Jagar
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Dopo qualche giorno passato nel caos del Grande Raccordo Dolomitico - conosciuto anche come Sellaronda - avevamo voglia di visitare una zona meno affollata.
A Cortina ero già stato un po' di anni fa alloggiando al Faloria, ma un po' per il tempo e un po' per l'inesperienza avevo quasi completamente ignorato la zona delle Tofane, ed era giunta quindi l'ora di rimediare a questa mancanza.
Da La Villa di buon'ora saliamo in macchina al passo Falzarego e scendiamo fino a Son dei Prade, per farci qualche pista di riscaldamento in zona Socrepes e salire fino a Pomedes.
Labirinti, Olympia, Cacciatori, Caprioli... tutte le piste di questa zona sono epiche, spettacolari, da fare e rifare in continuazione, una gioia per le gambe e per gli occhi.
E poi saliamo in funivia a Ra Valles... cosa si può dire di questa zona? Se Dio esiste, ha sciato sulle Tofane.
Se prima era gioia, ora è commozione allo stato puro. E chi se ne frega se sulla lentissima seggiovia Bus Tofana si balla come sul galeone del luna park, e chi se ne importa se sulla Pian Ra Valles l'addetto agli impianti lascia passare due seggiole vuote davanti a noi dicendo "su queste due è meglio non salire", la maestosità dell'ambiente e la sconfinata bellezza di questi posti unita a piste straordinarie ci ripaga di qualsiasi imperfezione tecnica, alla faccia delle seggiovie a 6 superveloci e delle cabinovie con sedili riscaldati.
Usciamo da questo paradiso percorrendo l'epica Forcella Rossa, ennesimo sigillo di superiorità di queste piste.
Ah, piccolo particolare: nessuna coda agli impianti.
Nel pomeriggio torniamo in macchina fino al passo Falzarego e percorriamo il cosiddetto Averau Troi, cioè l'anello Falzarego/Col Gallina/Cinque Torri.
Poche piste ma molto divertenti, soprattutto quelle delle Cinque Torri e di Fedare - zona che peraltro offre notevoli spunti in fuoripista facilmente accessibili, e come gran finale ci concediamo la salita al Lagazuoi con la funivia delle 16, sosta al rifugio con vista strappalacrime a 360 gradi, e discesa al tramonto sulla grandiosa pista rossa che rientra alla base della funivia.
Alla prossima, ciao!
A Cortina ero già stato un po' di anni fa alloggiando al Faloria, ma un po' per il tempo e un po' per l'inesperienza avevo quasi completamente ignorato la zona delle Tofane, ed era giunta quindi l'ora di rimediare a questa mancanza.
Da La Villa di buon'ora saliamo in macchina al passo Falzarego e scendiamo fino a Son dei Prade, per farci qualche pista di riscaldamento in zona Socrepes e salire fino a Pomedes.
Labirinti, Olympia, Cacciatori, Caprioli... tutte le piste di questa zona sono epiche, spettacolari, da fare e rifare in continuazione, una gioia per le gambe e per gli occhi.
E poi saliamo in funivia a Ra Valles... cosa si può dire di questa zona? Se Dio esiste, ha sciato sulle Tofane.
Se prima era gioia, ora è commozione allo stato puro. E chi se ne frega se sulla lentissima seggiovia Bus Tofana si balla come sul galeone del luna park, e chi se ne importa se sulla Pian Ra Valles l'addetto agli impianti lascia passare due seggiole vuote davanti a noi dicendo "su queste due è meglio non salire", la maestosità dell'ambiente e la sconfinata bellezza di questi posti unita a piste straordinarie ci ripaga di qualsiasi imperfezione tecnica, alla faccia delle seggiovie a 6 superveloci e delle cabinovie con sedili riscaldati.
Usciamo da questo paradiso percorrendo l'epica Forcella Rossa, ennesimo sigillo di superiorità di queste piste.
Ah, piccolo particolare: nessuna coda agli impianti.
Nel pomeriggio torniamo in macchina fino al passo Falzarego e percorriamo il cosiddetto Averau Troi, cioè l'anello Falzarego/Col Gallina/Cinque Torri.
Poche piste ma molto divertenti, soprattutto quelle delle Cinque Torri e di Fedare - zona che peraltro offre notevoli spunti in fuoripista facilmente accessibili, e come gran finale ci concediamo la salita al Lagazuoi con la funivia delle 16, sosta al rifugio con vista strappalacrime a 360 gradi, e discesa al tramonto sulla grandiosa pista rossa che rientra alla base della funivia.
Alla prossima, ciao!