Sabato 2 aprile finalmente si torna a sciare dopo una breve pausa di 15 giorni.
Le notizie provenienti dalla Val di Fassa erano molto incoraggianti (grazie Albi)....polverella nei canali del Sella esposti a nord.
Si decide quindi di provare il canale del ghiacciaio che nessuno di noi aveva mai affrontato fino ad ora.
Alla partenza siamo io, Franco, Iacopo e Nicola
La giornata è spettacolare, cielo di un blu intensissimo e temperatura gradevolissima...
Presa la funivia del Sass Pordoi ci si dirige verso l'imbocco della forcella Pordoi e della Val Lasties e si punta alla base del Piz Boè (3152mt) da dove si indossano i ramponi e si inizia a salire.
La salita al Piz Boè può incutere un certo timore vista dalla terrazza del rif.Maria all'arrivo della funivia del Sass Pordoi ma in realtà, una volta ragiunto l'attacco, fa meno impressione.
Raggiunta la cima (la più alta del gruppo del Sella) si gode di una vista a 360° da togliere il fiato!
Il nostro gruppo era il secondo, avevamo davanti alcuni ragazzi con tavole e sci e dietro di noi un nutrito gruppo di aspiranti guide alpine con relativi istruttori.
Ci sentivamo quindi il fiato sul collo e con la paura che ci trifolassero la discesa!
Raggiunta la capanna fassa in cima al Piz Boè si passa tra il rifugio e il ripetitore, si scende sul lato sinistro della cresta fino ad arrivare alla forcella dei Ciamorces
Capanna Fassa al Piz Boè
cresta prima di entrare nella forcella dei Ciamorces(a dx)
Si scende nel vallone tenendo la sinistra quando si avvistano le rocce. Da qui inizia un traverso che ci porta all'insellatura della Cresta Strenta che si risale sci in spalla per raggiungere il punto di partenza del canale del ghiacciaio.
traverso verso la forcella da salire a piedi
Giunti finalmente all'imbocco del canale ci si presenta un paradiso...un vallone ampio che si restringe sempre più fino a diventare canale non troppo stretto e sempre divertente con una pendenza di circa 40°
La discesa è stata ancora migliore delle aspettative... neve polverosa con poche tracce...cosa chiedere di più col caldo di questo periodo?!
Dopo una discesa realmente goduriosa ci siamo immessi nella trafficatissima Val Mezdì, all'altezza della fine del muro iniziale, che pareva una pista del Sellaronda data la quantità di gente in giro!
PS.
Prima di salire al Piz Boè abbiamo avuto il piacere di conoscere una famosa Guida Alpina (nonchè fortissimo arrampicatore) della Val Gardena, Manfred Stuffer, che si è aggregato a noi per farci qualche ripresa e farsi una sciata nel suo primo giorno libero della stagione invernale!!!
Grazie Manfred per la compagnia, la simpatia e per le riprese!
Le notizie provenienti dalla Val di Fassa erano molto incoraggianti (grazie Albi)....polverella nei canali del Sella esposti a nord.
Si decide quindi di provare il canale del ghiacciaio che nessuno di noi aveva mai affrontato fino ad ora.
Alla partenza siamo io, Franco, Iacopo e Nicola
La giornata è spettacolare, cielo di un blu intensissimo e temperatura gradevolissima...
Presa la funivia del Sass Pordoi ci si dirige verso l'imbocco della forcella Pordoi e della Val Lasties e si punta alla base del Piz Boè (3152mt) da dove si indossano i ramponi e si inizia a salire.
La salita al Piz Boè può incutere un certo timore vista dalla terrazza del rif.Maria all'arrivo della funivia del Sass Pordoi ma in realtà, una volta ragiunto l'attacco, fa meno impressione.
Raggiunta la cima (la più alta del gruppo del Sella) si gode di una vista a 360° da togliere il fiato!
Il nostro gruppo era il secondo, avevamo davanti alcuni ragazzi con tavole e sci e dietro di noi un nutrito gruppo di aspiranti guide alpine con relativi istruttori.
Ci sentivamo quindi il fiato sul collo e con la paura che ci trifolassero la discesa!
Raggiunta la capanna fassa in cima al Piz Boè si passa tra il rifugio e il ripetitore, si scende sul lato sinistro della cresta fino ad arrivare alla forcella dei Ciamorces
Capanna Fassa al Piz Boè
cresta prima di entrare nella forcella dei Ciamorces(a dx)
Si scende nel vallone tenendo la sinistra quando si avvistano le rocce. Da qui inizia un traverso che ci porta all'insellatura della Cresta Strenta che si risale sci in spalla per raggiungere il punto di partenza del canale del ghiacciaio.
traverso verso la forcella da salire a piedi
Giunti finalmente all'imbocco del canale ci si presenta un paradiso...un vallone ampio che si restringe sempre più fino a diventare canale non troppo stretto e sempre divertente con una pendenza di circa 40°
La discesa è stata ancora migliore delle aspettative... neve polverosa con poche tracce...cosa chiedere di più col caldo di questo periodo?!
Dopo una discesa realmente goduriosa ci siamo immessi nella trafficatissima Val Mezdì, all'altezza della fine del muro iniziale, che pareva una pista del Sellaronda data la quantità di gente in giro!
PS.
Prima di salire al Piz Boè abbiamo avuto il piacere di conoscere una famosa Guida Alpina (nonchè fortissimo arrampicatore) della Val Gardena, Manfred Stuffer, che si è aggregato a noi per farci qualche ripresa e farsi una sciata nel suo primo giorno libero della stagione invernale!!!
Grazie Manfred per la compagnia, la simpatia e per le riprese!