Declino Stelvio

qui si va quasi di "archeologia industriale".

Grazie a tutti per le ricerche fatte e la condivisione !

sarebbe bello avere tutti i riscontri storici delle nostre località preferite per vederle dalla nascita ad oggi !
 
Per me la prima volta allo Stelvio è stata nel 1969, discesa lunghissima dallo skilift sotto Punta degli Spiriti fino al passo sugli sci in pieno agosto.Tanta neve e bella, quantomeno sul ghiacciaio. Bei tempi.
 
Ormai i ghiacciai che hanno un altezza media di tremila circa (2750 -3400) non sono piu propiamente "estivi", o meglio possono offire una buona sciabilita in codnizoni tardo primaverili e autunnali ma luglio e agosto sono spesso al limite con una o due piste in alto, e questa è una considerazione che va fatta...
la cosa piu assurda è che lo stelvio rimane quasi l'uncio ghiacciao in europa che è chiuso in inverno, quando c'è sempre neve e magari nelle altre stazioni "Piangono" o vanno avanti solo sparando...la mancanza di un progetto impianti (trasformando in tutto o in parte la strada in pista ) ne ha bloccato l'utlizzo piu logico, ovvero il "top" di stazioni medio alte con aperutra novembre-maggio e prolungamento giugno settembre ottobre come fa il tonale.
Considerando che le stazioni limitrofe, solda, bormio, santa caterina hanno tutte impianti che raggiungono bene o male quota 3mila forse l'esigenza di sfruttare altitudini non è cosi sentita, e sicuramente la collocazione degli impianti sul versante valtellinese la inserisce in un contesto di investimetni sciistici che non ha niente a che fare con il potenziale dell'alto adige..
Un ghiacciaio anche "part time" collegato a una stazione e un paese diventa una "manna" per il turismo se è intergrato, sci, mtb, ciclismo, trekking, attivita ricretaive in quota e a valle come avviene nei maggior comprensori francesi e non solo, viceversa se isolato e con poche strutture e fariscenti ha una prospettiva solo agonistica prossima alla nicchia di mercato.
sicuramente le politiche "didattiche" troppo orientate ai paletti e all'agonismo restringono ulteriormente le possibilità di utilizzo, perchè la clientela di oggi è attratta da freeski, park, salti sopratutto per le utenze di ghiacciaio che non hanno grandi esigenze di dislivelli e piste, insistere sulla strada opposta è una sorta di autolesionismo..
con gli impianti aperti di inverno gli alberghi in quota avrebbero un fascino e una utilità assai notevole (se ristrutturati), ma SENZA un collegamento impiantistico non se fa niente e si va verso il conueto italico semiabbandono...

La valtellina ha già il problema di comprensori limitrofi di media grandezza e non collegati, (neanche bormio e oga che sono a due passi) e il rilancio delle stazioni che godono di ottimo innevamento dislivello e prospettive freeride passa innanzitutto da la creazione di un comprensorio collegato bormio-santacaterina con piste, altitudini e paesi per tutti i gusti..una volta consolidato il business sciistico della vallata le prospettive di epsansione sul ghiacciaio potrebbero diventrare piu fattibili, ma il contesto di levate di scudi ambientalistiche al solo parlare di mpianto o traforo condanna già a priori ogni progetto futuro...
l'ambientalista italiano odia gli impianti nuovi, ma ha un certo amore per quelli abbandonati sui parchi naturali che difende a spada tratta, gli esempi sono infiniti sopratutto in centro italia...come se il relitteo sia qualcosa di bello per l'ambiente, mentre il nuovo e funzionante sia nocivo..
 
Ormai i ghiacciai che hanno un altezza media di tremila circa (2750 -3400) non sono piu propiamente "estivi", o meglio possono offire una buona sciabilita in codnizoni tardo primaverili e autunnali ma luglio e agosto sono spesso al limite con una o due piste in alto, e questa è una considerazione che va fatta...
la cosa piu assurda è che lo stelvio rimane quasi l'uncio ghiacciao in europa che è chiuso in inverno, quando c'è sempre neve e magari nelle altre stazioni "Piangono" o vanno avanti solo sparando...la mancanza di un progetto impianti (trasformando in tutto o in parte la strada in pista ) ne ha bloccato l'utlizzo piu logico, ovvero il "top" di stazioni medio alte con aperutra novembre-maggio e prolungamento giugno settembre ottobre come fa il tonale.
Considerando che le stazioni limitrofe, solda, bormio, santa caterina hanno tutte impianti che raggiungono bene o male quota 3mila forse l'esigenza di sfruttare altitudini non è cosi sentita, e sicuramente la collocazione degli impianti sul versante valtellinese la inserisce in un contesto di investimetni sciistici che non ha niente a che fare con il potenziale dell'alto adige..
Un ghiacciaio anche "part time" collegato a una stazione e un paese diventa una "manna" per il turismo se è intergrato, sci, mtb, ciclismo, trekking, attivita ricretaive in quota e a valle come avviene nei maggior comprensori francesi e non solo, viceversa se isolato e con poche strutture e fariscenti ha una prospettiva solo agonistica prossima alla nicchia di mercato.
sicuramente le politiche "didattiche" troppo orientate ai paletti e all'agonismo restringono ulteriormente le possibilità di utilizzo, perchè la clientela di oggi è attratta da freeski, park, salti sopratutto per le utenze di ghiacciaio che non hanno grandi esigenze di dislivelli e piste, insistere sulla strada opposta è una sorta di autolesionismo..
con gli impianti aperti di inverno gli alberghi in quota avrebbero un fascino e una utilità assai notevole (se ristrutturati), ma SENZA un collegamento impiantistico non se fa niente e si va verso il conueto italico semiabbandono...

La valtellina ha già il problema di comprensori limitrofi di media grandezza e non collegati, (neanche bormio e oga che sono a due passi) e il rilancio delle stazioni che godono di ottimo innevamento dislivello e prospettive freeride passa innanzitutto da la creazione di un comprensorio collegato bormio-santacaterina con piste, altitudini e paesi per tutti i gusti..una volta consolidato il business sciistico della vallata le prospettive di epsansione sul ghiacciaio potrebbero diventrare piu fattibili, ma il contesto di levate di scudi ambientalistiche al solo parlare di mpianto o traforo condanna già a priori ogni progetto futuro...
l'ambientalista italiano odia gli impianti nuovi, ma ha un certo amore per quelli abbandonati sui parchi naturali che difende a spada tratta, gli esempi sono infiniti sopratutto in centro italia...come se il relitteo sia qualcosa di bello per l'ambiente, mentre il nuovo e funzionante sia nocivo..

Si ma alla fine chi andrebbe allo stelvio d'inverno quando di fianco hai livigno?
 
Ad esempio, se si potesse sciare tutto l'inverno in valle dei vitelli i freerider magari non andrebbero a livigno

Scusa ma ne dubito... se speri di far sopravvivere una stazione con i freerider, puoi proprio evitare di aprire... e sebbene non conosca la zona personalmente, so che a livigno di pendii da trifolare ce ne sono un bel po'...
 
Dove dormire?

Ho promesso alla mia bimba di portarla al 01. giugno allo Stelvio, io negli anni ho dormito a Folgore e Tibet Hutte, dove altro ci consigliate di dormire?
Buona cena e camere decenti...
 
Ho promesso alla mia bimba di portarla al 01. giugno allo Stelvio, io negli anni ho dormito a Folgore e Tibet Hutte, dove altro ci consigliate di dormire?
Buona cena e camere decenti...

Al Passo, Pirovano e basta. Non capisco come sia possibile dormire al Tibet per come sono fatte le stanze. Folgore è scomodo per sciare.
Forse Perego ma non ci entro da anni.

Sulle piste, Ortler e Thoeni.
 
Ho promesso alla mia bimba di portarla al 01. giugno allo Stelvio, io negli anni ho dormito a Folgore e Tibet Hutte, dove altro ci consigliate di dormire?
Buona cena e camere decenti...

Genzianella (o Genziana) e si mangia pure bene. Non so come sia il Pirovano ma li' mi ero trovato discretamente bene.
 
Tra quelli in cui sono stato io direi Pirovano e Thoeni sono di gran lunga i migliori, lo svantaggio del secondo è che è ancora più in alto e quindi si dorme ancora peggio la prima notte.

Al Perego mi sono trovato male soprattutto per il cibo e le camere sono peggio degli altri, mi dispiace dirlo perchè i gestori sono anche simpatici.
 
occhio a cosa trovi di aperto al primo di giugno

due anni fa ero stato all'apertura e a parte Pirovano e Livrio era tutto chiuso

personalmente io non starei al passo, volevo quasi tagliarmi le vene. io starei o a Bormio per fare terme e cena decente, o al Livrio per l'esperienza del tramonto sul ghiacciaio
 
Ci vado almeno una volta tutti gli anni, almeno a giugno che si arriva fino al passo e l’are sciabile è un po’ più ampia. Ora non ricordo l’anno scorso ma quest’anno 47 quarantasette euro di skipass!?! Ricordavo un 41 un pochi anni fa, forse erroneamente ricordavo un 43, ma 47 mi ha un po’ smontato. Ho un viaggio lungo e mettiamoci il dormire e mangiare fuori perché in giornata non ha senso, mi viene una bella spesa per sciare su 3-4 piste in croce ☹️
 
se stai a guardare il costo certamente ti passa la voglia...

io al pirovano avevo speso 70 euro a notte per la cella singola, ehm... camera con colazione. considerato l'offerta di servizi che hai al passo, cioè esclusa la piscina dell'hotel il nulla cosmico, è già un bel pagare. e lo skipass sì era oltremodo caro, ma il due giorni con convenzione hotel l'avevo pagato 72€ quindi ancora accettabile rispetto al giornaliero a pieno prezzo

il livrio è davvero un carcere post apocalittico, ma fare lì tramonto e alba deve essere davvero notevole, specie se si è in compagnia. il mangiare al livrio era discreto (ho mangiato lì a pranzo), mentre mi aveva deluso parecchio al pirovano e infatti la sera dopo sono sceso a bormio per cena (un bello sbattimento però)

una alternativa interessante potrebbe essere fare il weekend di apertura dello sci estivo a saas fee, di solito a metà luglio, dove li scorso anno avevano fatto una interessantissima promozione di hotel già scontato e giornaliero gratis per l'intero weekend. peraltro piste deserte e neve meravigliosa

edit: ecco il link con l'offerta
https://www.saas-fee.ch/en/saas-valley/activities-events/top-events/summer-opening/
 
Domenica 2 Giugno c'è la Granfondo di bici Santini con arrivo allo Stelvio, chiudono la strada o non ci sono problemi di transito?
 
occhio a cosa trovi di aperto al primo di giugno

due anni fa ero stato all'apertura e a parte Pirovano e Livrio era tutto chiuso

personalmente io non starei al passo, volevo quasi tagliarmi le vene. io starei o a Bormio per fare terme e cena decente, o al Livrio per l'esperienza del tramonto sul ghiacciaio

Secondo me andare a Bormio per sciare allo Stelvio è una tortura per un essere umano normale.

Io ho casa vicino agli impianti, ma capisco perfettamente chi prende l'auto per andare a sciare, ma a meno che uno non faccia la "giornata" (es. da MIlano a Cervinia e la sera torna a casa) se vai "in loco" e poi devi farti un'ulteriore smaronata non ha nessun senso. A meno che non si tratti di uno sciclub, per ovvie ragioni varie.

Se alloggi a Bormio, ogni mattina ti spari 21km in salita, ed è lo Stelvio, non esattamente una stradina, il tutto ad un'ora che ti permetta di essere alle biglietterie verso le 8 per sfruttare la giornata... quindi in un weekend ti faresti 21km sabato mattina + 21 sabato pome + 21 domenica mattina (+ altri 21 per scendere ma quelli li faresti comunque) quindi 63km di tornanti "extra" in 48 ore. Non ha senso.
Il Passo sarà deserto ma per 2 giorni puoi anche godertela, fare due passi, guardare il tramonto su quelle montagne magnifiche, riposarti... al Pirovano c'è la piscina con la sauna, ti fai due chiacchiere...

Domenica 2 Giugno c'è la Granfondo di bici Santini con arrivo allo Stelvio, chiudono la strada o non ci sono problemi di transito?

Chiudono il lato interessato almeno fino a mezzogiorno. Visto molte volte con granfondo Mapei (che è la stessa) negli anni passati. Di solito la fanno da Bormio.
 
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