Visto che le discussioni stanno purtroppo diminuendo (come d'altro canto anche il numero di sciate che ci rimangono) vorrei chiedervi una cosa.
Anche voi avete l'impressione che le categorie delle piste da sci (nere, rosse e blu) siano distribuite un po (tanto) a caso?
Ieri, ad esempio, sono andato in un comprensiorio composto da poche piste. Nessuna di queste era considerata nera, ma la pista principale avrebbe dovuto esserlo sicuramente (credo sia omologata per ospitare gare di coppa europa; il primo pezzo è un muro MOLTO ripido e praticamente sempre ghiacciato (escluso questo periodo molto caldo). Il punto è che questa pista principale è anche l'unica con cui si ritorna a valle una volta in cima, quindi - sospettoso come sono di mio - mi viene da pensare che la pista meritasse sì la definizione nera, però, per motivi "commerciali" le sia stato data la classificazione rossa, per non intimorire possibili utenti.
Viceversa, in un altro comprensorio, molto più vario per numero di piste, ci sono due piste nere che nei tratti più ripidi non sono certo più difficili di questa rossa, anzi... e bisogna anche considerare che queste due nere hanno anche un fondo più semplice, meno duro.
In un terzo comprensorio, c'è un alltra pista omologata fis classificata come rossa. A fianco c'è una pista nera, la fai e pensi: "tutto qui"?
Insomma, è solo la mia impressione, o il marketing in certi casi è più importante di un sistema di decodifica che dovrebbe essere univocamente ed internazionalmente riconosciuto? E all'estero le cose sono più lineari o anche lì c'è qualche conto che non torna?
Anche voi avete l'impressione che le categorie delle piste da sci (nere, rosse e blu) siano distribuite un po (tanto) a caso?
Ieri, ad esempio, sono andato in un comprensiorio composto da poche piste. Nessuna di queste era considerata nera, ma la pista principale avrebbe dovuto esserlo sicuramente (credo sia omologata per ospitare gare di coppa europa; il primo pezzo è un muro MOLTO ripido e praticamente sempre ghiacciato (escluso questo periodo molto caldo). Il punto è che questa pista principale è anche l'unica con cui si ritorna a valle una volta in cima, quindi - sospettoso come sono di mio - mi viene da pensare che la pista meritasse sì la definizione nera, però, per motivi "commerciali" le sia stato data la classificazione rossa, per non intimorire possibili utenti.
Viceversa, in un altro comprensorio, molto più vario per numero di piste, ci sono due piste nere che nei tratti più ripidi non sono certo più difficili di questa rossa, anzi... e bisogna anche considerare che queste due nere hanno anche un fondo più semplice, meno duro.
In un terzo comprensorio, c'è un alltra pista omologata fis classificata come rossa. A fianco c'è una pista nera, la fai e pensi: "tutto qui"?
Insomma, è solo la mia impressione, o il marketing in certi casi è più importante di un sistema di decodifica che dovrebbe essere univocamente ed internazionalmente riconosciuto? E all'estero le cose sono più lineari o anche lì c'è qualche conto che non torna?