Marco's bio

G R A N D E
Sono rimasto spiazzato 2 anni fa quando ho letto sul web che era sparito sull'everest
 
As the journalist Manu Rivaud so eloquently puts it "Marco's tracks disappeared in mid-curve at 8,500 meters, like the final notes of Mozart's unfinished requiem".

Può essere che scendendo troppo velocemente succedono dei casini nel sangue? Un po' come succede risalendo troppo velocemente dalle immersioni?

Alcune mie curiosità: è presente in qualche dvd?
E come faceva ad essere così famoso a soli 20 anni? Prima di fare la salita all'Everest era già conosciuto nel mondo?

Mi sembra che si trovano altre foto qui:
http://www.skiforum.it/skiforum/viewtopic.php?t=25&start=15
 
Era semplicemente conosciuto come uno dei top rider mondiali, aveva aperto vie su tutto l'arco alpino e non solo, era famoso per essere ancora un ragazzino con tanti grilli per la testa ;)

Mitica la descrizione della prima salita all'everest, quando arrivato in cima a 20 anni, strafottendosene del rispetto per quei poveri vecchietti 40enni, ha mollato giu' bombole e tutto (chi se ne frega di arrivare in cima in modo piu' glorioso :p) e si e' calzato lo snow, iniziando una normale discesa sotto gli occhi esterefatti di tutti!!!! :)

Gli avevano dedicato parecchie pagine, belle, su un vecchio freerider!!!
 
Fabio ha detto:
As the journalist Manu Rivaud so eloquently puts it "Marco's tracks disappeared in mid-curve at 8,500 meters, like the final notes of Mozart's unfinished requiem".

Può essere che scendendo troppo velocemente succedono dei casini nel sangue? Un po' come succede risalendo troppo velocemente dalle immersioni?

direi proprio di no.....
e tra l'altro me la sentirei di escludere che marco scendesse a manetta a 8,500. Per quanto le sue discese possano sembrare pazzesche, non ha mai fatto nulla di stupido, prova ne sia la sua infinita serie di prime (che non sarebbero state così tante se avesse fatto anche una sola cosa veramente sbagliata)

io ho avuto la fortuna di vederlo scendere all' xtreme a verb (mi sembra proprio quello del 2002, sei mesi prima che ci lasciasse) e me lo terrò negli occhi tutta la vita

marco_siffredi_portrait.jpg
 

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Marco era nel primo articolo del nr.1 di freerider dove parlavano della sua prima grandissima discesa dell'everest ho il giornale qui sotto, il titoletto diceva "Marco, l'altro Siffredi. quello con le palle grosse"
quando nell'intervista gli hanno chiesto se è stata dura arrivare in cima all'everest lui ha risposto cosi:
"Ca va. Succhiando ossigeno si viaggia abbastanza bene e non senti troppo freddo. Quel giorno è arrivata in vetta parecchia altra gente. Io sono arrivato in cima molto presto. [lo dice con una semplicità disarmante. La descrizione della salita alla montagna più alta del mondo sarà durata 20 secondi. A pensarci bene Marco era li per la discesa, tra gli sguardi sbigottiti degli altri alpinisti. Propio nel momento in cui qualcuno aveva raggiunto il punto più alto della sua carriera di alpinista, non solo metaforicamente, Marco si apprestava a scivolarci sopra in snowboard. Da solo, senza ossigeno e per un itinerario diverso da quello di salita: il temutissimo couloir Norton."
tratto da freerider n.1 2001

Tra l'altro sempre in quel numero della rivista c'era il portfolio di Paolo Biamonti che se ne andato sotto una valanga anche lui nel 2002 mi pare
RIP
 
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