pat
Well-known member
In attesa del fotoreportage vero che presumo faranno Ulrico & Co , che saliranno domani e che adesso staranno finendo di preparare zaini e panini , vi descrivo la mia giornata di oggi "in anteprima" sulle belle piste di Corvatsch e Furtchellas; non ho foto da allegare perchè ho portato la reflex a pellicola sperando di rubare un'inquadratura al Bernina degna di un bell'ingrandimento, ma l'atmosfera un po' brumosa in quota, sebbene il sole fosse dominante, non rendeva il panorama certo nitido come avrei sperato.
Già mi ero accorto a fondovalle che la giornata non avrebbe permesso foto spettacolari: dalla Val Bregaglia le belle guglie delle Sciore erano appena visibili ,
e giunto in Engadina
notavo sui laghi ancor ghiacciati una sottile nebbiolina ,
che con due gradi si era trasformata sulle rade erbe in brina
Cordoni di cotone infiocchettavano a metà altezza la zona assolata di Saint Moritz lasciando intravedere sia sopra che sotto poche lingue di neve ed ampi spazi marroni fino probabilmente a 2400 circa , 2600 in alcuni punti.
Il lato nord invece era fantastico: la neve si gettava generosamente ancora nei laghi opachi e buona parte dello stesso altipiano a 1800 era ancora diffusamente innevato; il Corvatsch si imponeva con la sua mole e la sua ombra, ma anche la zona della val di Fex in direzione Furtschellas era ben carica... e in alcuni punti ben "scarica" con evidenti tracce di non torppo lontane valanghe.
Pronti - via ! Alle 9 e un quarto la prima funivia !
Temperatura a 2700 zero gradi tondi tondi.
Riprendo subito la seconda cabina per godermi il trittico Bernina-Roseg-Palù con l'aria fresca del mattino. Foto di rito panoramiche e zoomate; i seracchi e "la scala di Dio" ovvero la Biancograt catturano la mia attenzione in più inquadrature.
Si allaccian le cinture (dello zaino) e si parte !
Per l'occasione terrò ai piedi gli sci di un amico del forum, due verdissimi Blossom Fly Up da 178cm , non senza una certa trepidazione.
Il ghiacciaio, con la sua Standard Run, offre nel primo tratto una pista quanto mai ampia e dalla neve perfetta , ma non "tiro" perchè devo prender confidenza con gli sci. Questo tratto di pista, vuoi per l'ampiezza, vuoi per il panorama, vuoi per la sempre eccellente qualità della neve , vuoi perchè è la prima pista che faccio quando vengo qui... mi regala sempre emozioni che vanno al di là della pura sciata. E' l'apoteosi, un nirvana... insomma per me e' il senso delLO SCI per antonomasia.
La pista , dopo una leggera curvatura che aumenta la pendenza, piega prima verso destra e poi netta verso sinistra, dove si nasconde tra le rocce con buona inclinazione, abbastanza da tirare curve come si deve ma non troppo da metter apprensione in caso di eventuale errore; un pochi attimi, dopo averne accarezzato e lambito la parete , la pista "abbandona" la roccia del Corvatsch per allontanarsi larga e diretta verso il pianoro a 2600, da cui si risale con uno skilift (Mandra) all'arrivo in zona Murtel sia della funivia da valle sia della seggiovia. Tutto questo tratto è di neve morbida e farinosa , un lusso di questi tempi...
(continua)
http://www.infosnow.ch/~apgmontagne/?lang=de&pid=42&tab=map-wi
Riguadagnati i 2700 prendo la pista rossa Surlej che dapprima corre, scendendo, a destra dello skilift Murtel , poi lo attrversa e si ricongiunge circa a quota 2550 con la bella pista Chastelets per scendere a braccetto con essa fino all'Alp Surlej a 2100 circa ; la veloce e moderna seggiovia omonima mi permette di fare anche la variante alta (pista n. 10, appunto, Chastelets) che presenta la stessa neve: dura, uniforme, senza ghiaccio affiorante e ben sciabile. I Blossom rispondon bene, e io spingo di più... la pista è ampia e deserta, cosa chiedere di meglio?
Incuriosito dall'apertura del Furtschellas, che altre volte non avevo trovato operativo, mi getto sullo skilift Curtinella e da lì verso Rabgiusia; segue poi lo skilft Margun; salendo vedo che alla sua sinistra la pista, seppur corta, sembra interessante in quanto presenta delle belle alternanze tra pendio ripido e dolce: la pista si chiama valtellina, e la rifarò due volte, anche parchè essendo girata verso il sole e abbastanza distante dalle rocce si è già ammorbidita ed è perfetta per i miei gusti. I Blossom son stabili e veloci (fin troppo veloci), e la parte ripida nonostante le mie intenzioni iniziali di farla moltiplicando le curve, viene digerita in due-tre passaggi di lamina.
Ripreso ed abbandonato il Margun mi dirigo verso la partenza della seggiovia Furtschellas, ma dato che sto godendo... all'ultimo momento decido di non fermarmi e continuare sulla bellissima pista rossa numero 23 "Prasura" che , larga, voluttuosamente morbida e sinuosamente invitante, mi avvicina in completa solitudine al limitar del bosco; qui purtroppo la storia d'amore tra me e questa bella pista, che ha come sfondo costante anche per gli occhi più distratti i laghi gelati di Sils e Silvaplana , finisce e capisco perchè ero il solo a crederci... nel bosco la pista diventa rapidamente di neve primaverile ma cedente, e in poche curve decisamente marcia con impurità marronastre, non sassi ma non è nè un bel vedere nè un bel sciare; si arriva a stento alla partenza della funivia Furtschellas.
pausa cioccolato e poi panino , mi prendo un po' di sole in attesa che la vecchietta (la funivia) riparta.
(continua...)
Già mi ero accorto a fondovalle che la giornata non avrebbe permesso foto spettacolari: dalla Val Bregaglia le belle guglie delle Sciore erano appena visibili ,
e giunto in Engadina
notavo sui laghi ancor ghiacciati una sottile nebbiolina ,
che con due gradi si era trasformata sulle rade erbe in brina
Cordoni di cotone infiocchettavano a metà altezza la zona assolata di Saint Moritz lasciando intravedere sia sopra che sotto poche lingue di neve ed ampi spazi marroni fino probabilmente a 2400 circa , 2600 in alcuni punti.
Il lato nord invece era fantastico: la neve si gettava generosamente ancora nei laghi opachi e buona parte dello stesso altipiano a 1800 era ancora diffusamente innevato; il Corvatsch si imponeva con la sua mole e la sua ombra, ma anche la zona della val di Fex in direzione Furtschellas era ben carica... e in alcuni punti ben "scarica" con evidenti tracce di non torppo lontane valanghe.
Pronti - via ! Alle 9 e un quarto la prima funivia !
Temperatura a 2700 zero gradi tondi tondi.
Riprendo subito la seconda cabina per godermi il trittico Bernina-Roseg-Palù con l'aria fresca del mattino. Foto di rito panoramiche e zoomate; i seracchi e "la scala di Dio" ovvero la Biancograt catturano la mia attenzione in più inquadrature.
Si allaccian le cinture (dello zaino) e si parte !
Per l'occasione terrò ai piedi gli sci di un amico del forum, due verdissimi Blossom Fly Up da 178cm , non senza una certa trepidazione.
Il ghiacciaio, con la sua Standard Run, offre nel primo tratto una pista quanto mai ampia e dalla neve perfetta , ma non "tiro" perchè devo prender confidenza con gli sci. Questo tratto di pista, vuoi per l'ampiezza, vuoi per il panorama, vuoi per la sempre eccellente qualità della neve , vuoi perchè è la prima pista che faccio quando vengo qui... mi regala sempre emozioni che vanno al di là della pura sciata. E' l'apoteosi, un nirvana... insomma per me e' il senso delLO SCI per antonomasia.
La pista , dopo una leggera curvatura che aumenta la pendenza, piega prima verso destra e poi netta verso sinistra, dove si nasconde tra le rocce con buona inclinazione, abbastanza da tirare curve come si deve ma non troppo da metter apprensione in caso di eventuale errore; un pochi attimi, dopo averne accarezzato e lambito la parete , la pista "abbandona" la roccia del Corvatsch per allontanarsi larga e diretta verso il pianoro a 2600, da cui si risale con uno skilift (Mandra) all'arrivo in zona Murtel sia della funivia da valle sia della seggiovia. Tutto questo tratto è di neve morbida e farinosa , un lusso di questi tempi...
(continua)
http://www.infosnow.ch/~apgmontagne/?lang=de&pid=42&tab=map-wi
Riguadagnati i 2700 prendo la pista rossa Surlej che dapprima corre, scendendo, a destra dello skilift Murtel , poi lo attrversa e si ricongiunge circa a quota 2550 con la bella pista Chastelets per scendere a braccetto con essa fino all'Alp Surlej a 2100 circa ; la veloce e moderna seggiovia omonima mi permette di fare anche la variante alta (pista n. 10, appunto, Chastelets) che presenta la stessa neve: dura, uniforme, senza ghiaccio affiorante e ben sciabile. I Blossom rispondon bene, e io spingo di più... la pista è ampia e deserta, cosa chiedere di meglio?
Incuriosito dall'apertura del Furtschellas, che altre volte non avevo trovato operativo, mi getto sullo skilift Curtinella e da lì verso Rabgiusia; segue poi lo skilft Margun; salendo vedo che alla sua sinistra la pista, seppur corta, sembra interessante in quanto presenta delle belle alternanze tra pendio ripido e dolce: la pista si chiama valtellina, e la rifarò due volte, anche parchè essendo girata verso il sole e abbastanza distante dalle rocce si è già ammorbidita ed è perfetta per i miei gusti. I Blossom son stabili e veloci (fin troppo veloci), e la parte ripida nonostante le mie intenzioni iniziali di farla moltiplicando le curve, viene digerita in due-tre passaggi di lamina.
Ripreso ed abbandonato il Margun mi dirigo verso la partenza della seggiovia Furtschellas, ma dato che sto godendo... all'ultimo momento decido di non fermarmi e continuare sulla bellissima pista rossa numero 23 "Prasura" che , larga, voluttuosamente morbida e sinuosamente invitante, mi avvicina in completa solitudine al limitar del bosco; qui purtroppo la storia d'amore tra me e questa bella pista, che ha come sfondo costante anche per gli occhi più distratti i laghi gelati di Sils e Silvaplana , finisce e capisco perchè ero il solo a crederci... nel bosco la pista diventa rapidamente di neve primaverile ma cedente, e in poche curve decisamente marcia con impurità marronastre, non sassi ma non è nè un bel vedere nè un bel sciare; si arriva a stento alla partenza della funivia Furtschellas.
pausa cioccolato e poi panino , mi prendo un po' di sole in attesa che la vecchietta (la funivia) riparta.
(continua...)