La strada è veramente non percorribile in questi casi, bastano 10 min di vento per farla diventare impraticabile.
Sono invece d'accordo con voi che in condizioni normali (non maltempo) la strada da Fonte Cerreto a Fontevetica andrebbe tenuta aperta (così come fa Castel del Monte), in caso di emergenza possono sempre scendere a valle con i battipista e poi andare di auto...
infatti immaginiamo se il millantato recupero dell'hotel fosse avvenuto, l'ostello lavorasse, si avrebbero centinaia di persone bloccate in quota.. ovvio che con la bufera la strada si chiude e non si lascia percorribile a tutti, ma poi si deve riaprire per i mezzi abilitati (furgoni a 4 ruote motrici con catene ad esempio) oltre al transito con gatti, bob cat motoslitte con consentono comunque operazioni di emergenza e di approvvigionamento.
Il futuribile sarebbe garantire strada libera per un tratto e poi mettere un impianto (seggiovia va benissimo) che consenta un arroccamento alternativo oltre che una possibile sciabilità, non dico di fare chissa che comprensorio, ma due tre impianti che creano un comprensorio con 6/700 m di dislivello, buon innevamento, doppio accesso e almeno un paio di piste che possono lavorare anche col maltempo, sarebbe uno spettacolo in quella zona, ma so benissimo che morirò senza vedere una cosa del genere sul gran sasso.
Purtroppo lo sviluppo impianti in Abruzzo avviene ormai quasi solo a vantaggio della clientela prevalentemente partenopea in alto Sangro, mi piacerebbe tanto la rivincita dei pescaresi sul passo e maielletta, quella si banalmente fattibile. Noi romani staremo a vedere quello che faranno, con tempi lunghi e modalità contorte ad Ovindoli che sta lentamente ampliandosi verso le famose "Lenzuola", purtroppo scontando una distribuzione disotomizzata degli impianti, con colli di bottiglia a "limitare" gli accessi alla nuova zona, ma il costo degl investimenti sbagliati si paga per tanti anni.
Cf, vive in immobilismo decennale, nesusn ampliamento (dove si potrebbe, non il collegamento tra pietraie e versanti senza neve), nessun recupero del suo potenziale con la montefreddo.
Diciamo che dopo il covid e due inverni disastrosi, avere finalmente una stagione con le piste aperte o apribili a natale sarà una ventata di ottimismo e guadagni strutturali, sia mai si desse il via a qualche ammodernamento/recupero. Mi piacerebbe vedere qualcosa di piu anche a favore dei clienti in tutto l'Abruzzo, una bella promo del 20/25% in uno o piu giorni feriali, inziative con sonti junior, bambini, anziani, militari, paramilatri, paraculi, che si faccia qualcosa oltre a contare i sacchi di denaro delle "mazzate" nei weekend. Mi sogno un chiosco che venda panini a prezzi piu economici di madonna di campiglio e cortina in quel di roccaraso...ma mi sembrano troppe aspettative..
buon natale appenino...finalmente bianco