SOLONEVE
Well-known member
La forza di SKIFORUM si è vista anche questa volta: se non fosse stato per Marco, alias Marcussiena, io non sarei mai salito da solo per farmi un weekend sulle nevi di Cervinia, per giunta il 18 e 19 aprile, oramai quando qui nel centro-sud tutte le località sciistiche hanno già chiuso i battenti (non tutte però per mancanza di neve, purtroppo...).
Un weekend che alla fine si è rivelato meraviglioso ed incredibilmente fantastico, dalle caratteristiche prettamente invernali, con una giornata a dir poco eccezionale (il sabato) con il sole che ci ha accompagnato per tutta la giornata mentre altrove le nuvole si facevano "beffa" degli altri turisti in giro per le località montane, e la seconda giornata (la domenica) che inizia svegliandosi che comincia a nevicare già a Valtournanche, dove alloggiavamo, che ci ha concesso una mattinata discreta anche se il sole raramente faceva capolino da dietro nubi sempre più dense e che verso mezzogiorno si è materializzata in una nevicata da pieno inverno. Senza considerare che le montagne attorno al Cervino erano già abbondantemente innevate, metri e metri di neve, pendii tutti da solcare e tracciare, piste tiratissime e perfettissime, tanto da arrivare a valle senza trovare una pietra od un pezzo di terra.
Cervinia è amata ed odiata, come tante altre località, ma, come sempre, il giudizio è soggettivo, c'è chi vede solo i difetti e c'è chi vede solo i pregi. Io non commento nulla ma posso solo dire che sciare in un contesto montano assolutamente UNICO in Europa fa passare tutto in secondo piano i tanti piccoli difettucci che il comprensorio attorno al Cervino offre ai tantissimi turisti che vengono su queste splendide montagne, montagne che qui superano tranquillamente i 4.000 metri, per chi non conoscesse il luogo!
E, particolare non sottovalutabile, partendo dalla sommità del Piccolo Cervino, mica sono pochi 2.300 metri di dislivello sciabili sia dal Versante di Valtournanche (senza considerare il piccolo scavalco del colle inferiore delle Cime Bianche) che da quello di Zermatt?
Il mio reportage fotografico parte proprio dalla vetta del comprensorio del Matterhorn ski-paradise (la Gobba di Rollin, una 20ina di metri più alta, è aperta solo d'estate) con un segno di ringraziamento a chi ci ha dato questa meraviglia, pur non scomodandolo più di tanto perchè in questo momento ha altro a cui pensare, terremotati in primis!
Il magico trio è partito da Lucca dopo che il sottoscritto, partendo da Isernia, ha raggiunto Marco a Siena, per proseguire alla volta della splendida città tutta circondata dalle mura.
E, per immortalare il trio in una foto, ci voleva una mascotte d'eccezione che ci ha fatto la gradita sorpresa di venire a cenare nel nostro stesso albergo. A Voi l'onore di individuare il personaggio, ma credo che molti la riconosceranno immediatamente.
Da sinistra verso destra: Roberto (SOLONEVE), Manuela Di Centa, Stefano (Jok3r) e Marco (Marcussiena)
Spazio ora al re incontrastato di questo weekend che ci ha "vegliato" costantemente, anche quando era nascosto dalle nuvole (la domenica c'è stato un momento che si è "concesso" alla nostra vista...!).
Il Cervino
Il sabato è stata una giornata che non scorderò molto facilmente. Le previsioni non erano esaltanti ma la buona sorte ci ha dato una mano e la mattinata si è presentata con un sole che invitava a prendere la tintarella, pur essendoci temperature da pieno inverno. Trovare una situazione del genere è il sogno di chiunque, come in questo angolo che abbiamo incrociato scendendo per i pendii in fuoripista che scendevano verso Zermatt.
La neve, il sole e l'emozione infinita...
Si parte da Cervinia la mattina presto, ma essendo ad aprile pare di essere già a metà mattinata: il sole è già bello splendente.
Partenza dai 2.050 metri del centro del paese
Ed, in men che non si dica, si arriva al confine italo-svizzero sul Plateau Rosa, a 3.480 metri d'altitudine dove arriva l'omonima funivia che sale dal lago delle Cime Bianche. Il panorama è superbo ed i commenti sono superflui.
Dalla stazione a monte della funivia che sale al Plateau Rosa
Il versante che da verso la Valtournanche e la parte terminale del ghiacciaio del Ventina fa intravedere una montagna "stracolma" di neve, sciabile tranquillamente fino ad agosto inoltrato, se si volesse...
Dopo una breve pausa si affronta la lunghissima discesa verso Zermatt, con la prima tappa al Trockener Steg, raggiungibile anche d'estate quando il ghiacciaio è aperto.
Il Theodulgletscher è ricoperto da metri di neve invernale e le piste sono autostrade con vista mozzafiato!
Prima di proseguire verso il paese svizzero di Zermatt, ne approfittiamo per salire al Furggsattel con la veloce seggiovia a 6 posti.
Fuoripista sotto la seggiovia
Seggiovia che ci conduce in un vero e proprio paradiso sciistico
Campi di sci ai piedi del Cervino, lato svizzero
Ora un po' di pausa. Per scrivere ed inserire le foto ci vuole parecchio tempo...!!!
A breve la prosecuzione.
Ciao da Roberto
Un weekend che alla fine si è rivelato meraviglioso ed incredibilmente fantastico, dalle caratteristiche prettamente invernali, con una giornata a dir poco eccezionale (il sabato) con il sole che ci ha accompagnato per tutta la giornata mentre altrove le nuvole si facevano "beffa" degli altri turisti in giro per le località montane, e la seconda giornata (la domenica) che inizia svegliandosi che comincia a nevicare già a Valtournanche, dove alloggiavamo, che ci ha concesso una mattinata discreta anche se il sole raramente faceva capolino da dietro nubi sempre più dense e che verso mezzogiorno si è materializzata in una nevicata da pieno inverno. Senza considerare che le montagne attorno al Cervino erano già abbondantemente innevate, metri e metri di neve, pendii tutti da solcare e tracciare, piste tiratissime e perfettissime, tanto da arrivare a valle senza trovare una pietra od un pezzo di terra.
Cervinia è amata ed odiata, come tante altre località, ma, come sempre, il giudizio è soggettivo, c'è chi vede solo i difetti e c'è chi vede solo i pregi. Io non commento nulla ma posso solo dire che sciare in un contesto montano assolutamente UNICO in Europa fa passare tutto in secondo piano i tanti piccoli difettucci che il comprensorio attorno al Cervino offre ai tantissimi turisti che vengono su queste splendide montagne, montagne che qui superano tranquillamente i 4.000 metri, per chi non conoscesse il luogo!
E, particolare non sottovalutabile, partendo dalla sommità del Piccolo Cervino, mica sono pochi 2.300 metri di dislivello sciabili sia dal Versante di Valtournanche (senza considerare il piccolo scavalco del colle inferiore delle Cime Bianche) che da quello di Zermatt?
Il mio reportage fotografico parte proprio dalla vetta del comprensorio del Matterhorn ski-paradise (la Gobba di Rollin, una 20ina di metri più alta, è aperta solo d'estate) con un segno di ringraziamento a chi ci ha dato questa meraviglia, pur non scomodandolo più di tanto perchè in questo momento ha altro a cui pensare, terremotati in primis!
Il magico trio è partito da Lucca dopo che il sottoscritto, partendo da Isernia, ha raggiunto Marco a Siena, per proseguire alla volta della splendida città tutta circondata dalle mura.
E, per immortalare il trio in una foto, ci voleva una mascotte d'eccezione che ci ha fatto la gradita sorpresa di venire a cenare nel nostro stesso albergo. A Voi l'onore di individuare il personaggio, ma credo che molti la riconosceranno immediatamente.
Da sinistra verso destra: Roberto (SOLONEVE), Manuela Di Centa, Stefano (Jok3r) e Marco (Marcussiena)
Spazio ora al re incontrastato di questo weekend che ci ha "vegliato" costantemente, anche quando era nascosto dalle nuvole (la domenica c'è stato un momento che si è "concesso" alla nostra vista...!).
Il Cervino
Il sabato è stata una giornata che non scorderò molto facilmente. Le previsioni non erano esaltanti ma la buona sorte ci ha dato una mano e la mattinata si è presentata con un sole che invitava a prendere la tintarella, pur essendoci temperature da pieno inverno. Trovare una situazione del genere è il sogno di chiunque, come in questo angolo che abbiamo incrociato scendendo per i pendii in fuoripista che scendevano verso Zermatt.
La neve, il sole e l'emozione infinita...
Si parte da Cervinia la mattina presto, ma essendo ad aprile pare di essere già a metà mattinata: il sole è già bello splendente.
Partenza dai 2.050 metri del centro del paese
Ed, in men che non si dica, si arriva al confine italo-svizzero sul Plateau Rosa, a 3.480 metri d'altitudine dove arriva l'omonima funivia che sale dal lago delle Cime Bianche. Il panorama è superbo ed i commenti sono superflui.
Dalla stazione a monte della funivia che sale al Plateau Rosa
Il versante che da verso la Valtournanche e la parte terminale del ghiacciaio del Ventina fa intravedere una montagna "stracolma" di neve, sciabile tranquillamente fino ad agosto inoltrato, se si volesse...
Dopo una breve pausa si affronta la lunghissima discesa verso Zermatt, con la prima tappa al Trockener Steg, raggiungibile anche d'estate quando il ghiacciaio è aperto.
Il Theodulgletscher è ricoperto da metri di neve invernale e le piste sono autostrade con vista mozzafiato!
Prima di proseguire verso il paese svizzero di Zermatt, ne approfittiamo per salire al Furggsattel con la veloce seggiovia a 6 posti.
Fuoripista sotto la seggiovia
Seggiovia che ci conduce in un vero e proprio paradiso sciistico
Campi di sci ai piedi del Cervino, lato svizzero
Ora un po' di pausa. Per scrivere ed inserire le foto ci vuole parecchio tempo...!!!
A breve la prosecuzione.
Ciao da Roberto