Collegamento Croda Rossa di Sesto-Padola

vado contro corrente..... per me il collegamento Elmo/Croda Rossa, sarebbe da fare. Il comprensorio, già bello di suo, diventerebbe superbo. Fanno collegamenti dovunque... se ci sono i fondi, perchè non farlo? sul problema dell'impatto geologico( rischi di frane, ecc...) non mi pronuncio.
 
. . .
Elmo:
-la risalita da sesto tramite funivia è veloce, . . .

. . .
Elmo: Funivia: si la risalita è veloce ma la funivia di per sè è una palla, e in questa maniera si scende poco a Sesto per non perdere mezze ore
. . .

Sulla questione funivia devo quotare aleTV, considerando gli orari della seguente giornata di sci passata il 28 dicembre scorso:

a) h. 10,10: cima del Plan de Corones, arrivo ritardatari del gruppo di complessive otto persone;
b) h. 10,30: arrivo ultimi del gruppo a fine pista Ried;
c) h. 10,33: un minuto di discesa in cabinovia, ingresso alla stazione di Perca, biglietti e relativa vidimazione, tutto di gran corsa;
d) h. 10,37: arrivo e partenza treno (puntualità da regolazione orologio) direzione San Candido;
e) h. 11,10: ( . . . minuto più minuto meno) arrivo a San Candido;
f) h. 11,15: partenza skibus x Sesto;
g) h. 11,30: arrivo skibus a Sesto (Moso) stazione a valle della funivia x Monte Elmo;
h) h. 12,30: interminabile coda e arrivo in vetta a Monte Elmo.

Morale 1
- un'ora da Perca (un'ora e venti dalla cima del Plan) a Sesto (Moso);
- un'ora di interminabile attesa della Funivia dalla stazione a valle di Sesto alla cima dell'Elmo

Morale 2
la nera di rientro a Sesto fatta solo a fine giornata ormai disastrata (disastrata la pista, non la giornata cmq bellissima) per il terrore di altre code.
 
Ti sei fatto male a Sesto???

OT Ho fatto una settimana prima di natale, ma a causa di protusioni discali quest'anno sono Ko con la schiena, (sciare diventa un incubo e non un piacere)
a sto punto preferisco riprendermi per bene (adesso sono bloccato) facendo nuoto, Stretching e trazioni.....
magari a fine stagione si vedrà.......

PS: non ricordo la situazione del comprensorio ante 2003!

ciao
 
Preso da qui..

Franz Senfter: sci genuino come lo speck! « Dovatu


Franz Senfter: sci genuino come lo speck!
9 gennaio 2012

Altro che le patacche dell’Espresso: un responsabile equilibrio tra sci e natura ha portato progresso e prosperità. Alta Pusteria e sviluppo del Carosello. Dal 2013 sci ai piedi tra BZ e BL.

A Innichen–San Candido (BZ) lo chiamano Kaiser Franz.
In paese un’aura di stima referenziale circonda questa persona, imprenditore poliedrico con una grande passione: le sue montagne.
L’Alta Pusteria, negli ultimi trent’anni, ha sviluppato un connubio molto particolare, tra natura, sport e sviluppo sostenibile, che ha portato questa zona originariamente agricola a mantenere ferme e salde le proprie tradizioni elevando però il proprio standard di vita a livelli sommi.
Artefice (ma non solo lui) di questo miracolo è senz’altro Franz Senfter: risoluto e garbato, innovativo, attento alle mille implicazioni delle sue attività.

Magnate dei salumi è ‘guru’ dello sci: la sua società Sextner Dolomiten Spa si dedica, infatti, allo sviluppo degli impianti sciistici nelle Dolomiti di Sesto, considerato uno dei comprensori sciistici più belli di tutta la regione.

Signor Senfter, è in atto una piccola campagna mediatica contro l’industria dello sci…

“… A me non piace il termine ‘industria dello sci’! Diciamo ‘turismo’.
Qui sviluppiamo un sano turismo invernale, fortemente integrato ai luoghi, con impianti molto moderni, bene organizzati, in sicurezza.
Lei avrà visto che altri, ad esempio in Francia, non hanno ottenuto proprio lo stesso risultato.
Non entro nel merito di queste sterili polemiche.
Una cosa è certa: senza turismo la montagna muore.
E lo sci è fondamentale.
Guardi questa recente statistica (Dr. Gruber&Partner Gmbh – 24.11.2011), su di un campione locale ma comunque emblematico: su 700 intervistati della Provincia Autonoma di Bolzano, il 45% dichiara di praticare sport invernali. La metà di questi pratica lo sci alpino. Il 27% lo slittino. Il 18% lo sci di fondo. Il 15% fa trekking con le ciaspole. Il 12% pratica escursioni alpinistiche. Il 9% il pattinaggio. Il 4% lo snowboard. Il 2% altri sport.
Come può capire, lo sci alpino è basilare.”

In effetti, paesaggi e attività ricettive non stridono nel loro insieme. Qual è il segreto?

“Non ci sono segreti. Io sono un imprenditore che considera fondamentale la concorrenza.
Certo è che noi qui, in Alto Adige, abbiamo investito molto, puntando su un turismo in equilibrio con la natura.
Tutto quello che si fa esagerando va contro il benessere locale, la natura, l’uomo.
Chi crea impianti sciistici senza creare posti letto ed infrastrutture è destinato al fallimento.
Noi abbiamo tentato di fare questo, per far crescere l’economia dei paesi alpini, per ottenere uno standard di vita equivalente alla media europea..”

Modesto… magari siete voi a tirare su la media! Ma l’impatto ambientale deve esserci, come…

“Guardi: quando si va in natura, quando si tocca là, inequivocabilmente si altera qualcosa.
Bisogna farlo con mille precauzioni.
Bisogna valutare l’utilità per l’economia del paese tentando di mantenere quell’equilibrio.
La montagna è fatta anche di uomini!
E poi: se continuano costantemente i trasferimenti di residenza da Germania, Olanda etc. in Alto Adige, vorrà dire che non abbiamo poi fatto male.”

Il suo progetto per la creazione di un unico carosello (Monte Elmo, Croda Rossa e Padola, in Veneto) ha subito uno stop. Qual è la situazione?

“Purtroppo -ma forse questo non dovrei dirlo…- in Italia basta scrivere una carta bollata e i tempi rallentano.
C’è stato un esposto, per questioni prettamente ambientali, neanche troppo articolato.
Qui in Alto Adige i tempi sono comunque più snelli.
Tra qualche giorno si terrà l’udienza al TAR di Bolzano. Non dovrebbero esserci ulteriori intoppi.
Ricordo che il Piano Neve prevede già questi collegamenti, c’è già stata la delibera.
Si tratta di una partnership pubblico-privati di circa 45 milioni di euro d’investimento: c’è il mio impegno personale, cioè con miei capitali, al di là della società…
E’ in via di definizione l’ammontare del capitale della provincia Autonoma e, inoltre, il fondo Brancher mette a disposizione ogni anno 40 milioni di euro proprio per lo sviluppo transregionale… e questo è il caso nostro.., tra Bolzano e Belluno.”

I ‘cugini poveri’ dell’Alto Comelico sono speranzosi…

“Pensi che già 200 persone che risiedono lì sono lavoratori pendolari in Alta Pusteria.
L’anno passato ho acquistato gli impianti di Padola (BL).
L’integrazione del carosello è la naturale evoluzione delle cose. Son sempre quello che alza la bandiera, chi mi segue…”

Quando sarà realizzato questo atteso collegamento?

“Tempi tecnici del tribunale… se ci danno l’ok per Agosto possiamo già realizzare il collegamento tra Monte Elmo e Croda Rossa per la prossima stagione. Nel 2013 ci sarà anche il collegamento tra Croda Rossa e Padola.”
 

.

Da quello che ho sentito verso febbraio il Tar si pronuncerà sul collegamento. In caso venisse bocciato, la società ha già pronto il progeto di un secondo collegamento a valle con un solo impianto senza piste.
Poi l' anno successivo ci sarà il collegamento con Padola con altri due impianti e sempre nel 2013 arriveranno nuovi treni della prov. di Bolzano che consentiranno anche di prolungare i treni della Val Pusteria fino a Lienz, riattivando la staz. di Versciaco (e collegando anche Sillian).
 
Dal 1980 sono un assiduo frequentatore della zona, sia d'inverno che d'estate, e spero vivamente che non facciano alcun collegamento che devasterebbe una stupenda zona boschiva frequentata sicuramente più d'estate che d'inverno.

è ovvio, se non ci sono impianti chi ci va inverno?
 
è ovvio, se non ci sono impianti chi ci va inverno?

Gli impianti ci sono già, e tra l'altro sono vecchi e necessiterebbero di una rinnovata.
Evidentemente non hai presente la meravigliosa area che vorrebbero devastare. Io sì perché oltre a sciarci d'inverno la frequento praticamente sempre anche d'estate e fuori stagione quindi la conosco come le mie tasche, e so cosa ne pensano gran parte degli abitanti della zona.
E non desidero vederla violentata da impianti e piste (o meglio, raccordi a piste) a parer mio inutili. Con buona pace di "Herr Senfter" (tra l'altro lo speck del macellaio di Sesto è 1000 volte meglio del suo)
 
continuo a sostenere il contrario.... per me il re dello spek ha ragione.
ma scusa, a Selva, Corvara, Canazei, non hanno tagliato gli alberi per fare delle piste? e perchè a Sesto non si può fare?
 
continuo a sostenere il contrario.... per me il re dello spek ha ragione.
ma scusa, a Selva, Corvara, Canazei, non hanno tagliato gli alberi per fare delle piste? e perchè a Sesto non si può fare?

Come scusa!?!?!?
Fammi capire: tu sostieni che siccome negli altri posti (e ti sei dimenticato del Plan) hanno devastato il territorio lo devono fare anche a Sesto per portarsi in pari e permettere a te di farci 4 curve due volte l'anno e al Sig. Senfter di prendere qualche skeo in più???
Ma che ragionamento è???
Conosci Sesto? La Val Fiscalina? La meravigliosa zona di Malga Klammbach dove vorrebbero far arrivare l'impianto?
Guarda che la montagna è "impianti di risalita, piste e rifugi chiassosi" solo per tre mesi all'anno, ma per gli altri 9 mesi rimangono, per CHI CI VIVE, solo i boschi feriti e lo sporco sotto gli impianti.
E te lo dice uno che scia da 35 anni.
Non so quanti hanni hai ma se sei giovane e ragioni così, siamo presi davvero male.
 
continuo a sostenere il contrario.... per me il re dello spek ha ragione.
ma scusa, a Selva, Corvara, Canazei, non hanno tagliato gli alberi per fare delle piste? e perchè a Sesto non si può fare?

A corvara ci sono sono circa più di un centinaio di km di piste, collegate anche ad altri comprensori, se a sesto ci saranno 10 km di piste in più rispetto all'esistente, quanti abituè del sellaronda-plan-vasti comprensori pensi che saranno attirati da poche piste in più?

Poi, come dice ale, occorre anche conoscere la zona e la sua conformazione, un conto è l'altopiano del pralongia e un conto la vallata a sesto che si intende collegare.

In definitiva viva chi realizza impianti in zone dove presumibilmente non ci possono essere problemi idrogeologici/frane, chi sostituisce i vecchi con quelli nuovi....
ma costruire tanto per costruire mi pare una scelta miope (vedi cianross a san vigilio).

Una curiosità: negli anni venti una grande frana ha spostato migliaia di mc di materiale verso moso, staccatasi proprio dal punto in cui verrebbero realizzati i nuovi impianti (orso del toro)..... stessa cosa successa a san vigilio nel punto in cui si realizzò l'ovovia che durò due anni prima di franare, magari dare ascolto anche a chi ha più memoria storica non sarebbe una brutta idea!

Se cerchi nel web (guarda anche il quotidiano alto adige) ti puoi fare un'idea.....e poi comunque vada speriam bene:D:D:D
 
dico solo che:
1) la val fiscalina non viene toccata;
2) 2 piste e 2 impianti di risalita non credo possano rovinare in modo indelebile l'ecosistema di Sesto;
3) se tu dici che è sbagliato costruire nuovi impianti, allora questo ragionamento dovrebbe valere per tutte le montagne e non solo per l'Alta Pusteria
4) dipende sempre da come si fanno i lavori.... possono essere più o meno invasivi
5) il numero dei turisti aumenterà sicuramente, ma non credo che con 2 impianti si possa arrivare ad un turismo invernale di massa tipo Kronplatz
 
dico solo che:
1) la val fiscalina non viene toccata;
2) 2 piste e 2 impianti di risalita non credo possano rovinare in modo indelebile l'ecosistema di Sesto;
3) se tu dici che è sbagliato costruire nuovi impianti, allora questo ragionamento dovrebbe valere per tutte le montagne e non solo per l'Alta Pusteria
4) dipende sempre da come si fanno i lavori.... possono essere più o meno invasivi
5) il numero dei turisti aumenterà sicuramente, ma non credo che con 2 impianti si possa arrivare ad un turismo invernale di massa tipo Kronplatz

non so con chi ce l'hai quindi ti dico la mia:
1) non era mai stato detto
2) dipende se una, due, dieci piste vengono fatte dove si può o no, il TAR si pronuncierà sulla base di studi geologici predisposti da esperti dell'università Innsbruck,
e non sulla valutazioni del Sig. Senfter, se deciderà per il via agli impianti vorrà dire che la zona sarà ritenuta sicura (con assunzione di responsabilità di chi effettua la valutazione e prende le decisioni).
3) sono favorevole a nuovi impianti dove possibile
4) vedi punto 2
5) il numero dei turisti aumenterà.....forse d'inverno (da dimostrare) e calerà in estate (da dimostrare): vai a vedere i prezzi degli hotel e dimmi secondo te quale è la stagione più remunerativa a sesto, che ripeto non regge il confronto con sellaronda, cervinia, 3v ecc... ma in estate è sempre una località da tutto esaurito, proprio per la bellezza del paesaggio.....


quindi alla fine a chi giova fare tre impianti (ovovia, seggiovia e skilift) e due piste (di cui una cortissima)? forse a mr. speck!!
Comunque sarà il tempo a dimostrare chi ci aveva visto giusto, spero solo che vengano prese decisioni sulla base di analisi tecniche che tengano conto dell'interesse ad uno sviluppo economico sacrosanto ma anche della giusta tutela ambientale e del territorio!
 
dico solo che:
1) la val fiscalina non viene toccata;
2) 2 piste e 2 impianti di risalita non credo possano rovinare in modo indelebile l'ecosistema di Sesto;
3) se tu dici che è sbagliato costruire nuovi impianti, allora questo ragionamento dovrebbe valere per tutte le montagne e non solo per l'Alta Pusteria
4) dipende sempre da come si fanno i lavori.... possono essere più o meno invasivi
5) il numero dei turisti aumenterà sicuramente, ma non credo che con 2 impianti si possa arrivare ad un turismo invernale di massa tipo Kronplatz

E certo!
Dato che non è dietro casa tua va benissimo no?
Rispondimi sinceramente: se tu abitassi vicino ad un bosco e te lo abbattessero per tirar su qualche condominio, o fossi circondato da campagna e improvvisamente te la sventrano per costruire una fabbrica, ti piacerebbe?
Non mi dire che non accade perché possi citarti nella mia zona almeno due esempi concreti.
 
E certo!
Dato che non è dietro casa tua va benissimo no?
Rispondimi sinceramente: se tu abitassi vicino ad un bosco e te lo abbattessero per tirar su qualche condominio, o fossi circondato da campagna e improvvisamente te la sventrano per costruire una fabbrica, ti piacerebbe?
Non mi dire che non accade perché possi citarti nella mia zona almeno due esempi concreti.

se è dimostrato con ragionevole certezza che la zona dell'orto del toro è franoso, sono d'accordo con te.
se si domostra invece che è una zona sicura, non capisco perchè siate contrari all'argamento di un bel comprensorio che potrebbe diventare splendido....
 
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