Io invece mi chiedo una cosa...
Poniamo che veramente nel giro di 15-20 anni la vendita di auto elettriche diventi maggioritaria in tutto il mondo, non solo in Norvegia, Svizzera, Singapore o posti simili, che rappresentano il nulla rispetto al totale del mercato dell'auto mondiale.
Poniamo che con un mix di energie rinnovabili, nucleare a fusione e altre tecnologie che non producono molti gas serra si riesca a produrre sufficiente energia elettrica in più per soddisfare l'enorme domanda.
Poniamo che parallelamente si costruisca tutta l'infrastruttura necessaria per trasportare e permettere a miliardi di automobilisti elettrici di rifornirsi.
Tutto questo, dalla conversione di un'intera industria dalla combustione interna all'elettricità, dalla ricerca scientifica necessaria per rendere le tecnologie alternative efficienti fino alla costruzione dell'infrastruttura, dall'aumento di produzione di energia elettrica fino alla sua distribuzione, costerebbe miliardi e miliardi e miliardi.
Tutti soldi che qualcuno dovrà pagare...
Chi li pagherà? Ma gli acquirenti delle auto elettriche, ovviamente!
Ma a quel punto petrolio e gas, consumati in minor quantità, costeranno molto meno. Te li tireranno dietro...
Ecco che improvvisamente un motore a combustione con le tecnologie anti-inquinamento disponibili tra 15 anni, potrebbe essere molto più conveniente, in termini di costi di esercizio di uno elettrico...
Come sempre saranno le motivazioni economiche a prevalere, non le balle ambientaliste e le teorie moraleggianti.
Se l'auto elettrica, considerati TUTTI i costi connessi, inclusi quelli ambientali, sarà economicamente più efficiente, trionferà, altrimenti avremo diverse tecnologie per diversi tipi di utenze e diversi livelli di ricchezza e sviluppo, come peraltro accade già per qualunque altro prodotto.