Abruzzo: situazione neve, piste, aperture impianti, strade, etc.

Visto che è a gestione teramana lo pubblico qui:

Nuovo impianto di risalita da 12 milioni​

Dopo i vari ritocchi si è deciso di spostare la partenza a livello più basso. Ma è incognita gestore​

Nuovo impianto di risalita da 12 milioni

Il primo progetto relativo all’impianto di Monte Piselli: sono stati fatti aggiustamenti

Se da una parte si sta lavorando per prolungare la vita tecnica dell’attuale seggiovia della stazione sciistica Monte Piselli, dall’altra si sta proseguendo con l’iter progettuale per il nuovo impianto di risalita. Le certezze attualmente, per quanto riguarda la montagna al confine tra le province di Ascoli e Teramo sono due: la scadenza della ‘vita tecnica’ degli impianti ovvero il loro funzionamento in sicurezza e il finanziamento di ben 12 milioni di euro per la nuova seggiovia. Due certezze che avrebbero dovuto dare nuovo impulso alla montagna e che invece sono state per troppi mesi un ostacolo all’apertura della nuova stagione sciistica. Per poter far funzionare gli impianti di risalita occorrono infatti circa 40.000 euro per la proroga e per il nuovo collaudo. Operazione necessaria in attesa di fare spazio al nuovo impianto di risalita finanziato proprio con i 12 milioni di euro. Un progetto in realtà molto contestato e già revisionato un paio di volte anche a causa dell’idea iniziale di realizzare prima un tunnel e poi un ponte per l’attraversamento della strada provinciale proveniente da Teramo. Il progetto redatto dallo Studio ‘Di Emidio Progetti’ di Castel di Lama infatti prevedeva un paio di soluzioni per superare il problema dell’attraversamento della strada. Un percorso obbligato utilizzando il parcheggio per le auto nel piazzale San Giacomo in territorio marchigiano e arrivare alla partenza della stazione sciistica in territorio abruzzese. Abbandonata l’idea iniziale del tunnel e quella successiva del ponte, anche a causa delle richieste del Comitato Trasparenza e Anticorruzione di Falconara Marittima presieduto dall’avvocato Fabio Amici e delle segnalazioni dell’Associazione Montagna dei Fiori, oltre ai costi di realizzazione di suddetto ponte, degli aspetti legati alla sicurezza e all’impatto ambientale e paesaggistico, si è deciso di spostare la partenza dell’impianto sciistico a livello più basso, in territorio marchigiano con l’attraversamento a piedi della strada provinciale.
Quello che però al momento preoccupa di più è l’intenzione manifestata dal gestore della ‘Remigio Group’ di non avere più interesse nell’organizzazione della stazione sciistica. Dario D’Agostino, che per il momento ha preferito non commentare, nel mese di aprile al termine della stagione invernale dello scorso anno e al termine della convenzione pluriennale, ha provveduto a liberare i rifugi e a riconsegnare le chiavi. Nonostante, le richieste da parte del Cotuge a prorogare il suo impegno di gestione degli impianti di Monte Piselli, al momento non è stato garantito il proseguo per cui bisognerà vedere se la stessa società, che da anni ha gestisce la stazione turistica ed ha allestito anche il campo scuola di Colle San Giacomo, si renderà ancora disponibile. Se così non dovesse essere, il Cotuge dovrà individuare un altro gestore con il rischio di allungare ancora i tempi di apertura degli impianti per questa stagione sciistica.
v.r.
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Roccaraso giovedi 5 apre.

ecco il listino:


2 euro di aumento sul giornaliero.

hanno inserito delle tariffe nel caso ci fossero meno di 6 impianti perti

Visualizza allegato 155448
dipende quali siano di volta in volta gli impianti che rientrano nei 6, perchè potrebbe essere una situazione abbastanza vantaggiosa per inzio stagione, o una sola se ci buttano dentro skilift e impianti "Orizzontali" che non danno sciabilità..

e comunque con tutti i sui limiti e/o antipatie Roccaraso ha una marcia e un approccio che la rendono sempre piu gigante rispetto agli altri nani, anche un po dormiglioni, dell'abruzzo...
 
Sicuramente prima di natale ci sono pochi "pendolari" da spennare, e il business gira tutto intorno al romano o altro cittadino da spennare..

Settimana scorsa mi ero organizzato per Passo Lanciano ma non volendo farmi 2 ore mezzo di macchina ho pensato bene di andare su il sabato pomeriggio, per poi camminare la domenica.

Essendo ovviamente gli alberghi tutti chiusi, ho trovato il posto più "vicino" solo a Caramanico Terme (il navigatore non mi fa uscire a Scafa perché tutto bloccato per mercatini di Natale vari: per cui ho attraversato lande oscure e desolate al buio, girando intorno a piantagioni di ulivo secondo i capricci di Waze dove l'unico segno di presunta civiltà erano gli onnipresenti cartelli per non investire gli orsi. Ma ditelo agli orsi di non investire me!).

Vabbè scopro che Caramanico è un paese molto carino e tenuto benissimo, dove provo per la prima volta le pallotte caci'e ove... Buonissime).
Arrivo in albergo e la coppia di fidanzatini davanti a me sta facendo polemica perché la loro prenotazione è andata persa. Suggerimento dell'albergatore abruzzese doc "non usate Booking, chiamate direttamente noi!" . Risposta del ragazzetto "io ho chiamato voi per sicurezza (!) alle ore xxx ho parlato con xxxx e la chiamata è durata xxxxxxx".
Risposta: "non è possibile, si sta sbagliando"
"Le faccio vedere che c'è scritto qui, sul mio telefono!".
Vabbè dopo appena 40 Min riescono a risolvere, e così faccio il mio check-in.

Tralascio la sera e la notte (...sono affari miei!).

Al mattino dopo mi sveglio alle 7 tutto contento e paraculone, sono ben pronto a mangiarmi il blochaus dopo una ricca colazione, tutto tronfio di essermi evitato le terribili 3 ore di macchina da Roma.

Tuttavia l'albergatore vuol farmi pagare per intero la cena luculliana di 8 portate....
"Scusi su booking c'era scritto che l'offerta prevedeva la cena a prezzo fisso"
"Ah era scritto così?"
"E certo. Vuole controllare?"
"No, ma tanto quello vale per la cena a prezzo fisso, voi avete ordinato alla carta".
"Comprendo. Peccato che voi mi avete portato solo la carta, e non mi avete indicato le opzioni per fruire della mia offerta. Che poi su Booking c'è scritto solo cena compresa, mica che decidete voi cosa devo mangiare. Forse al ristorante non erano informati".
"Eh sa ... Booking fa SEMPRE questi casini...!"
"Guardi, ne avevo sentore da ieri sera.... In effetti non lo usa più nessuno...".
"Va bene facciamo così... Visto che Lei DICE che ci fosse l'offerta, mi paga solo quella"
(...?...)
Così... tutto molto facile. TROPPO facile, risparmiati circa 35 € .
È andata male paisà. Ci rifacciamo col prossimo.

Finalmente si parte per il blockhaus (fantastico: arriverò prestissimo, troverò un ristorante (anche 2), gli arrosticini in quota, forse la polenta, riempirò le borracce alla fonte e già pregusto il vento freddo e la lunga camminata....)

Il viaggio è un disastro.
Dovevo arrivare in 1 h scarsa a Majelletta risalendo per la (bellissima) strada degli eremi.

Dopo vari incroci con greggi di pecore piuttosto indisciplinati, su strade deserte (con macchine cariche solo di rocciatori diretti alla spettacolare falesia di ... non mi ricordo) mi scontro con la reale vocazione turistica dell'Abruzzo.
Mi imbatto in ben 2 strade chiuse, non segnalate per tempo se non nel punto esatto della chiusura, e ovviamente non segnalate su Waze (i pastori non lo usano; gli esercenti turistici nemmeno direi).
Una chiusura sembra proprio un cancello da proprietà privata, tipo quelli che i dittatori appongono quando si appropriano di territori altrui.
Eppure l'unico nastro di asfalto è quello, prosegue proprio lì, dietro la cancellata e il passo carrabile... Mah.

Molte deviazioni dopo e cambi di itinerario, e dopo aver visitato molti centri di raccolta di ulivi e ovini, viaggiando quasi sempre in discesa (che quando vai in montagna non è che sia di buon auspicio viaggiare in discesa!), e con i tempi di arrivo del navigatore che ad ogni svolta si allungano di 25 min. raggelando le mie aspettative...
Alla fine ci arrivo sotto, la vedo sopra di me, la cima imbiancata: ormai c'è solo l'ultima stradina da percorrere ed arrivare a Mamma Rosa.

E invece.

In mezzo a prati verdi una sbarra metallica abbassata a chiudere il passaggio. A fianco un cartello "Strada chiusa PER NEVE".
Sono sconfortato, ma la parola NEVE su un cartello mi fa sognare scenari siberiani (a 1500 MT? Siamo seri) "...almeno l'inverno è arrivato!" (Ma sono sempre circondato da pecore - non renne - su prati verdi, olivi e temperature intorno a 11-12° che in macchina sotto al sole si suda...)

Mia moglie mi riporta bruscamente alla realtà: "ma quale neve, l'avranno lasciata CHIUSA dallo SCORSO ANNO" !!!
Porcapupazza mi sa che ha ragione! La rabbia monta, il mio animo represso da hooligan mi spinge ad aprire la barriera, quale neve potrò mai trovare...? Invece alla fine desisto fiaccato da tante "avversità abruzzesi" ... Non ne posso più ... Quali altri insidie ci saranno? ... La montagna ha vinto e mi ha respinto (sembriamo 2 Hobbit alla base del Caradhras, ma in scenario autunnale ... avverto comunque l'empia voce di uno stregone che pronuncia incantesimi malvagi contro di me).

Alla fine mi decido. Passerò per le miniere di Moria.
Cioè: farò il periplo di tutta la Maiella, tornando quasi all'autostrada e risalendo dalla parte opposta passando per PassoLanciano ma attraversando paesini mercatini di Natale.
Alla fine arriverò a Mamma Rosa quasi alle 12, non troverò uno straccio di bar aperto per acquistare un mezzo panino rinsecchito e pranzare camminando.
Sono talmente in ritardo che mi dimentico di riempire le borracce alla fonte!

L'ultima speranza è il Rifugio Pomilio, sul cui sito campeggiava un beneaugurante "sempre aperto".
Naturalmente è chiuso.
Unica consolazione (a parte la neve vista mare, sempre commovente) sarà assistere a decine di persone che come me si schiantano contro la porta del Rifugio, come personaggi di un vecchio videogame quando raggiungono texture non superabili (o come la barchetta di Truman contro la scenografia del cielo).

Quanto odio ed amo l'Abruzzo e la Marsica, dove il tempo non scorre mai, tutto è fermo, tutto rimane come negli anni '70 (e probabilmente come i 20 precedenti).
Solo io sono più vecchio e malconcio.

Forse per questo mi ostino a voler tornare sempre qui, dove grazie a mia madre iniziò il mio rapporto con la montagna e la neve.
Forse l'Abruzzo è l'unico posto al mondo dove ho la ragionevole speranza che tutto possa fermarsi; o - addirittura - tornare indietro. Tutto guarda al passato, ai briganti, ai Sanniti...
Un paradosso interdimensionale, un'aberrazione dello spazio-tempo.
Il mio adorabile, e maledetto, malinconico e seducente wormhole personale.
 
ma l'offerta gliela devi chiedere tu a inizio cena, se uno si dimentica, come nel loro caso, e tu stai zitto e vai alla carta sai che devi metterti a discutere poi. Hai fatto il furbo, hai vinto, ma non vendere la loro dimenticanza come loro disorganizzazione, perché il qui pro quo è avvenuto perché tu non hai chiesto di usufruire dell'offerta della cena e poi l'hai rivendicata ex post
 
ma l'offerta gliela devi chiedere tu a inizio cena, se uno si dimentica, come nel loro caso, e tu stai zitto e vai alla carta sai che devi metterti a discutere poi. Hai fatto il furbo, hai vinto, ma non vendere la loro dimenticanza come loro disorganizzazione, perché il qui pro quo è avvenuto perché tu non hai chiesto di usufruire dell'offerta della cena e poi l'hai rivendicata ex post

Guarda non ero intenzionato a discutere, non ne avevo voglia e tutto sommato non mi è stato chiesto nemmeno troppo in verità.

Non ho fatto la minima resistenza ... Ho solo chiesto spiegazioni ... Ha fatto la stessa scena del cliente precedente ("Booking ha sbagliato" ... aridaje).
Ha ceduto subito, e troppo facilmente.

Comunque se io concludo un contratto con la struttura sei tu che devi informare tutti i dipendenti a verificare l'esistenza di opzioni nella mia prenotazione, anche perché ho prenotato il tavolo da Roma. Non sono io che devo curare i tuoi interessi: altrimenti mi paghi la parcella perché non sono cliente ma consulente.

Normalmente funziona così: chi prende le ordinazioni ti informa se stai esorbitando dal regime prescelto. Peraltro l'offerta era scritta proprio male, perché diceva solo "cena compresa" senza altre specificazioni. E andiamo no.
Io naturalmente mi sono offerto di pagare la differenza se mi avesse mostrato le condizioni di cui parlava (menu fisso) perché sarei stato in errore: naturalmente non c'erano, e infatti dopo aver compulsato 1 Min il suo PC, ha subito desistito.

Che se avevo torto me la faceva passare con una smorfia? Ma quando mai!

Ti dirò che a cena c'è stato un altro problema con una coppia che dopo 40 Min ha dovuto andarsene senza mangiare perché aveva intolleranze alimentari. Ora io di gente con intolleranze ne ho conosciute, chiamano sempre tutti prima per concordare gli ingredienti. Non posso giurare che questi l'abbiano fatto ma, insomma... secondo me hanno avuto una brutta sorpresa.
 
@SkiBob compliementi per il report dolceamaro sulla realtà abruzzese, si percepisce l'amore misto a delusione e rassegnazione/sconforto di chi è legato a queste realtà ma ne comprende i limiti...
majelletta passo lanciano è forse la più grande occasione di turismo sciistico persa in abruzzo, perchè per unire due comprensori che hanno quasi sempre neve facilmente basta un impiantino misero, non fantaski..ma niente si è fatto da anni..

La montagna si spopola anche per interessi politici (vedi il film con il buon albanese) e gli operatori che restano in condizioni non vantaggiose sono magari i meno moderni e adeguati a un possibile rilancio..ci sono piccole eccezioni, tipo i ragazzi in quella zona che gestiscono il bike park di bocca della selva con grande abnegazione, ma le eccezioni sono tali per definzione.
La montagna economicamente ormai potrebbe vivere solo di turismo non ha molte risorse alternative, i vecchi valori di transumanze ed economie locali sono anticamera dell'abbandono, ma la vocazione turistica sta ai minimi in molte realtà.. o manca o l'evoluzione è tata solo quella di cercare di "spazzolare" e mazziare i romani o cittadini che arrivano nei weekend, ottenendo il massimo con il minio sforzo (vedasi la kasba dei parcheggi di campo felice )..
Altosangro e tutto il suo indotto per vocazione culturale, miscuglio di etnie, crocevia storico di diversi popoli ha dimostrato una differenza notevole di approccio e sviluppo, sicuramente decisiva la potenza economica ma a mio avviso non solo quella..
 
Visto che è a gestione teramana lo pubblico qui:
Saranno pure soldi inesistenti, sarà pure un progetto fatto tanto per poter rinnovare l'attuale seggiovia e (provare a) tirare a campare, ma leggere che l'impianto partirebbe dal parcheggio e sarebbe prevista una simpatica passeggiata di 400m (con attraversamento strada e in salita) per arrivarci dopo ogni (ipotetica) discesa fa ridere i polli.
Boh ...
 
Ho visto i prezzi di questa stagione in Abruzzo. Premesso e ripremesso che gestire una stazione ha dei costi e che lo sci e'uno sport caro gli aumenti lasciano perplessi. In tutte le localita' sciamo spesso sui sassi e in mezzo a sciatori che dire della domenia e'essere generosi. Soluzione: aumento dello skipass? Mahhhh
 
Ho visto i prezzi di questa stagione in Abruzzo. Premesso e ripremesso che gestire una stazione ha dei costi e che lo sci e'uno sport caro gli aumenti lasciano perplessi. In tutte le localita' sciamo spesso sui sassi e in mezzo a sciatori che dire della domenia e'essere generosi. Soluzione: aumento dello skipass? Mahhhh
aggiungerei
ROMA SUD > PRATOLA P. SULMONA L159 Km la tariffa è : 15.90 per un costo di 0,10 €/KM
Il romano viene "Mazzolato", la stazione appenninica vive di mazzate nel weekend ai romani e dintorni (anche napoletani in alto Sangro) , tanto di weekend ci vengono per forza.. panini di m.. vista parcheggio al prezzo di chalet con vista sulle dolomiti, skipass con un costo €/Km che sarà 10 volte quello dei grandi comprensori del nord, parcheggi a pagamento con o senza parcometri..
In assoluto magari si spende meno che alpi e dolomiti (eccetto brassolandia e dintorni) ma qualità prezzo il costo è stratosferico..
 
Io penso che a Roccaraso facciano un ottimo lavoro a livello di impianti menona livello di preparazione piste. A Roccaraso hanno un problema di clientela come a Campo Felice: gente che non sa sciare in pista pericolosa senza maestro. Il costo delle skipass per me non vale il sevizio che danno.
 
Altosangro e tutto il suo indotto per vocazione culturale, miscuglio di etnie, crocevia storico di diversi popoli ha dimostrato una differenza notevole di approccio e sviluppo, sicuramente decisiva la potenza economica ma a mio avviso non solo quella..

Hai ragione su tutto.

Sull'Altosangro però io ho un' idea diversa (non ci sono mai stato, ma conosco bene le zone basse adiacenti per motivi familiari, ed i "condizionamenti ambientali" che arrivano da quelle parti, Basso Lazio e Molise, e si avvertono nel tessuto sociale) ... Non credo tanto (o solo) ad una differenziazione ontologica di quelle genti, dal nulla divenute un popolo di imprenditori, gestori ed innevatori ... Credo ci siano anche altre "molle" che spingono per effettuare forti investimenti, rinnovamenti ecc ... Cioè impiegare ed incassare tanta liquidità, in un contesto che dal punto di vista dell'esposizione e delle infrastrutture è sicuramente miracolato (ed inoltre posto sulla cerniera anche economica, autostradale e ferroviaria tra Napoli e Roma).
Sicuramente hanno studiato e applicato bene l'effetto-volano.

Però di quest' altra cosa (che soffia un po' più da Sud) e che muove tante altre cose lì intorno (cioè: le poche che si muovono) mi ricordo un intervento dell'admin che bloccò in passato ogni allusione. Per cui mi attengo, ché ovviamente non dispongo di prove.
Ma ai miracoli non ci credo; anche perché la stessa mentalità "turistica e imprenditoriale" degli Abruzzi la si riscontra anche nel basso frusinate e nel casertano, siamo sempre lì (anche con Parco e orsi...). Oppure è l'ultima roccaforte di un'enclave di illuminati e dinamici? Mah... tutto può essere...

Comunque mi incuriosisce; e se scierò ancora prima o poi ci andrò a farmi spennare, per la soddisfazione di risparmiare le 8 ore di auto per la VdA.
 
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