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Franz Senfter: sci genuino come lo speck!
9 gennaio 2012
Altro che le patacche dell’Espresso: un responsabile equilibrio tra sci e natura ha portato progresso e prosperità. Alta Pusteria e sviluppo del Carosello. Dal 2013 sci ai piedi tra BZ e BL.
A Innichen–San Candido (BZ) lo chiamano Kaiser Franz.
In paese un’aura di stima referenziale circonda questa persona, imprenditore poliedrico con una grande passione: le sue montagne.
L’Alta Pusteria, negli ultimi trent’anni, ha sviluppato un connubio molto particolare, tra natura, sport e sviluppo sostenibile, che ha portato questa zona originariamente agricola a mantenere ferme e salde le proprie tradizioni elevando però il proprio standard di vita a livelli sommi.
Artefice (ma non solo lui) di questo miracolo è senz’altro Franz Senfter: risoluto e garbato, innovativo, attento alle mille implicazioni delle sue attività.
Magnate dei salumi è ‘guru’ dello sci: la sua società Sextner Dolomiten Spa si dedica, infatti, allo sviluppo degli impianti sciistici nelle Dolomiti di Sesto, considerato uno dei comprensori sciistici più belli di tutta la regione.
Signor Senfter, è in atto una piccola campagna mediatica contro l’industria dello sci…
“… A me non piace il termine ‘industria dello sci’! Diciamo ‘turismo’.
Qui sviluppiamo un sano turismo invernale, fortemente integrato ai luoghi, con impianti molto moderni, bene organizzati, in sicurezza.
Lei avrà visto che altri, ad esempio in Francia, non hanno ottenuto proprio lo stesso risultato.
Non entro nel merito di queste sterili polemiche.
Una cosa è certa: senza turismo la montagna muore.
E lo sci è fondamentale.
Guardi questa recente statistica (Dr. Gruber&Partner Gmbh – 24.11.2011), su di un campione locale ma comunque emblematico: su 700 intervistati della Provincia Autonoma di Bolzano, il 45% dichiara di praticare sport invernali. La metà di questi pratica lo sci alpino. Il 27% lo slittino. Il 18% lo sci di fondo. Il 15% fa trekking con le ciaspole. Il 12% pratica escursioni alpinistiche. Il 9% il pattinaggio. Il 4% lo snowboard. Il 2% altri sport.
Come può capire, lo sci alpino è basilare.”
In effetti, paesaggi e attività ricettive non stridono nel loro insieme. Qual è il segreto?
“Non ci sono segreti. Io sono un imprenditore che considera fondamentale la concorrenza.
Certo è che noi qui, in Alto Adige, abbiamo investito molto, puntando su un turismo in equilibrio con la natura.
Tutto quello che si fa esagerando va contro il benessere locale, la natura, l’uomo.
Chi crea impianti sciistici senza creare posti letto ed infrastrutture è destinato al fallimento.
Noi abbiamo tentato di fare questo, per far crescere l’economia dei paesi alpini, per ottenere uno standard di vita equivalente alla media europea..”
Modesto… magari siete voi a tirare su la media! Ma l’impatto ambientale deve esserci, come…
“Guardi: quando si va in natura, quando si tocca là, inequivocabilmente si altera qualcosa.
Bisogna farlo con mille precauzioni.
Bisogna valutare l’utilità per l’economia del paese tentando di mantenere quell’equilibrio.
La montagna è fatta anche di uomini!
E poi: se continuano costantemente i trasferimenti di residenza da Germania, Olanda etc. in Alto Adige, vorrà dire che non abbiamo poi fatto male.”
Il suo progetto per la creazione di un unico carosello (Monte Elmo, Croda Rossa e Padola, in Veneto) ha subito uno stop. Qual è la situazione?
“Purtroppo -ma forse questo non dovrei dirlo…- in Italia basta scrivere una carta bollata e i tempi rallentano.
C’è stato un esposto, per questioni prettamente ambientali, neanche troppo articolato.
Qui in Alto Adige i tempi sono comunque più snelli.
Tra qualche giorno si terrà l’udienza al TAR di Bolzano. Non dovrebbero esserci ulteriori intoppi.
Ricordo che il Piano Neve prevede già questi collegamenti, c’è già stata la delibera.
Si tratta di una partnership pubblico-privati di circa 45 milioni di euro d’investimento: c’è il mio impegno personale, cioè con miei capitali, al di là della società…
E’ in via di definizione l’ammontare del capitale della provincia Autonoma e, inoltre, il fondo Brancher mette a disposizione ogni anno 40 milioni di euro proprio per lo sviluppo transregionale… e questo è il caso nostro.., tra Bolzano e Belluno.”
I ‘cugini poveri’ dell’Alto Comelico sono speranzosi…
“Pensi che già 200 persone che risiedono lì sono lavoratori pendolari in Alta Pusteria.
L’anno passato ho acquistato gli impianti di Padola (BL).
L’integrazione del carosello è la naturale evoluzione delle cose. Son sempre quello che alza la bandiera, chi mi segue…”
Quando sarà realizzato questo atteso collegamento?
“Tempi tecnici del tribunale… se ci danno l’ok per Agosto possiamo già realizzare il collegamento tra Monte Elmo e Croda Rossa per la prossima stagione. Nel 2013 ci sarà anche il collegamento tra Croda Rossa e Padola.”