Pelmo per l'affascinante Cengia di Grohmann

Sì, il CAI a volte fa ridere... sembra abbia autorizzato al comune di Falcade una ferrata sul Mulaz, sul versante nord. :evil::evil:

quella che sale al Passo del Mulaz? se è quella che penso io non è una novità, hanno solo ripristinato una ferrata che era stata abbandonata per alcuni anni perché le attrezzatura erano danneggiate

Se invece si tratta di un percorso nuovo dovrebbero vergognarsi visto che prima di far ste c'agate dovrebbero dare una sistemata alla segnaletica visto che (per lo meno sulle Pale, appena dietro il confine col Trentino) le tabelle sono I N D E C E N T I

vecchie di 50 anni, praticamente illeggibili e invisibili dalla distanza, alla faccia che dovrebbero essere bianco-rosse per aumentarne la visibilità...
 
quella che sale al Passo del Mulaz? se è quella che penso io non è una novità, hanno solo ripristinato una ferrata che era stata abbandonata per alcuni anni perché le attrezzatura erano danneggiate

Se invece si tratta di un percorso nuovo dovrebbero vergognarsi visto che prima di far ste c'agate dovrebbero dare una sistemata alla segnaletica visto che (per lo meno sulle Pale, appena dietro il confine col Trentino) le tabelle sono I N D E C E N T I

vecchie di 50 anni, praticamente illeggibili e invisibili dalla distanza, alla faccia che dovrebbero essere bianco-rosse per aumentarne la visibilità...

Intendete questo? http://www.vieferrate.it/forum/viewtopic.php?f=2&t=473
Io una quindicina di anni fa ero salito per il canalino ed era non attrezzato se non per due staffe. Quest'anno ci torno per portare la morosa a ravanare e ci ritrovo una ferrata che sale parallela sulla sinistra della canala
 
No no, so della ferrata del canalino (che farò quando troverò tempo per andare sul Mulaz)... ma tempo fa avevo letto di una proposta del sindaco di Falcade per un nuovo tracciato sul versante nord, parlo quello selvaggissimo dal passo del Focobon, nel sentiero che sale dal passo Valles.
 
Bravo, Fabio! :PPINK Hai fatto! che dalle foto sembra una impresa impossibile :HIP:D

Il vento non soffiava forte in montagna questo giorno? non ti disturbava/non ti staccava dalla parete?
 

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No no, so della ferrata del canalino (che farò quando troverò tempo per andare sul Mulaz)... ma tempo fa avevo letto di una proposta del sindaco di Falcade per un nuovo tracciato sul versante nord, parlo quello selvaggissimo dal passo del Focobon, nel sentiero che sale dal passo Valles.

Ahhh capito. Quest'estate ho fatto l'anello Valles/canalino/vetta Mulaz/discesa versante nord e rientro al Valles: tutto il traverso nord e' molto spettacolare e ci sono diversi canaloni e paretine che potrebbero ospitare una ferrata. Pero' direi che ce ne sono gia' abbastanza in zona quindi spero che spendano quei soldi da un'altra parte
 
(sull'attrezzatura della "normale" ai Brentoni)

Questa si è ampiamente chiarito che viene considerata "messa in sicurezza di un percorso molto frequentato" ed è limitata a due tratti ben distinti e non lunghi (ma neanche troppo corti).

Si è anche ben chiarito (sempre dal presidente del CAI di Vigo) che andrebbe a sostituire una preesistente "attrezzatura artigianale" dei cacciatori.

A ben guardare si è pure chiarito che sono vaccate, ma potrei essere io a veder male. O a pensar male. Pensare per esempio che aver attrezzato "due brevi tratti" vuol dire di fatto aver attrezzato tutta la "normale". O pensare che su per di là i cacciatori non han mai cacciato niente. O pensare che dichiarare una via normale ad una cima "sentiero molto frequentato", forse solo perché ci conduci le gite sociali della sezione, è un po' "tirato".


Vogliamo parlare dell'attrezzatura che - più o meno alla chetichella - si sta facendo e si vuole fare - da parte del CAI di Pieve e Calalzo - delle Crode Mandrin e di San Piero? C'era magari anche lì un cordino lasciato dai cacciatori? Prima dei corsi CAI, intendo? Oh!, lo stesso CAI che ferrate nuove non ne fa (a Roma, Torino o Milano ma magari in Cadore sì)?

[/OT]

Ehm, bella la Grohmann, comunque :mrgreen:
 
(sull'attrezzatura della "normale" ai Brentoni)

Si è anche ben chiarito (sempre dal presidente del CAI di Vigo) che andrebbe a sostituire una preesistente "attrezzatura artigianale" dei cacciatori.

A ben guardare si è pure chiarito che sono vaccate, ma potrei essere io a veder male. O a pensar male. Pensare per esempio che aver attrezzato "due brevi tratti" vuol dire di fatto aver attrezzato tutta la "normale". O pensare che su per di là i cacciatori non han mai cacciato niente. O pensare che dichiarare una via normale ad una cima "sentiero molto frequentato", forse solo perché ci conduci le gite sociali della sezione, è un po' "tirato".


Vogliamo parlare dell'attrezzatura che - più o meno alla chetichella - si sta facendo e si vuole fare - da parte del CAI di Pieve e Calalzo - delle Crode Mandrin e di San Piero? C'era magari anche lì un cordino lasciato dai cacciatori? Prima dei corsi CAI, intendo? Oh!, lo stesso CAI che ferrate nuove non ne fa (a Roma, Torino o Milano ma magari in Cadore sì)?
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Giusto così per chiarire, sono stradaccordo con te. C'è della "velata" rassegnazione e ironia nel mio riportare le linee guida del CAI.
 
Quando il rischio di sbagliare e' tale per cui, quando si sbaglia, si han poche possibilita' di raccontarlo, per me quel rischio e' eccessivo. Io son certo che quei percorsi non solo non li farei mai ma nemmeno deidererei farli. Tutto sta nella presunzione (piu' o meno fondata) di poter gestire un rischio. Tu hai pensato di poterlo fare e l'hai fatto, son contento per te, per le emozioni che ti ha dato e per i ricordi che ti dara'. Certo che se penso alle cose che facevo io in moto a 17 anni.... altro che presunzione di poter gestire il rischio.... solo che essendo un rischio che pensavo di gestire bene lo sottovalutavo (oggi non farei le stesse cose). Oggi attribuisco una parte dei meriti che attribuivo a me stesso alla Fortuna o, se preferite, al Padreterno. Penso che valga per molti di noi lo stesso discorso. Io a un certo punto ho detto "basta"; la passione c'e' ancora, tanta, ma non voglio piu' correre quel tipo di rischi. Il mio invito e' di non cercare sempre inesorabilmente un limite superiore, anche se sembra innato farlo. Il nostro piu' grande limite, per noi che abbiamo delle passioni viscerali e adrenaliniche, e' il non voler riconoscere un limite.
 
Pat non si tratta di ricerca dei limiti, si tratta di ricerca di... non so neanch' io come spiegarlo, è qualcosa di viscerale, che hai dentro...
 
Pat non si tratta di ricerca dei limiti, si tratta di ricerca di... non so neanch' io come spiegarlo, è qualcosa di viscerale, che hai dentro...

Sono vere entrambe le cose alla fine, per qualcuno questo ardore non finisce mai (neanche a cent'anni) e per qualcuno si attenua, più o meno gradatamente.
E' normale che ci siano tantissime persone a fare il percorso che ha individuato Pat, così come ce ne sono altre che invece tendono ad alzare sempre più l'asticella. Il mondo è bello perchè è vario. A volte in questo percorso che muta si insinua la famiglia, i figli, altre cose. Altre volte l'età, la consapevolezza, la volontà di ricercare l'emozione in altro.
Il pensiero di Pat, che ho avuto brevemente la fortuna di conoscere, è chiaro. Ma è anche rispettoso delle visioni differenti, e questo ahimè non è sempre scontato.
 
Sono vere entrambe le cose alla fine, per qualcuno questo ardore non finisce mai (neanche a cent'anni) e per qualcuno si attenua, più o meno gradatamente.
E' normale che ci siano tantissime persone a fare il percorso che ha individuato Pat, così come ce ne sono altre che invece tendono ad alzare sempre più l'asticella. Il mondo è bello perchè è vario. A volte in questo percorso che muta si insinua la famiglia, i figli, altre cose. Altre volte l'età, la consapevolezza, la volontà di ricercare l'emozione in altro.
Il pensiero di Pat, che ho avuto brevemente la fortuna di conoscere, è chiaro. Ma è anche rispettoso delle visioni differenti, e questo ahimè non è sempre scontato.

Dipende... certi percorsi uno non li fa solo per cercare i propri limiti, per alzare l' asticella...
Io ci sono passato per quel periodo, nello specifico l' anno scorso, ho passato un momento "particolare" che mi ha portato a sfogarmi cercando i miei limiti, o meglio a cercare di superare quelli che consideravo i miei limiti...
Li ho raggiunti e li ho superati, dopodiché di colpo mi sono calmato, ho detto

"bene, sono andato oltre ai limiti che mi ero dato, quello che dovevo dimostrare a me stesso l' ho dimostrato, posso mettermi l' animo in pace"

anche perché i giri in programma per i prossimi anni sono tutti al di sotto di quei limiti, e non me ne frega una cippa di andare oltre...

E adesso quando organizzo un giro, non decido in base alle difficoltà, ma semplicemente in base alla bellezza del posto dove andrò, cosí magari può capitarmi un giro su una cengia esposta e friabile, e magari il giro successivo sui sentieri della nonna: il mio filo conduttore adesso è solo la bellezza dei posti.
(poi vabbé, chi ha letto i miei report sa che ho un disturbo mentale per il quale "posto bello = posto incasinato" HIHIHI )

E poi, come ho già detto in altro 3d, il giro mi si deve "accendere": se ho anche un solo 1% di "bad feeling" su un giro, non lo metto in cantiere.
 
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