Stamattina ho sentito Giulio Bosca dire, riferendosi a una sciatrice, che stava "slaidando" la curva, o qualcosa del genere.
Mi dispiace per lui, ma merita di essere allontanato a calci dal ruolo di commentatore tecnico; è riuscito a farmi rimpiangere la Ceccarelli
Personalmente sono d'accordo con l'ipotesi delle bacchettate sulle falangi.
Per quanto Bosca mi stia stia simpatico, questo linguaggio da programmatore/pubblicitario di provincia è davvero da evitare.
La lingua si trasforma, ok, ma sostituire
scivolare o
slittare con
slaidare non spiega bene l'azione e impoverisce senza aggiungere.
Slide è una voce generica; per me che non ho visto l'azione,
slaidare che significa? L'atleta stava scivolando bene e acquisiva velocità in curva o stava slittando senza controllo?
Nel linguaggio dello sciatore essere uno
scivolatore è un vantaggio, ma
slittare senza controllo può essere un problema (vedi il gergale
slittone/a, che indica l'atleta poco tecnico/a e capace unicamente di acquisire velocità). Che voleva dire Bosca?
Tra l'altro
slide (dalla radice germanica
schlitt, la stessa di slitta) non mi pare un termine strettamente tecnico.
O meglio, lo è nel linguaggio pubblicitario dove intendeva le diapositive in sequenza usate durante le presentazioni e messe sul carrellino (la slitta appunto) oppure i lucidi, i fogli dello
story board in sequenza che scivolavano uno sull'altro. Oggi le pagine digitali di Power Point vengono chiamate ancora
slide per analogia, anche se la transizione stessa è ben poco usata.
PS. Una volta un amico grafico mi ha chiesto di
shiftargli una sedia a rotelle. L'ho mandato affank.
PS. Tutto 'sto inutile pippone per dire che una lingua ricca come l'italiano va sfruttata fino in fondo prima di usare termini stranieri che diventano vantaggiosi solo quando intraducibili. Ma
booster invece di
richiamo è da barboni, forza...