cappello di paglia
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La vigilia di ferragosto 2016 organizzo un trekking family day in un'area poco battuta del Latemar nonostante siamo in uno dei periodi più affollati dell'anno. Il menu del giorno prevede quindi il giro ad anello del Monte Agnello aiutandosi con la seggiovia Agnello da Pampeago (5 euro solo andata mi pare). Non saliremo in cima all'Agnello per non sforzare troppo i miei anche se dalla cima il colpo d'occhio deve essere FOTONICO :skiamo:...poco male le varie cime invece che vederle tutte dalla cima in una volta sola le abbiamo viste "spalmate" lungo tutto il percorso. L'anello è panoramicamente bellissimo...il sentiero è sempre facile, mai troppo esposto, segnalato ed evidente. Abbiamo trovato un po' di gente soprattutto sulla croce del Cornon per il resto del giro gente poca e per lo più concentrata nelle baite o nei rifugi.
Mappa del giro percorso in senso antiorario
La seggiovia del monte Agnello porta da Pampeago ai 2180 metri del rifugio Agnello. Dalla sella sottostante denominata "la Portela" seguiamo il sentiero 509 in cresta al plateau erboso (i Censi) fino alla sella "la Bassa" sul lato opposto dove compare la baita la Bassa.
L'attraversamento dei Censi avviene su panoramicissimo e comodissimo sentiero con vedute mozzafiato su Latemar, Pala di Santa, Oclini, Lagorai, val di Fiemme :sbavsbav:
Segnaletica
Il Latemar si erge come un castello
Valle del rio Bianco e Lagorai
Corno Bianco, Corno Nero e dietro Brenta, Cevedale e gran parte delle cime del Trentino occidentale
Sopra Oclini una nuvoletta che sembra un'astronave
Baito la Bassa
Dal baito la Bassa proseguiamo con il sentiero 523 lungo la fpresta di mughi in cresta al Doss dei Branchi direzione croce del Cornon (50 minuti).
Segnaletica loc la Bassa
Dietro di noi il Latemar, sempre lui
Sguardo indietro sul percorso fatto: Censi, baito la bassa e dietro il monte Agnello che circumnavigheremo
Doss dei Branchi
Latemar dalla salita del col dei Branchi
L'Agnello con il sentiero in costa che faremo dopo
Cavalese.....e l'infinito
Col dei Branchi e dietro lo spigolo del Cornon
Almeno c'è un po' d'ombra....
In discesa dai Branchi verso il pian di Armentagiola
Lagorai
Arriviamo alla croce del Cornon (o Cornacci) e il panorama è a dir poco esaltante! Siamo sull'ultimo baluardo prima del vuoto sopra Tesero, non si hanno ostacoli fino a che non si arriva al Brenta e Cevedale. Verso l'infinito e oltre..
Panoramica bassa val di Fiemme
Bassa val di Fiemme
Cresta orientale del Pizancae e Lagorai
Stelle alpine, tante lungo il giro, occhio a non calpestarle!
Verso Tesero (la tipa imbucata in foto è sintomo dell'affollamento che c'era in vetta)
Dopo il dovuto set fotografico dalla croce :fotografo: torniamo sui nostri passi fino al prato dove scendiamo all'omonima baita per il pranzo. é possibile entrare dentro in caso di pioggia è carina ed ottimamente arredata con tanto di letti e cucinino, noi visto il caldo ci siamo piazzati nel tavolo fuori... :skipasta: vicino c'è anche una fontana d'acqua fresca con rubinetto...davvero un bel posto! sono rimasto sorpreso dalla qualità dei ricoveri e delle baitine trovate....tutte nuove restaurate e graziosissime
Dopo aver mangiato riprendiamo il cammino non per la strada dell'andata ma per il sentiero 523 che passa sotto al doss dei Branchi e riporta al baito la Bassa. Il sentiero non è particolarmente interessante perchè passa in mezzo al bosco e quindi il panorama è limitato.
Raggiunto nuovamente la sella della Bassa invece che salire lai cresta dei Censi abbiamo (anzi ho IGO deciso di prendere una traccia non ufficiale (chiarissima e facilissima fra l'altro) che gira in costa il colle e porta sotto il passo della Portela (dove arriva la seggiovia da Pampeago) e in particolare si unisce al sentiero 509 che circumnaviga il monte Agnello direzione baito Valbona. Inutile dire che in questo tratto non si è incrociata anima viva ERF
Baita Armentagiola
Latemar dal baito la Bassa. Il nostro sentiero è sulla destra
Valle del Rio Bianco e Lagorai
Traccia nel verde
Guardando indietro dal 509 per baito Valbona
Anche lui ha caldo
Fontana presso il baito Valbona
Il baito Valbona si trova sotto il monte Agnello su una "propaggine" (monte Pizancae) che si "allunga" verso la val di Fiemme e separa le due vallette che scendono dall'Agnello, rio Bianco e val Bonetta.... Avendo tempo deve essere molto interessante percorrerne la costa al pari della costa gemella sul lato settentrionale della val Bonetta della Cima Palanzana. Consiglio, sono punti panoramici veramente d'eccezione e zero frequentati! :toxic:
Bellissima fra l'altro la val Bonetta che arriva a Ziano, la parte alta e pratosa è il bucolico regno delle marmotte
Le padrone di casa
Palanzana e Lagorai
Palanzana, val Bonetta, Pizancae
Il sentiero per raggiungere la costa della Palanzana
Val Bonetta
Cresta della Palanzana verso il Lagorai....
...verso la val Travignolo
Panoramica dalla cresta della Palanzana
Dopo questa scorpacciata di cime prendiamo il sentiero 515 che circumnaviga il versante NW dell'Agnello e porta all'arrivo della seggiovia Tresca da dove poi si prende una strada bianca per riportarsi all'arrivo della seggiovia Agnello. Finalmente si vede anche la mia val di Fassa! bellissima vista da qui, si estende in tutto il suo splendore....peccato il tempo si sia annuvolato e i giochi di luce e ombra non siano ben resi in fotografia. :MM
Il sentiero è tranquillo, in costa su pendio un pelo ripido ma bello e moooooolto suggestivo :tuttook:
Back to Palanzana
Panoramic route over Fassa Valley
Il Feudo del Latemar
Panoramica
Agnello e Feudo
Tresca e Doss Capel
Verso il rifugio Agnello
Dopo essere ritornati al punto di partenza all'arrivo della seggiovia, scendiamo alla macchina seguendo il percorso Latemar Art, in pratica lungo il sentiero fino a malga Pampeago ci sono installazioni artistiche più o meno belle comunque è da apprezzare come idea, un rientro un po' diverso dal solito
Latemar Art
RIASSUMENDO
Il giro è formato famiglia, si svolge su comodi sentieri in sali e scendi in questo montagna secondaria ma eccezionalmente panoramica. Siamo sull'ultimo baluardo dolomitico prima del "nulla" fino al Brenta e alle montagne serie della destra Adige quindi il colpo d'occhio è veramente spazioso. Siamo a quota over 2000 su praterie verdissime e bucoliche in quasi totale assenza di alberi il che rende il percorso ancora più arioso e spazioso.
Per essere la vigilia di ferragosto poca gente a parte l'affollamento alla croce del Cornon e nelle baite lungo il percorso ma per il resto poche o zero persone.
Avendo tempo voglia e fiato consigliatissimo 3 deviazioni
Il giro percorso ha registrato 14.5 km 480 metri di dislivello positivo e 900 metri di dislivello negativo....una nota sul dislivello che è "diluito" su tutto il giro e non ci sono mai strappi cattivi o salite troppo lunghe. Sentieri ottimi, segnaletica eccellente, baitine carine con fontanini vicino tanto verde, bei paesaggi e giro bucolico, ottimo per una sgambata in famiglia!
Alla prossima! :
Mappa del giro percorso in senso antiorario
La seggiovia del monte Agnello porta da Pampeago ai 2180 metri del rifugio Agnello. Dalla sella sottostante denominata "la Portela" seguiamo il sentiero 509 in cresta al plateau erboso (i Censi) fino alla sella "la Bassa" sul lato opposto dove compare la baita la Bassa.
L'attraversamento dei Censi avviene su panoramicissimo e comodissimo sentiero con vedute mozzafiato su Latemar, Pala di Santa, Oclini, Lagorai, val di Fiemme :sbavsbav:
Segnaletica
Il Latemar si erge come un castello
Valle del rio Bianco e Lagorai
Corno Bianco, Corno Nero e dietro Brenta, Cevedale e gran parte delle cime del Trentino occidentale
Sopra Oclini una nuvoletta che sembra un'astronave
Baito la Bassa
Dal baito la Bassa proseguiamo con il sentiero 523 lungo la fpresta di mughi in cresta al Doss dei Branchi direzione croce del Cornon (50 minuti).
Segnaletica loc la Bassa
Dietro di noi il Latemar, sempre lui
Sguardo indietro sul percorso fatto: Censi, baito la bassa e dietro il monte Agnello che circumnavigheremo
Doss dei Branchi
Latemar dalla salita del col dei Branchi
L'Agnello con il sentiero in costa che faremo dopo
Cavalese.....e l'infinito
Col dei Branchi e dietro lo spigolo del Cornon
Almeno c'è un po' d'ombra....
In discesa dai Branchi verso il pian di Armentagiola
Lagorai
Arriviamo alla croce del Cornon (o Cornacci) e il panorama è a dir poco esaltante! Siamo sull'ultimo baluardo prima del vuoto sopra Tesero, non si hanno ostacoli fino a che non si arriva al Brenta e Cevedale. Verso l'infinito e oltre..
Panoramica bassa val di Fiemme
Bassa val di Fiemme
Cresta orientale del Pizancae e Lagorai
Stelle alpine, tante lungo il giro, occhio a non calpestarle!
Verso Tesero (la tipa imbucata in foto è sintomo dell'affollamento che c'era in vetta)
Dopo il dovuto set fotografico dalla croce :fotografo: torniamo sui nostri passi fino al prato dove scendiamo all'omonima baita per il pranzo. é possibile entrare dentro in caso di pioggia è carina ed ottimamente arredata con tanto di letti e cucinino, noi visto il caldo ci siamo piazzati nel tavolo fuori... :skipasta: vicino c'è anche una fontana d'acqua fresca con rubinetto...davvero un bel posto! sono rimasto sorpreso dalla qualità dei ricoveri e delle baitine trovate....tutte nuove restaurate e graziosissime
Dopo aver mangiato riprendiamo il cammino non per la strada dell'andata ma per il sentiero 523 che passa sotto al doss dei Branchi e riporta al baito la Bassa. Il sentiero non è particolarmente interessante perchè passa in mezzo al bosco e quindi il panorama è limitato.
Raggiunto nuovamente la sella della Bassa invece che salire lai cresta dei Censi abbiamo (anzi ho IGO deciso di prendere una traccia non ufficiale (chiarissima e facilissima fra l'altro) che gira in costa il colle e porta sotto il passo della Portela (dove arriva la seggiovia da Pampeago) e in particolare si unisce al sentiero 509 che circumnaviga il monte Agnello direzione baito Valbona. Inutile dire che in questo tratto non si è incrociata anima viva ERF
Baita Armentagiola
Latemar dal baito la Bassa. Il nostro sentiero è sulla destra
Valle del Rio Bianco e Lagorai
Traccia nel verde
Guardando indietro dal 509 per baito Valbona
Anche lui ha caldo
Fontana presso il baito Valbona
Il baito Valbona si trova sotto il monte Agnello su una "propaggine" (monte Pizancae) che si "allunga" verso la val di Fiemme e separa le due vallette che scendono dall'Agnello, rio Bianco e val Bonetta.... Avendo tempo deve essere molto interessante percorrerne la costa al pari della costa gemella sul lato settentrionale della val Bonetta della Cima Palanzana. Consiglio, sono punti panoramici veramente d'eccezione e zero frequentati! :toxic:
Bellissima fra l'altro la val Bonetta che arriva a Ziano, la parte alta e pratosa è il bucolico regno delle marmotte
Le padrone di casa
Palanzana e Lagorai
Palanzana, val Bonetta, Pizancae
Il sentiero per raggiungere la costa della Palanzana
Val Bonetta
Cresta della Palanzana verso il Lagorai....
...verso la val Travignolo
Panoramica dalla cresta della Palanzana
Dopo questa scorpacciata di cime prendiamo il sentiero 515 che circumnaviga il versante NW dell'Agnello e porta all'arrivo della seggiovia Tresca da dove poi si prende una strada bianca per riportarsi all'arrivo della seggiovia Agnello. Finalmente si vede anche la mia val di Fassa! bellissima vista da qui, si estende in tutto il suo splendore....peccato il tempo si sia annuvolato e i giochi di luce e ombra non siano ben resi in fotografia. :MM
Il sentiero è tranquillo, in costa su pendio un pelo ripido ma bello e moooooolto suggestivo :tuttook:
Back to Palanzana
Panoramic route over Fassa Valley
Il Feudo del Latemar
Panoramica
Agnello e Feudo
Tresca e Doss Capel
Verso il rifugio Agnello
Dopo essere ritornati al punto di partenza all'arrivo della seggiovia, scendiamo alla macchina seguendo il percorso Latemar Art, in pratica lungo il sentiero fino a malga Pampeago ci sono installazioni artistiche più o meno belle comunque è da apprezzare come idea, un rientro un po' diverso dal solito
Latemar Art
RIASSUMENDO
Il giro è formato famiglia, si svolge su comodi sentieri in sali e scendi in questo montagna secondaria ma eccezionalmente panoramica. Siamo sull'ultimo baluardo dolomitico prima del "nulla" fino al Brenta e alle montagne serie della destra Adige quindi il colpo d'occhio è veramente spazioso. Siamo a quota over 2000 su praterie verdissime e bucoliche in quasi totale assenza di alberi il che rende il percorso ancora più arioso e spazioso.
Per essere la vigilia di ferragosto poca gente a parte l'affollamento alla croce del Cornon e nelle baite lungo il percorso ma per il resto poche o zero persone.
Avendo tempo voglia e fiato consigliatissimo 3 deviazioni
- la cresta larga e pratosa del Pizancae (propaggine di mezzo)
- in cresta della Palanzana (propaggine settentrionale)
- in vetta al monte Agnello
Il giro percorso ha registrato 14.5 km 480 metri di dislivello positivo e 900 metri di dislivello negativo....una nota sul dislivello che è "diluito" su tutto il giro e non ci sono mai strappi cattivi o salite troppo lunghe. Sentieri ottimi, segnaletica eccellente, baitine carine con fontanini vicino tanto verde, bei paesaggi e giro bucolico, ottimo per una sgambata in famiglia!
Alla prossima! :
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