CERVINO:DIVIETO DI SCALATA!!

Genepy

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Riporto un articolo fresco fresco:continua il processo di instablità della roccia già in corso da qualche tempo.

CLIMA:CERVINO;GHIACCIO PERDE QUOTA,MONTAGNA SI SBRICIOLA/ANS
(ANSA) –
ROMA, 26 lug - I ghiacciai si sciolgono e gli alpinisti di alta montagna rimangono a casa.
Tra gli effetti dell'incremento delle temperature dovuto ai mutamenti climatici c'e' anche una modifica delle abitudini degli sportivi che praticano le vette piu' alte.
Cosi' d'estate, per motivi di sicurezza, tanti itinerari 'classici' vengono chiusi o sconsigliati per rischio crolli.
L'ultimo caso e' quello del Cervino, dove sono state vietate le ascensioni dal versante italiano a causa dei continui smottamenti avvenuti in questi giorni. ''Il bilancio dei ghiacciai in Italia, cioe' fra accumulo invernale e neve che si scioglie d'estate, negli ultimi 15 anni anni e' negativo - spiega Michele Brunetti, del Cnr di Bologna - Ricostruendo il clima in Italia negli ultimi due secoli, la temperatura si e' alzata di 1,7 gradi.
Estati molto calde con temperature elevate persistenti, come quella del 2003, hanno inciso molto sul bilancio della massa dei ghiacciai''. ''Anche un non addetto ai lavori percepisce che questo caldo e' del tutto eccezionale e causa instabilita' in montagna''.
Cosi' ha commentato i cedimenti che hanno causato la chiusura della via italiana al Cervino il geologo del Comitato EV-K2-CNR, Michele Comi. ''Sono diverse settimane che lo zero termico e' al di sopra dei 4 mila metri - ha spiegato Comi - cio' vuol dire che tutte le fratture della roccia generalmente tenute dal ghiaccio che fa da collante, ora cedono a causa dello scioglimento di questo ghiaccio innestando una situazione di instabilita'''. In ogni caso, tiene a precisare Comi, si tratta di un processo normale dal punto di vista geologico, ''ma cio' che non e' normale e' l'accelerazione di questi fenomeni''.
La prova, secondo il geologo, sta proprio nelle mutate condizioni degli itinerari alpinistici. ''Gli itinerari classici caratterizzati da neve e ghiaccio - conclude Comi - a luglio spesso non sono piu' percorribili, e questo e' assolutamente anomalo''.
''Ormai e' un problema comune in tutti i massicci glaciali - concorda Stefano Mayr, vicepresidente dell'associazione Mountain Wilderness Italia - basta guardare una guida per alpinisti di 15 anni fa. Quella che veniva descritta come una cresta su sassi nevosi ora e' di ghiaia''.
L'allerta crolli coinvolge molte vette italiane, spiega l'esperto, che racconta come l'alpinismo su ghiaccio non si faccia piu' d'estate: ''Si parla di vette che partono dal Trentino Alto Adige a occidente, con il massiccio della Presanella, dove dieci giorni fa c'e' stato il crollo, previsto, di un ghiacciaio pensile su una parete che una volta d'estate era frequentata.
Poi c'e' l'Ortles Cevedale, nella zona dello Stelvio e tutta la catena di confine fra Alto Adige ed Austria. C'e' il gruppo Bernina 'Disgrazia' - continua Mayr - che si chiama cosi' per via della traduzione errata di un termine locale che significa come, appunto, la montagna si 'disghiaccia'.
E ancora le Alpi centrali in Lombardia, quelle in Piemonte dal Monte Rosa fino ad arrivare al Monte Bianco, per finire con il Gran Paradiso in Valle d'Aosta fino a Sud, al Monviso''.
Sul caso del Cervino Mayr non ha dubbi: ''E' una montagna caratterizzata da una roccia friabile che diventa pericolosa, specie lungo le pareti''. Secondo l'esperto i divieti di accesso pero', devono scattare solo in caso di rischio tangibile di frane e concentrazioni di persone, come con il Cervino, perche' ''chi e' alpinista deve saper valutare il pericolo''.
Il consiglio rivolto agli alpinisti improvvisati e in generale ai meno esperti, e' quello di evitare le salite sulle pareti nord e canaloni - che raccolgono tutto quello che crolla sopra - di montagne elevate, sopra i 3.000 metri, dove ci sia presenza di neve o ghiaccio.
''Meglio chiedere informazioni alle guide alpine e ai gestori dei rifugi - raccomanda Mayr - anche in itinerari semplici attraverso ghiacciai pianeggianti possono aprirsi crepacci, con queste condizioni climatiche''.
(ANSA) RED
26/07/2006 17:33
 
:shock:
era un po' che si sentiva di crolli vari sulle alpi (l'anno scorso mi pare che sia accaduto dalle parti di Cortina)
tra un po' per sciare si andrà in Himalaya :wall:
 
Oggi sul giornale in distribuzione gratuita City appariva questo trafiletto marchiato "Ansa".
Sul sito dell'Ansa non ho trovato nulla.
Questa la versione dal sito del quotidiano (Gruppo RCS)

Cervino, riapre la via agli alpinisti

È stata revocata ieri l'ordinanza del sindaco di Valtournenche, Giorgio Pession, che mercoledì aveva disposto la chiusura agli alpinisti della via normale di salita della parete ...
(28-07-2006)


Inoltre,si diceva che sono state messa in sicurezza le vie che salgono da sud
...Perchè mi viene da pensare che si voglia "salvare" l'immagine turistica della zona??....Mah... :think:
 
Genepy ha detto:
Oggi sul giornale in distribuzione gratuita City appariva questo trafiletto marchiato "Ansa".
Sul sito dell'Ansa non ho trovato nulla.
Questa la versione dal sito del quotidiano (Gruppo RCS)

Cervino, riapre la via agli alpinisti

È stata revocata ieri l'ordinanza del sindaco di Valtournenche, Giorgio Pession, che mercoledì aveva disposto la chiusura agli alpinisti della via normale di salita della parete ...
(28-07-2006)


Inoltre,si diceva che sono state messa in sicurezza le vie che salgono da sud
...Perchè mi viene da pensare che si voglia "salvare" l'immagine turistica della zona??....Mah... :think:


Bà. chissà xchè la penso come te? La cosa puzza un pochino?
Non so ma non importa tanto se qualche alpinista muore a causa di una instabilità del terreno RITENUTA IN SICUREZZA ma, l'importante è che la gente continui ad arrivare a Valtournenche .... ....!!!!!!!
Chissà xchè ma questa notizia mi ricorda molto un vecchio film ... "LO SQUALO".
 
Queste cose mi fanno incazzare! :straincazzato:
Ma se uno va su un versante a rischio perchè lo si deve fermare??????
Basta dire chieramente che se qualcuno va su quella parete ci va a suo rischio e pericolo e non verrà soccorso!
Se uno è cosi scemo da andarci lo stesso fatti suoi!
Probabilmente il mio è un discorso un po estremista ma non sopporto che mi si mettano divieti pure in montagna, creano precedenti pericolosi!
 

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finx ha detto:
Queste cose mi fanno incazzare! :straincazzato:
Ma se uno va su un versante a rischio perchè lo si deve fermare??????
Basta dire chieramente che se qualcuno va su quella parete ci va a suo rischio e pericolo e non verrà soccorso!
Se uno è cosi scemo da andarci lo stesso fatti suoi!
Probabilmente il mio è un discorso un po estremista ma non sopporto che mi si mettano divieti pure in montagna, creano precedenti pericolosi!


Hai perfettamente ragione, l'importante che gli addetti ai lavori non nascondino al popolo l'eventuale rischio che un'alpinista potrebbe incontrare scalando una determinata parete o un determinato versante!

Come per l'esempio fatto da me in precedenza, se un tratto di mare è infestato dagli squali xchè nasconderlo? Divulgare ai bagnanti la presenza dei pesciolini senza però mettere dei divieti di balneazione.........OGNUNO SI ASSUMA LE PROPRIE RESPONSABILITA' ESSENDO "PERO'" AVVERTITO PRECEDENTEMENTE DEI PERICOLI CHE POSSONO INSORGERE.
 
E poi il fatto che dopo solo pochi giorni la parete sia diventata accessibile agli scalatori, e per far questo deve essere diventata più sicura dato che il divieto di scalata era causato dalla pericolosità della parete, mi sa tanto di operazione commerciale.
Se una montanga è pericolosa è pericolosa e basta!
Non è che dopo 3 o 4 giorni diventa sicura per magia!
 
mi sembra un ragionamento poco realista, oltre che estremista...
una volta che è successo l'incidente, le autorità pubbliche sono obbligate a intervenire, non se ne possono mica lavare le mani dicendo "eh, ma io l'avevo detto.." lo stato deve preservare la salute dei cittadini, evitando di esporli a rischi eccessivi, senza contare che gli incidenti rappresentano comunque un costo pe lo stato...
da qui nasce il divieto.
sul fatto che poi sia stao riaperto il tutto dopo pochi giorni non so cosa dire, certo se ancora non è sicura è una bella porcata! :wall: :wall:
 
Mah a me non sembra poco realista anche se ho un po estremizzato.
Il fatto è che mettendo divieti si creano precedenti pericolosi.
Lo stato deve preservare la salute dei cittadini certo ma non deve impedirgli, se vogliono, di mettersi in situazioni di pericolo se informati correttamente a meno che questo comportamento non metta in pericolo anche altre persone.
Quello che non tollero non è il divieto in se ma è la limitazione della libertà di ognuno di fare con la sua vita ciò che vuole, ovviamente nei limiti definiti dalla legge.
Con la mentalità che lo stato deve proteggerci ad ogni costo attività potenzialmente pericolose come alpinismo e sci fuoripista rischiano di essere limitate o addirittura vietate, il più delle volte da gente che di alpinismo non sa niente (non credo sia questo il caso comunque), e questo non mi va giù!!!
Se uno fa una spedizione in himalaya sa che non ci sono squadre di soccorso pronte a salvarlo in caso di incidente ma non gli si impedisce certo di andarci.
La gente deve pensare con la sua testa, non si può pretendere di mettere in sicurezza tutto.
Oltretutto questo è un atteggiamento pericoloso perchè deresponsabilizza le persone davanti ai pericoli perchè pensano: "se non è vietato allora è sicuro" e "non mi serve sviluppare esperienza per evitare i pericoli perchè c'è già qualcuno che lo fa al posto mio"
Il mio è un discorso in generale e non su questo caso specifico su cui non so abbastanza per dire qualcosa.
E comunque il cervino è sempre stato una montagna pericolosa e friabile.
 
beh c'è anche un problema di buonsenso.. sono d'accordo che dire:"no al fuoripista" sia una politica idiota, però chi ha da obiettare se un sindaco vieta il fuoripista in condizioni di pericolo oggettivo?
insomma ci sono casi e casi..
il cervino è uno sfasciume, però ci sono momenti particolarmente caldi in cui il ghiaccio che lo tiene insieme tende a renderlo particolarmente instabile...
un conto è proibire l'alpinismo, un conto è limitarlo in alcuni giorni particolari.
anche perchè ci può essere gente che pensa di portare in situazioni di rischio anche dei bambini (penso ad esempio a tratti di mare con divieto di balneazione)...
insomma ci vuole anche un po' di elasticità...
 
Da quel che ho capito per mezzo dei giornali, lo hanno chiuso perchè c' erano parecchie pietre in bilico, conseguenza di frane dovute, appunto, al caldo che scioglie lo strato di ghiaccio (permafrost) che in qualche modo tiene insiema la roccia. Sono intervenuti calandosi con gli elicotteri per mettere in sicurezza quei punti (hanno anche sgomberato la capanna Carrel) dopodichè il divieto di ascensione è stato tolto.

Di sicuro comunque non sarà meno pericoloso e arduo di prima :lol:


finx ha detto:
La gente deve pensare con la sua testa, non si può pretendere di mettere in sicurezza tutto.
Oltretutto questo è un atteggiamento pericoloso perchè deresponsabilizza le persone davanti ai pericoli perchè pensano: "se non è vietato allora è sicuro" e "non mi serve sviluppare esperienza per evitare i pericoli perchè c'è già qualcuno che lo fa al posto mio

Condivido!
 
finx ha detto:
Mah a me non sembra poco realista anche se ho un po estremizzato.
Il fatto è che mettendo divieti si creano precedenti pericolosi.
Lo stato deve preservare la salute dei cittadini certo ma non deve impedirgli, se vogliono, di mettersi in situazioni di pericolo se informati correttamente a meno che questo comportamento non metta in pericolo anche altre persone.
Quello che non tollero non è il divieto in se ma è la limitazione della libertà di ognuno di fare con la sua vita ciò che vuole, ovviamente nei limiti definiti dalla legge.
Con la mentalità che lo stato deve proteggerci ad ogni costo attività potenzialmente pericolose come alpinismo e sci fuoripista rischiano di essere limitate o addirittura vietate, il più delle volte da gente che di alpinismo non sa niente (non credo sia questo il caso comunque), e questo non mi va giù!!!
Se uno fa una spedizione in himalaya sa che non ci sono squadre di soccorso pronte a salvarlo in caso di incidente ma non gli si impedisce certo di andarci.
La gente deve pensare con la sua testa, non si può pretendere di mettere in sicurezza tutto.
Oltretutto questo è un atteggiamento pericoloso perchè deresponsabilizza le persone davanti ai pericoli perchè pensano: "se non è vietato allora è sicuro" e "non mi serve sviluppare esperienza per evitare i pericoli perchè c'è già qualcuno che lo fa al posto mio"
Il mio è un discorso in generale e non su questo caso specifico su cui non so abbastanza per dire qualcosa.
E comunque il cervino è sempre stato una montagna pericolosa e friabile.


Quoto al 100%
 
finx ha detto:
Ma se uno va su un versante a rischio perchè lo si deve fermare??????
Basta dire chieramente che se qualcuno va su quella parete ci va a suo rischio e pericolo e non verrà soccorso!

Errore....anche se vietato... anche se in multa...anche se mette a rischio la vita di altri...SIAMO OBBLIGATI a partire con i soccorsi!
Ma forse se si volesse chiudere solo per le scalate, si potrebbe pattugliare la zona con Guardia Forestale e Guardia Parchi, ...per prevenire! NO?
 
free-rider ha detto:
finx ha detto:
Ma se uno va su un versante a rischio perchè lo si deve fermare??????
Basta dire chieramente che se qualcuno va su quella parete ci va a suo rischio e pericolo e non verrà soccorso!

Errore....anche se vietato... anche se in multa...anche se mette a rischio la vita di altri...SIAMO OBBLIGATI a partire con i soccorsi!
Ma forse se si volesse chiudere solo per le scalate, si potrebbe pattugliare la zona con Guardia Forestale e Guardia Parchi, ...per prevenire! NO?


Ragazzi miei, non usciamo dal seminato :no: !!!!!
La montagna può essere molto bella e tranquilla e può essere molto pericolosa e mortale!!!!! Cerchiamo di non mettere degli inutili divieti anche li, sarebbe la morte della montagna....... :(
L'Alpinismo o l'Arrampicata sono vecchi come la notte dei tempi, ogni giorno un'alpinista può morire x la passione estrema che ha dedicato alla montagna, ogni anno bisogna fare un bilancio di TOT persone che hanno raggiunto una famosa vetta o hanno scalato una famosa parete e NATURALMENTE bisogna contemporaneamente fare anche un bilancio delle persone che x raggiungere i loro sogni alpinistici, ci hanno lasciato la pelle.. :( Questo è l'Alpinismo, oggi puoi essere un grande e domani puoi essere morto.
Se incominciassimo anche a mettere degli inutili divieti in montagna, morirebbe l'Alpinismo con tutta la sua storia.

L'importante secondo me, è AVVERTIRE (e non vietare).
Nell'Alpinismo i precetti e le sanzioni non contano nulla.
 
Il Cervino cade a pezzi? Niente di più normale, è una montagna relativamente giovane e quindi è soggetta all'erosione del tempo cosa che implica un ridisegnarsi dei panorami alpini.

Il fatto che una montagna sia pericolosa non vuol dire che non la si debba più frequentare, esistono centina di vie sulle alpi che si snodano su percordi di "sciapej" che poi sarebbero pietre più o meno grosse formatesi dal distacco dei lati delle montagne.
Mi viene in mente l'Emilius sopra a Aosta o la Rognosa sopra a Sestriere. noi siamo abituati a pensare lemontagne tutte come le pareti del Bianco e cioè blocchi di granito più meno stabile, ma putroppo non è così perchè tante montagne sono veri e proprio ammassi di sfasciumi tenuti insieme dal permafrost.
Ovvio che il ritirare l'ordinanza è un fatto prettamente commerciale, tenete però conto che dire che il CERVINO CROLLA come hanno fatto molti giornali equivale a bloccare il turismo della zona.
Tenete conto che sul Cervino ci vanno solo una minoranza delle persone che salgono a Cervinia o a Zermatt però il turista medio pensa che il posto sia pericoloso e quindi non ci va più.
andare in montagna comporta dei rischi e a mio parere l'imporre dei divieti è inutile perchè chi va in montagna sa benissimo dove va a ficcarsi.
 
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