Forcella Staunies: progetto nuovo funifor

La mia era soltanto una provocazione.
Peraltro, non mi pare che se ne sia mai parlato, e se non se ne e' mai parlato prima qualche motivo ci dovra' pur essere (oltre a quello condivisibile di non 'intaccare' anche l'altro versante)...
 
Quando si progetta un impianto si deve sempre prevedere il piano di evacuazione della linea. Perchè puoi prevedere tutto (si rompe il motore principale, usi quello di recupero, salta la corrente, avvi il diesel,...) ma ad un certo punto devi accettare anche lo scenario di guasto in cui non puoi più far ripartire l'impianto.

A quel punto devi evacuare i passeggeri. Nelle funivie ATW (va-e-vieni), nei funifor e, volendo, anche nei 3S puoi usare un veicolo di soccorso, in tutti gli altri casi devi fare la calata a terra.

Quindi devi predisporre il terreno sotto la linea perchè sia possibile accompagnare in sicurezza i passeggeri al punto di soccorso (scalette, corrimani, sentieri). Ma se sotto la linea hai un terreno esposto a pericoli oggettivi (valanghe, ghiacciaio, scariche di sassi) NON puoi evacuare. E se non hai un piano, NON puoi fare servizio.

Ora, avete mai fatto il vallone di discesa delle Creste Bianche? Avete idea di che bacini valanghivi ci sono in testata valle?
 
Il problema a dire la verità ci sarebbe anche per il funifor che, come noto, non ha la linea di soccorso ma anzi essendo due linee indipendenti sono di soccorso tra loro (con scala per trasbordo passeggeri tra le due cabine affiancate). Ora a Cortina si prevede un'unica cabina, l'unico altro caso al mondo è Bezau in Austria dove il soccorso si fa per calata, a Staunies dovranno prevedere una cosa analoga, il che significa aprire l'impainto al pubblico solo dopo aver battuto il pendio.
 
Ma questi sono francesi... in Francia hanno una normativa molto meno restrittiva che permette franchi verticali per le seggiovie di gran lunga superiore ai nostri.

In Italia tutti gli impianti per cui è prevista la calata in caso di emergenza devono avere una linea raggiungibile sempre, il che significa sentieri, scalette, etc, e in inverno dopo le nevicate bisogna battere la traccia sotto la linea. Chi non lo fa si mette a rischio (e non rispetta la normativa) perché in caso di emergenza si perde tempo prezioso.
Laddove la calata non è possibile (principalmente funivie, 2s e 3s) ci sono sistemi di recupero indipendenti.
 
La mia è una domanda: ma in un caso come questo non posso creare un ancoraggio per il vericello a monte e calare il cavo verso il gatto a valle?
Oppure potrebbero agganciareil cavo al funifor per portarlo a monte?
 
Se penso alla seggiovia Zerotta di Courmayeur per almeno la metà del tracciato non mi sembra molto pedonabile e quindi adatta ai soccorsi
 
In TAA quasi sempre, ovvio dove non può andare il gatto si vedono comunque i sentieri battuti da qualcuno con le ciaspole.
In Abruzzo visto fare poche volte. Comunque il fatto che qualcuno non lo fa per risparmiare non li giustifica perché in caso di necessità si ritardano le operazioni di soccorso e se poi succede qualcosa…

Qualche esempio

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non frequento il nordest neanche via web, ma tra i posti che ho visitato in Piemonte e Valle d'Aosta, sia di persona, sia sfogliando il sito remontee mécanique, non avevo mai visto battere una traccia

anche perché di solito la traccia degli impianti viene usata come fuoripista in molti casi

stessa cosa oltr'alpe dove però in effetti il concetto di sicurezza ha una filosofia completamente differente
 
Ovvio che se la neve è poca e dopo due ore di apertura hanno tracciato tutto nemmeno ci passano, ma nei casi sopra parliamo di 40 cm e oltre di neve, specilamente su pendii non eccessivamente pendenti (dove quindi passano in pochi per il FP).
 
E infatti spesso ci sono cavi corrimano od addirittura scalette sotto le seggiovie, pur di garantire la via di servizio
 
Confermo che in TAA sotto le seggiovie ci sono tracce e camminamenti battuti per agevolare le eventuali operazioni di soccorso, che raramente ho visto invece nelle altre regioni italiane del Nord (non posso esprimermi per il Centro-Sud perchè, purtroppo, non sono mai andato a sciare in una stazione invernale più a sud di Prato Nevoso).
 
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