Ieri lo strano trio composto da me
@Arkin e l'indomito
@il Matesino (partito da Napoli) ha fatto raid in quel di campo imperatore, ovvero la piccola intertux appeninica.
Io e il
@il Matesino, ormai per colpa mia "addicted" della filosofia Jam, ci siamo pregiati di fare un corso "customizzato" con bravissimo istruttore Jam che per il fine stagione era tornato all'Aquila dopo tutta la stagione "itinerante". Non posso non ribadire che il metodo Jam con "live coaching" radiofonico e didattica video si conferma una eccellenza per la tecnica di insegnamento agli sciatori di livello avanzato o medio/avanzato che ancora hanno voglia di cimentarsi per l'apprendimento di una corretta tecnica sciistica: esercizi, spiegazioni, live coaching rendono l'apprendimento coinvolgente ed efficace. Se da una parte ci vuole la determinazione (in questo jack
@il Matesino, un esempio ineccepibile) e la "curiosità" di chi non si accontenta di "scivolare" a modo suo ma si ostina alla ricerca "tardiva" del miglioramento e dell'apprendimento del corretto gesto tecnico, dall'altra la ricchezza di informazioni, le tecniche, gli approfondimenti sui principi fisici e meccanici dello sci rendono il metodo Jam una eccellenza per chi si vuole impegnare in questa "sfida" in età adulta (si fa per dire).
Nel contempo il mitico
@Arkin, redivivo dal suo problema fisico, si è ingarellato come un ragazzino a ripetere a nastro le poche piste di imperatore, che a differenza di sabato in cui la battitura era indecente, si presentavano in buonissime condizioni. Complice il tempo variabile, fresco, e le nuvole altalenanti la neve a scindarella reggeva sin quasi alle 13, cedendo solo a causa dell'umidità del fronte nuvoloso arrivato fitto in quegli orari, giornata stranamente coerente alle previsioni anche per una insolita totale assenza di vento in presenza di nuvole altalenanti.
Noi comunque dopo aver concluso il corso ci siamo "dilettati" in un ulteriore paio di discese in pappa/marcia prima di riscendere alle 15 soddisfattissimi per la giornata, finita in abboffata di porchetta, arrosticini e vino, con degustazioni di formaggi, tuto special thanks to
@il Matesino.
Infine una riflessione dolce amara sul posto cosi bello e cosi mal sfruttato, un contesto suntuoso di montagne che non sembrano appennino, una gestione che se la prende molto comoda, basti pensare che il gatto ancora doveva iniziare a preparare una pista (si far dire poche centinaia di metri) a oltre una settimane dalle nevicate, la apriranno per sabato per poi chiuderla probabilmente da domenica con il maltempo e il caldo che arriveranno e non si sa se e quando riapriranno entro pasqua.
Un paesaggio vituperato dal fatiscente e cadente storico albergo (se non lo ristrutturassero a dovere lo buttassero giu) , accrocchi di antenne, fabbricati mal messi, ma che si vanta di essere parco naturalistico intoccabile, in un contesto appenninico dove tutto funziona al contrario di quanto sarebbe logico: invece di invocare in modo unanime impianti per attirare clienti e creare turismo si fa a gara a vietare il più possibile e uccidere ogni iniziativa.
Di fatto si rinuncia a una stazione potenziale che offrirebbe sciabilità che potrebbe andare da circa 1600 delle fossa di paganica (ricchissima di manufatti abbandonati) agli oltre 2300 m di campo pericoli, con un innevamento naturale senza pari, stagionalità lunga e comodità unica di raggiungimento, invocando un parco assoluto tra ruderi di vecchi impianti (montecristo e f. paganica) antenne enormi, fabbricati che cadono pezzi, e dulcis in fundo una fiera di bancarelle e rigattieri e 2000 m di quota in estate. A mio avviso questa montagna e gli appassionati come noi si meritano ben altro sci e ben altre strutture in questo contesto...