madflyhalf
Nowhere Man
Diciamocelo.
Questo è anche perché il turismo montano s'è imbastardito in anni recenti, da gente che con la montagna perlomeno culturalmente, non ha mai avuto granché a che fare.
Anche solo come mentalità.
La gente che vuole tutto comodo, che vuole la città in montagna, le babysitter, il babypark, i parchi avventura in ogni angolo, la montagna urbanizzata, la montagna industriale; generazioni intere di giovani (che oggi sono persone rispettabili, intelligenti, persino dotate fisicamente, uomini comuni insomma) sono cresciute a gambe in spalla e pedalare, qualche brontolamento al quale i genitori hanno avuto il coraggio di non dargli troppo peso!
Eppure oggi tutti vogliono le cose subito, veloci. Il minibus. Le seggiovie tutte aperte d'estate. I rifugi a 4 stelle.
E ovviamente le paghi.
La montagna è lentezza per definizione. Accelerarla porta solo a inevitabili squilibri.
E' di una tristezza infinita perché quelle valli si stanno rovinando e credo che sia un cane che si morde la coda, le colpe sono tanto nella domanda quanto, soprattutto, nell'offerta che ha nasato business facili e poco sostenibili (a lungo termine).
E' di una tristezza infinita anche il fatto che mi ostino a inserire l'espressione "lungo termine" in un discorso che riguarda l'Italia.
Questo è anche perché il turismo montano s'è imbastardito in anni recenti, da gente che con la montagna perlomeno culturalmente, non ha mai avuto granché a che fare.
Anche solo come mentalità.
La gente che vuole tutto comodo, che vuole la città in montagna, le babysitter, il babypark, i parchi avventura in ogni angolo, la montagna urbanizzata, la montagna industriale; generazioni intere di giovani (che oggi sono persone rispettabili, intelligenti, persino dotate fisicamente, uomini comuni insomma) sono cresciute a gambe in spalla e pedalare, qualche brontolamento al quale i genitori hanno avuto il coraggio di non dargli troppo peso!
Eppure oggi tutti vogliono le cose subito, veloci. Il minibus. Le seggiovie tutte aperte d'estate. I rifugi a 4 stelle.
E ovviamente le paghi.
La montagna è lentezza per definizione. Accelerarla porta solo a inevitabili squilibri.
E' di una tristezza infinita perché quelle valli si stanno rovinando e credo che sia un cane che si morde la coda, le colpe sono tanto nella domanda quanto, soprattutto, nell'offerta che ha nasato business facili e poco sostenibili (a lungo termine).
E' di una tristezza infinita anche il fatto che mi ostino a inserire l'espressione "lungo termine" in un discorso che riguarda l'Italia.