Vittorioc73
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Ecco il report dei 3 giorni trascorsi alle 3V con l’amico Antonio. E’ un po’ lungo, ma è stato davvero intenso, bello e ha lasciato un’incredibile voglia di sci!!!
Venerdì
Venerdì alle 17 passo a ritirare i miei scarponi (ho fatto fare una modifica per i malleoli), alle 18 passo a prendere l’amico Antonio e ci mettiamo in viaggio. Ci fermiamo per cena al primo autogrill in Francia dopo il frejus e arriviamo a Courchevel 1850 alle 23 circa. In paese ci sono porsche, maserati e limousine come se piovesse (scopriremo dopo che è la serata di gala dei masters di polo su neve) e ci mettiamo alla ricerca dell’hotel les bluets. L’hotel è piccolino e noi abbagliati dall’opulenza delle macchine e degli hotel di superlusso ci passiamo davanti 4 volte senza vederlo. E’ un modesto due stelle, essenziale ma pulito e soprattutto a 2 minuti dalla croisette (dove partono gli impianti) e attaccato ad alcuni dei locali più “inn”. Lasciati i bagagli usciamo e dopo aver fatto un giro nel centro (anche se non c’è un vero centro ma 3-4 vie centrali dove ci sono negozi e locali) troviamo davvero tanti giovani semiubriachi in giro e alcuni locali strapieni. Decidiamo di entrare all’oxygen, un locale/ristorante lounge e ci facciamo un paio di bevelli circondati da “bellagente”. Non facciamo tardi perché i programmi per il giorno dopo sono bellicosi.
Sabato
Al mattino scopriamo la prima differenza col due stelle di Zermatt in cui eravamo stati l’anno scorso; la colazione è essenziale: caffè/latte, pane e marmellata, un croissant, un succo (mentre a zermatt c’erano cereali, biscotti, brioches e tutta la parte salata con uova, prosciutto, etc etc.). Parcheggiamo l’auto in un parcheggio coperto (vicino all’hotel) e presi sci e scarponi dalla skiroom dell’hotel ci dirigiamo alla croisette per fare gli skipass. Facciamo lo skipass trois vallee per due giorni (Euro 94) e prendiamo la cabinovia verdons e la funivia saulire fino ai 2700 metri dove inizia il collegamento con meribel con l’obiettivo di spingerci verso i punti più lontani di valthorens e orelle. Prendiamo il primo tratto della bella rossa Maudit e arriviamo a meribel mottaret con la rossa Aigle. Antonio vuole subito provare una nera, così risaliamo ai 2700 di saulire e prendiamo la rossa Niverolle e poi la nera Grande Rosiere, terminando nuovamente sulla Aigle. La giornata è splendida, la neve è ottima e di gente ce n’è poca! Prendiamo l’impianto Plattieres (che mi sembra essere quello più lento di tutto il comprensorio) e scesi dalla seggiovia cote brune prendiamo la blu Plein Sud fino agli impianti funitel peclet e glacier (siamo a valthorens), dove ci aspetta la seconda nera impegnativa, anche se corta, Glacier che con la rossa Christine ci porta all’impianto Moraine dove ci facciamo l’omonima azzurra. Ci scateniamo sul Col de Rosael facendoci le varie rosse Medaille e Variante, passando anche per un park dove mentre ammiriamo 1000 evoluzioni ci concediamo due “saltini”. Fatta la rossa Mauriennaise arriviamo alla somma delle 3 vallees e scendiamo prima per la Coraia, poi per la Peyron, facendo la variante boarder cross. Ora ci aspetta un’altra nera, la Combe de Caron, a mia memoria la più lunga e difficile (e bella) nera che abbia mai sciato! Ci rilassiamo sull’azzurra Gentiane e con una serie di impianti ci riportiamo sul Col de la Chambre, dove sciamo le rosse Venturon e Lac de la Chambre, al termine della quale ci fermiamo per mangiare (sono le 14:40!!). Il ristorante non ha più nulla da mangiare (ma come, non era una giornata affollata e hanno finito tutto??). Così ci facciamo un panino e ci rilassiamo un attimo. Prendiamo una lunga e noiosa azzurra che ci porta a meribel mottaret, risaliamo sul saulire per ridiscendere verso courchevel facendo la rossa Combe Saulire e con l’azzurra Petit Lac rientriamo alla Croisette, stanchi ma felici!! Rientrati in albergo ho i malleoli doloranti (il bootfitting non ha portato al risultato che volevo) e dopo doccia e miniriposino usciamo per cena al ristorante La Fromagerie, dove tra i racconti delle nostre sciate mangiamo una Fondue spettacolare. Andiamo a farci una bevuta e notiamo che il paese si è svuotato. Dei giovani della sera prima non c’è l’ombra e in giro c’è la solita gente “giusta” che sembra conoscersi tutta. Anche i macchinoni sono spariti.
Domenica
Gli impianti aprono alle 9 e noi siamo lì ad aspettarli. In farmacia ho comprato una “protection pour malleoles” che mi permetterà di sciare tutta la giornata. Presi i soliti impianti fino alla vetta saulire, ci facciamo due volte la rossa Maudit, questa volta tutta da cima a fondo. Saliti sul tougnete sciamo la Pramint e poi una volta risaliti, la Gros Tougne che ci porta a les menuires, dove saliti sulla cima pointe de la masse ci facciamo la nera Masse, la rossa Longet e poi un’altra bella nera, la Dame Blanche. Terminata l’azzurra Vallons, prendiamo un impianto per spostarci sull’altro versante e fare ancora una nera, la Leo Lacroix. E’ segnata chiusa, ma noi decidiamo di farla ugualmente. E’ chiusa x poco innevamento, ma evitati i sassi in un paio di punti, ci divertiamo da soli tra le gobbe. Risaliti, ci perdiamo e finiamo sull’azzurra Pluviometre e fatta la Plan du Bouquet ci fermiamo a mangiare, questa volta in tempo per trovare il ristorante fornito
Anche oggi di gente non ce n’è molta, mentre il cielo è un po’ nuvoloso, con timidi accenni di neve e si aprirà solo verso fine giornata. Nella zona di les menuires abbiamo trovato una situazione nevosa precaria con alcune piste ridotte maluccio. Finito il pranzo torniamo nella vallata di meribel e rifatta la Venturon, andiamo a sciare la rossa Combe du Vallon, la prima rossa quasi nera che ho incontrato
Attraversiamo meribel mottaret e con la pista Truite andiamo a prendere la nera Face che però troviamo chiusa per mancanza di neve
così prendiamo la Grand Duc e poi la nera Stade, che però è chiusa anch’essa (è lo “stadio dello slalom” una nera attrezzata con porte da gigante/super G dove stanno facendo allenamenti) così dobbiamo dirottare sulla Gelinotte. Risaliti al saulire scendiamo nuovamente per la rossa combe saulire e poi scegliamo la variante stade descente e verdons. Ritornati alla croisette anche oggi stanchi e soddisfatti, vado in farmacia a prendere dei cerotti antinfiammatori: il mio malleolo destro è gonfio e dolorante! Fatto il solito pit-stop in albergo, si esce a fare due acquisti per mogli e figli e poi aperitivo e cena al Tremplin, un bel ristorante che scopriamo essere super-top, con musica dal vivo, mago che fa spettacoli, “working girl” in azione con ricchi e attempati signori. Ci viene un sudore freddo quando nella carta dei vini scopriamo che c’è una bottiglia da 21.000 euro!!!!!! Ci facciamo una supersquisita bourguignonne e finiamo la serata facendoci spennare nella super-disco le Cave. In giro c’è pochissima gente, sembra un paese fantasma.
Lunedì
Dobbiamo rientrare prima di cena a casa, per cui decidiamo di farci un 3 ore a Courchevel (32 euro). Io noleggio un paio di scarponi supercomodi e con flex ridicolo ma è l’unico modo che ho per sciare, il mio malleolo destro si fa sentire già al mattino
. Abbiamo solo 3 ore per sciare in un comprensorio vastissimo, dobbiamo darci dentro! Iniziamo a scaldarci con la nera M, che inauguriamo per la giornata. La pista è tutta per noi e ce la godiamo da cima a fondo, la neve è così perfetta che la pista sembra quasi facile. Approfittiamo degli impianti deserti e facciamo anche le nere combe pylones e suisses. Purtroppo non riesco a trovare il feeling con gli scarponi e sono molto meno prestante degli altri due giorni. Alle 10:30 le piste iniziano a riempirsi (molto di più dei due giorni precedenti) e ci facciamo un’affollata marmottes (la parte finale con gobbe era quasi senza neve) e la nera Chanrossa. Ritornati a Vizelle, Antonio si fa una variante gobbosa della già nera Suisse mentre io, oramai in rotta con gli scarponi, mi rifaccio “solo” nuovamente la M. Questa volta la pista è segnata e ghiacciata e con parecchi sciatori, bisogna fare attenzione! Ci spostiamo a le praz, dove anche se chiusa facciamo la nera Jean Blanc, con un bel muro ghiacciato che ci impegna,poi la pista diventa davvero impraticabile per assenza neve e terminiamo sulla rossa Amoureux. Mentre andiamo a prendere la nostra ultima pista, vediamo una serie di incidenti anche gravi sulla pista dou du midi: una rossa che invita alla velocità e che è interrotta a metà da una piccola e poco visibile gobba che se presa in velocità lancia gli sciatori per aria. Per terra ci sono già due sciatori sanguinanti assistiti dall’assistenza piste e in un attimo vediamo altri due cadere, sci per aria che andavano a sbattere contro altri sciatori….insomma un disastro; spero l’abbiano chiusa. Noi terminiamo sulla Loze e ci fermiamo a mangiare in una creperie sulle piste, vicino alla croisette. Sono le 12:30 e abbiamo un’ora di relax e di sole prima di metterci in macchina per il rientro. Il posto è affollato (ma dov’era tutta questa gente ieri sera? Boh!!). Purtroppo ci siamo persi due piste che avremmo voluto fare: le nere roches grises e grand couloir. Andiamo a fare due foto all’altiporto e 4ore ½ dopo siamo a casa!
Conclusioni
Le 3 Vallè sono sciisticamente un posto spettacolare, con impianti per la maggior parte moderni e comunque con portata oraria mostruosa (si vede che sono posti attrezzati per accogliere folla!!). Anche se la situazione neve non era delle migliori, con alcune piste chiuse, abbiamo sciato ottimamente e in abbondanza. Il prezzo dello skipass è più che accettabile, vista l’immensità del comprensorio e impressionante è l’assistenza agli impianti, presidiati anche da 2/3 addetti. Ho trovato dappertutto francesi gentili, addirittura disposti a parlare inglese o sforzarsi di parlare italiano per farsi capire.
Spettacolari le piste Combe de Caron (DEVO rifarla), Dame Blanche, Leo Lacroix, Venturon, Combe de Vallon, Maudit, Grande Rosiere, M, Suisses, Combe Saulire e Jean Blanc. Tante le varianti per “complicarsi” ulteriormente la vita sciando su boarder cross.
Courchevel 1850 è un posto di lusso che ostenta benessere e ricchezza. I costi sono adeguati, anche se si può risparmiare, facendo attenzione. L’ho trovato un bel posto, con costruzioni a chalets e poche brutte costruzioni (che invece si vedono al 1650 o più sotto). Se volete, c’è un altiporto e potete arrivarci in aereo. Valthorens (ci siamo passati in mezzo) è architettonicamente orrendo, non ci andrei MAI, se non fosse che è frequentato da una moltitudine di ragazzi (e ragazze): ne abbiamo visti arrivare a pulman interi. Posso solo immaginarmi che vita apres-ski ci sia….. Meribel , pur essendo passato anche a Mottaret, è quello che ho notato meno, non saprei dare un giudizio.
Come comprensorio sciistico, le 3Vallee sono assolutamente al primo posto tra quelli da me visitati. Un posto dove passarci una settimana bianca…anzi due!! Lo trovo superiore alle dolomiti quanto a piste e collegamenti ma inferiore quanto a panorami. Se non nevica da qui all’inizio delle vacanze francesi, quando arriverà la folla, saranno messi maluccio come innevamento, dal momento che quello artificiale sembrano non conoscerlo o quasi…..
Ci tornerò sicuramente, magari anche solo per due giorni partendo da Orelle!!
E ora qualche foto:
Courchevel 1850
Dalla partenza della cabinovia Saulire
Courchevel 1850
Vista del Dent de Burgin
Saulire 2700
La pista Niverolle e difronte la Venturon,Alouette, etc
Valthorens
Boarder cross dall'alto con in fondo Antonio che aspetta...
Valthorens
Boarder Cross dal basso
Sommet des 3 Vallees
Sulla destra Valthorens e sulla sinistra Les Menuires
Courchevel 1850
La chiesa del paese
Les menuires
Eccomi all'inizio della nera Leo Lacroix
Les menuires
Antonio soddisfatto dopo aver terminato la Leo lacroix
Meribel
Sulla Combe de Vallon
Courchevel 1850
Sulla nera M
Courchevel 1850
Al Saulire
La Praz
Sulla nera Jean Blanc, si intravede il muro
Courchevel 1850
Uno scatto dal paese.....
Courchevel 1850
L'Altiporto
Venerdì
Venerdì alle 17 passo a ritirare i miei scarponi (ho fatto fare una modifica per i malleoli), alle 18 passo a prendere l’amico Antonio e ci mettiamo in viaggio. Ci fermiamo per cena al primo autogrill in Francia dopo il frejus e arriviamo a Courchevel 1850 alle 23 circa. In paese ci sono porsche, maserati e limousine come se piovesse (scopriremo dopo che è la serata di gala dei masters di polo su neve) e ci mettiamo alla ricerca dell’hotel les bluets. L’hotel è piccolino e noi abbagliati dall’opulenza delle macchine e degli hotel di superlusso ci passiamo davanti 4 volte senza vederlo. E’ un modesto due stelle, essenziale ma pulito e soprattutto a 2 minuti dalla croisette (dove partono gli impianti) e attaccato ad alcuni dei locali più “inn”. Lasciati i bagagli usciamo e dopo aver fatto un giro nel centro (anche se non c’è un vero centro ma 3-4 vie centrali dove ci sono negozi e locali) troviamo davvero tanti giovani semiubriachi in giro e alcuni locali strapieni. Decidiamo di entrare all’oxygen, un locale/ristorante lounge e ci facciamo un paio di bevelli circondati da “bellagente”. Non facciamo tardi perché i programmi per il giorno dopo sono bellicosi.
Sabato
Al mattino scopriamo la prima differenza col due stelle di Zermatt in cui eravamo stati l’anno scorso; la colazione è essenziale: caffè/latte, pane e marmellata, un croissant, un succo (mentre a zermatt c’erano cereali, biscotti, brioches e tutta la parte salata con uova, prosciutto, etc etc.). Parcheggiamo l’auto in un parcheggio coperto (vicino all’hotel) e presi sci e scarponi dalla skiroom dell’hotel ci dirigiamo alla croisette per fare gli skipass. Facciamo lo skipass trois vallee per due giorni (Euro 94) e prendiamo la cabinovia verdons e la funivia saulire fino ai 2700 metri dove inizia il collegamento con meribel con l’obiettivo di spingerci verso i punti più lontani di valthorens e orelle. Prendiamo il primo tratto della bella rossa Maudit e arriviamo a meribel mottaret con la rossa Aigle. Antonio vuole subito provare una nera, così risaliamo ai 2700 di saulire e prendiamo la rossa Niverolle e poi la nera Grande Rosiere, terminando nuovamente sulla Aigle. La giornata è splendida, la neve è ottima e di gente ce n’è poca! Prendiamo l’impianto Plattieres (che mi sembra essere quello più lento di tutto il comprensorio) e scesi dalla seggiovia cote brune prendiamo la blu Plein Sud fino agli impianti funitel peclet e glacier (siamo a valthorens), dove ci aspetta la seconda nera impegnativa, anche se corta, Glacier che con la rossa Christine ci porta all’impianto Moraine dove ci facciamo l’omonima azzurra. Ci scateniamo sul Col de Rosael facendoci le varie rosse Medaille e Variante, passando anche per un park dove mentre ammiriamo 1000 evoluzioni ci concediamo due “saltini”. Fatta la rossa Mauriennaise arriviamo alla somma delle 3 vallees e scendiamo prima per la Coraia, poi per la Peyron, facendo la variante boarder cross. Ora ci aspetta un’altra nera, la Combe de Caron, a mia memoria la più lunga e difficile (e bella) nera che abbia mai sciato! Ci rilassiamo sull’azzurra Gentiane e con una serie di impianti ci riportiamo sul Col de la Chambre, dove sciamo le rosse Venturon e Lac de la Chambre, al termine della quale ci fermiamo per mangiare (sono le 14:40!!). Il ristorante non ha più nulla da mangiare (ma come, non era una giornata affollata e hanno finito tutto??). Così ci facciamo un panino e ci rilassiamo un attimo. Prendiamo una lunga e noiosa azzurra che ci porta a meribel mottaret, risaliamo sul saulire per ridiscendere verso courchevel facendo la rossa Combe Saulire e con l’azzurra Petit Lac rientriamo alla Croisette, stanchi ma felici!! Rientrati in albergo ho i malleoli doloranti (il bootfitting non ha portato al risultato che volevo) e dopo doccia e miniriposino usciamo per cena al ristorante La Fromagerie, dove tra i racconti delle nostre sciate mangiamo una Fondue spettacolare. Andiamo a farci una bevuta e notiamo che il paese si è svuotato. Dei giovani della sera prima non c’è l’ombra e in giro c’è la solita gente “giusta” che sembra conoscersi tutta. Anche i macchinoni sono spariti.
Domenica
Gli impianti aprono alle 9 e noi siamo lì ad aspettarli. In farmacia ho comprato una “protection pour malleoles” che mi permetterà di sciare tutta la giornata. Presi i soliti impianti fino alla vetta saulire, ci facciamo due volte la rossa Maudit, questa volta tutta da cima a fondo. Saliti sul tougnete sciamo la Pramint e poi una volta risaliti, la Gros Tougne che ci porta a les menuires, dove saliti sulla cima pointe de la masse ci facciamo la nera Masse, la rossa Longet e poi un’altra bella nera, la Dame Blanche. Terminata l’azzurra Vallons, prendiamo un impianto per spostarci sull’altro versante e fare ancora una nera, la Leo Lacroix. E’ segnata chiusa, ma noi decidiamo di farla ugualmente. E’ chiusa x poco innevamento, ma evitati i sassi in un paio di punti, ci divertiamo da soli tra le gobbe. Risaliti, ci perdiamo e finiamo sull’azzurra Pluviometre e fatta la Plan du Bouquet ci fermiamo a mangiare, questa volta in tempo per trovare il ristorante fornito
Lunedì
Dobbiamo rientrare prima di cena a casa, per cui decidiamo di farci un 3 ore a Courchevel (32 euro). Io noleggio un paio di scarponi supercomodi e con flex ridicolo ma è l’unico modo che ho per sciare, il mio malleolo destro si fa sentire già al mattino
Conclusioni
Le 3 Vallè sono sciisticamente un posto spettacolare, con impianti per la maggior parte moderni e comunque con portata oraria mostruosa (si vede che sono posti attrezzati per accogliere folla!!). Anche se la situazione neve non era delle migliori, con alcune piste chiuse, abbiamo sciato ottimamente e in abbondanza. Il prezzo dello skipass è più che accettabile, vista l’immensità del comprensorio e impressionante è l’assistenza agli impianti, presidiati anche da 2/3 addetti. Ho trovato dappertutto francesi gentili, addirittura disposti a parlare inglese o sforzarsi di parlare italiano per farsi capire.
Spettacolari le piste Combe de Caron (DEVO rifarla), Dame Blanche, Leo Lacroix, Venturon, Combe de Vallon, Maudit, Grande Rosiere, M, Suisses, Combe Saulire e Jean Blanc. Tante le varianti per “complicarsi” ulteriormente la vita sciando su boarder cross.
Courchevel 1850 è un posto di lusso che ostenta benessere e ricchezza. I costi sono adeguati, anche se si può risparmiare, facendo attenzione. L’ho trovato un bel posto, con costruzioni a chalets e poche brutte costruzioni (che invece si vedono al 1650 o più sotto). Se volete, c’è un altiporto e potete arrivarci in aereo. Valthorens (ci siamo passati in mezzo) è architettonicamente orrendo, non ci andrei MAI, se non fosse che è frequentato da una moltitudine di ragazzi (e ragazze): ne abbiamo visti arrivare a pulman interi. Posso solo immaginarmi che vita apres-ski ci sia….. Meribel , pur essendo passato anche a Mottaret, è quello che ho notato meno, non saprei dare un giudizio.
Come comprensorio sciistico, le 3Vallee sono assolutamente al primo posto tra quelli da me visitati. Un posto dove passarci una settimana bianca…anzi due!! Lo trovo superiore alle dolomiti quanto a piste e collegamenti ma inferiore quanto a panorami. Se non nevica da qui all’inizio delle vacanze francesi, quando arriverà la folla, saranno messi maluccio come innevamento, dal momento che quello artificiale sembrano non conoscerlo o quasi…..
Ci tornerò sicuramente, magari anche solo per due giorni partendo da Orelle!!
E ora qualche foto:
Courchevel 1850

Dalla partenza della cabinovia Saulire
Courchevel 1850

Vista del Dent de Burgin
Saulire 2700

La pista Niverolle e difronte la Venturon,Alouette, etc
Valthorens

Boarder cross dall'alto con in fondo Antonio che aspetta...
Valthorens

Boarder Cross dal basso
Sommet des 3 Vallees

Sulla destra Valthorens e sulla sinistra Les Menuires
Courchevel 1850

La chiesa del paese
Les menuires

Eccomi all'inizio della nera Leo Lacroix
Les menuires

Antonio soddisfatto dopo aver terminato la Leo lacroix
Meribel

Sulla Combe de Vallon
Courchevel 1850

Sulla nera M
Courchevel 1850

Al Saulire
La Praz

Sulla nera Jean Blanc, si intravede il muro
Courchevel 1850

Uno scatto dal paese.....
Courchevel 1850

L'Altiporto