Articolo preso da http://www.ladige.it/
Fare fuoripista malgrado i cartelli lo vietino non è più punibile: dalle aule giudiziarie del Bellunese arriva una notizia che farà felici i professionisti e gli appassionati dello sci alpinismo, segnando un momento storico nell´eterna querelle tra i diversi utilizzatori della montagna.
Sospironi di sollievo - e fors´anche ricorsi - quindi per chi si è visto appioppare una multa salata per aver praticato fuoripista laddove i cartelli lo proibivano, probabile rabbia invece in chi ritiene che i divieti servano a salvaguardare sia chi scia che chi «subisce» un´eventuale valanga causata da un fuoripista.
È successo che l´altroieri il giudice di pace di Agordo ha accolto il ricorso del Collegio guide alpine sciatori dell´Alto Adige, contro un´ingiunzione emessa nei confronti di un iscritto al collegio stesso.
La guida in questione il 2 febbraio 2004, insieme ad alcuni clienti e quindi nella sua veste professionale, stava compiendo un´escursione sci-alpinistica nella zona di Arabba quando fu fermato dalle Forze dell´ordine che, dopo averne accertato le generalità, gli contestarono in un verbale l´inottemperanza ad un´ordinanza del sindaco risalente al 3 gennaio 2003, ossia a più di un anno prima.
Tale ordinanza vietava la pratica del fuoripista nelle aree prossime a piste ed impianti. Nel caso specifico, alla guida altoatesina venne contestato il fatto di muoversi «in un tratto di fuoripista il cui pendio è vietato da apposita segnaletica ben visibile indicante "stop - pericolo di valanghe"».
Il giudice di pace bellunese ha però precisato, nella sua sentenza, che il segnale in questione non esprime un divieto, ma è solamente indicatore di una potenziale pericolosità, paragonabile ad esempio alla segnaletica stradale che indica il pericolo di caduta sassi o a quello relativo all´attraversamento di animali selvatici.
Il giudice ha inoltre sottolineato come non vi sia alcuna normativa che disciplini l´accesso del cittadino alle aree esterne alle piste battute, e che l´ordinanza in questione non può fungere da parametro normativo in quanto troppo vaga.
Infatti, il divieto viene espresso in forma troppo generica senza circoscrivere né i luoghi né lo spazio temporale di applicazione. In essa si fa esplicito riferimento alle «attuali condizioni niveometeorologiche», riferentesi quindi al 3 gennaio 2003, data di emissione dell´ordinanza.
«La sentenza di ieri - dicono le guide altoatesine - rappresenta un´importante battuta d´arresto nei confronti di una linea adottata da qualche anno da alcune amministrazioni locali».
Lo scorso inverno anche il sindaco di Trento Alberto Pacher aveva adottato un´ordinanza per vietare lo sci fuoripista sul Palon.
Per i freerider accaniti consiglio di stamparsi la pagina e di mettersela nel portafoglio. Quando arriva il vigile o la vigilessa e vi contesta un verbale perchè state sciando in fuoripista, tirate fuori il foglietto e glielo fate leggere.
Mentre il vigile o la vigilessa sta leggendo, mettetevi gli sci ed andatevene.
A parte gli scherzi, se non si fosse trattato di una guida alpina la sentenza del giudice sarebbe stata la stessa?
Mah...
Il primo che posterà la foto di una multa per aver sciato in fuoripista vincera i soliti 28000 ski-euro.
Fare fuoripista malgrado i cartelli lo vietino non è più punibile: dalle aule giudiziarie del Bellunese arriva una notizia che farà felici i professionisti e gli appassionati dello sci alpinismo, segnando un momento storico nell´eterna querelle tra i diversi utilizzatori della montagna.
Sospironi di sollievo - e fors´anche ricorsi - quindi per chi si è visto appioppare una multa salata per aver praticato fuoripista laddove i cartelli lo proibivano, probabile rabbia invece in chi ritiene che i divieti servano a salvaguardare sia chi scia che chi «subisce» un´eventuale valanga causata da un fuoripista.
È successo che l´altroieri il giudice di pace di Agordo ha accolto il ricorso del Collegio guide alpine sciatori dell´Alto Adige, contro un´ingiunzione emessa nei confronti di un iscritto al collegio stesso.
La guida in questione il 2 febbraio 2004, insieme ad alcuni clienti e quindi nella sua veste professionale, stava compiendo un´escursione sci-alpinistica nella zona di Arabba quando fu fermato dalle Forze dell´ordine che, dopo averne accertato le generalità, gli contestarono in un verbale l´inottemperanza ad un´ordinanza del sindaco risalente al 3 gennaio 2003, ossia a più di un anno prima.
Tale ordinanza vietava la pratica del fuoripista nelle aree prossime a piste ed impianti. Nel caso specifico, alla guida altoatesina venne contestato il fatto di muoversi «in un tratto di fuoripista il cui pendio è vietato da apposita segnaletica ben visibile indicante "stop - pericolo di valanghe"».
Il giudice di pace bellunese ha però precisato, nella sua sentenza, che il segnale in questione non esprime un divieto, ma è solamente indicatore di una potenziale pericolosità, paragonabile ad esempio alla segnaletica stradale che indica il pericolo di caduta sassi o a quello relativo all´attraversamento di animali selvatici.
Il giudice ha inoltre sottolineato come non vi sia alcuna normativa che disciplini l´accesso del cittadino alle aree esterne alle piste battute, e che l´ordinanza in questione non può fungere da parametro normativo in quanto troppo vaga.
Infatti, il divieto viene espresso in forma troppo generica senza circoscrivere né i luoghi né lo spazio temporale di applicazione. In essa si fa esplicito riferimento alle «attuali condizioni niveometeorologiche», riferentesi quindi al 3 gennaio 2003, data di emissione dell´ordinanza.
«La sentenza di ieri - dicono le guide altoatesine - rappresenta un´importante battuta d´arresto nei confronti di una linea adottata da qualche anno da alcune amministrazioni locali».
Lo scorso inverno anche il sindaco di Trento Alberto Pacher aveva adottato un´ordinanza per vietare lo sci fuoripista sul Palon.
Per i freerider accaniti consiglio di stamparsi la pagina e di mettersela nel portafoglio. Quando arriva il vigile o la vigilessa e vi contesta un verbale perchè state sciando in fuoripista, tirate fuori il foglietto e glielo fate leggere.
Mentre il vigile o la vigilessa sta leggendo, mettetevi gli sci ed andatevene.
A parte gli scherzi, se non si fosse trattato di una guida alpina la sentenza del giudice sarebbe stata la stessa?
Mah...
Il primo che posterà la foto di una multa per aver sciato in fuoripista vincera i soliti 28000 ski-euro.