Da un punto di vista filosofico, allora, e seguendo la tua linea (Sghiribendolen, ndr), nessuno in italia dovrebbe divertirsi con nessuna attività, in rispetto alla sofferenza e agli accadimenti in Abruzzo...
Bada che non sto contestando il tuo ragionamento per darti torto, ma solo per farti vedere che, a mio avviso, può condurre ad eccessi, da cui se possibile è meglio stare alla larga.
Secondo me, se qlcn va a sciare a Roccaraso - dove evidentemente gli impianti erano aperti - non fa alcunché di male all'Abruzzo e alla sua gente, anzi spende e quindi aiuta il ciclo economico locale.
Il rispetto dei morti/feriti/danneggiati/etc è e deve rimanere nelle parole, nei fatti e negli atteggiamenti. Magari nelle raccolte fondi e/o vestiti, coperte, medicinali...
Certo, personalmente non andrei a fare una festa danzante con luci strobo e cubiste proprio davanti ad un accampamento di persone che hanno perso casa e negozio...
Ma questo poi diventa un discorso di sensibilità personale.
E cmq, data la vicinanza con l'epicentro, Ovindoli e Campo Felice sono chiuse questi gg.
sono d'accordo.
il dramma di altre persone non deve influenzare la vita delle altre inibendole, ma deve servire come sprone per aiutare. andare a sciare vuol dire aiutare (economicamente) la regione e vuol dire continuare la propria vita. perchè non è con le nostre privazioni che risolviamo i problemi degli altri, ma aiutandoli
detto questo rispetto profondamente la scelta di chi la vede diversamente..