didattica meteo: domande ed approfondimenti

Cosa vuol dire quando nelle mappe geopotenziali vedo i colori dal verde in giù? Che c'è bp?

ciao :D

Da quanto ricordo dai corsi di meteorologia, il geopotenziale rappresenta il lavoro compiuto contro la gravità per trasportare una massa d'aria dal suolo (dove il geopotenziale è posto per convenzione a zero) ad una determinata altezza; quindi se devi portare una massa d'aria ad una determinata altezza sai che ci vorrà un quantitativo di energia. Inoltre, intuitivamente, sai che questo quantitativo energia sarà più alto nel caso di masse d'aria fredda, più dense e pesanti, il contrario per masse d'aria calda, più leggere e rarefatte. Nel primo caso, un maggior dispendio di energia sta a significare un maggiore differenza di pressione tra il suolo e la quota, viceversa nel caso contrario una minore differenza di pressione.Di solito nelle carte si tendono ad unire i punti con la stessa altezza di geopotenziale(=stessi valori di pressione in quota) costruendo delle linee (isobare, cioè linee di ugual pressione alla determinata altezza di geopotenziale). Da questo derivano le alte e le basse pressioni ed il loro collegamento con i geopotenziali.

Solitamente nelle carte che girano sul forum questo parametro (il geopot) è indicato con i colori, da cui deriva la grossolana accezione (colori freddi -> freddo, colori caldi -> caldo). Eppure non è del tutto corretta; ad esempio l'anticiclone russo-siberiano, a dispetto di valori pressori molto alti riscontra temperature al suolo freddissime, quindi ci aspettiamo valori di geopotenziale relativamente bassi... oppure vi sono carte che mostrano colori freddissimi ma con poi temperature effettivamente non così fredde, o viceversa, in tal caso è importante anche guardare la matrice di provenienza dell'aria in quota, ti faccio di sotto due esempi:

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se ci basassimo esclusivamente sui colori che si vedono diremmo che nel primo caso avremmo una situazione ben più fredda della seconda, ma non è così; la prima perturbazione ci mostra un'ondata atlantica, la cui matrice è prevalentemente artico-marittima, quindi masse di aria umida ma non eccessivamente fredda. La seconda è una retrogressione da est, con massa di natura continentale molto fredde ma (inizialmente) meno umide. Le successive precipitazioni che si creano tipicamente in questa situazione sono dovute alla "ricarica" di umidità di queste masse d'aria nel mite adriatico, che poi si scaricheranno per stau sull'appennino versante adriatico.

Se sparo minchiate che qualcuno intervenga va' :HIP
 
ciao :D

Da quanto ricordo dai corsi di meteorologia, il geopotenziale rappresenta il lavoro compiuto contro la gravità per trasportare una massa d'aria dal suolo (dove il geopotenziale è posto per convenzione a zero) ad una determinata altezza; quindi se devi portare una massa d'aria ad una determinata altezza sai che ci vorrà un quantitativo di energia. Inoltre, intuitivamente, sai che questo quantitativo energia sarà più alto nel caso di masse d'aria fredda, più dense e pesanti, il contrario per masse d'aria calda, più leggere e rarefatte. Nel primo caso, un maggior dispendio di energia sta a significare un maggiore differenza di pressione tra il suolo e la quota, viceversa nel caso contrario una minore differenza di pressione.Di solito nelle carte si tendono ad unire i punti con la stessa altezza di geopotenziale(=stessi valori di pressione in quota) costruendo delle linee (isobare, cioè linee di ugual pressione alla determinata altezza di geopotenziale). Da questo derivano le alte e le basse pressioni ed il loro collegamento con i geopotenziali.

Solitamente nelle carte che girano sul forum questo parametro (il geopot) è indicato con i colori, da cui deriva la grossolana accezione (colori freddi -> freddo, colori caldi -> caldo). Eppure non è del tutto corretta; ad esempio l'anticiclone russo-siberiano, a dispetto di valori pressori molto alti riscontra temperature al suolo freddissime, quindi ci aspettiamo valori di geopotenziale relativamente bassi... oppure vi sono carte che mostrano colori freddissimi ma con poi temperature effettivamente non così fredde, o viceversa, in tal caso è importante anche guardare la matrice di provenienza dell'aria in quota, ti faccio di sotto due esempi:

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se ci basassimo esclusivamente sui colori che si vedono diremmo che nel primo caso avremmo una situazione ben più fredda della seconda, ma non è così; la prima perturbazione ci mostra un'ondata atlantica, la cui matrice è prevalentemente artico-marittima, quindi masse di aria umida ma non eccessivamente fredda. La seconda è una retrogressione da est, con massa di natura continentale molto fredde ma (inizialmente) meno umide. Le successive precipitazioni che si creano tipicamente in questa situazione sono dovute alla "ricarica" di umidità di queste masse d'aria nel mite adriatico, che poi si scaricheranno per stau sull'appennino versante adriatico.

Se sparo minchiate che qualcuno intervenga va' :HIP
Grazie ma come fai a capire che nella prima carta sono masse umide e nella seconda più fredde? Per capire da dove arrivsno guardi la progressione di varie carte?
 
Grazie ma come fai a capire che nella prima carta sono masse umide e nella seconda più fredde? Per capire da dove arrivsno guardi la progressione di varie carte?

Beh "a naso" guardo la progressione di varie carte, la provenienza del fronte che investe l'italia nel primo caso è puramente nordatlantica, nel secondo è una retrogressione (=si muove inizialmente "controcorrente", cioè da est verso ovest) proveniente dai balcani

Se vuoi vederla in un altro modo, nella prima i colori più bassi indicano una maggiore tendenza al maltempo; avendo colori più freddi abbiamo geopotenziali molto più bassi quindi minor lavoro richiesto per sollevare l'aria in quota (che essendo oceanica è più mite, instabile, sospinta da moti convettivi verso l'alto) e quindi minor difficoltà nella formazione di nubi per condensazione. In questo caso quindi ti aspetti un fronte con una maggiore tendenza alla formazione di nubi e al maltempo, il fatto che provenga dall'oceano ne facilita la formazione di precipitazioni, in parole povere è già "carico d'umidità". Nel secondo caso la matrice di provenienza dell'aria è continentale, poichè proviene dalla terraferma, in questo caso dai Balcani, l'aria quindi è più secca e pesante, quindi più difficile da far risalire in quota; se noti i colori di geopotenziale un attimo più freddi si trovano vicino ai nostri mari caldi, dove le masse d'aria fredda, mitigandosi, si autofacilitano la tendenza ad essere sollevate e a generare precipitazione per fenomeni di stau (=sollevamento forzato di masse d'aria in corrispondenza di una catena montuosa)
 
Grazie ma come fai a capire che nella prima carta sono masse umide e nella seconda più fredde? Per capire da dove arrivsno guardi la progressione di varie carte?

Dipende dall'origine delle masse d'aria, che possono essere artiche, polari e tropicali e a loro volta continentali o marittime, con tutte le possibili combinazioni.

In generale:

Dalla più fredda alla più calda: ARTICA-POLARE-TROPICALE

Dalla più umida alla più secca: MARITTIMA-CONTINENTALE

Quindi, agli estremi, avremo da una parte aria ARTICA MARITTIMA, fredda e umida e dall'altra aria TROPICALE CONTINENTALE, calda e secca, con tutte le possibili varianti in mezzo.

Inoltre la stessa massa d'aria può essere calda o fredda, a seconda della zona di provenienza o del periodo dell'anno.

Ad esempio le masse continentali sono generalmente fredde in inverno e calde d'estate, mentre quelle polari marittime sono più o meno fredde a seconda della zona dell'Atlantico da cui provengono (temperatura delle acque).
 

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Su Powder è uscito un articolo che si domanda se lo sci estivo aiuti a conservare il ghiacciaio oppure ne acceleri il consumo.
Hanno osservato che col passare degli anni l’area battuta mantiene meglio lo spessore mentre le aree circostanti calano di più.
Ipotizzano quindi che gli sciatori puliscano la neve dal pulviscolo di smog-carbone che annerisce il ghiacciaio aumentandone l’effetto albedo, oltre al fatto della battitura che compatta la neve conservandola meglio.
Poi però arriva l’esperto che guasta la festa: l’aggiunta dei sali ogni sera innesca una reazione esoergonica, il calore che si libera ha un effetto negativo più che compensativo del beneficio albedo, bilancio negativo, bla bla bla...
Poi mi sono rotto le scatole ed ho smesso di leggere, tanto oramai in materia climatica le storie a lieto fine non esistono più...

https://www.powder.com/stories/is-s...mail&em_hash=8c368627f6525e66a6d34e40b19070a0
 
Qualcuno sa dirmi perchè la temperatura a 85o hpa nelle località montane ha una forte escursione giorno/notte, mentre nelle pianure l'escursione è praticamente 0?
Forse perchè essendo ad altezza del suolo il raffreddamento notturno è rilevante, mentre in pianura il raffreddamento notturno è solo nei bassi strati e dunque a 850 hpa non si ripercuote?
 
Qualcuno sa dirmi perchè la temperatura a 85o hpa nelle località montane ha una forte escursione giorno/notte, mentre nelle pianure l'escursione è praticamente 0?
Forse perchè essendo ad altezza del suolo il raffreddamento notturno è rilevante, mentre in pianura il raffreddamento notturno è solo nei bassi strati e dunque a 850 hpa non si ripercuote?

Esatto.
L'effetto suolo (manco fosse una Lotus 79) sostanzialmente lascia a disposizione dell'aria più umidità, che quindi tra giorno e notte precipita di più, aumentando l'escursione termica diurna
 
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