Auto elettriche: dite la vostra

per curiosità, quanto guadagna in più per giorno uno che fa smart working?

Per quella distanza che dici tu la bici è troppo, poi con l'età disidratazione e recupero cambiano, quindi ci sta che uno non voglia compromettersi la giornata lavorativa. Ci vuole almeno una bici elettrica per non arrivare mezzi piallati e pronti alla scrivania dopo la doccia, la distanza è ideale per una elettrica.
a me di stipendio non è cambiato un euro, lo faccio dal covid, ma in tasca ho qualche soldo in più proprio perchè non uso l'auto, e il maggior consumo di corrente in casa è ampiamente assorbito.

In ufficio in bici ci sono andato per anni, ma ormai d'estate fa sempre più caldo, e quando non sbotti di caldo è perchè piove...
 
però il calcolo si fa sull'azienda, non su di te: l'azienda risparmia, potrebbe incentivare, sono braccine corte :D
 
Se vuoi passare da Bologna e farti un'idea ... potresti vomitare 😄
Stiamo:
- restringendo tutti gli accessi alle rotonde di periferia (con ingorghi e file che si allungano all'infinito (da casa mia all'ingresso dell'autostrada impiegavo 6 minuti, ora mai meno di 15 = + inquinamento)
- creando le isole in tanti incroci che ne restringono la svolta (con buona pace degli pneumatici), questo però riconosco che ha un valore per i pedoni
- costruendo il tram su rotaia nel 2025, passando per il centro storico, uno dei centri storici medievali più belli d'Europa, e dunque non in sede propria ma in mezzo alle strade con buona pace dei ciclisti che non hanno la mtb che se finiscono dentro le rotaie non possono stare in piedi
- cassato a fine anni '90 il progetto per la 1° linea della metropolitana (già finanziato dal CIPE) solo per battaglia politica tra parti antagoniste
MI fermo qui, dai, perchè potrei continuare con la città30, gli autovelox senza senso, le ciclabili che fatte così sono un pericolo in primis per i ciclisti, ecc...
No dai non dire così Leporone è un genio.
Va tutto benone.
 
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da quanto so le normative si occupano anche del restante 90% (o quasi) ma non so nulla di particolare se non quel riguarda il mondo dell'edilizia (in qui lavoro). Spannometricamente una bella fetta (1/3?) dell'inquinamento complessivo proviene dagli impianti di riscaldamento ed in questo senso le norme spingono molto sull'efficienza energetica degli edifici (involucro, generatori termici che sfruttano fonti rinnovabili, fotovoltaico ecc...)

Per quanto riguarda il 10% invece io dico sempre ai miei figli: noi come singoli individui possiamo fare poco per contrastare l'inquinamento del nostro pianeta ma saremmo sciocchi se non facessimo nemmeno quel poco (con loro il tema di solito è la cartina del cioccolatino da buttare nell'apposito raccoglitore e non nel prato ma calza anche per temi un po' più "da grandi").

Ma ci sta, è giusto sia così, però si batte molto il ferro sotto questo aspetto ma non vedo tutto questo interesse, preoccupazione e mistificazione quanto quello che sta accadendo nel mondo dell auto.....per me stanno facendo un casino perché oltre a risolvere il problema in maniera del tutto marginale nessuno si interessa a trovare alternative valide a 360 gradi, 3/4 delle persone che investono per migliorie a livello energetico lo fanno per gli incentivi e non per un vero interesse verso il problema, sai quanti fanno detrazioni conto termico e compagnia e poi ci parli e ti dicono che il riscaldamento globale non esiste?
 

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Se vuoi passare da Bologna e farti un'idea ... potresti vomitare 😄
Stiamo:
- restringendo tutti gli accessi alle rotonde di periferia (con ingorghi e file che si allungano all'infinito (da casa mia all'ingresso dell'autostrada impiegavo 6 minuti, ora mai meno di 15 = + inquinamento)
- creando le isole in tanti incroci che ne restringono la svolta (con buona pace degli pneumatici), questo però riconosco che ha un valore per i pedoni
- costruendo il tram su rotaia nel 2025, passando per il centro storico, uno dei centri storici medievali più belli d'Europa, e dunque non in sede propria ma in mezzo alle strade con buona pace dei ciclisti che non hanno la mtb che se finiscono dentro le rotaie non possono stare in piedi
- cassato a fine anni '90 il progetto per la 1° linea della metropolitana (già finanziato dal CIPE) solo per battaglia politica tra parti antagoniste
MI fermo qui, dai, perchè potrei continuare con la città30, gli autovelox senza senso, le ciclabili che fatte così sono un pericolo in primis per i ciclisti, ecc...
Bologna infatti mi sembra completamente fuori controllo. Preciso che non la frequento (non perché non voglia ma non ho niente da fare lì) ma questa idea me la sono fatta solo leggendo notizie sulla città in questi anni.

Il vizio di restringere l'accesso nelle rotonde ce l'hanno in po' anche qua, soprattutto rotonde e svincoli che avevano due corsie di accesso sono stati ridotti ad uno e conseguentemente si sono create code dove prima non c'erano. Ciò è semplicemente demente.

Il vero cancro nella mia zona (in quanto si comporta proprio come fa il cancro, espandendosi senza controllo come fu per esempio a suo tempo per i finti autovelox arancioni) però sono i dossi artificiali totalmente illegali per l'altezza, e se non presi a velocità inferiore ai 10 km/orari danneggiano la macchina. Ciò che però mi fa venire voglia di augurare le peggiori cose agli amministratori è il fatto che oltre a fare danni prendono pure per il cvlo le persone affermando che quelli non sono dossi, che sarebbero rigidamente regolamentati dal codice stradale, ma attraversamenti pedonali rialzati con i quali possiamo fare il cavolo che vogliono. L'inquinamento acustico ed ambientale (continue frenate ed accelerazioni, quanto come ho scritto su alcune strade si è obbligati a fermarsi ogni cinquanta metri) nonché le società che gestiscono le ambulanze ed i mezzi pubblici ringraziano.
Preciso che esistono, in paesi più civili (in Italia forse uno ogni 100 dossi artificiali costruiti) dossi costituiti a regola d'arte che se vengono percorsi a 30 km/h non provocano nessun problema, ma hanno altezze inferiori ma soprattutto rampe di accesso con la giusta inclinazione. Nei Paesi Bassi per esempio ci sono strade con il limite di 60 km/h con incroci rialzati che possono essere percorsi proprio a 60 km/h senza avere danni (avevo fatto la prova e già a 65 con la mia macchina si sentiva fastidio).

Tranvie di moderna concezione in realtà sono in costruzione in molte città del mondo. Per esempio in Francia. Ma il tram passa totalmente in sede protetta attraversa il centro città (costruire tunnel per bypassare il centro storico ha ovviamente altri costi) percorrendo strade pedonali dove tra l'altro non c'è nemmeno la linea aerea per una questione di armonia visiva (il tram ha le batterie). Una infrastruttura tranviaria moderna e più efficiente di un autobus in quanto può contare su vetture molto più capienti ed una regolarità di servizio, ed ha assoluta priorità semaforica. Il tram bloccato in coda non è invece un buon progetto. Una cosa paragonabile sono le infrastrutture Bus Rapid Transit (in Italia mi pare che ci sia solo quella tra Rimini e Riccione), dove c'è un autobus da 18 metri (all'estero ci sono anche da 24 ma mi pare che la normativa italiana non permetta di utilizzarli) che viaggia in sede riservata per tutto il percorso ma a quel punto mi sembra più efficiente un tram che un mezzo su gomme che hanno maggiore attrito e necessitano di più manutenzione.
 
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Tra l’altro a Rimini hanno fatto sì la metromare, ma quelli che erano filobus sono diventati bus normali e per di più la linea aerea l’hanno lasciata…
 
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Elettrici oppure a gasolio o a metano? Non ci vedo grandi vantaggi nel filobus adesso che ci sono gli autobus elettrici. Se non che i filobus di solito sono da 18 metri mentre per il momento in Italia ho visto in circolazione solamente autobus elettrici da 12.

Credo che si sia capito il mio non amore per le automobili elettriche ma al contrario reputo che i mezzi pubblici o quelli che per qualsiasi utilizzo non si devono allontanare più di un tot di chilometri dalla base debbano essere elettrici. Se non si è in grado nemmeno di creare un'infrastruttura adeguata per farli funzionare (a volte capita che gli autobus elettrici debbano saltare le ultime corse della sera perché sono scarichi) allora è pura follia forzare l'elettrificazione del parco dei veicoli privati.
 
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Ridurre la CO2 distruggendo l'industria automobilistica europea (e incentivando quella cinese) equivale a lucidare il pavimento con l'amuchina mentre dalla finestra ti lanciano sacchi e sacchi di monnezza.
quindi siccome arriva nel mio prato la monnezza dall'esterno dovrei buttare a terra anche la mia? perfetto, ottima strategia per rimanere sepolti in men che non si dica.

E' chiaro che servirebbero interventi e presa di coscienza su scala globale ma io posso fare scelte solo nella mia piccola realtà e, per quanto posso, cerco di prendere decisioni ecosostenibili (secondo le mie convinzioni).

Che poi passare alla mobilità elettrica, se hai la possibilità di ricaricare l'auto a casa, è tutt'altro che impegnativo. Nel mercato dell'usato un'elettrica costa meno di un benzina o diesel (sul nuovo ormai siamo li, almeno in certe fasce di mercato), il costo al km. è molto inferiore, la manutenzione è quasi inesistente, la possibilità di guasti è inferiore. Unico aspetto su cui fare dei "sacrifici" è la gestione più attenta dei lunghi viaggi dove serve un minimo di programmazione.
Dal 2020 ad oggi in famiglia abbiamo risparmiato 2000/2500 €/anno sulle spese per la mobilità rispetto a quanto spendevo prima (con le due auto di famiglia percorriamo in tutto circa 35/40.000 km./anno). Avendo presente questo non mi pesa affatto impiegare 16 ore per andare al mare in Calabria invece delle 14 necessarie col mio vecchio diesel (coi bambini qualche sosta è inevitabile anche se hai autonomia infinita), oppure una sosta di ricarica quando vado a sciare in Alto Adige o Austria quando col diesel non ne avevo bisogno (ma in realtà ricarico mentre faccio sosta colazione quindi perdo solo 5-10 minuti più del normale)
 
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però il calcolo si fa sull'azienda, non su di te: l'azienda risparmia, potrebbe incentivare, sono braccine corte :D
A parte il fatto che sono socio dell'azienda e percepisco gli utili della stessa, l'azienda non risparmia nulla, il mio ufficio è sempre li, il mio PC in ufficio è acceso visto che per buona parte mi ci connetto in remoto, quindi i costi fissi non variano... varia molto il mio impatto ambientale, e la mia serenità, a partire dal fatto che mi sveglio, apro una porta, e sono in ufficio.
 
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