Il problema del Tarvisiano è che è rimasto indietro nell'epoca d'oro, quando la montagna e lo sci sono diventati di massa, c'era benessere economico, i soldi giravano a tutti i livelli e si investiva per potenziare le località montane. A Tarvis invece c'era la frontiera e il suo indotto a trainare un bengodi effimero che con la caduta dei confini stessi è morto con esso. Ecco che al posto degli alberghi ci ritroviamo le caserme abbandonate, gli ex poligoni di tiro in posti incredibili tipo la Val Saisera ecc. ecc. Tutto questo ha penalizzato la zona a livello di infrastrutture, ricettività ma anche e soprattutto di mentalità. Quassù non fanno "sistema" come da altre parti, ma ognuno tira l'acqua al proprio mulino. Si certo, ci sono le dovute eccezzioni, e in ogni caso molto si è fatto negli ultimi 20 anni, ma quello che è stato perso è un gap che difficilmente si riuscirà mai a colmare...