Corvtasch - 20 e 21 aprile 2011

pat

Well-known member
In attesa del fotoreportage vero che presumo faranno Ulrico & Co , che saliranno domani e che adesso staranno finendo di preparare zaini e panini , vi descrivo la mia giornata di oggi "in anteprima" sulle belle piste di Corvatsch e Furtchellas; non ho foto da allegare perchè ho portato la reflex a pellicola sperando di rubare un'inquadratura al Bernina degna di un bell'ingrandimento, ma l'atmosfera un po' brumosa in quota, sebbene il sole fosse dominante, non rendeva il panorama certo nitido come avrei sperato.
Già mi ero accorto a fondovalle che la giornata non avrebbe permesso foto spettacolari: dalla Val Bregaglia le belle guglie delle Sciore erano appena visibili ,
e giunto in Engadina
notavo sui laghi ancor ghiacciati una sottile nebbiolina ,
che con due gradi si era trasformata sulle rade erbe in brina

Cordoni di cotone infiocchettavano a metà altezza la zona assolata di Saint Moritz lasciando intravedere sia sopra che sotto poche lingue di neve ed ampi spazi marroni fino probabilmente a 2400 circa , 2600 in alcuni punti.
Il lato nord invece era fantastico: la neve si gettava generosamente ancora nei laghi opachi e buona parte dello stesso altipiano a 1800 era ancora diffusamente innevato; il Corvatsch si imponeva con la sua mole e la sua ombra, ma anche la zona della val di Fex in direzione Furtschellas era ben carica... e in alcuni punti ben "scarica" con evidenti tracce di non torppo lontane valanghe.

Pronti - via ! Alle 9 e un quarto la prima funivia !

Temperatura a 2700 zero gradi tondi tondi.

Riprendo subito la seconda cabina per godermi il trittico Bernina-Roseg-Palù con l'aria fresca del mattino. Foto di rito panoramiche e zoomate; i seracchi e "la scala di Dio" ovvero la Biancograt catturano la mia attenzione in più inquadrature.

Si allaccian le cinture (dello zaino) e si parte !

Per l'occasione terrò ai piedi gli sci di un amico del forum, due verdissimi Blossom Fly Up da 178cm , non senza una certa trepidazione.

Il ghiacciaio, con la sua Standard Run, offre nel primo tratto una pista quanto mai ampia e dalla neve perfetta , ma non "tiro" perchè devo prender confidenza con gli sci. Questo tratto di pista, vuoi per l'ampiezza, vuoi per il panorama, vuoi per la sempre eccellente qualità della neve , vuoi perchè è la prima pista che faccio quando vengo qui... mi regala sempre emozioni che vanno al di là della pura sciata. E' l'apoteosi, un nirvana... insomma per me e' il senso delLO SCI per antonomasia.

La pista , dopo una leggera curvatura che aumenta la pendenza, piega prima verso destra e poi netta verso sinistra, dove si nasconde tra le rocce con buona inclinazione, abbastanza da tirare curve come si deve ma non troppo da metter apprensione in caso di eventuale errore; un pochi attimi, dopo averne accarezzato e lambito la parete , la pista "abbandona" la roccia del Corvatsch per allontanarsi larga e diretta verso il pianoro a 2600, da cui si risale con uno skilift (Mandra) all'arrivo in zona Murtel sia della funivia da valle sia della seggiovia. Tutto questo tratto è di neve morbida e farinosa , un lusso di questi tempi...


(continua)

http://www.infosnow.ch/~apgmontagne/?lang=de&pid=42&tab=map-wi

Riguadagnati i 2700 prendo la pista rossa Surlej che dapprima corre, scendendo, a destra dello skilift Murtel , poi lo attrversa e si ricongiunge circa a quota 2550 con la bella pista Chastelets per scendere a braccetto con essa fino all'Alp Surlej a 2100 circa ; la veloce e moderna seggiovia omonima mi permette di fare anche la variante alta (pista n. 10, appunto, Chastelets) che presenta la stessa neve: dura, uniforme, senza ghiaccio affiorante e ben sciabile. I Blossom rispondon bene, e io spingo di più... la pista è ampia e deserta, cosa chiedere di meglio?

Incuriosito dall'apertura del Furtschellas, che altre volte non avevo trovato operativo, mi getto sullo skilift Curtinella e da lì verso Rabgiusia; segue poi lo skilft Margun; salendo vedo che alla sua sinistra la pista, seppur corta, sembra interessante in quanto presenta delle belle alternanze tra pendio ripido e dolce: la pista si chiama valtellina, e la rifarò due volte, anche parchè essendo girata verso il sole e abbastanza distante dalle rocce si è già ammorbidita ed è perfetta per i miei gusti. I Blossom son stabili e veloci (fin troppo veloci), e la parte ripida nonostante le mie intenzioni iniziali di farla moltiplicando le curve, viene digerita in due-tre passaggi di lamina.

Ripreso ed abbandonato il Margun mi dirigo verso la partenza della seggiovia Furtschellas, ma dato che sto godendo... all'ultimo momento decido di non fermarmi e continuare sulla bellissima pista rossa numero 23 "Prasura" che , larga, voluttuosamente morbida e sinuosamente invitante, mi avvicina in completa solitudine al limitar del bosco; qui purtroppo la storia d'amore tra me e questa bella pista, che ha come sfondo costante anche per gli occhi più distratti i laghi gelati di Sils e Silvaplana , finisce e capisco perchè ero il solo a crederci... nel bosco la pista diventa rapidamente di neve primaverile ma cedente, e in poche curve decisamente marcia con impurità marronastre, non sassi ma non è nè un bel vedere nè un bel sciare; si arriva a stento alla partenza della funivia Furtschellas.

pausa cioccolato e poi panino , mi prendo un po' di sole in attesa che la vecchietta (la funivia) riparta.

(continua...)
 
Ma io lo so che domani becco l'onda anomala di caldazza.......

Se vuoi sciar bene , nel dubbio limitati alla Standard Run e alla Chastelets ; oggi non ho fatto la Fuorcla Surlej perchè l'unica volta che l'ho fatta, ero anni fa col Charvis, aveva un punto in cui ad una discesa stretta seguiva una forte compressione obbligata in quanto il pendio risaliva di netto seppur per un breve tratto, e lì , nonostante la compressione fosse prevsita, le gambe mi han letteralmente ceduto e mi son trovato a terra come un pezzo di squacqerone quando cade dal piatto; non mi ero fatto niente, ma in un istante mi ero immaginato i miei legamenti che uscivano dalle ginocchia come i capelli di Medusa ... e non volevo certo rifare la stessa esperienza oggi che ero da solo. Non so se han sistemato quel tratto nel frattempo... se decidi di farla come variante alta della Standard Run stacci attento.
 
E' sempre un piacere leggere i tuoi resoconti, ti danno la sensazione reale come se foste direttamente li sul luogo. Complimenti.
Non riusciresti a postare la foto del Bernina? Io l'ho sempre fotografato dal versante Italiano (da rifugio Scerscen, Marinelli, e dalle piste del Palù).
Ciao
Charlie
 
(continua narrazione)

Il tipo della funivia mi spiega durante il viaggio che il Furtchellas è tuttosommato un comprensorio modesto con pochi impianti di punta e alcune piste un po' "all'antica" , ma ha il vantaggio di esser pressochè sempre poco frequentato ; mi consiglia la Grialetsch e mi dice che generalmente è quella con la miglior neve; mezza pista è occupata per gli allenamenti di una gnocchettina, ma non so chi sia , l'altra metà è libera; in ogni caso la metà che rimane è ampia e perfettamente battuta "a biliardo". Salendo con l'omonimo skilift vedo che c'è un ingresso di una nera nella sua perte alta, e mi ripropongo di farla successivamente unendo nera e grialetsch.
Sulla Grialestch la neve è veramente fantastica (credo di averla fatta verso le undici e mezza) e coi Blossom spingo al limite del mio scarso allenamento , prendendo velocità che non mi sarei mai permesso di sfiorare se solo sulla pista ci fosse stata anima viva oltre me; mi rendo conto, a proposito, che forse gli sci son delusi dal fatto che solo in quell'occasione li abbia fatti veramente sgroppare (ma la pista era , o sembrava, corta...) perchè loro più li tiro e meglio vanno, ma io le velocità che loro adorano non le so gestire se non per brevi tratti e solo in condizioni idilliache; forse qualche curva in più fatta con i miei Head XRC fa fischiare meno le orecchie per il vento , ma fa durare di più quadricipiti e ginocchia.
Penso a come avrei fatto quella stessa pista con gli XRC 1100 che mi aspettano (invano) sul portasci della subaru accanto agli ancor meno sfruttati Elan MBX non sciancrati... alla fin della fiera a questi due paia di sci sarà riservata solo una sana boccata d'aria di montagna, anche se li avevo portati per una prova comparativa coi Blossom nel caso in cui mi fossi focalizzato in zona Corvatsch.

Prendo la seggiovia carenata bianca Furtschellas e da 2800m ( che panorama ! Che vallone pieno di neve appena sotto di me!) seguo la blu (quasi a uovo) e il profilo della nera più alta e più a sinistra , evidenziato dalla presenza di un gruppetto di sciatori fermo sul cambio di pendenza che sta decidendo come e dove affrontarlo... scusate.. ho fretta... passo io mentre voi decidete... la pista è strettina ma noi della bergamasca siamo stati avvezzi a tali passaggi negli anni "rudi" dei primi corsi di sci a Foppolo ... quattro curve ed è mangiata e digerita, e poi secco a destra mi immetto di nuovo sulla Grialestch tirando ancora bene, ma con le gambe un po' stanche.
Decido che è ora di riavvicinarmi in zona Corvatsch prima che il sole sempre più caldo e i muscoli sempre più stanchi mi combinino un brutto scherzo.

Dai 2800 seguo la parte alta della Curtinella (18) e la rabgiusa (13) , due rosse con tratti di scorrevolezza e discreti pendii con neve dura sotto e appena smllata sopra , piste quasi deserte, grandi smanettate e denti digrignati. La successiva pista Curtinella Run che invece riporta verso Surlej fa cagare da subito, tanta neve smollata, almeno una spanna, cumuli sulla sinistra della pista per 3/4 della larghezza ma di quelli infidi, che frenano e insaccano, e un po' di neve più omogenea tutto sulla destra del percorso ma non più larga di una ex traccia di gatto delle nevi; io sono stanco e gli sci li sento decisamente pesanti in queste condizioni , "surfano" bene nella parte destra più omogenea, ma mi sembra che a volte rimangano "agganciati " sul marcio quando mi alalrgo un po' sulla parte smossa di sinistra... ma forse non è neanche colpa loro... non mi sono mai fermato, se non sugli impianti, e questa neve che altre volte ho trovato (altrove) anche piacevole oggi mi da fastidio e mi fa insorgere i primi accenni di crampi, diminuendo ancora di più la reattività e la fluidità della sciata ... ragazzi è dai primi di marzo che non scio e praticamente non ho mai fatto un giornaliero intero in tutta la stagione... abbiate pietà nel giudizio...

(continua)
 

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Grande Pat. Oggi mi hai tenuto compagnia con frequenti SMS, aggiornandomi quasi ad ogni pista delle condizioni. Io li rimpallavo via PM a Pierr e Ghevén.

Domani (il 21) andiamo noi. Mi sa che DOVREI portare la macchina fotografica:-? Ma la mia è una zavorra, è lì domani decido. Spero in Ghevèn, sembra uno molto tecnologico: avrà certamente un cell con fotocamera incorporata.
 
E' sempre un piacere leggere i tuoi resoconti, ti danno la sensazione reale come se foste direttamente li sul luogo. Complimenti.
Non riusciresti a postare la foto del Bernina? Io l'ho sempre fotografato dal versante Italiano (da rifugio Scerscen, Marinelli, e dalle piste del Palù).
Ciao
Charlie

Ci penseranno domani Pierr, Ulrico & Co, io avevo una reflex a pellicola. Grazie per i complimenti.
Mi son svegliato alle 5 e un quarto e son qui a scrivere invece che a dormire ... almeno ho un lettore !
 
Grande Pat. Oggi mi hai tenuto compagnia con frequenti SMS, aggiornandomi quasi ad ogni pista delle condizioni. Io li rimpallavo via PM a Pierr e Ghevén.

Domani (il 21) andiamo noi. Mi sa che DOVREI portare la macchina fotografica:-? Ma la mia è una zavorra, è lì domani decido. Spero in Ghevèn, sembra uno molto tecnologico: avrà certamente un cell con fotocamera incorporata.

Ancora ho le foto dell'ultima sciata sul telefono......mi sa che posterete prima la sciata di domani.....;)
Entro la prox stagione devi accompagnarmi a comprare la videocamera di cui mi dicevi. Ovviamente fingevo di conoscere e capire tutte le terminologie che mi elencavi ma non ho capito molto ;) ti porto di persona che facciamo prima...tanto poi ne beneficierai pure tu.....:D

Se vuoi sciar bene , nel dubbio limitati alla Standard Run e alla Chastelets ; oggi non ho fatto la Fuorcla Surlej perchè l'unica volta che l'ho fatta, ero anni fa col Charvis, aveva un punto in cui ad una discesa stretta seguiva una forte compressione obbligata in quanto il pendio risaliva di netto seppur per un breve tratto, e lì , nonostante la compressione fosse prevsita, le gambe mi han letteralmente ceduto e mi son trovato a terra come un pezzo di squacqerone quando cade dal piatto; non mi ero fatto niente, ma in un istante mi ero immaginato i miei legamenti che uscivano dalle ginocchia come i capelli di Medusa ... e non volevo certo rifare la stessa esperienza oggi che ero da solo. Non so se han sistemato quel tratto nel frattempo... se decidi di farla come variante alta della Standard Run stacci attento.

Complimenti! Bel report!!mancano solo un po' di foto......l'engadina e' tutta bella!!
 
(continua... spero brevemente... ho sonno)

Sono a Surlej a mezzogiorno e un quarto... inizio a sentire la fatica... so che un po' di riposo, un po' di cioccolato, del thè dolce e caldo mi rimetterebbero in sesto per un altro paio di ore... ma io quel tempo non ce l'ho... conto di esser a Treviglio alle 5 e devo partire per le due -due e mezza, pausa pranzo e cambio indumenti compreso.
Devo altresì decidere se sfruttare l'ultima possibilità di usare gli sci di riserva (pensavo agli Elan) già che sono basso di quota lasciando a riposo i verdoni , oppure spremermi come un limone, risalire, tirare due piste come si deve e infine abdicare in gloria ... secondo voi ?


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ma chi se frega degli sci di riserva ! Ho mezz'ora o poco più di autonomia sciiistica , ho i primi crampi e ho un sole cocente in fronte... e la paura di veder trasformare le mie piste preferite in pappa se attendo ancora un po'...
Risalgo, Blossom ai piedi. Ho deciso che li restituirò al proprietario con tanti ringraziamenti, ma per oggi voglio ancora spremerli un po' .

Seggiovia a 2700 , con neve all'arrivo un po' squaquaracchiata dal brulichio di persone che vi si muovon sopra in etrambe le direzioni , e subito funivia per il Nirvana a 3300.

Uscendo a 3300 nella zona di passaggi obbligati di tutti gli utenti della funivia mi meraviglio del fatto che la neve si sia smollata anche lì ! Nonostante le previsioni di zt a 2800 in zona Bernina , sicuramente siamo sopra lo zero.. penso un paio di gradi, visto che a 2700 ce ne sono ora 4.
I brutti pensieri svaniscono subito con un colpo di sbianchina più reale che metaforico quando le valtellinesi solette solcano il vero pendio del ghiacciaio del Corvastch... neve B-E-L-L-I-S-S-I-M-A , tra il morbido fine e il farinoso , indescrivibile ... stringo i denti e tiro quattro curve prima della parte più stretta come se avessi ai piedi uno snowboard hard type, sfioro la neve con il braccio appena discosto dal corpo , gli sci corrono veloci, stabili e sicuri ... in quel momento non vorrei essere in nessun'altro posto al mondo ! Tengo la destra e la parte un po' più stretta della pista ha qualche cenno di stress , ma gestibilissimo , curva netta a sinistra e si ritorna a sciare sulla più perfetta delle materie prime ... gli sci son contenti, lo capisco, e io mi sto impegnando al massimo per esser fluido, morbido e reattivo nonostante la stanchezza muscolare... rimango in questo mondo sospeso di neve ed estasi fino ai 2500 della partenza del Murtel, ove incrocio uno sciatore con tanto di parapendio ancora aperto, chissà da dove sopraggiunto !
L'ultima pista, la Chastelets, a parte un ingresso di neve decisamente primaverile "pesante" per i primi 50mt di dislivello (quindi finchè rimane stretta, per chi consoce il posto) , e un finale nel bosco prevedibilmente cedente seppur sciabile fino alla fine , mi regala gli ultimi 500 m di dislivello (da 2600 ai 2100 dell'Hossa Bar) da urlo: dritta, larga , deserta , senza il duro della mattina soppiantato solo superficialmente da 1cm di firn (si chiama così?) che fa tenere gli sci come il Silver Bullet giapponese ... che smanettate ! ci sono tante piste... ma alcune sono Piste con la "P" maisucola ... due di queste sono la Standard Run dal ghiacciaio e la Chastelets nei quattro quindi centrali (tutta, quando è in vena in una stagione normale).

l'altra "P" maisucola la riservo per la mia firma

Buonanotte a tutti e buona sciata a Ulrico, Pierr & Co che van su domani... ricordatevi che a Gordona c'è il birrificio artigianale Spluga e che tra Chiavenna e Colico ci son gli autovelox a 50 e 70 km/h . Se vi capita, andate a cenare all'agritursimo La campagnola o in uno dei crotti della zona (ma non il primo dopo Castaesegna, che in un'altra occasione ho trovato poco esaltante... magari quello adiacente la stazione ferroviaria di Chiavenna vi potrà soddisfare di più)

passo e chiudo... anzi Passo (del Maloja) e Chiuro ....

P
 
Mi permetto di replicare qui il reportage con le ottime foto di Ghevèn:

Breve reportage.

Giornata di sole con qualche velatura al pomeriggio. Neve inizialmente bella sopra e dura sotto, poi piú dura sopra e sotto parecchio molla, ma tutto sommato sciabile. Il comprensorio è decisamente stupendo, col lago visibile da piú punti e picchi fino a 4.000 metri poco dietro.

Pierr, Enrico e Ulrico alla partenza della prima funivia
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Casomai qualcuno non credesse che ci siamo stati... :prrr:
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E ora proprio in cima in cima!
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La pista rossa che scende proprio dalla sommità.
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Giú giú fino allo skilift che riporta alla partenza della seconda funivia.
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Paesaggi spettacolari e immacolati.
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E giunge l'ora del meritato pranzo zvissero!
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Ulrico, Pierr ed Enrico ne stanno escogitando una delle loro...
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Il paesaggio è spettacolare.
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In mezzo a cotanta sapienza sciistica c'è pure il solito intruso incapace... HIHIHI
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Giú in valle l'inverno è soltanto un ricordo molto artificiale...
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Eh, la Zvissera!
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Scivolammo di lassú tra valli fiorite e laghi in disgelo...
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Altro monte sfruttabilissimo.
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Un saluto anche a Chiavenna e alla sua storica bresaola!
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Grazie ancora a Enrico, Ulrico e Pierr per la stupenda giornata! :D
 
Altri contributi

esatto, il bar con tanti ottimi cornetti, col cioccolato alla cannabis e parecchie cameriere gnocchette.


Oggi poi al ritorno mi hanno fatto provare la bresaola affumicata di Panatti, nel corso pedonale di Chiavenna, e penso che non riuscirò mai più a mangiare bresaola industriale.......

Complimenti, davvero belle foto!! Chi era l'autore?? Bello vedere un panorama ancora invernale ;)

Grazie delle foto! Mi sa che avete beccato una giornata un po' più nitida della mia.

Qual'è la pista che vi è piaciuta di più ?

direi la 3 (ovviamente) e la 13. Ma in inverno qualche altra pista può dare ottime soddisfazioni che oggi non poteva dare.

Fuoripista quello a sinistra (scendendo) della pista 3. La terza volta ero un pò troppo gasato e ho cercato una variante a sinistra, riuscendo anche a tracciare in alto ma poi incartandomi in basso appena prima di rientrare in pista (venivo da destra e volevo andare in quel canale verso sinistra, peccato che il passaggio era tutto rocce (qui non si vedono) e quindi sono stato forzato a fare il pezzo segnato in derapata e cagotto:






due pregi:

1) è l'ultimo baluardo della neve vera, poi rimangono solo i ghiacciai

2) i panorami eccezionali. Se uno va a St.Moritz e va solo al Corviglia (che sciisticamente mi piace di più) potrebbe facilmente pensare "beh, st.Moritz, tutto qui???" Poi sale al Corvatsch e al Diavolezza, guarda al di là e capisce perchè, tra le varie sue peculiarità, il posto è così famoso e apprezzato. Devo assolutamente andarci in estate.


due difetti direi importanti:

1) manca una pista da urlo vero. Molte carine, ma nessuna perla.

2) quelle cavolo di troppe ancore obbligate sono una tortura e spezzano il ritmo. Ho avuto anche un fortissimo problema a un polpaccio che non avevo mai avuto con questi nuovi scarponi, e penso che la colpa potrebbe essere proprio di queste ancore.

Confermo diffetti denunciati da Pierr, ma divertìti ugualmente.:MONKEY:MONKEY:MONKEY:MONKEY
 
Report 1 di 4

Ieri grande giornata di sci.

La squadra:
  • Ghevèn. L'ho conosciuto per l'occasione tramite il forum. Persona molto puntuale ed estremamente precisa. Si intende di tutto (dalle lingue, alla dermatologia per la scelta della crema solare, alla geologia per l'identificazione della Dolomia in ogni tipo di formazione rocciosa...). Durante il rientro in auto si è rivelato persino più competente di Pierr circa i... luoghi più ricchi di "gnocca" a livello mondiale HIHIHI.
    E' arrivato armato di ben DUE paia di sci: GS e SL Atomic top gamma. Sta prendendo lezioni di sci (a un ritmo ancora maggiore di SkissSkiss:shock:) e per quanto per il momento non sia ancora a livello "oro", quando mi ha parlato di JamSession... credo intenda migliorare talmente nei prossimi anni da poter vestire la tuta bianca e arancione.:D Pieno di battute di umorismo yddish, si è rivelato una piacevole compagnia.
  • Pierr. E' sempre lui. Velocissimo e dalle poche curve, salvo... sul fuoripista più estremo. Conoscitore di ogni meandro dei comprensori sciistici e di ogni localino "giusto" a livello europeo. Benché ami la Svizzera, non riesce ad adeguarsi al concetto di puntualità.HIHIHI (Ma ieri, per la sincera verità il ritardo al radez-vous è stato proprio minimo: meno di 3 minuti). La battuta sempre pronta è una garanzia di divertimento sugli sci e condividendo una paio di belle bionde (le birre intendo!).HIHIHI
  • Enrico. Unico non "skifoso". Mio compagno di sciate infrasettimanali nel 2009-10. Ha circa il doppio degli anni di Pierr, ma portati assai bene. Quest'anno per vari impicci non eravamo mai riusciti a combinare sciate insieme e quando mi ha proposto all'ultimo minuto di andare a Cervinia io e lui proprio il giorno che dovevo andare al Corvatsch, l'ho cooptato. Ci è mancato poco che sciasse più di me e Pierr. Ci ha condotto a Chiavenna a trovare una bresaola artigianale davvero SUPER. :D:D:D
  • Io, per non venir meno alla mia fama di stakanovista, dopo la sveglia alle 5:10, 3h di guida all'andata, 8h di sci (senza pausa pranzo):MONKEY, 3.5h (traffico) di guida al ritorno, mi sono sparato anche il cineforum serale!:shock:
    Devo però ammettere che dopo aver preso l'ultimissima risalita a 3300m per il rotto della cuffia, quando Pierr mi ha proposto il secondo f/p ripido (sarebbe stato il suo terzo) mi sentivo le gambe affaticate e sono sceso per la pista, mentre lui si buttava alla ventura, cercando una variante ancora più ardita. Quando poi ero fermo ad aspettarlo alla partenza dell'ultima obbligatoria àncora, e l'ultimo sciatore ritardatario se n'era ormai andato da buoni 10 minuti, e l'omino mi guardava speranzoso di chiudere l'impianto, e Pierr non si vedeva da nessuna parte... :PAAU ho cominciato a preoccuparmi seriamente e a pentirmi di averlo lasciato andare da solo... Che sollievo vederlo alla fine.
    In ogni caso, causa skilift, àncore e funivie (dove NON ti siedi mai a riposare) oggi sono abbastanza indolenzito, cosa che non mi capitava da parecchio. W le seggiovie ad ammostamento.

Ecco alcune foto

Dislivello
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Il mio dislivello è stato 11.130 m (calcolo GPS) per poco meno di 100km (piste + impianti), Pierr poco meno.

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Il ghiacciaio del Bernina con i sui saracchi

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Il rifugio (poco, ma ben frequentato) in cui si fermeranno a pranzo alcuni di noi

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Dominiamo l'Engadina. Corviglia (esposto a sud) è davvero devastato.

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... to be continued ...
 
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