Non vorrei andare OT ma lo faccio.
Vivere a Parigi non è facile. L'esercito è dovunque, armato sino ai denti, con giubbotti antiproiettile indossati e quant'altro.
A questo si aggiunge molto spesso una vigilanza privata in moltissimi luoghi pubblici armata ed equipaggiata nello stesso modo.
Puoi essere perquisito in quasiasi momento e in qualsiasi luogo. Ti devi togliere scarpe e zaino, svuotare zaino appunto e tutte le tasche.
Non è per nulla piacevole. Prendo il treno tutti i giorni a Montparnasse e quando entro in stazione provo una sensazione difficile da spiegare.
A Luglio sono andato a fare un giro in bici verso Trocadero - Torre Eiffel: alcune strade chiuse del tutto, alcuni parcheggi sotterranei chiusi, per entrare alla Torre hai non-sono-riuscito-a-contare-quanti checkpoint. Ti guardi costantemente intorno, non ti viene nemmeno in mente di entrare in un cinema o un ristorante o qualsiasi luogo chiuso.
Ho la casa pagata, mia moglie potrebbe venire a farsi un weekend a Parigi al solo costo del volo: non ho piacere che lo faccia.
Io sono lì per lavorare, per crescere professionalmente e personalmente. L'idea che qualche figlio di p. possa farmi saltare in aria per dei motivi che solo lui sa, beh non mi fa del tutto impazzire. Ovvio non c'è nessun motivo che mi farebbe gioire, chiaro, ma questo ancora meno.
Smettiamola con il buonismo, spesso falso ed ipocrita. La Francia vive uno stato di terrore costante. Quindi questa storia dei soprusi della polizia mi dispiacciono ma purtroppo non troppo, perchè a) ci credo fino a un certo punto b)la situazione è molto più grave e pesante di quanto io stesso credessi prima di partire.
Tutto ciò per dire che forse Disney vuole ANCHE mandare un messaggio, vuole dire "oh ragazzi, qui ce la facciamo addosso".
Perchè io faccio finta di non pensarci ma me la faccio addosso eccome.
Scusate l'OT