Nuova cabinovia San Domenico-Alpe Ciamporino, continua il rinnovo

Una cabinovia Varzo-S. Domenico dovrebbe farla il comune...😂😂😂...come mezzo di trasporto pubblico alternativo alla strada, impianto completamente indipendente dal comprensorio sciistico.
Sarebbe davvero utile per un turismo ecosostenibile 365 giorni all'anno.
Delle 3 seggiovie costruite nemmeno una ricalca il percorso dei vecchi impianti, la ciamporino-dosso addirittura segue un percorso completamente diverso da cima a fondo!
I locals che fanno ostruzionismo mirano solo ed esclusivamente ai soldi, vogliono la tangente su guadagni altrui...e basta!
Ma caro crodo65 nessuna sentenza vi darà mai questo privilegio.
 
Qualcuno saprebbe dirmi se ci sono novitÃ* in merito all'ovovia?

La situazione attuale è questa, ed è anche peggio di prima:

- La Regione e il Comune hanno ripetuto l'iter burocratico per quanto riguarda le aree sciabili sul terreno della villetta. Le aree sciabili sono state approvate nuovamente con delibera del 17 dicembre 2019, ricevendo le osservazioni del proprietario della villetta e smontandole una ad una. Le (folli) proposte del proprietario sono leggibili nella delibera regionale del 17 dicembre 2019 ed hanno come denominatore comune due fattori: la palese non fattibilità tecnica e l'impatto ambientale a dir poco altissimo (leggere per credere, si parla di sbancamenti enormi, tagli di migliaia di alberi, ecc...).

- Il proprietario della villetta ha presentato un altro ricorso al TAR del Piemonte, per cancellare la nuova delibera che approva con motivazione della bocciatura delle osservazioni le nuove aree sciabili (e quindi di fatto anche la cabinovia). Chiede inoltre la cancellazione di tutti gli atti correlati all'individuazione di tutte le nuove aree sciabili, precedenti e successivi alla deliberazione del dicembre 2019 (conflitto d'interesse? Perchè mai chiedere la cancellazione di tutte le altre nuove aree sciabili utili alla realizzazione della cabinovia oltre al proprio terreno privato?).

- In data 23 aprile 2020, dopo un rinvio dovuto all'emergenza coronavirus, il TAR del Piemonte ha accolto il ricorso del proprietario, rimandando il tutto ad un'udienza fissata per il 4 novembre 2020. Significa la sospensione dell'atto che approva le aree sciabili, quindi di nuovo tutto bloccato almeno fino al 4 novembre.

- Nel frattempo il Consiglio di Stato non ha nemmeno fissato una data per quanto riguarda il ricorso incidentale presentato da Regione/Comune/SDS ad ottobre 2019 contro il TAR del Piemonte.




In poche parole, siamo alla frutta anche peggio di prima: la regione che ripete l'iter, il comune che risponde alle osservazioni del proprietario, bocciandole tutte una ad una con motivazioni chiare e concise, la Regione che approva nuovamente le aree sciabili, e il TAR della stessa Regione che va contro la Regione ed accoglie un altro ricorso, rimandando la decisione fra più di 6 mesi.
 
Ultima modifica:
Delle 3 seggiovie costruite nemmeno una ricalca il percorso dei vecchi impianti, la ciamporino-dosso addirittura segue un percorso completamente diverso da cima a fondo!

esatto… cmq sono 4.... anche se la seggiovia che sostituì il vecchio skilift della sella parzialmente ricalcava lo stesso percorso….. più o meno……. giusto l'arrivo a monte… HIHIHIHIHIHI
sostenere che i nuovi impianti ricalchino gli stessi percorsi dei vecchi equivale a squalificare qualsiasi ragionamento….. per la CD4 avrebbero dovuto fare una guerra civile…. ma evidentemente…. :TTTT:TTTT:TTTT:PAAU
 

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Mi sono letto la delibera; certo che pur di fermare tutto si prova con qualunque mezzo........la proposta del "palo in curva" [emoji15] denota un'ignoranza spaventosa......
 
la cabinovia (x me) per essere davvero necessaria doveva partire da varzo paese e non da sandomenico, si rischia di fare lo stesso errore che è stato fatto in passato con la cabinovia alla piana di vigezzo...

Scusa Crodo,
ma per collegare Varzo a San Domenico, tramite una cabinovia, ce ne vorrebbe una che dovrebbe essere lunga almeno 10 volte quella attuale. Forse di più.
Sarebbe una progetto di portata faraonica e con un impatto ambientale abominevole.
 
Le proposte alternative del signor Tullio a dir poco sconcertanti...

Eppure secondo il TAR del Piemonte il ricorso è fondato in quanto - citando testualmente la sentenza - "non sembra presentare, allo stato, profili di manifesta infondatezza tali da consentire un'immediata pronuncia già in sede cautelare."
A me, pur non essendo ingegnere, le proposte alternative del ricorrente mi sembrano chiaramente folli e già smontate platealmente dalle contro-osservazioni illustrate in delibera regionale.

Eppure, pur con un "non sembra" la giustizia amministrativa italiana consente la sospensione di atti per oltre mezzo anno (fino al 4 novembre!!!), bloccando nuovamente tutto. Sembra, dunque blocco. E intanto via un altro anno, via investimenti, via futuro. L'Italia, ed in particolare il Piemonte e l'Ossola sono senza speranza, auto-condannati ad essere per sempre la feccia dopo la Valle d'Aosta, il Trentino, la Svizzera, la Francia, l'Austria.
 
… Eppure, pur con un "non sembra" la giustizia amministrativa italiana consente la sospensione di atti per oltre mezzo anno (fino al 4 novembre!!!), bloccando nuovamente tutto. Sembra, dunque blocco. E intanto via un altro anno, via investimenti, via futuro.

e' proprio questo il problema del sistema giudiziario italiano, si dovrebbe discutere a trenta giorni, formalita' procedurali minime e dopo altri trenta giorni sentenza definitiva, e invece ci vogliono secoli…
 
Sapreste dirmi se sotto i ricorsi del prorpietario si cela il comitato tutela devero?

Le battaglie risalgono a molto tempo fa, il Comitato non esisteva ancora. Si dice che questa del blocco alla cabinovia, oltre al comprensibile fastidio per il passaggio delle cabine sul proprio giardino, sia principalmente la vendetta per quando con la costruzione della nuova pista di rientro è stata eliminata la stradina che lo faceva arrivare in macchina alla baita (che a quanto pare non era del tutto a norma, tant'è che non è stata ripristinata ma soltanto sostituita da un sentiero, finanziato e costruito dalla sds tra l'altro). Non penso ci sia dietro anche il comitato ora, ma non posso metterci la mano sul fuoco.

Il comitato sta mettendo i bastoni tra le ruote con un'azione ben più criminale, ovvero tentare di impedire la messa in sicurezza della pericolosa strada Varzo-San Domenico.
 
Più che tentare di impedire il comitato ha già di fatto impedito il ripristino della strada, perché ha fatto ricorso al TAR e così nonostante ci siano ora i soldi non si sono potuti spendere.
E vediamo che fine faranno questi soldi adesso che siamo in tempi di vacche magre!
Ma tanto a loro che gli importa se crolla la strada e qualcuno rischia la pelle....😡
 
Riporto una risposta in merito alla cabinovia del comitato tutela devero: Buongiorno, premesso che in questo momento, e anche presumibilmente per molto tempo, non ci sembra il caso di investire soldi su una cabinovia, riteniamo che un intervento fatto in coerenza con la normativa vigente sia consentito. Attualmente ci risulta che il progetto sia bloccato per un ricorso al TAR effettuato da un cittadino sopra la cui casa sarebbe passata la cabinovia in oggetto. Cordialità
 
Scusa Steff, risposta riportata da dove?
E poi, sono favorevoli alla "normativa" che in sostanza dice che si può sistemare la strada Varzo San Domenico e poi fanno ricorso su quella?? Coerenza questa sconosciuta....
 
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