Una persona sui 35-40 anni, che lavora da lunedi' al venerdi' e pratica lo scialpinsimo saltuariamente, cioe' diciamo due week end ogni mese, non credo che possa fare piu' di 400 m/h su una salita di 1200 - 1500 metri di dislivello.
Chi definisce 300 m/h una prestazione da famiglia deve avere una famiglia molto ben allenata.
Diciamo che uno si deve regolare un po' in base al dislivello totale da fare.
Per fare un esempio, si puo' tirare in modo da fare anche 600-700 m/h, ma poi, dopo, sicuramente la prestazione scendera'.
Insomma, ognuno deve un po' ragionare in base a come si sente, ma, soprattutto conta, secondo me, la frequenza con cui si pratica lo scialpinismo.
Il motto e':
PIU FREQUENTEMENTE VAI E PIU VELOCE ANDARE POTRAI.
La bici da corsa su percorsi con salite, secondo me e' molto utile.
Io, di solito, cerco di tenere un passo in base al dislivello totale che devo coprire.
Ovvero, se su una gita di 1200 m di dislivello sto sopra ai 400 m/h, se vado a fare una da 1800 mi pongo come obiettivo sicuramente una prestazione piu' modesta. In base a cio' cerco di partire, magari, un'ora prima, per esempio.
Poi, dimenticavo, conta anche la quota e l'ambientamento alla stessa.
Ovvero se parto da casa in pianura o sul mare e vado in giornata a 4000 metri, non potro' pretendere da me stesso di andare come un fulmine, no ?
Secondo me anche per fare 800-1000 m/h bisogna dedicare molto tempo della propria vita all'attivita' scialpinistica. Se si e' solo domenicali, bisogna accontentarsi di prestazioni un po' piu' modeste, ma, in fondo in fondo, in montagna non si va solo per correre e in cima ci si arriva lo stesso.