Valanga sull'hotel Rigopiano al Gran Sasso

le mappe dei vincoli ci sono praticamente in ogni sito internet dei comuni
si possono consultare anche senza presentrare una pratica edilizia
 
Intendevo, sono mappe con cui i professionisti lavorano quotidianamente.
Se non vengono aggiornate o se sono carenti, la prima forma di sorveglianza dovrebbe essere da parte degli stessi.

Sulla mancanza di prevenzione e tutela delle opere edili c'è una commistione di responsabilità che non può esaurirsi nel classico "piove, governo ladro".
Si certo, le amministrazioni sono parte del problema.
Ma a chi ha costruito l'albergo, dal committente, all'impresa, al comune che ha incassato la concessione edilizia, ha fatto buon gioco che le mappe non fossero aggiornate.
 
Ma di cosa state parlando? Ma vi rendete conto che ci sono 700.000 persone che abitano sulle pendici del Vesuvio in area ad alto rischio? che dovrebbero fare gli amministratori? Cacciare tutti ?
 
Ma a chi ha costruito l'albergo, dal committente, all'impresa, al comune che ha incassato la concessione edilizia, ha fatto buon gioco che le mappe non fossero aggiornate.

E' proprio così.
Non è pensabile che gli strumenti di pianificazione urbanistica (obbligatori da decenni nei Comuni) ove la presenza di piani geologici sono imprescindibili, non abbia mai preso in esame quel territorio comunale.
 
Ma di cosa state parlando? Ma vi rendete conto che ci sono 700.000 persone che abitano sulle pendici del Vesuvio in area ad alto rischio? che dovrebbero fare gli amministratori? Cacciare tutti ?

Qui si parla di valanghe.
Per le valanghe è possibile classificare le aree a rischio e pianificare attività di evacuazione.
Ad esempio, questa è la Val di Fleres. Le abitazioni nelle zone di arresto delle valanghe, in caso di previsione di precipitazioni eccezionali, vengono evacuate.

Capture.JPG


A Rigopiano si sono avuti quasi 3mt di precipitazione in poco più di 72h.
Precipitazioni ampiamente previste.
Nessun piano di emergenza era stato predisposto. Le aree di pericolo non classificate.

Una mia ex collega abruzzese aquilana, mi spiegava che il suo paese rimaneva isolato per 3-4 giorni dopo le nevicate "importanti".
Che da quelle parti capitano (capitavano?) almeno 1 volta all'anno.
Nessun piano per mantenere agibili le vie di comunicazione.
"Basta aspettare che la neve si sciolga"
"E se uno ha un'emergenza medica?"
"..."

E' giusto che gli amministratori vengano chiamati a rispondere della propria inerzia.
E' giusto anche puntare il dito su una società che, colpevolmente, lascia che le cose non vengano cambiate perchè vede nella prevenzione un'inutile fardello.
 
Non generalizziamo.
Non è questione di Italia, ma di specifiche amministrazioni.
Entrate nel portale GeoBrowser della provincia di Bolzano.

Esempio:

Invito tutti a tenere la guardia alta con la propria amministrazione.
Basta presentare una CILA per accorgersi subito dello stato delle mappe.

grazie, sembra che si stia parlando della luna quando siamo all'ABC da decenni.

In una strada della valle d'aosta hanno collegato dei sensori a un semaforo. Quando nevica troppo il semaforo diventa rosso. PUNTO. Non si passa. A evento finito cariche esplosive e frese. PUNTO. Se uno passa col rosso rischia di morire sotto una valanga.

Si può prevenire.

Quella del Rigopiano è stata una bella favola finché è durata. Poi la tragedia
"E, ma succede una volta ogni 50 anni"
Capito, ma quella volta è distruttiva....
 
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