul principio del distacco della neve dalla gomma, non sul suo accumulo. Avete mai camminato con delle scarpe che invece mantengono il mezzo centimetrino di neve attacacto sotto? in quanto tempo si cade, rispetto a una suola Vibram? Quando ti si forma la patina di neve attorno alla ruota sgommi sul posto, non credo che avanzi meglio per l'attrito fiocco-fiocco. Inoltre il peso dalla macchina, con la pressione, tende a sciogliere la neve adiacente al pneumatico anche a temperature sottozero.
Lavorando a basse temperature, la silice nella mescola permette al pneumatico di rimenere morbido per aumentare lo smaltimento della neve grazie all'allargamento e al restringimento degli spazi tra le lamelle.
Le impronte digitali dei nostri polpastrelli hanno la funzione di aumentare la superficie di contatto con gli oggetti che tocchiamo e di sfruttare anche la piccola forza di attrito generata delle piccolissime cariche elettrostatiche tra dito e oggetti. Il geko, pur senza ventose alle dite nè unghie, si attacca persino ai vetri perche la dita delle zampe hanno migliaia di "lamelle" che sfruttano proprio le forze elettrostatiche. Anche le lamelle del pneumatico invernale, rimanendo pulite, sfruttano queste forze.
Qualunque sia il principio di funzionamento, alla fin della fiera, col BMW a trazione posteriore e le Goodyear Ultragrip 7 prese un mese fa, me la son cavata egregiamente sotto un buferino da antologia tra trepalle e arnoga nel tardo pomeriggio di venerdì 8/12, e il controllo elettronico della trazione non si è mai attivato; con le gomme estive in salita non mi sarei mosso e in discesa forse non mi sarei fermato ai tornanti perchè la strada era molto ghiacciata ( prima che iniziasse il calo della temp. ci pioveva sopra...). Una sensazione di sicurezza confortante.E in galleria si poteva tirare ben oltre i 40 km orari permessi a chi aveva le catene.
Una banalità: se con le gomme da neve ci si sente troppo sicuri, si è spinti a rischiare molto di più rispetto alla guida prudentissima che si deve avere con le gomme estive; credo che a 60 km orari con le m+s o a 20 km/h con le estive o le catene la differenza di rischio sia irrisoria. E' abissale a parità di condizioni... ma noi quando guidiamo manteniamo parità di comportamento?
P.es. io sabato mattina son salito in macchina dall'albergo a Bormio 2000 perchè ero confortato dall'esperienza del pomeriggio precedente, e a mezzogiorno, quando son sceso x mangiare, la strada era una pista da sci fino a quota 1600. Se avessi avuto le gomme estive e le catene nel bagagliaio, alla mattina mi sarei fermato alla partenza della funivia a 1200 sotto una leggera pioggia e avrei annullato quel tipo di rischio...
Però mi son divertito.